SARGON

Sarru-kin - Sargon di Akkad

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    Buongiorno!

    sto leggendo il bellissimo libro di Mario Pincherle " La grande piramide e lo Zed".

    Pincherle in questo libro scrive anche sul "nostro" Sargon di Accadia o Sarrukin. Il più famoso re degli Accadi che si chiamava Sharrukin oppure Sarku o Sargon e fu trovato, narra la leggenda, bambino dentro un sarcofago di pietra (Kufa) ornato di rose, sulle rive dell'Eufrate, quando ancora le stelle del mattino cantavano in coro.

    Anche Sargon, come Osiride, era chiamato "Asar", " Ausar", "Sar", oppure "On" e invocato con le parole "On Sarrukin".
    Ecco alcune altre informazioni tratte dal libro di Pincherle:
    l'etimologia della parola Sargon: Sarru che significa Re e Sarru-kin che significa "Re fermo". Ma Sarru significa pure "colui che sa scrivere", e Sargon è stato l'inventore della scrittura.

    Sappiamo che Sargon ha molto in comune con Osiride, entrambi furono ritrovati bambini, già pensanti e parlanti, sulle rive di un grande fiume, dentro una "vasca di pietra", e tutti e due avevano i capelli bianchi,ecc.ecc..

    A Pincherle è balenata l'ipotesi che On Sarrukin e On Osiride (cioè Asar e Ausar) siano la stessa persona! :wub: :bomba:

    Il punto è che lo Zed simboleggia Osiride. Lo Zed per Pincherle è nascosto nella piramide di Cheope, è una "torre" alta più di 60 metri, chiusa nella piramide. Gli immensi monoliti di granito nascosti dentro la piramide rappresentano la torre , la piramide di Cheope sarebbe quindi un immenso tetto edificato per coprire e nascondere un'alta torre. La torre è più antica della piramide e risale ad un'epoca....antidiluviana!

    Probabilmente lo Zed era collocato sulla sommità della piramide a gradoni di Sakkara, poi è stato smontato pezzo per pezzo e spostato per nasconderlo e preservarlo dal futuro diluvio.

    Questa piramide fu realizzata con milioni di piccole pietre calcaree tagliate con dimensioni simili ai "mattoni sargonici" della Ziggurat di Ur proprio per fare una copia della Ziggurat.

    Lo Zed funziona come un orologio cosmico, ed è legato ad un tipo di fenomeno: l'onda vitale.

    Lo Zed è stato costruito, ha pensato Pincherle, durante l'impero Sargonico, chiamato "Eden" o "Regno dei quattro fiumi" o...anche Atlantide!

    Nel manoscritto medievale dello scrittore arabo El Masudi, conservato ad Oxford, è scritto:

    "La piramide non è una tomba. Nasconde una parte più antica costruita da Surid (evidentemente Sargon) prima del diluvio per conservare ai posteri la memoria della civiltà da lui fondata."


    Isaia dice:
    "Un bambino ci fu dato. Sulle sue spalle è il peso della sovranità. Gli fu dato nome "Re fermo"."

    Il profeta ha così riscoperto l'epiteto dato a Sargon: On Sarru-kin.


    Uhm...Sargon, Zed= torre. Nuraghi= torri = piccoli Zed = Sargon??

    Unu saludu,

    Grazia/Gratia
     
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  2. Gratia
     
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    Ecco il primo piano dello Zed nella piramide
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    Zed.jpg

     
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    LA PIRAMIDE SECONDO PINCHERLE
    In realtà idee del genere non sono una novità, in quanto il primo a formularle in maniera seria e documentata fu un italiano (ma si sa, all'estero i nostri studi vengono costantemente ignorati). Il bolognese Mario Pincherle, ingegnere con il pallino dell'archeologia, già negli anni Settanta si era detto convinto che la Grande Piramide fosse in stretta relazione con la civiltà l'atlantidea e che nascondesse un grande potere, quello dello zed. Lo zed era un'antichissima torre di granito, costruita da una civiltà perduta e sacra al dio egizio Osiride, capace di captare ed amplificare le energie benefiche dell'universo, ritrasmettendole su tutto il globo.

