Mediterraneo dinamico

L'evoluzione del Mar Mediterraneo negli ultimi 200.000 anni illustrata al festival della scienza di Genova

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  1. vivamishapt
     
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    Io ci andrò sicuramente, a fine novembre.... Poi vi farò sapere se ci sono news riguardo la sardegna.... :devil:

    www.geologi.info/Mediterraneo-dinamico_news_x_5809.html

    Il festival della scienza di Genova è ormai alle porte, per l’ottava edizione che inizierà il 29 novembre l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) prepara una mostra che si intitola: “Mediterraneo dinamico”, con lo scopo di presentare alcuni dei maggiori temi di ricerca che l’INGV sta affrontando nel campo del mare e dell’Oceano, in particolare nel Mediterraneo.

    Il percorso proposto inizierà con uno sguardo all’evoluzione del Mar Mediterraneo negli ultimi 200.000 anni, addentrandosi poi nello specifico, verranno presentate delle animazioni sulle grandi catastrofi vulcaniche del Mediterraneo, come quella dell’eruzione Minoica di Santorini e dell’Ignimbrite Campana, e la conseguenza di queste catastrofi sullo sviluppo della vita nel Mediterraneo.

    Sempre sul tema catastrofi, si potrà approfondire la conoscenza dei maremoti del Mediterraneo sulla base del nuovo catalogo (EU Transfer Project, 2009) e di alcuni di questi eventi naturali sarà possibile avere informazioni dettagliate.

    L’altro aspetto molto interessante dei maremoti è la parte dei paleo maremoti. Verrà allestito uno spazio dove potrà essere osservata, con un microscopio una carota di sedimenti, nella quale si potranno riconoscere i segni degli tsunami del passato.

    Una sala verrà riservata per l’allestimento di Geostar ( Geophysical and Oceanographic Station for Abyssal Research); si tratta di un exibit sugli osservatori geofisici che vengono posti in mare anche in grande profondità, e il pubblico avrà la possibilità di posizionare un modellino di OBS (Ocean Bottom Seismometer) sul fondo del mare e capire che tipo di informazioni forniscono questi strumenti sul fondale. Si affronterà anche la parte scientifica del vulcano sottomarino Marsili, un vulcano che ha tanto acceso l’immaginazione del grande pubblico.

    La parte finale del percorso itinerante della mostra è dedicata agli strumenti del passato, cioè i 250 anni di strumentazione sismica che rappresentano l’impegno degli scienziati in queste tematiche. Ci sarà anche la parte sulle condizioni atmosferiche, delle correnti, la salinità, le previsione marine settimana per settimana (tutto il monitoraggio del Mediterraneo) e gli strumenti che questi studi producono per l’utilità sociale, e che verranno esposti nel corso della mostra.
     
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  2. vivamishapt
     
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    Errata corrige.... la mostra comincia il 29 ottobre!!!

    C'è nessuno che può andare a sentire questa conferenza il 2 novembre alle 18??? Chi abita in liguria, dei nostri forumisti?

    http://www.festivalscienza.it/site/Home/Pr...lo10009266.html

    Mediterraneo attivo - Variazioni del livello del mare e movimenti della Terra

    Marco Anzidei - Introduce: Emanuele Bargelli
    Il riscaldamento globale avrà, fra le sue conseguenze, anche l’innalzamento del livello dei mari. Un parametro che, comunque, non è mai rimasto costante, ma che cambia nel tempo, da luogo a luogo e con differenti tassi, condizionando gli insediamenti umani lungo le coste. Attraverso osservazioni geologiche, archeologiche, strumentali e analisi geofisiche, scopriamo come è variato il livello del mare Mediterraneo negli ultimi 2500 anni circa. I dati sono stati raccolti da oltre 160 siti archeologici costieri di età romana o pre-romana, come peschiere, porti e cave oggi in gran parte sommersi e si sono mostrati eccellenti indicatori del passato livelli marino. Una volta confrontate le rilevazioni provenienti da questi siti con alcuni modelli matematici specifici e osservazioni geologiche e geofisiche strumentali, si è stimato che il livello del mare Mediterraneo è variato lungo le coste da pochi centimetri a diversi metri nel corso degli ultimi 2500 anni, a causa di fenomeni geologici e di cambiamenti globali. I risultati dello studio sono importanti per stabilire se le recenti variazioni possano essere associate al riscaldamento globale, ad un segnale non antropogenico connesso con la principale fase di deglaciazione di ~7000 anni fa o, ancora, dovute alla interazione tra le placche continentali Africana ed Europea. Quest’ultima causa è infatti capace di causare movimenti verticali della crosta terrestre lungo le coste, anche di molti metri, come ad esempio lungo la costa sud occidentale della Turchia, la costa ovest dell’isola di Creta e in corrispondenza dei Campi Flegrei.

     
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  3. shardar
     
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    certo sarebbe una splendida occasione per conoscere le varie evuluzioni della terra.
     
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2 replies since 26/10/2010, 19:39   93 views
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