VOYAGER

La scoperta dell'America

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  1. arasole
     
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    ieri sera a VOYAGER si è parlato della scoperta dell' America, i dubi sulla data ufficiale sono tanti, si è parlato alle varie mappe ( PIRI REYS ed altre) che già esistevano dai tempi più remoti.
    Si è citata la biblioteca di Alessandria, la Turchia ed infine la Firenze dei Medici. :bomba:

    Ragazzi ho chiuso gli occhi ed ecco ................... :woot: :woot: :woot:


    :salute:
    ........"SHARDANA I CUSTODI DEL TEMPO"....................


    Ciao Piero
     
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  2. stramaioni
     
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    Confermo e si e' parlato del piu' antico sito al mondo raffigurante una costellazione "pleyadi"
    :o:
    Qui bisogna far intervenire gli esperti perche' ci rinfreschino le idee su come si datano le pietre..

    UN saluto a te arasole che sei quasi mio vicino

     
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  3. shardar
     
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    anche io ho visto voiager. Ho pensato subito ai libro di leo i guardiani del tempo.
     
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  4. Judikess4
     
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    :huh:
    Le pietre purtroppo non si possono datare, nel senso che non si puo' datare quando sono state scavate o tagliate o messe in opera in qualcosa.
    Se così fosse, avremmo risolto da un pezzo il solito.......problema! ;)
    Si puo' datare: l'epoca di formazione della roccia (Potassio-Argon), o le incisioni in grotta tramite i depositi organici, oppure le pitture, tramite C 14.
    Che io sappia , niente di piu'.
    JK
     
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  5. dedalonur9
     
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    CITAZIONE (stramaioni @ 22/1/2009, 18:44)
    Confermo e si e' parlato del piu' antico sito al mondo raffigurante una costellazione "pleyadi"
    :o:
    Qui bisogna far intervenire gli esperti perche' ci rinfreschino le idee su come si datano le pietre..

    UN saluto a te arasole che sei quasi mio vicino

    la datazione di quella roccia dipende dalla raffigurazione delle pleiadi. Se un ipotetico osservatore avesse studiato per qualche migliaglia d'anni, la disposizione delle Pleiadi del cielo avrebbe dovuto registrarne la diversa disposizione nel cielo.

    Le leggi che determinano questo mutamento sono ormai note. Sicchè è possibile a seconda della disposizione delle coppelle, risalire con vari calcoli al momento nel quale le Pleiadi assunsero quella disposizione. Ad esser datata quindi non è la roccia in se, ma la disposizione delle Pleiadi.

    Che poi quella sia la più antica configurazione delle Pleiadi registrata ho i miei dubbi, visto che è dal Paleolitico che l'uomo segna e studia i moti del cielo.

    :salute:
     
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  6. angiolo1958
     
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    Ma perchè proprio le Pleiadi ?
    :salute:
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    " KANNO S'URDONE S'IN BETAT A MARE, TANNO EST HORA DE KALARE A KAMPIDANU"
    "QUANDO IL GRAPPOLO (PLEIADI) TRAMONTA NEL MARE, è ORA DELLA TRANSUMANZA IN PIANURA (CAPIDANO)"...
    semplicemente perchè sta arrivando l'inverno...
    così i SHARDANA e i sardi oggi, regolano la loro vita in campagna... con S'URDONE (PLEIADI) ... SOS ISTENTALES (Orione) ... per la vendemmia, il travaso del vino e il pascolo...
    Ho trovato una roccia con incise le PLEIADI.. in un CAMMINO DELLA TRANSUMANZA.. presso una fonte e p'unto di sosta... tra GADONI e LACONI... :o: ... con tanto di freccia direzionale... :o:
     
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  8. antonio crasto
     
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    La Precessione degli Equinozi causa uno spostamento delle stelle lungo l’asse nord-sud in salita o in discesa in un ciclo di circa 26000 anni.
    La configurazione di una costellazione può cambiare solo leggermente a meno della presenza di qualche stella con elevato moto proprio.
    Una raffigurazione di una costellazione su una lastra di pietra non può dunque essere presa come riferimento temporale dello spostamento lungo l’asse nord-sud, a meno di un riferimento molto improbabile della declinazione delle stelle. Si potrebbe invece considerare la differente disposizione delle stelle al passaggio al meridiano o al momento della loro levata o tramonto (rotazione della costellazione).