    "Un tempo", sostiene Pincherle, "lo zed si trovava sulla cima della piramide a gradoni di Zoser; in seguito al progressivo imbarbarimento dell'umanità, dovuto al diluvio universale ovvero alla fine di Atlantide, esso è stato nascosto ed occultato all'interno della piramide di Cheope, murato in un'intercapedine nascosta. Ciò si ricava dal fatto che la Grande Piramide è costruita con massi piccoli, alla base, e pietre più grandi, in cima, e infine edificata due volte, come a nascondere qualche cosa.

    La parte interna, come ho potuto notare durante una mia spedizione archeologica, è in ricco granito levigato, in onore del prezioso reperto che custodisce. All'esterno, invece, quasi a scoraggiare ladri e predatori di tombe, essa è molto misera, è in scadente pietra calcarea di fattura poco pregevole. Sappiamo che la Grande Piramide non fu mai una tomba, difatti il corpo del faraone Cheope non vi venne mai né sepolto, né trovato. Dunque, doveva servire a qualcos'altro. Probabilmente a coprire e nascondere lo zed, che un tempo si trovava in cima ad un'altra grande piramide, quella a gradoni di Zoser, molto più antica di quella di Giza. La torre zed è più antica della Grande Piramide ed è antidiluviana, e quindi atlantidea".

    PROVE NASCOSTE
    Questa convinzione Pincherle l'ha maturata scoprendo e decifrando un antichissimo testo etiopico, il 'Libro di Enoch', in cui si narra la storia di un patriarca ebraico antidiluviano che, giunto in Egitto, "vide un'alta e grande torre di granito duro". "Lo zed dunque esisteva", ribadisce Pincherle, "e ce lo conferma un testimone oculare. E quando ho esplorato la Grande Piramide ho scoperto, al suo interno, degli sfiatatoi nascosti, dei condotti di ventilazione che evidentemente conducono ad una camera segreta, la 'stanza di Osiride' da cui si accede allo zed".

    Anche il giornalista scientifico inglese Colin Wilson condivide il fatto che la Grande Piramide non possa essere frutto della civiltà egizia, all'epoca tecnologicamente arretrata. "Come han potuto gli schiavi egizi", dichiara Wilson, "sollevare con semplici corde e bastoni blocchi di pietra di sei tonnellate? E come potevano portarli in cima alla Grande Piramide, lungo gradini che a volte non eran più grandi di 15 centimetri? Per spostare poi oltre due milioni e mezzo di mattoni in questo modo, ci sarebbero voluti almeno 150 anni. Possibile che il faraone Cheope avesse tutto questo tempo a disposizione? Negli anni Ottanta i giapponesi cercarono di costruire un modello in scala della Grande Piramide, per un'esposizione, ma anche con le più sofisticate apparecchiature dell'era moderna non vi riuscirono. E il progetto venne abbandonato..."

    di Alfredo Lissoni

    da pasgal dom 03 giu 2007, 21:12


    http://www.altrogiornale.org/news.php?day.20070603
     
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    Eccoti! :B): ... sai che parlare di Babai Sargon mi "ALLIGRA SU KORO" mi rallegra il cuore. Sarrukin come Sarrok? La ziggurati di Akkodi si riferisce ad Akkad?
    Togliamo le vocali dai nomi di oSiRiDe e vediamo che il nome è lo stesso di SAR, SRD, SRG.... ASAR... la componenete SR era identificativa dello stesso personaggio-personaggi... stessa nascita, stesso ritrovamento (dentro un'ARCA di legno, pietra, vimini...) stesso apsetto: capelli bianchi (anche Noè...)... di ambedue si dice che ANDARONO (Sargon) o VENIRONO(Osiride) dall'OCCIDENTE. Ambedue definiti capostipite di una "GrandeGente", da cui discesero i Popoli Antichi conosciuti dalla storia.
    SARGON è identificato anche col NIMRUD della Bibbia, quello di Bab-El e della DIASPORA o confusione delle LINGUE (delle Genti)... la Diaspora dei PdM descritta in JENESI X.
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    Vorrei aggiungere di isaia... lo faccio dopo...
    SHAR :devil:
     
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  5. Gratia
     
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    SARGON, re senza rivali

    http://www.helsinki.fi/science/saa/sargon.pdf

    era anche un bel tipo!!!

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    sargon.jpg

     
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    BEH! era il BABAI, CAPOSTIPITE dei SARDANIDI-SARDONIDI-SARGONIDI! :B):
    SHAR :devil:
     
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  7. ShemsuHor
     
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    Ciao, non ho letto il libro di Pincherle, ma ci sono alcune cose che non mi tornano...

