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    Edificio di 30 metri nella tomba del primo imperatore

    (ANSA) - PECHINO, 1 LUG - La tomba del primo imperatore cinese,
    Quinshihuang, sorvegliata da ottomila guerrieri e cavalli di terracotta, ha
    svelato un altro segreto. Dopo anni di ricerche, e' stata confermata
    la presenza di un edificio alto 30 metri sepolto nel mausoleo vicino
    all'antica capitale Xian, nello Shaanxi. L'edificio sarebbe stato
    costruito per favorire la salita al cielo dell'anima dell'imperatore: situato
    sopra la tomba principale, era circondato da muri digradanti, formati da
    nove scalini ciascuno.


    http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cu...1_10179820.html


    ***

    Per duemila anni è stata protetta dalla celebre "armata di
    terracotta"
    Si trova sopra la tomba del sovrano. E' stata rinvenuta grazie a sonde
    elettroniche
    Una stanza segreta per l'imperatore
    l'ultimo mistero dei guerrieri di Xian dal nostro corrispondente
    FEDERICO RAMPINI PECHINO - Non gli bastava, da morto, la compagnia degli
    ottomila guerrieri dell'"armata di terracotta". Il primo imperatore
    della Cina voleva anche che la sua anima avesse un po' di privacy, e magari
    la possibilità di uscirsene all'aria aperta in incognito. E' la
    spiegazione che gli archeologi danno dell'ultima clamorosa scoperta nel sito
    di Xian, l'antica capitale imperiale.

    Sopra la tomba del sovrano, a poca distanza dall'esercito di
    terracotta, è venuto alla luce un salone segreto con un soffitto alto 30 metri.
    Una caratteristica singolare eccita la fantasia degli studiosi: i
    quattro muri che circondano la stanza hanno pareti a forma di scale, ciascuna
    con nove gradini.

    "Crediamo che servisse all'anima di Qin Shihuang per venir fuori" ha
    commentato Duan Qingbo, il capo dell'équipe archeologica che ha
    annunciato la scoperta. Vista l'incrollabile credenza dei cinesi negli spiriti -
    che è sopravvissuta a Mao Zedong e all'ateismo di Stato -
    l'affermazione è stata fatta senza ironia. Del resto è difficile contestarla senza
    una spiegazione alternativa.

    Se il salone segreto doveva garantire un po' di solitudine e una via di
    fuga discreta all'anima imperiale, lo scopo è stato raggiunto: nessuno
    ha profanato quel luogo per più di duemila anni.
    La nuova scoperta è giunta al termine di cinque anni di ricerche,
    condotte con le tecnologie più avanzate. Per evitare danni alla tomba
    imperiale sottostante non si è fatto ricorso agli scavi, bensì a sonde
    elettroniche con sensori a distanza.

    Il ritrovamento della stanza nascosta aggiunge un tocco di mistero a
    quello che è già uno dei più ricchi siti archeologici del mondo,
    un'attrazione turistica che fa concorrenza alla Grande Muraglia e alla Città
    Proibita di Pechino, pur essendo stata scoperta solo di recente. E' solo
    nel 1975, e per motivi del tutto casuali, che gli archeologi cinesi si
    imbatterono in uno dei più grandi tesori della storia umana. Un
    contadino stava scavando un pozzo ai piedi del monte Lihan, in provincia di
    Xian, quando urtò contro una statua di terracotta. Mao Zedong stava per
    morire, la Cina usciva dalla Rivoluzione culturale, un periodo in cui la
    storia imperiale era stata disdegnata come ogni retaggio del passato.
    Ma di lì a poco gli studi sull'antichità sarebbero stati riabilitati.

    Gli scavi di Xian portarono alla luce un patrimonio di inestimabile
    valore: la celebre armata di terracotta, disposta in undici file lunghe
    200 metri, con fisionomie individuali distinte, indicazioni dei ranghi e
    dei ruoli militari: fanti e arcieri, carri da combattimento trainati da
    cavalli. Un esercito dispiegato su 22.000 metri quadrati, formidabile
    esibizione della potenza imperiale cinese ed anche della qualità dei
    suoi artisti e artigiani. A poca distanza, il tumulo dell'imperatore
    supera in volume la più grande delle piramidi d'Egitto: è lì, sopra la sua
    tomba, che ora è stata trovata la "dépendance" segreta.

