SHARDANA I POPOLI DEL MARE (Leonardo Melis)

Posts written by LessAlessandro

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    Peccato. Proprio il 3 luglio c'è Sa Battalla, in cui sono impegnato come rievocatore.
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    Non avevo visto gli ultimi auguri....cent'anni a tutti voi, signori!!!!!
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    CITAZIONE (iperboreo50 @ 19/5/2011, 15:18) 
    A questo punto avrei alcune domande da farti:

    - dal vostro punto di vista è stata un'esperienza positiva? Si, è stata una fantastica esperienza, per quanto stancante.
    - Senz'altro avete suscitato l'interesse, che tipo di interesse? Chi vi fermava sapeva qualcosa su quello che rappresentavate? Sapevano e se si cosa sapevano dei nuragici?
    In prevalenza le persone non sapevano chi fossimo, o cosa stessimo interpretando. Ma il nostro scopo è stato proprio quello, far conoscere in una fiera dove circolano migliaia di persone come fossero dei guerrieri nuragici. Magari non tutti alla fiera l'hanno saputo, ma chi ci ha visto, chi ha fato foto con noi e ha sentito le nostre spiegazioni, si.

    - erano soddisfatti delle vostre spiegazioni? avevano qualcosa da ridire? sapevano dei shardana? Suppongo di si, o almeno, il sorriso delle persone al termine delle spiegazioni è un ricordo molto eloquente.
    - cosa sapevano della storia antica della Sardegna? Ben poco, ma la maggior parte dei Sardi non fà eccezione. (purtroppo)
    - la vostra partecipazione ha fatto buona pubblicità al libro? Suppongo di si, anche se indubbiamente Antonello Pellegrino ha vinto il premio Katerpillar per l'indiscussa qualità del suo libro.
    - lo rifareste anche negli altri ambienti, tipo fiere, incontri ecc ecc, qui in continente? Certo, saremmo ben felici di fare altre esperienze simili.

    poi alcune domande tecniche:

    - nel filmato siete in 5 e tutti con l'elmo in testa di cui 3 senza il cinturino per tenerlo fermo. In combattimento quei due elmi rimangono in testa o cadono? o la mancanza del cinturino è stato solo un vezzo? Nei bronzetti c'è il cinturino?
    I cinturini sono stati slacciati unicamente perchè ci siamo dovuti vestire velocemente per il video (eravamo in un momento di pausa). Come ben sai l'emo è la prima cosa che si toglie quando si vuole riposare.
    Tutti gli elmi hanno il cinturino ovviamente, e nei bronzetti si vede con chiarezza. I nostri elmi rimangono (perfino il mio) sulla testa anche a cinturino slacciato. Segno che l'elmo è stato progettato bene. In combattimento gli elmi rimangono sulla testa, il mio con un pò di difficoltà, ma rimane ugualmente.


    - per combattere avevi tolto l'elmo dalla testa, per non prendere dei colpi sulle corna? o perché in generale un elmo con queste dimensioni ostacola i movimenti della testa?
    Dipende. Mi sono tolto l'elmo per due motivazioni. Era il 4 o 5 combattimento della mattinata, ero stanco, e l'elmo aveva ricevuto numerose botte. Visto che siamo uno dei pochissimi gruppi a non sfoggiare gli abiti e basta (non mi risulta che nessun altro proponga quello che facciamo noi in ambito nuragico), penso che posso permettermi ogni tanto di togliermi l'elmo. Sopratutto per preservarlo il maggior tempo possibile. ;)

    - gli elmi, sia con il cinturino che senza, con le corna piuttosto lunghe stanno in testa comodamente o sono d'impaccio?
    Il mio sta comodamente in testa quando cammino, anche a cinturino slacciato.

    - lo scudo del ragazzo che ti ha sfidato non era un po' troppo nordico con quel disegno a croce molto solare?
    Vestito e scudo sono la copia esatta di un bronzetto esposto a cagliari...quindi, no.