    Il nome di Osiride appare per la prima volta nei Testi delle Piramidi, in particolare in quella di Unis, che regno circa dal 2.380 al 2.350 a.C. Il nome è scritto in geroglifici con il simbolo del trono e dell'occhio e non si sa esattamente quale sia il suo significato.
    Gli studiosi sono concordi nel ritenere che le tematiche, che qui sono per la prima volta messe per iscritto, abbiano origini più antiche. Osiride, almeno la divinità, se non il nome, era un dio antichissimo legato ai culti di rigenerazione della vita, alla vegetazione e per estensione, in un secondo momento, al culto funerario. Altro aspetto era quello di protettore della sovranità e delle leggi, forse era un re di un mitico passato poi divinizzato.
    Gli studiosi non sono concordi su quale di questi due aspetti sia quello originale e probabilmente non si arriverà mai ad una conclusione.

    Sargon di Akkad regna dal 2.334 a.C. circa, ed è quindi di poco posteriore ai primi Testi delle Piramidi, il che mi fa pensare che, se mai vi fosse una connessione tra le due figure, non sarebbe un'importazione egizia ma una importazione accadica di idee egiziane.

    Sono inoltre abbastanza confuso sull'uso del diluvio universale, almeno da quel poco che ho letto nei post di Grazia. Si dice che il regno di Sargon fu l'Eden precedente al Diluvio, tempo in cui venne costruto lo Zed. Anche in questo caso, l'impero di Sargon è posteriore sia alla piramide a gradoni di Djoser sia a quella di Giza... :wacko: A meno che Pincherle non usi una cronologia tutta sua...
    Che mi dici Grazia?

    L'idea che la struttura architettonica della piramide di Cheope voglia ricordare il simbolo osiriaco dello Zed/Djed invece non è per niente male, anche se l'onda vitale mi pare un po' azzardata come cosa.

    Un'ultima cosa... Cercare un fondamento storico nella mitologia è per me un grande errore. E' molto più interessante risalire indietro nel tempo per cercare l'antichità degli Archetipi. Un archetipo è un concetto che illustra un'azione svoltasi all'inizio del tempo, al momento della creazione e che viene ripresa all'incoronazione dei sovrani, che inaugureranno una nuova era e rigeneranno il creato sotto la loro guida.

    Ciao. :vandal:
     
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  8. Gratia
     
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    >Ciao, non ho letto il libro di Pincherle, ma ci sono alcune cose che non mi tornano...

    Ciao!
    È un bel libro, lo sto leggendo velocemente nei momenti liberi che ho (pochi, purtroppo). Credo che primo o poi acquisterò anche i due libri che ha scritto su Enoch.


    >Gli studiosi sono concordi nel ritenere che le tematiche, che qui sono per la prima volta messe per iscritto, abbiano origini più antiche. Osiride, almeno la >divinità, se non il nome, era un dio antichissimo legato ai culti di rigenerazione della vita, alla vegetazione e per estensione, in un secondo momento, al culto >funerario. Altro aspetto era quello di protettore della sovranità e delle leggi, forse era un re di un mitico passato poi divinizzato.
    >Gli studiosi non sono concordi su quale di questi due aspetti sia quello originale e probabilmente non si arriverà mai ad una conclusione.

    Lo credo anche io. Difficile risalire alla “verità”, ormai. Molte sono le ipotesi, ma la verità chissà qual è…..

    >Sargon di Akkad regna dal 2.334 a.C. circa, ed è quindi di poco posteriore ai primi Testi delle Piramidi, il che mi fa pensare che, se mai vi fosse una >connessione tra le due figure, non sarebbe un'importazione egizia ma una importazione accadica di idee egiziane.

    Storia lunga, cerco di fare un riassunto:

    Pincherle ha notato che sulla sommità della piramide a gradoni di Sakkara (Zoser) c’è uno spazio di m. 9,50 x 18 con grandi pietre che, molto probabilmente, facevano da basamento. Questa piramide è di epoca assai precedente a quella di Cheope, quindi ha pensato che in origine lo Zed era posizionato sulla cima dell’alta piramide a gradoni. Forse questa costruzione corrisponde a quelle torri tempio o ziggurat caratteristiche della Mesopotamia. Vi erano relazioni tra Mesopotamia ed Egitto, cinque millenni orsono? Può darsi.