    Per realizzare il capolavoro della città funeraria erano stati
    necessari più di 700.000 uomini, costretti ai lavori forzati da Qin Shihuang,
    l'imperatore che avviò l'unificazione della Cina. Un guerriero
    invincibile, che nel terzo secolo avanti Cristo piegò al suo potere le sei
    dinastie rivali che si erano affrontate fino a quel momento. Si devono a lui
    le prime fortificazioni di frontiera che prefigurano la Grande
    Muraglia (completata dai Ming), una rete stradale unificata, uno standard
    nazionale per la lingua, la scrittura e la moneta. Le sue gesta sono state
    immortalate nell'anno 100 prima di Cristo dallo storico Sima Qiam,
    l'Erodoto cinese. Sima Qiam aveva anche descritto l'esercito di terracotta
    ma per due millenni non se n'era trovata traccia, e la storia era stata
    scambiata per leggenda.

    Gli ottomila guerrieri avevano una funzione rituale e propiziatoria.
    Sono la testimonianza dell'immensa forza militare di Qin Shihuang, e al
    tempo stesso la scorta armata che deve proteggerlo dopo la morte. La
    differenziazione delle fisionomie aveva un significato politico. Dovevano
    rappresentare le tante etnìe dell'impero, i popoli ricondotti a unità
    sotto un solo leader. Questo è un messaggio che l'attuale regime cinese
    ama sottolineare con insistenza, nel clima di patriottismo alimentato
    dalla propaganda, che ama dipingere la convivenza tra le etnìe come una
    sorta di armonia familiare sotto l'autorità di uno Stato paterno e
    benevolo.

    Non a caso la venerazione per Qin Shihuang è fiorita negli ultimi anni
    con serial televisivi e un film di successo come Hero di Zhang Yimou.
    Per la verità il primo imperatore era efficace ma tutt'altro che
    benevolo: oltre ai 700.000 schiavi martirizzati per il suo monumento funebre,
    Qin Shihuang vanta tra le vittime delle sue purghe 460 intellettuali
    confuciani, condannati a bruciare vivi sul rogo dei loro libri. Ora
    sappiamo che anche la protezione del suo esercito pietrificato alla lunga
    poteva irritarlo, e si era preparato una via di fuga.

    (2 luglio 2007)
    http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/e...rieri-xian.html

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    INCREDIBILE DALLA CINA: SCOPERTO IL PIU' ANTICO REGNO SOTTERRANEO. AVREBBE OLTRE 10.000 ANNI

    Fonte: http://centroufologicotaranto.blogspot.com/


    Una incredibile scoperta archeologica avvenuta in Cina, sgretola le
    ancor più fragili fondamenta della Storia Antica. Dopo un lavoro di
    circa 16 anni, un gruppo di archeologi cinesi, capeggiati dal Professor
    Xiao Jing Jin Xi Yong, ha scoperto nei pressi della Mongolia,un grande
    regno sotterrano. Gli esecutori del sensazionale regno restano
    sconosciuti. L'aspetto certo è che il regno risale al Paleolitico ma gli esecutori
    erano raffinati. Aspetto ancor più intrigante è che sono state trovate
    delle statuine (oltre a degli scheletri) tutte di colore nero, molte
    incurvate. Le statue trovate hanno la forma di insetti, umani, bestie
    (tra cui anche quelle di un drago) e divinità. Le statuine ricordano il
    cosidetto "Uomo di Pechino". L'aspetto davvero sconvolgente è quello che
    il periodo è il Paleolitico Superiore (35.000/10.000 anni fa), dove
    mentre in Europa il clima era quasi Glaciale, dove Mammuth e Rinoceronti
    Lanosi scorazzavano nei pressi dei primi Homo Sapiens Sapiens,
    qui in Cina qualcuno è stato in grado di costruire un gigantesco e
    misterioso Regno Sotterraneo, un Civiltà evoluta in grado di creare
    statuine di varie entità elaborate e perfette. E per di più avevano tutte le
    statuine umanoidi il colore nero. Perchè ciò? Solo un innocuo colore
    della pietra o qualche (ipoteticamente) uomo dalla cute nera era già
    presente oltre 10.000 anni fa in quelle zone e aveva eretto un favoloso
    regno sotterraneo? Misteri che, forse, non troveranno mai una risposta.