    Ammesso e non concesso che gli antichi si siano accorti delle piccole variazioni di disposizione delle stelle di una costellazione in un dato momento della notte, risulta evidente che essi non avevano alcun interesse a fissare sulla pietra la disposizione delle stelle, a meno di voler sottolineare un particolare evento. Per esempio qualche abile astronomo potrebbe aver rappresentato la configurazione di una costellazione in un particolare momento della notte del Diluvio Universale.

    La rappresentazione delle stelle di una costellazione sembra più connessa al variare, durante l’arco dell’anno, dell’ora della levata e del tramonto, così che l’ora della levata o del tramonto di una stella o di una costellazione può essere assunta come indicatore stagionale.

    Nell’antichità questo ruolo fu assunto, per ragioni di difficile comprensione, proprio dall’ammasso aperto delle Pleiadi.
    La loro levata prima del sorgere del Sole segnava l’inizio della buona stagione, mentre quella dopo il tramonto del Sole l’inizio della stagione invernale.

    E’ quindi comprensibile come un popolo di agricoltori e/o pastori possa aver rappresentato su una pietra le stelle delle Pleiadi. Esse avrebbero facilitato il riconoscimento delle stelle all’alba e/o al tramonto e lo sciamano di turno avrebbe letto in cielo i tempi per le operazioni agricole o per la transumanza degli animali.
     
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  9. dedalonur9
     
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    bella discussione anche se.....starebbe meglio nella sezione archeoastronomica...( Moderatore provveda please....! :rolleyes: )

    Grazie Antonio per le tue informazioni, non le conoscevo in modo così dettagliato. io non sono archeoastronomo, ma un semplice appassionato. Cmq devo contraddirti (non me ne volere...) perchè l'archoeastronomo che ha effettuato il rilevamento la pensa diversamente da te.

    Conoscevo gia quel sito prima del servizio, ho spiegato male cmq... e vado a spiegare meglio:

    Son state trovate 2 lastre, entrambe raffigurano le pleiadi per mezzo di coppelle. Le disposizioni delle coppelle sono però leggermente diverse, quindi si ipotizza che coloro che hanno inciso le due lastre lo abbiano fatto a grande distanza di tempo. Se non erro di parlava di 4000 a.C. e 1600 a.C.

    ecco qual'è il punto... se poi l'archeoastronomo fa ipotisi non fondate non saprei.. qui di seguito potete ascoltare l'intervista all'archeoastronomo che studia il sito in questione:
    http://www.moebiusonline.eu/guardiamo/audio/PLEIADI.mp3

    CITAZIONE
    risulta evidente che essi non avevano alcun interesse a fissare sulla pietra la disposizione delle stelle, a meno di voler sottolineare un particolare evento. Per esempio qualche abile astronomo potrebbe aver rappresentato la configurazione di una costellazione in un particolare momento della notte del Diluvio Universale

    Qui non sono affatto d'accordo. Anzitutto, non possiamo affermare con sicurezza che gli antichi non avessero alcun interesse alla loro rappresentazione. E infatti abbiamo le coppelle, disposte a immagine della costellazione.
    Inoltre le Pleiadi sono di per se interessate a fenomen di sovrapposizione e colorazione che per un antico osservatore erano senz'altro degni di nota. Pensiamo al fatto che spesso, la luna si sovrapponeva alle Pleiadi.
    Altre volte nel cielo compaiono non 7 ma 6 pleiadi (infatti i greci parlano di pleiade perduta), si pensi a quando Marte si sovrappone alle Pleiadi, ed in cielo il rosso di marte si contrappone all'azzurro delle pleiadi.