    La grande piramide di Cheope:
    Cheope nelle scritture geroglifiche era denominato “Kufu”, la sua piramide era chiamata “Akkat Kufu” che è stato tradotto in “Orizzonte di Cheope”. Pincherle ha trovato che la parola “Kufu” in alcune lingue orientali e in aramaico aveva il significato di ” cofano, sarcofago di pietra, o semplicemente pietra”. Ebbe un “lampo di genio” e pensò agli Accadi. Poteva questo popolo essere collegato alle parole Kufu Akkad (sarcofago accadico?)?
    Allora Pincherle iniziò a cercare notizie sugli Accadi, chiamati anche “popolo dei figli di Dio” o “popolo dei fratelli”, già alla fine del V millennio avanti Cristo abitavano nella parte settentrionale della Mesopotamia. E ovviamente arrivò subito al “nostro” Sargon. Il più famoso re degli Accadi, che fu trovato in un sarcofago di pietra (Kufa) ornato di rose, sulle rive dell’Eufrate. La leggenda dice che fu un Accade chiamato Akki a ritrovarlo alle prime luci del giorno. Questo bambino diventò un grande Re, lo sappiamo, e i suoi domini si estendevano fino al Mediterraneo e, forse, fino a Cipro e all’Egitto. Allora Pincherle legge la Bibbia e trova molte notizie, e ricorda che gli Accadi erano un popolo di pastori. Legge anche Erodono e trova alcune frasi molto significative:
    “Così per centosei anni all’epoca di Cheope gli egiziani conobbero il massimo dell’infelicità e i loro templi rimasero chiusi. L’avversione che gli egiziani sentono per Cheope e Chefren è tale che non vogliono più nominarli e chiamano le piramidi dal nome del pastore Filitide, che allora pascolava in quei luoghi con le sue greggi.
    Gli egiziani disprezzavano ed odiavano i pastori. Caapiremo il perché di questa osservazione più sotto.
    Pincherle si reca a Parigi per parlare con archeologi specialisti del periodo accadico e al Louvre nota che l’Ankh, la famosa croce ansata degli egiziani, appariva sia nei reperti archeologici egiziani, sia in quelli accadi. L’unica differenza è che nell’Ankh accadico l’ansa non era ovale come in quella egiziana, ma perfettamente circolare ed era staccata dalla croce, ovvero dalla T.
    Mentre vaga per le ampie sale del museo, fra le centinaia di vetrine, nota anche il famoso simbolo dello Zed, che rappresentava Osiride, l’asse del mondo . Nel libro dei morti dell’antico Egitto il raddrizzamento dello Zed simboleggia la resurrezione di Osiride. Lo Zed ha la forma di un pilastro più largo alla base e coperto al sommo da quattro linee orizzontali. “Casualmente” sua moglie che è con Lui, nota che uno di questi Zed anziché avere 4 linee ne ha cinque. Era un errore oppure c’era un profondo significato dietro questa linea in più, si chiedono ambedue.
    Osservano che lo Zed spesso appariva nei papiri come un essere umano stilizzato, al di sotto dell’ultima linea orizzontale apparivano le due braccia di Osiride che reggevano lo scettro e la sferza, simboli di potere e dei due regni, posti in posizione inclinata rispetto alla verticale. Capiscono che questo simbolo è un mistero, e nei papiri notano che stilizzato assumeva il significato di eternità.
    Poi studiando meglio, e a lungo, i molti Zed esposti, vedendoli a tre dimensioni, notano che il rettangolino che appariva sulla sommità in realtà aveva la forma di un piccolo sarcofago. Il loro pensiero corre subito alla piramide, alla camera del Re, e alle altre sale superiori. Assomigliano allo Zed e comprendono cosa cela la Piramide. Lo Zed è il cuore della Piramide, e la piramide è il nascondiglio del famoso ATE-MEN-ANKI (L’ancoraggio del Cielo alla Terra).
    Il giorno dopo incontrano l’Archeologo Prof. Birot e con lui parlano a lungo del famoso Re Sargon. Birot è un esperto conoscitore dei caratteri cuneiformi e delle scritture accadiche. Mostra Loro il simbolo fonetico che rappresentava la sillaba “Sar”, punto di partenza delle future scritture alfabetiche. Con stupore apprendono che questo simbolo sembrava rappresentare un sarcofago da cui spuntavano delle spighe di grano. Inoltre la parole “Ur” (nome che gli Accadi davano a se stessi) è rappresentata da un altro simbolo che sembra raffigurare un dolmen (pietra sdraiata e appoggiata su due pietre).
    Ma il dolmen è una piattaforma rituale, una specie di base d’altare, adatta a sostenere un corpo sdraiato, un sarcofago o un trono. Collegano che la Ziggurat, torre tempio mesopotamica, recava alla sommità una specie di dolmen detto “Sarcu”, su cui si attendeva l’apparizione del Dio e si osservavano i fenomeni astronomici. La montagna era il simbolo religioso del mondo, la sede dove si manifestava la divinità.

