SHARDANA I POPOLI DEL MARE (Leonardo Melis)

Posts written by shardanaleo

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    ci spiace.... ho avuto modo di avere a che fare con lei e con la compagnia BULGARA.. con i quali parlai dei POPOLI DEL MARE .. anche Alla TV...
    HO IL SUO LIBRO... che tengo caro...
    IL DIO dei SHARDANA La abbia in gloria
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    la gente è tutta SU facebook.... molti FORUM anmche famosi hanno chiuso. noi lasciamo aperto per i molti lettori che volgiono consultare
    :-) :B):
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    CITAZIONE (shardanaway @ 14/3/2015, 15:19) 
    Bellissimo sapere che si certifica, finalmente che l'isola aveva i suoi prodotti autoctoni che ancora sono, e spero, saranno patrimonio dei sardi.
    A proposito per completare la trilogia dell'alimentazione sarda, ma vi ricordate che ancora circola ancora la solita storiella in rete, del soldato romano"panettiere" che insegna a fare il "civraxiu" ai sardi?
    Ho vissuto 8 anni a Roma e non ho mai visto un pane simile in tutto il Lazio,e men che meno usando come ingrediente solo semola.
    Bravi i ricercatori, avanti cosí...

    E TANTE ancora ne dobbiamo smascherare..
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    accessibile come? Ormai non ci sono più discussioni e anch'io lo visito poco, non mai notato questo....
    Comunque la gente è tutta su FAC' E BUKU ormai :rolleyes:
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    CITAZIONE (suonosardo @ 28/2/2015, 12:28) 
    In Spagna si possono comprare a 19,99 € (riproduzioni naturalmente) mentre in Italia non li conosce quasi nessuno.

    http://tienda.navedelmisterio.com/epages/e...3/Products/1115

    ma almeno in spagna CANALE CUATRO ha ripreso la teoria di LEONARDOMELIS sulle STATUE con datazione di Leonardo (XIII sec. a.C. ) e chiamandole STATUE SHARDANA (LOS GIGANTES SHARDANA)... altro che ARCHEOBUONI SARDI E ITALICI!
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    CITAZIONE (Mariafranca Floris @ 1/3/2015, 13:17) 
    non sono del mestiere ma....Assiria...Issiria....rione di Desulo....saluti a tutti del blog

    gratias.. ;)
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    CITAZIONE (shardar @ 24/2/2015, 14:24) 
    come mai di codeste scoperte qui nella penisola non se ne sa niente???

    solita solfa caro SHARDAR
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    CITAZIONE (vivamishapt @ 4/9/2010, 12:01) 
    Non è proprio una news.. è del 2004 però..

