Eruzione Santorini, 100 anni prima

La scoperta con l'analisi al carbonio di rami olivo

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  1. Gratia
     
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    ATENE - L'eruzione vulcanica di Thera, i cui resti oggi sono Santorini, risalirebbe al 1613 a.C.

    e non al 1530 a.C. come sinora ritenuto. La scoperta, realizzata ad Atene da Walter Friedrich e Walter Kutschera, tramite l'analisi al radiocarbonio di 2 rami di olivo sepolti dall'eruzione. I nuovi risultati modificherebbero la tesi secondo cui l'eruzione avrebbe determinato la fine della civilta' minoica e l'ipotesi che da tale evento discenderebbe il mito di Atlantide.

    http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=32869&opt=scn

     
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  2. antonio crasto
     
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    La notizia riportata da varie testate giornalistiche deriva da un’informazione ANSA del 2 Dic 2008: http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/sc..._102273817.html

    In realtà si tratta di una notizia vecchia, in quanto risale al 2006. Vedi:

    - l’articolo di Ida Molinari “Un frammento di olivo riscrive il tramonto della civiltà del Minotauro” (La Stampa del 24 Maggio 2006);
    - la news “Eruzione di Santorini, ramo di olivo anticipa disastro” (Adncronos 11 Ottobre 2006) alla pagina web http://archeostoria.splinder.com/post/9588...TORINI,+RAMO+DI

    La notizia ha una certa rilevanza in quanto alcuni studiosi ritengono che le dieci piaghe bibliche siano connesse con l’intensa attività vulcanica dell’isola di Thera.
    Aver trovato una datazione al C-14 di un ramo d’olivo, sicuramente ricollegabile a una intensa eruzione del vulcano, potrebbe fra pensare che l’evento biblico non sia collegabile con la catastrofe delle Cicladi e quindi dare una ulteriore giustificazione dell’Esodo durante la XIX dinastia.
    In realtà ciò non è vero!!!
    Vari ricercatori hanno infatti trovato che il vulcano ha subito in passato varie fasi eruttive, intervallate da lunghi periodi di calma.
    Si hanno per esempio le prove di due intense attività eruttive, le quali hanno lasciato l’impronta sul fondo del mare, una verso occidente e l’altra verso sud, fino all’Egitto.
    Non è detto che l’eruzione del 1613 a.C. sia quella che determinò l’esplosione del cono vulcanico e la formazione della grande caldera (dentro la quale il vulcano si è riformato).
    E’ quindi possibile che una fase eruttiva particolarmente intensa abbia interessato l’Egitto determinando delle variazioni climatiche, che potrebbero essere all’origine di alcune delle famose piaghe bibliche. E’ ancora possibile che la nona piaga, le tenebre, possa essere messa in relazione con l’esplosione del vulcano, mentre in merito all’ultima piaga sembra difficile trovare una relazione con l’esplosione di Thera, a meno che non si consideri una qualche relazione indiretta.
    Io ritengo che le piaghe bibliche si siano verificate durante il regno di Amenhotep III - Akhenaton e che l’ultima piaga possa trovare spiegazione in una serie di aborti determinati dallo spavento delle gestanti.
    Sotto questa luce ritengo che la morte dei primogeniti possa essere ricollegata alla morte della figlia di Smenkhkara e Merytaton, Merytaton-tashery.
    Il faraone dell’Esodo sarebbe dunque Smenkhkara, il cui regno e la cui fine sono avvolti da un profondo mistero.
    Questa interpretazione contrasta fortemente le ipotesi più o meno consolidate che la fuga sia avvenuta durante il regno di Ramesse II, ma a mio parere questa ipotesi è errata e sostenuta in mala fede solamente con l’intento di spostare la vita di Mosè dal monoteismo di Akhenaton.

     
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1 replies since 2/12/2008, 21:12   223 views
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