    Il seguito alla prossima puntata, quando avanzo del tempo per scrivere, sempre che a Voi interessa il riassunto che sto facendo.

    Abbracci e saluti…Sar…

    Grazia
     
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    <<<>Sargon di Akkad regna dal 2.334 a.C. circa, ed è quindi di poco posteriore ai primi Testi delle Piramidi, il che mi fa pensare che, se mai vi fosse una >connessione tra le due figure, non sarebbe un'importazione egizia ma una importazione accadica di idee egiziane.>>>

    Solo un appunto: io ho altre datazioni... 2450 a.C è vero che in alcuni testi ho trovato anche 2350 (lo riporto nella CRONOLOGIA i "Shardana i popoli dle amre") ma la maggioranza degli studiosi cita la prima data: 2450 a.C. quindi per un ... pelo... potrebbero anche tornare i conti... forse. :rolleyes:
    SHAR :devil:
     
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  10. Gratia
     
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    Immagini tratte da:

    http://www.archeaology.info/lozed.htm


    LO ZED
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    colonnaosir.jpg

     
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  11. Gratia
     
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    ALTRA immagine dallo stesso sito

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    fotografia_2083.jpg

     
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  12. ShemsuHor
     
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    Grazie mille, quando riesci mi interesserebbe sentire come va a finire...
    Adesso mi informo meglio sulle date... :P
    Ciao
     
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  13. Gratia
     
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    Lo Zed (Djed), che secondo gli studiosi è il geroglifico rappresentante la colonna dorsale di Osiride, è un simbolo rinvenuto frequentemente nelle tombe egizie. Il suo significato è quello di stabilire un contatto tra il defunto e la vita dopo la morte.
    Secondo l'egittologia classica, lo Zed è semplicemente un simbolo con il quale gli Antichi Egizi intendevano rappresentare il dio Osiride. Sarebbe la raffigurazione di un albero che si ricollega alla leggenda di Osiride. Osiride, che rappresenta la resurrezione, verrebbe raffigurato come un albero che, in una zona arida e sabbiosa come il deserto egiziano, prende la vita dal Nilo.
    Mario Pincherle, un ingegnere italiano, afferma che lo Zed non è solo un simbolo, ma una vera e propria torre esistita intorno al 10.000 a.C. che, a quel tempo, aveva una notevole importanza. Lo Zed sarebbe stato trasportato dalla Mesopotamia, sua regione d'origine, fino in Egitto tramite carri trainati da 600 buoi (così è scritto in un antichissimo libro di Enoc) e posto sulla cima della piramide a gradoni di Sakkara. In un secondo tempo fu tolto e spostato nel cuore della piramide di Cheope. A prova di questa teoria, vi è il materiale ritrovato sulla sommità della piramide di Djoser.

    Infatti vi sono tracce di diorite che è un materiale molto resistente, adatto per sopportare grandi pesi e che perciò sarebbe stato posto in cima alla piramide per un ben preciso scopo, quello di sorreggere lo Zed. Sono stati finora scoperti 3 tipi di Zed: a 5 strati, a 4 strati ed a 3 strati. Pincherle sostiene che ogni strato rappresenta la discesa sulla Terra di un dio: 5- Gesù, 4- Osiride, 3- Krisna, mentre gli altri due rimanenti, dice, si perdono nella notte dei tempi. Sono stati ritrovati Zed a 3 strati risalenti a prima della II dinastia.
    Lo Zed sarebbe dunque una torre messianica? Alcuni affermano che lo Zed sia una macchina in grado di rallentare il tempo. La piramide di Cheope sarebbe quindi una macchina per viaggiare nel tempo? Forse un giorno si riuscirà a svelare il mistero dello Zed.

    articolo e immagini che seguono tratti da:
    http://www.croponline.org/egitto.htm#2%20-%20LO%20ZED

    Attached Image
    djed.jpg

     
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  14. Gratia
     
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    altra immagine
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    sarcofago1.jpg