    Tutti questi fenomeni dovevano essere impressionanti, e quindi rappresentati e interpretati, dal sacerdote o dallo sciamano.

    CITAZIONE
    E’ quindi comprensibile come un popolo di agricoltori e/o pastori possa aver rappresentato su una pietra le stelle delle Pleiadi. Esse avrebbero facilitato il riconoscimento delle stelle all’alba e/o al tramonto e lo sciamano di turno avrebbe letto in cielo i tempi per le operazioni agricole o per la transumanza degli animali.

    sottoscrivo. E non dimentichiamoci che le Pleiadi aprivano la stagione della navigazione. Pleios in greco sta per "colomba", che "navigazione". Infatti anche nelle navi sarde abbiamo la "colomba" nell'albero della vela.

    per volare alto un passo dell'Odissea :D :

    Lieto l'eroe dell'innocente vento,
    La vela dispiegò. Quindi al timone
    Sedendo, il corso dirigea con arte,
    Né gli cadea su le palpèbre il sonno
    Mentre attento le Pleiadi mirava,
    E il tardo a tramontar Boòte e l'Orsa
    Che detta è pure il Carro, e là si gira,
    Guardando sempre in Orïone, e sola
    Nel liquido Oceàn sdegna lavarsi
    L'Orsa, che Ulisse, navigando, a manca
    Lasciar dovea, come la diva ingiunse.

    Omero, Odissea (Libro V)

    CITAZIONE (shardanaleo @ 23/1/2009, 09:28)
    " KANNO S'URDONE S'IN BETAT A MARE, TANNO EST HORA DE KALARE A KAMPIDANU"
    "QUANDO IL GRAPPOLO (PLEIADI) TRAMONTA NEL MARE, è ORA DELLA TRANSUMANZA IN PIANURA (CAPIDANO)"...
    semplicemente perchè sta arrivando l'inverno...
    così i SHARDANA e i sardi oggi, regolano la loro vita in campagna... con S'URDONE (PLEIADI) ... SOS ISTENTALES (Orione) ... per la vendemmia, il travaso del vino e il pascolo...
    Ho trovato una roccia con incise le PLEIADI.. in un CAMMINO DELLA TRANSUMANZA.. presso una fonte e p'unto di sosta... tra GADONI e LACONI... :o: ... con tanto di freccia direzionale... :o:

    Orione si chiamava davvero Istentales? :o: esistono altri nomi di stelle in sardo? sarebbe interessante conoscerli....

    leo segnala....al "gruppo ricerche e contrabbando" il sito delle coppelle... :D
     
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  10. LessàAlessandro
     
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    Laconi? non è distante dal "nostro" sito.
     
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    ENOCH

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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 23/1/2009, 12:21)

    Orione si chiamava davvero Istentales? :o: esistono altri nomi di stelle in sardo?
    [/QUOTE]



    E si ... secondo il dizionario del Canonico Spano Istentàles=Costellazione di Orione ;)
    Inoltre secondo il dizionario Nuragico-italiano del Sardella .... il termine Istentàles deriverebbe dal Sumero (G)ISH-TEN-ZAL +es -- in senso stretto "il fondamento(tempio) spledente" -- in senso lato "la costellazione spledente,la Stella plendente"

    :salute:
     