    - il para gola in combattimento lascia la libertà di movimento della testa o è scomodo?
    Come tutte le armature limita i movimenti. Non averlo sarebbe stato meglio. Dipende anche da chi lo costruisce comunque. Dubito che alcuni pezzi che ho visto ricostruiti possano avere lo stesso comfort del mio. Il nostro gruppo ricostruisce le armature per utilizzarle, non per esporle e basta. ;)

    Complimenti ancora :salute: :salute:
    Grazie Iper ;)

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    Ne dubito...perchè in quella data abbiamo un altro impegno da tutt'altra parte...!
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    Grazie Crab!
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    Per ora non ne ho sentito nulla...! Quando sarebbe questa inaugurazione?
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    www.youtube.com/watch?v=5YHCyzJHJU0
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    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media...b5a02d.html#p=0
    guardatevelo tutto ;)
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    ci puoi contare, visto che il libro di Antonello Pellegrino e l'editore Arkadia ha vinto il premio katerpillar! :)
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    il 14 e 15 Maggio 2011 a Sassari in località La Crucca si terrà la IV edizione della rievocazione storica "AD SIGNA MILITES". Quest'anno le legioni (Macedonica, Flavia, Augusta)e le coorti (cohors II Sardorum) della Sardegna affronteranno i Celti del gruppo Fianna Ap palug.
    Il programma consisterà in due giornate di combattimenti gladiatori e battaglie. Saranno ovviamente presenti i momenti di didattica dal vivo, con libertà di movimento per il castrum romano e l'accampamento dei Celti.

    Vi attendiamo numerosi!

    http://sardinianwarrior.blogspot.com/2011/...milites-iv.html
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    domenica 8 maggio · 10.00 - 19.00
    Anfiteatro Romano di Cagliari

    In occasione dell'evento "Monumenti Aperti 2011", l'anfiteatro Romano di Cagliari ospiterà i giochi gladiatori, riproposti dal gruppo di rievocazione storica "Memoriae Milites" di Cagliari, nei panni della Cohors II Sardorum.
    Dopo secoli e secoli, il clangore delle armi e l'euforia del pubblico risuoneranno assieme, come un tempo, in uno degli edifici simbolo della Karales romana: mirmillones, retiarii, traces, hoplomachi (e tante altre categorie gladiatorie) si sfideranno nell'antica arena, cercando il favore delle folle, la gloria....o la libertà.......
    Il tutto sotto gli occhi attenti di legionari e ausiliari, che non mancheranno di illustrare al pubblico la forza e l'organizzazione militare che fece di Roma la città più potente dell'antichità!
    Negli allestimenti troverete tanto altro sulla vita militare e civile della Roma imperiale grazie anche agli amici della Legio V Macedonica e della Legio IV Flavia.

    Vi aspettiamo numerosi!

    www.facebook.com/event.php?eid=1692..._t=event_invite
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    CITAZIONE (iperboreo50 @ 23/4/2011, 13:58) 
    E tu giustamente fai la distinzione tra i guerrieri dei bronzetti e i shardana.
    Qui dovresti essere un po' più preciso. perché ritieni che non siano la presentazione degli stessi guerrieri?

    perchè il periodo storico non è lo stesso. C'è uno stacco di parecchie centinaia d'anni. Troppi per poter immaginare un guerriero specularmente identico in Egitto e in Sardegna. Leonardo probabilmente non sarà d'accordo. Non me ne voglia, ma personalmente la penso così. La storia è un continuo susseguirsi di modifiche e cambiamenti nell'armamento e nel modo di combattere. Spesso è un "eterno ritorno" come la barbuta corinzia o i picchieri rinascimentali.
    Oltretutto, l'armamento è diverso. Tu stesso me l'hai scritto più sotto.

    CITAZIONE
    Ma a parte questo, nei bronzetti e nelle rappresentazioni sui monumenti i guerrieri di quell'epoca portano una spada a foglia, quindi a prevalente uso di punta.
    Tu che fai i combattimenti, quindi hai la pratica e visione diversa da che tira con l'arco, potresti dare una spiegazione più concreta della mia.

    Non penso che lo scopo di una lama a foglia sia di andare "di punta". Certamente anche la punta veniva utilizzata (essendo presente). Come i legionari romani usavano prevalentemente (lo scudo) e il gladio di punta, ma se gli capitava non disdegnavano certo di spiccare la testa a qualcuno con i lati politaglienti dello stesso. altrimenti avrebbero usato sicae, o al più spiedi, invece che spade dotate di 60 cm di lama.