    Articolo completo (in inglese)
    http://biz.yahoo.com/prnews/070815/cnw017.html?.v=19





     
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    COMPLESSO RUPESTRE SCOPERTO IN CINA

    http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=198
     
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    Cina, trovata una "archeozuppa": brodo d'ossa vecchio di 2.500 anni

    Scoperta dagli archeologi in una tomba trovata durante i lavori per l'ampliamento dell'aeroporto di Xian, la città famosa per il ritrovamento dell'esercito di terracotta. Nella sepoltura anche un recipiente con un liquido inodore: per gli scienziati potrebbe essere vino

    Una zuppa stagionata per due millenni e mezzo non poteva che saltar fuori in Cina, Paese che già vanta, tra le specialità culinarie, prelibatezze ardite per i palati occidentali, come le «uova centenarie», lasciate a fermentare per mesi prima di essere servite. La zuppa in questione, però, è una straordinaria scoperta archeologica.
    È stata dissotterrata, racconta il quotidiano cinese Global Times durante i lavori di ampliamento dell'aeroporto internazionale di Xianyang a Xian, città della provincia di Shaanxi celebre per un altro ritrovamento archeologico, l'Esercito di terracotta dell'imperatore Qin Shi Huang. La zuppa, vecchia di 2.400 anni, era all'interno di una pentola in bronzo a tre piedi, alta una ventina di centimetri e sigillata, parte del corredo di una tomba: si tratta di un liquido verdastro - colore che secondo gli archeologi sarebbe dovuto all'ossidazione del metallo - nel quale sono immerse alcune ossa. In un altro contenitore in bronzo è stato inoltre rinvenuto quasi un litro di un liquido inodore e semitrasparente che potrebbe essere vino.
    Il «pranzo» d'epoca è ora al vaglio di specialisti che dovranno identificarne gli ingredienti. Al quotidiano cinese un archeologo del team che ha rinvenuto il calderone, Liu Daiyun, ha dichiarato che «si tratta della prima scoperta di una zuppa d'ossa nella storia dell'archeologia cinese», e che il ritrovamento potrebbe permettere di comprendere meglio «le abitudini alimentari nel periodo dei Regni combattenti», poiché la tomba potrebbe appartenere a un militare di basso rango di quell'epoca.
    Decisamente più prudente il vicepreside della scuola di Archeologia di Pechino, Zhao Huacheng, che invita ad attendere i risultati dei test, poiché il liquido potrebbe essersi infiltrato nel contenitore dall'esterno.
    La «zuppa» di Xian è solo l'ultima proposta di un «menu archeologico» che negli ultimi mesi ha visto la Cina protagonista. Sempre nella provincia di Shaanxi nel 2002 è stata ritrovata una «dispensa» di frutta, che conteneva centinaia di semi di albicocche, meloni e prugne, risultati vecchi di 3000 anni con la datazione al carbonio 14. E a ottobre scorso il Journal of Archaeological Science ha pubblicato uno studio sulle sepolture della necropoli di Subeixi, nello Xinjiang, risalenti a circa 2.500 anni fa. Accanto a mummie dalle fattezze più europee che orientali, gli archeologi hanno ritrovato, quasi intatto, anche il loro pranzo: noodles e focacce di miglio.

    http://www.ilgiornale.it/interni/cina_trov...ge=0-comments=1
     
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3 replies since 2/7/2007, 19:15   806 views
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