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Scoperta in Botswana una caverna dove sarebbero stati celebrati i più antichi riti religiosi risalenti a 70 mila anni fa
OSLO - Per la religione cristiana ed ebraica il serpente è sempre stato il simbolo del male, perché fu proprio uno di questi rettili a provocare la cacciata dell'uomo dal "paradiso terrestre". Ma a quanto pare alcuni dei nostri più antichi progenitori non la pensavano come le "sacre scritture": un team di archeologi norvegesi ha scoperto nello Stato africano del Botswana una caverna dove sarebbero stati praticati i più antichi riti religiosi risalenti a circa 70.000 anni fa. In questo luogo si sarebbe venerato un Dio-pitone
STUDIOSI - Gli studiosi hanno trovato in una caverna che si trova sulle colline Tsodile una grande pietra lavorata che raffigurava la testa di un pitone. Risale a circa 70.000 anni fa e probabilmente gli uomini d'allora veneravano il pitone come un Dio. La scoperta è davvero eccezionale perché fino ad oggi si pensava che le prime cerimonie religiose fossero state organizzate solo 30.000 anni fa come attestavano i reperti scoperti in Europa. Ma a quanto sembra il sentimento religioso si sviluppò in queste popolazioni primitive che abitavano in Africa molti millenni prima
PIETRA - Dietro la pietra c'era un grosso spazio nel quale secondo gli archeologi si posizionava lo sciamano che cominciava a parlare senza essere visto e ciò provocava nelle altre persone un sentimento mistico visto che sembrava che fosse il Dio-pitone a parlare. «Lo sciamano poteva così controllare ogni cosa. Era una tattica perfetta» afferma Sheila Coulson, archeologa che lavora all'Università di Oslo. La studiosa afferma di esser rimasta molto sorpresa la prima volta che ha visto la pietra: «Tu vedi prima la bocca, poi gli occhi. Ti sembra che sia un vero pitone».
RICERCHE - Secondo la Coulson, che ha anche guidato le ricerche, i raggi del sole fanno apparire il serpente più grande, mentre di notte quando si accendono fiamme nella caverna il pitone sembra muoversi. Davanti al Dio-pitone probabilmente gli uomini primitivi facevano sacrifici e ponevano manufatti tra cui pietre rosse che successivamente venivano bruciate. «Questo era il rituale della distruzione dei manufatti» dice l'archeologa Coulson. In questo luogo avvenivano solo riti religiosi e non vi è alcun arnese che testimoni una vita domestica nella grotta. Secondo la studiosa ciò dimostra che quelle persone erano più organizzate di quanto si pensi e che già avevano interiorizzato l'idea di dividere le attività quotidiane dalla ricerca del divino
Francesco Tortora
04 dicembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze...03/pitone.shtml
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Il rito del dio pitone dei San
http://www.margheritacampaniolo.it/archeo/san.htm
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