     
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  15. Gratia
     
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    Abbiamo parlato della piramide come di un contenitore. Ma cosa contiene di tanto prezioso la piramide, da meritare un contenitore costruito con una simile accuratezza? L'ingegnere italiano Mario Pincherle ha (ri)scoperto che all'interno della Grande Piramide è posta una torre, lo zed , fisicamente separata dal corpo della piramide, alta più di settanta metri, composta soltanto da trecento monoliti di granito. Questi blocchi immensi, con alcuni lati lucidissimi come specchi, non furono lavorati dalla mano dell'uomo con lo scalpello. Sulla loro superficie appaiono, al microscopio, righine sottilissime.. Nell'antichissimo libro SFR ISIRÉ è detto che quel granito fu scolpito con uno scalpello di luce, noi diremmo un laser.

    Entrando nella piramide, al termine della grande galleria, ci si trova nella cosidetta "camera del re" (King's Chamber), che è in realtà il primo piano dello zed.

    LO ZED - JEDU - lo sconosciuto

    Nel decimo capitolo del secondo libro di Enoch è scritto:

    "… Allora il Signore, Altissimo santo e Immenso, mandò Uriele a Noè e gli disse: - Parlagli a nome Mio, digli che si tenga nascosto, rivelagli che un terribile cataclisma si sta avvicinando. Tutta la Terra verrà spazzata da un diluvio che distruggerà tutto ciò che vive in essa. Avvertilo in che modo egli potrà scampare e come il suo seme potrà essere preservato per tutte le generazioni future del mondo.- Poi il Signore disse a Raffaele: - Prendi Azzazel, il caprone nero, colui che procede alla rovescia nel tempo e legalo mani e piedi. Nascondilo nell'oscurità. Nascondilo nel vuoto e oscuro antro. Imprigionalo là dentro, così le immense pietre di granito, (ognuna delle quale avrà un lato ruvido e scabro), lo chiuderanno in uno spazio oscuro, entro il quale dovrà stare per lunghissimo tempo, lontano dalla luce, che non illuminerà il suo volto e il suo segreto".

    In un altro testo è scritto che la torre fu smontata dalla piramide di Saccara e trasportata con innumerevoli carri con grande strepito nella terra di Misraim e gli abitanti del cielo si affacciarono incuriositi da tanto strepito, e fu nascosta dentro un grande nascondiglio.

    Lo Zed è tutto in queste informazioni provenienti da un passato che precede il cataclisma che ha distrutto la terra.

    Lo Zed, la torre di granito nascosta nella piramide di Cheope contiene qualcosa che viene chiamato Azzazel, il Caprone nero che procede alla rovescia nel tempo che attiva lo stesso Zed o Jedu, colui che è ieri, oggi e domani nello stesso istante.
    Jedu è il nome che unisce Azzazel allo Zed, Jedu è l'antitempo, il tempo che va alla rovescia.
    Il cuore cosmico che pulsa in eterno perché pulsa nel visibile e nell'invisibile.
    Quando si espande (e noi stiamo vivendo, nel tempo visibile, nell'espansione) nello stesso momento si impande nell'invisibile.
    Quando si impande nel visibile si espande nell'invisibile.

    Azzazel, attivato dalla forma del granito, permette all'uomo di entrare nella completezza della genetica umana che non può essere raggiunta se l'orientamento psichico e morale non hanno raggiunto la delicatezza della brezza del pensiero divino.
    Questa informazione è perfettamente riconoscibile nel sistema novenale e nel cosiddetto quadrato di saturno dove il 6.1 (si legge 6 punto 1 oppure base 6 di 1) ci dice come funziona la materia vivente nello spazio creato dal tempo che a sua volta è creato dalla vita.

    il quadrato di Saturno
    in realtà è un cubo e indica il movimento dello spazio,
    del tempo e della vita nella realtà in cui viviamo

    Nell'antico libro di Abramo si dice che quando il pensiero si dirige verso un punto della realtà bisogna fare in modo che il pensiero proceda anche all'inverso così si vivrà sempre nella completezza della vita e il tempo non sarà più un muro invalicabile ma l'aria che ti circonda.

    Articolo e immagine tratto da:
    http://adminfacs.doing.it/default.asp?M=78%42%40%0








    Attached Image
    cheope_5.jpg

     
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49 replies since 20/7/2007, 15:14   5527 views
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