    CITAZIONE
    La lama in bronzo come era lavorata? veniva fusa e quindi rimaneva fragile o veniva ribattuta a maglio per più volte?
    Ribattendo a maglio si ottiene una lama più flessibile e quindi in teoria meno fragile.

    il bronzo si fonde unendo stagno e rame in proporzioni precise. Abbondando con lo stagno la lama è più "morbida", poi si possono aggiungere vari elementi in percentuali veramente minime. In base a queste la resistenza del metallo può variare sensibilmente. è più una questione di "cosa metterci" che di lavorazione all'incudine. Fondi il pezzo e fai la colata nello stampo. La cosa veramente essenziale a questo punto è evitare le bolle nel manufatto. Anche i fusori più esperti hanno problemi in questo senso. Problema che modernamente è stato risolto con il sottovuoto.
    Una volta raffreddato si procede con una modesta battitura, per aumentare la resistenza. Lo stesso si può fare con il rame, ma non bisogna eccedere, altrimenti si sbriciola.
    La forgiatura del ferro invece è tutta un altra minestra, è un lavoro che va fatto all'incudine e alla forgia. Le qualità del metallo dipendono dalla percentuale di carbonio nella lama e dalla sua lavorazione. Le spade al damasco sono il prodotto più elevato della lavorazione del ferro. Tu che sei un esperto, sicuramente conoscerai le bellissime spade vichinghe in damasco.
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    Ciao Iper, non riuscivo a visualizzare il nuovo post. Avevi detto che l'avresti scritto, ma ogni volta che controllavo vedevo tutto "spento".

    CITAZIONE (iperboreo50 @ 12/4/2011, 19:03) 
    La domanda che vorrei porre, oltre ad avere le considerazioni a proposito delle lotte gladiatorie dal nostro combattente, Lessà, è questa:
    e i shardana come combattevano?
    Che tecniche di duello in campo seguivano?

    Considerazioni gladiatorie? Cosa posso dire a parte che Dario Battaglia e l'ArsDimicandi sono il gruppo più profesionale e realistico per quanto riguarda i combattimenti gladiatori e la disciplina del combattimento nell'exercitus romano?

    Parlando d'altro:
    Mi stai facendo una domanda che probabilmente non avrà mai risposta.
    Anzitutto precisiamo: stiamo parlando di shardana o di bronzetti nuragici? Sembrerà strano, ma le due cose sono molto diverse fra loro.

    Come combattevano in campo? Pensa che io sto ancora cercando di capire se facevano effettivamente battaglie campali. Per ora non posso darti ancora una risposta. Non faccio collegamenti con gli shardana perchè penso siano due cose diverse. L'armemento cambia, il periodo cambia. Non si possono paragonare. Probabilmente sono lo stesso etnos, ma sarebbe come chiedere come combattessero i legionari imperiali prendendo in esame soldati romani della monarchia.

    CITAZIONE
    Sappiamo dai bronzetti che i shardy erano quasi tutti corazzati, anche piuttosto pesantemente. Che erano armati di spada e che questa aveva la forma a foglia, quindi a punta pronunciata. Avevano anche lo scudo piccolo per proteggersi e forse anche per colpire.
    Ma come usavano prevalentemente la spada, di tagli o di punta?
    In questo bassorilievo si vede il nostro con le corna, scudo e la spada

    (IMG:http://img825.imageshack.us/img825/8338/shardyspada.jpg)


    Il colpo sembra di punta. Anche in alcuni altri bassorilievi si ha l'impressione di vedere il colpo inferto di punta.
    La posizione dei due shardana a braccia aperte assomigliano vagamente a una schivata che romani chiamavano "sannitica" e la punta della spada è diretta verso il collo.
    Sembra un duello fratricida.

    Nei bronzetti diversi guerrieri portano il bastone. In questo caso essendo piuttosto lungo, veniva usato di botta?
    Che minaccia poteva rappresentare per il nemico coperto con il corpetto, con l'elmo e con lo scudo?
    O forse il bastone, se ricurvo e da lancio, serviva per azzoppare i cavalli dei carri?

    cosa pensate in merito?

    In base a quanto scritto poco sopra: non posso risponderti. Almeno fino a quando contempleremo domande che implichino il fatto che shardana e bronzetti siano identici.
    Questo, personalmente, non corrisponde alla realtà.
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    Neanche io sono d'accordo con lo Tsunami (l'idea dello spostamento delle colonne però è sensata).
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    a dir poco bellissimo
2842 replies since 12/12/2006
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