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LessàAlessandro.
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CITAZIONE (SuEntu @ 10/3/2008, 22:52)Grazie per il contributo, posso spiegare il perché della ricerca della migliore soluzione per l'asta di una freccia. Da bambino ero appassionato di fumetti come tutti, e la figura del pellerossa che costruiva da solo tutti gli oggetti a lui utili mi affascinava. Mentre cercavo una soluzione al materiale della freccia, lessi un libro degli indiani d'america, che per le frecce utilizzavano una pianta spinosa chiamata pianta-freccia, e caso strano di fronte al nostro uliveto vi era un campo incolto da anni invaso da questa particolare pianta spinosa, "sa spina'e topi", che manco le pecore ci pascolavano, e d'estate l'arbusto si secca, fornendo uno stelo duro, leggero e resistente. Allora ho pensato che forse era lo stesso materiale usato dagli "antichi" per la fabbricazione delle frecce, perché molto abbondante, reperibile in qualsiasi posto assolato e facile da lavorare. Per l'arco la cosa si complica, dalle mie parti, alle pendici del Monte Arci, ci sono dei sentieri disseminati di scaglie di ossidiana, e non è raro trovare punte di freccia intatte, che non vuol dire solo zona di produzione, ma anche di utilizzo per caccia. Il problema è trovare un legno adatto per costruire un arco semplice: ho provato, con scarsi risultati, il leccio, salice, corbezzolo, filirea, lentischio e tutti i legni conosciuti. O sono troppo duri o troppo morbidi. Sapevo del tasso ma nel mio territorio non esiste, o no so il nome sardo.
Per chi è interessato posso fare da guida alla ricerca di punte di ossidiana nel territorio di Villaurbana.
Ciao a tutti!
Mio padre è di Morgongiori.... conosco bene il posto...
Comunque ho capito di che pianta parli, l'altro giorno ne ho staccato lo stelo, convinto che fosse cava...e invece...! Sorpresa!.