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  12. angiolo1958
     
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    Però una breve considerazione penso sia doverosa farla:
    veramente ritenete che i tempi di transumanza siano stati legati al sorgere e tramonto di Orione o le stelle che la compongono?
    L'individuazione del periodo propizio è più logico individuarlo nel cambio di stagione, presumendo che allora fossero ancora intere e non "mezze";
    Sempre per l'individuazione del periodo, trovo normale e maggiormente attinente a genti dedite alla pastorizia, che " il cadere dei grappoli ...a mare? " possa riferirsi al periodo della vendemmia che preannuncia l'arrivo della brutta stagione, mentre poter attingere a " dati astronomici ", per di più legati a stelle e non al Sole o alla Luna, penso ( ripeto "penso") debba riferirsi a categorie di genti le quali avevano conoscenze sicuramente "maggiori" di un pastore.
    Tra l'altro, l'effetto precessionario dell'asse terrestre si riflette su " tutti " gli astri, non solo ad Orione, per cui bisognerebbe indagare perchè solo su "quelle" stelle sono rimaste tracce, e come mai esiste quella strana coincidenza con le piramidi egizie, riferite anche loro alla stessa costellazione.
    Così a freddo, i nostri avi la sapevano più lunga di quanto si voglia immaginare.
    :salute:
     
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  13. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    veramente ritenete che i tempi di transumanza siano stati legati al sorgere e tramonto di Orione o le stelle che la compongono?

    non solo le stelle, cioè in un unico evento. Ma nel doppio evento così come consiglia Esiodo per le attività agricole. Esiodo in alcuni passi, consiglia all'agricoltore o al marinaio, di tenere d'occhio tanto gli astri quanto ad esempio la grandezza delle foglie di fico per intraprendere alcune attività.

    il motivo è che se non si verifica alcun evento, allora l'agricoltore sa che non è giunto il momento propizio.
    Se si verifica uno solo di questi eventi, può ipotizzare che non si è reso conto dell'altro....ma può prudentemente iniziare a far quel che deve fare...
    Se si verificano entrambi gli eventi....bhe... ;)

    I consigli di Esiodo sono saggi.... ;)

    Quanto alle Pleiadi, sempre Esiodo consiglia che quando esse s'immergono nel mare, si tiri la barca in secca, e si custodisca il timone al caldo...
    Mentre indica 2 periodi adatti alla navigazione, uno 50 giorni prima o dopo del solstizio, in estate. E poi un altra finestra in primavera pur giudicando questa "finestra", un opportunià rischiosa.

    Invece Vegezio (Arte Militare) parla di 3 periodi giusti, imponendo ilsemaforo rosso solo durante l'inverno, suppngo...... sempre quando le Pleiadi s'immergono.
    :salute:

    Elsa grazie mille, ne conosci altri di nomi di stelle in sardo? qualcuno ne conosce altri?
    :salute:
     
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  14. antonio crasto
     
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    Forse non mi ero spiegato bene.
    Io voglio dire che difficilmente gli antichi avrebbero potuto apprezzare variazioni della forma dell’ammasso delle Pleiadi nell’arco dei millenni.
    Ritengo invece che le due rappresentazioni siano legate a due particolari momenti storici o servissero di riferimento allo sciamano per indicare un particolare giorno dell’anno.
    Ho sentito l’intervista, ma non spiega più di tanto.
    Si parla di una grande pietra con 15 coppelle !!! e di una più piccola con 7 coppelle. Si fa notare che la rappresentazione delle Pleiadi nella piccola pietra sembra più precisa.
    Non si ipotizza che le differenze di rappresentazione siano connesse a tempi molto differenti.
    L’unica cosa importante è che sembrerebbe che da un certo periodo la settima stella sia diventata invisibile a occhio nudo, per cui i vari miti delle Pleiadi dovrebbero essere più antichi di questa data.

    Non viene spigato il motivo della connessione delle Pleiadi con la navigazione.

    Ho l’impressione che navighiamo nella nebbia in merito alle conoscenze dei popoli antichi!!!
     
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  15. Ithokor
     
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    Nel corso di quel servizio, relativo all'archeoastronomia, mi sono posto un interrogativo: cosa farebbero una o più persone con profonde conoscenze astronomiche nel caso perdessero improvvisamente gli strumenti tecnologici per supportare tali conoscenze? Ne ricreerebbero di nuovi con quello che l'ambiente offre loro o cosa? Ci troviamo di fronte a "grezzi" calcolatori astronomici di pietra ma che sottendono a profonde e precise conoscenze degli astri!
     
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48 replies since 22/1/2009, 18:32   1725 views
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