Abruzzo

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    ARCHEOLOGIA: INQUIETANTI RITI PREISTORICI IN GROTTA ABRUZZESE

    Inquietanti interrogativi sulla ritualita' funeraria praticata dalle popolazioni preistoriche abruzzesi si aprono con la scoperta di un cimitero del tutto particolare, rinvenuto nella Grotta Continenza, sui monti a ridosso del Fucino, in Abruzzo: fra i 36 individui seppelliti in un amplissimo arco di tempo, fra 11.000 e 6.600 anni fa (dal paleolitico al neolitico), c'era per esempio il corpo di un uomo vissuto 10.300 anni fa, mutilato del cranio, delle vertebre cervicali e dei piedi; al posto del cranio gli archeologi hanno trovato due pietre poggianti sopra una specie di cuscino formato da pietre piu' piccole. (AGI)

    (19 luglio 2008 ore 11.57)

    http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio-ne...one=EdRegionale
     
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    GROTTA CONTINENZA: DECAPITAZIONI PREISTORICHE

    admin sabato 19 luglio 2008

    UN TRUCE RITUALE
    DI 12 MILLENNI ORSONO?
    Trasacco, 19 lug. - Inquietanti interrogativi sulla ritualita' funeraria praticata dalle popolazioni preistoriche abruzzesi si aprono con la scoperta di un cimitero del tutto particolare, rinvenuto nella Grotta Continenza, sui monti a ridosso del Fucino.
    Si tratta di un sito di archeologia preistorica già noto per altri ritrovamenti.
    Stavolta, fra i 36 individui seppelliti in un amplissimo arco di tempo, fra 11.000 e 6.600 anni fa (dal paleolitico al neolitico), c'era per esempio il corpo di un uomo vissuto 10.300 anni fa, mutilato del cranio, delle vertebre cervicali e dei piedi; al posto del cranio gli archeologi hanno trovato due pietre poggianti sopra una specie di cuscino formato da pietre piu' piccole.

    La scoperta, presentata in anteprima sul numero appena uscito della rivista "Archeologia Viva", e' stata illustrata stamane dall'archeologa Renata Grifoni Cremonesi, che dirige lo scavo, al convegno "Antichi riti nel Fucino", nel municipio di Trasacco, vicino al sito stesso. Anche i corpi di due bambini sono stati ritrovati seppelliti ritualmente senza testa, mentre altri due furono cremati e le loro ceneri deposte dentro due vasi e quindi ricoperte dai resti, sempre cremati, di una donna.
    Renata Grifoni, con la cautela d'obbligo fra gli studiosi, e' restia ad accreditare precocemente l'ipotesi di un eventuale culto dei crani, che pure e' documentato in altre popolazioni paleolitiche. Fatto sta che l'uomo dal corpo decapitato fu seppellito con tutti gli onori, deposto bocconi all'interno di un circolo di pietre con il braccio destro piegato sotto il ventre, e le gambe flesse fino a toccare il bacino come fossero state legate. Un altro uomo e' stato ritrovato deposto sul fianco sinistro, la testa rivolta a nord, e in tutta l'area di sepoltura c'erano canini forati di cervo, conchiglie marine (preziosissime vista la distanza dall'Adriatico), grumi di ocra rossa, cristalli di quarzo e ossa di animali decorate con segni geometrici. Di una donna sepolta intorno a 9600 anni fa e' stata ritrovata solo la parte inferiore del corpo. Ma la Grotta Continenza fu frequentata non solo nel Paleolitico dai cacciatori e pescatori del Fucino, che in ogni epoca vi hanno lasciato i segni del proprio passaggio, come resti di pesci e di animali cacciati e selci scheggiate, sempre usando l'antro anche come luogo di seppellimento.
    Vi seppellirono diversi corpi anche gli agricoltori neolitici, che tuttavia, a differenza dei paleolitici, non abitarono la grotta: loro la usarono solo come cimitero. Inoltre, solo le sepolture di era paleolitica nella grotta sono dotate di un corredo funebre, costituito prevalentemente da ornamenti di ossa decorate, ma anche di strumenti di caccia. Il Fucino e' oggi una grande pianura coltivata, ma prima delle bonifiche ottocentesche era per estensione il terzo lago d'Italia. Molti insediamenti antichissimi, fin da 12-11mila anni prima di Cristo, si trovavano in riva al lago.

    http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.7947
     
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    ARCHEOLOGIA: MAJELLA, SCOPERTA GROTTA CON RESTI UMANI

    Una grotta con resti di corpi umani fossilizzati, di origine molto antica e, all'ingresso, una serie di croci incise. E' la scoperta fatta dal sindaco e da altri amministratori di San Valentino in Abruzzo Citeriore nel territorio comunale all'interno del Parco nazionale della Majella. La scoperta - definita "evidentemente straordinaria" dallo stesso sindaco, Angelo D'Ottavio - sara' presentata stamane in una conferenza stampa programmata per le 11 presso il Municipio: alla presenza, tra gli altri, del presidente del Parco nazionale della Majella, Gianfranco Giuliante, sara' proiettato un breve servizio video sul rinvenimento.

    http://www.repubblica.it/news/ ired/ultimora/ 2006/rep_nazionale_ n_3310493.html?ref=hpsbdx1

     
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    ARCHEOLOGIA MISTERIOSA: LE ROVINE DI COLLIMENTO

    http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.9926

    guardate anche il video...
     
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