E' dedicata alla neandertaliana dai capelli rossi la copertina del National Geographic di Ottobr

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  1. vivamishapt
     
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    "Stai a vedi che la stirpe da' capelli rossi l'è più vecchia di' cche si penzava?" :P (Ndu)


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    Un pezzo da Museo! Solitamente lo si riferisce a qualcosa che non serve più e che può essere buttato. Invece non è così e la copertina del National Geographic International di Ottobre lo dimostra. La ricostruzione di una neandertaliana dai capelli rossi e occhi chiari - non proprio una bellezza da copertina patinata! - è invece finita sulla copertina della rivista scientifica più popolare del mondo. Decine di milioni di copie in tutto il mondo mostrano la ricostruzione della fisionomia di questo gruppo umano che ha avuto un grande successo per più di 200.000 anni. Poi è stato soppiantato dal più tecnologico Homo sapiens. Ma cosa c'entra la ricerca paleoantropologica italiana in tutto questo? Molteplici sono i legami tra questo eccezionale riconoscimento mondiale e quella che si fa alla Sezione di Preistoria del Museo di Storia Naturale di Verona. Prima di tutto la ricerca di cui tratta l'ampio articolo del NG è stata condotta anche su un fossile di neandertaliano che viene da Riparo Mezzena, presso Avesa (Verona). Inoltre i fratelli Kennis, i due artisti olandesi che hanno prodotto la nuova ricostruzione sulla base dei dati desunti dalla ricerca sul DNA nucleare dei fossili spagnolo e veronese, avevano prestato le loro opere al Museo di Storia Naturale in occasione della mostra "Fossili antichi e modelli virtuali" allestita a Verona nel 2002-2003. Quella mostra ebbe un tale successo da essere "comprata" e riallestita l'anno successivo al Museo Archeologico Provinciale di Bolzano, quello che espone la mummia di Otzi. Decisamente una buona partenza. Inoltre molti dei ricercatori coinvolti lavorano nei Musei di Storia Naturale più prestigiosi del mondo: Madrid, Gibraltar, Londra, New York.
    Da quella mostra è partito un progetto di ricerca internazionale coordinato da L. Longo, Conservatore di Preistoria del Museo veronese, che ha portato ai risultati di oggi. Che non saranno certo gli ultimi, visto che è appena stato campionato un altro reperto di Riparo Mezzena, una mandibola femminile questa volta. I dati preliminari si presentano molto interessanti. Nel frattempo i fossili di Mezzena sono stati datati da E. Boaretto del Weizmann Institute di Gerusalemme, inserendoli in una fase cronologica molto recente, collocando gli abitanti del Vajo Gallina alla fine dell'avventura neandertaliana.

    ... continua su archeogate...

    tratto da Archeogate





     
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0 replies since 15/10/2008, 13:03   157 views
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