    http://archiviostorico.corriere.it/2004/ag...040803055.shtml

    Hanno scavato a Borore, nel centro della Sardegna. Hanno cercato sulle colline di Sardara a nord di Cagliari e ancora a Villanovafranca, nella pianura del Campidano. E hanno trovato centinaia di vinaccioli, i semi contenuti in un acino d' uva, antichissimi, carbonizzati dal tempo: erano disseminati negli stessi luoghi, accanto a vasi e urne, e c' è certezza che provenissero da viti coltivate da popolazioni nuragiche. Una volta portati in laboratorio e analizzati, assieme ai reperti archeologici e ai sedimenti trovati negli stessi siti, i vinaccioli hanno raccontato una storia sorprendente: quei resti di uva erano databili intorno al 1200 avanti Cristo :rolleyes: , 3.200 anni fa, ed erano serviti per produrre vino, probabilmente il più antico del Mediterraneo, almeno di quello occidentale. La scoperta, dopo scavi effettuati dalla Sovrintendenza della Sardegna e dall' Università di Cagliari, è di una équipe di archeobotanici e archeologi italiani e olandesi ampliata dal Cras, il Centro regionale agrario sperimentale di Cagliari. Ora, ricercatori delle università Bicocca e Statale di Milano stabiliranno con l' analisi sul Dna che tipo di vino era quello prodotto in Sardegna tre millenni or sono. E, soprattutto, se i vitigni erano stati importati da altri luoghi (la Mesopotamia, per esempio) o erano autoctoni. «Se fosse confermata questa seconda ipotesi - spiega Massimo Labra, ricercatore dell' Università Bicocca - bisognerebbe riscrivere la storia mondiale delle origini del vino. Perché, in attesa di prove scientifiche, si potrebbe ipotizzare non solo che il vino più antico del Mediterraneo si produceva in Sardegna, ma che sull' isola le viti si coltivavano nel periodo in cui esplose la civiltà in Mesopotamia e poi in Egitto». Lo stato di conservazione dei semi è cattivo. Perciò i ricercatori hanno adottato un' altra tecnica: «Abbiamo sviluppato una piattaforma biomolecolare, cioè una serie di macchine collegate tra loro per estrarre il Dna dei vitigni, capace di analizzare tutte le varietà di vite - spiega Labra -. Le prime analisi effettuate sono state svolte sui vitigni sardi. Da qui è stato tracciato il genoma che sarà messo a confronto con i pochi dati che si possono estrapolare dalle analisi sugli antichi vinaccioli per sapere a quale specie appartengono e se presentano affinità con quello della vite selvatica sarda, nato sull' isola». Non è tutto. Da una ricerca collegata, commissionata alle due Università milanesi dalla cantina sociale di Dorgali, arriva una seconda notizia sorprendente per enologi e cultori del vino. Il cannonau sardo, che fino ad oggi si pensava fosse stato importato dalla Spagna, è di una varietà diversa da quella iberica e potrebbe essere nato in Sardegna. «Precedenti ricerche avevano evidenziato una similitudine tra il cannonau sardo, il grenache e il tocai rosso - spiega Gianni Lovicu, ricercatore del Centro regionale agronomo di Cagliari -. E finora si era pensato che il vitigno fosse stato importato dalla Spagna sul finire del Medio Evo. Invece analisi effettuate a Madrid hanno confermato una differenza tra i due vitigni». Insomma, il cannonau è il vino più antico del Mediterraneo? «Ancora non possiamo dirlo con esattezza - dice Fabrizio Grassi dell' Università Statale di Milano - ma le possibilità sono alte. Comunque, già adesso la ricerca ha dato un primo risultato: per mantenere l' originalità del cannonau sardo bisogna utilizzare vitigni del posto e non importarli da altri Paesi». Per questo la Cantina sociale di Dorgali ha organizzato un summit con produttori e agronomi: «Il genoma del cannonau deve essere preservato - dice Tattanu Piras, direttore della cantina - e noi lanceremo un programma per rinnovare i vitigni scegliendo piante autoctone». Marco Gasperetti GLI STUDI SORPRESE LA RICERCA Indietro nel tempo Scavi condotti in diverse aree della Sardegna hanno portato alla luce antichissimi vinaccioli (i semi contenuti in un acino d' uva), databili intorno al 1200 avanti Cristo, 3.200 anni fa. Gli studiosi credono che provenissero da viti coltivate da popolazioni nuragiche. Probabilmente i più antichi produttori di vino del Mediterraneo. L' analisi del Dna dovrà confermare l' origine dei vitigni IL CANNONAU Vitigno autoctono Un' altra ricerca, collegata alla prima, ha stabilito che il cannonau sardo, che fino ad ora si pensava fosse stato importato dalla Spagna sul finire del Medio Evo, è di una varietà diversa da quella iberica e quindi potrebbe essere nato in Sardegna
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    dobbiamo dire che si in IBERIA, sia nei paesi dei TUATHA de DANA... ci sono molti reperti che portano a pnensare a una COMUNE CULTURA.. che infatti è...COMUNE con quella SHARDANA
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    NON è certo una restrizione PER TE. ma una restrizione dovuta all'avvento di FACEBUKU.....
    Questo forum aveva 25.000 visite mensili e tante discussioni ... con 8 MODERATORI A CONTROLLARE i vari ATTAKI che arrivavano da ogni dove...
    Con lòavvento di FACEBUKU al gente si è spostata.... E molti forum hanno chiuso i battenti. Il nostro ha ancora molte visite , ma poche discussioni.
    allora abbiamo eleiminato i MODERATORI .. ma così facendo i TROLLS hanno cmapo libero. Così abbiamo messo i limiti.
    e le restrizioni.. ma non certo solamnete per i nuovi.
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    CITAZIONE (Ivan17 @ 23/8/2014, 10:12) 
    Scusate, ma il bronzetto con il boomerang, ha il collo allungato da tante collane come le donne giraffa di altre parti del mondo?

    quale? Ma se ho capito ... non credo
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    CITAZIONE (Beppesax @ 23/8/2014, 16:04) 
    Più che una partecipazione al dibattito scientifico, non essendone in grado, vorrei sottoporvi alcune domande che mi sono posto nel tempo.
    Si parla di intervento di extraterrestri, si parla di disponibilità di tecnologie (luce, pile, calcolatori) in culture risalenti a un paio di migliaia di anni.
    Mi domando: accertato o quantomeno dato per accertato che l'homo sapiens sapiens risalirebbe a circa 200.000 anni or sono, accertato anche che nei millenni la terra ha subito svariati cataclismi, mi chiedo se in questi ultimi 200000, 100000, o anche 50000 anni l'umanità non sia stata costretta a "ricominciare daccapo".
    Mi spiego meglio. Se oggi accadesse un cataclisma (tipo meteorite p.e.) tale da annientare l'umanità con solo qualche gruppo sporadico sopravvissuto. Dopo un periodo più o meno lungo l'ambiente si riprenderebbe e coloro che fossero rimasti avrebbero se non gli strumenti, almeno le conoscenze basilari per progettare, con ciò che avrebbero a disposizione, soluzioni tecnologiche semplici utili alla sopravvivenza. Sicuramente saprebbero accendere un fuoco, ma anche costruire una batteria con frutta acidata e del metallo, ma anche fondere metallo facile da reperire in natura come ferro, rame e piombo; magari costruire una imbarcazione, etc.
    Il pronipote di un grande architetto o ingegnere o semplicemente un geometra, che sentiva le storie del padre che a sua volta le ha ascoltate dal bisnonno etc. potrebbe aver costruito p.e. i nuraghe?
    Teoria idiota? Sicuramente poco scientifica, ma mi affascina!
    Grazie

    IN PRATICA è anche la MIA di teoria.... :B):
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    salute a te.. puoi fare qui la presentazione.. tieni presente che non potrai apriore nuovi argomenti, ma cercare con il motore interno (in alto a destra) l'argomento che ti interessa e commnetare. :salute:
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    BEH! l'ILLIRICO IN SARDINIA è PRESENTE per un unico motivo: la presenza dei DAN o dar.DANI a DO.DONA, nel santuario dell'oracolo... :-) ;)
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    meglio tardi che.... BENI BENIDU... ;)
6138 replies since 23/3/2006
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