Egitto

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  1. Gratia
     
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    La piramide di Cheope? ''Costruita dall'interno'

    sistema in 3D sviluppato dalla Dassault Systèmes

    E' l'ipotesi di Jean-Pierre Houdin che ha ricostruito in 3D la 'storia'
    dell’unica sopravvissuta tra le 'Sette Meraviglie' del mondo. Una scala
    esterna, una interna a spirale e una grande galleria per svelare il
    mistero

    Roma, 30 mar. (Ign) - Una
    scala esterna, una interna a spirale e una grande galleria, con un
    sistema di contrappesi per sollevare le travi di granito. Così gli antichi
    egizi avrebbero costruito la Grande Piramide, l’unica opera
    sopravvissuta delle Sette Meraviglie del Mondo.

    Un'ipotesi -basata su una ricostruzione virtuale- visibile qui:

    http://khufu.3ds.com/introduction/revealed/


    presentata oggi dall’architetto Jean-Pierre Houdin secondo cui la
    piramide di Cheope, costruita a Giza, sarebbe stata realizzata
    'dall'interno'.

    ''La scala esterna -sostiene l'architetto- servì per la costruzione dei
    primi 43 metri della tomba del faraone, la seconda scala, quella
    interna a spirale che si snodava dietro alle facce della piramide, servì
    invece per completare la costruzione, mentre la grande galleria, grazie a
    un sistema di contrappesi meccanici permetteva di sollevare le pesanti
    travi di granito (fino a 63 tonnellate)''.

    Dopo aver condotto otto anni di ricerche, Houdin nei mesi scorsi ha
    immaginato che la costruzione del sito di Cheope fosse il primo esempio di
    costruzione a livello industriale. Per raffinare e verificare
    ulteriormente la sua teoria egli ha chiesto aiuto a Dassault Systèmes, una
    azienda specializzata in ricostruzioni virtuali in 3D. Ritenendo che le
    nuove tecnologie potessero aiutarlo a risolvere il mistero delle piramidi
    egizie, che dura ormai da 4.500 anni. Grazie al computer è stato infatti
    possibile modellare ed esplorare la piramide in 3D e creare delle
    simulazioni. Fino ad arrivare all'ipotesi di costruzione dall'interno,
    presentata dall'architetto francese.

    http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.844384455

    *********

    Grazie a Internet 2.0 e alla tecnologia, risolto uno dei maggiori enigmi dell’archeologia: il modo come venne costruita la Grande Piramide

    ANDREA RUSTICHELLI


    Grazie a Internet 2.0 e alla tecnologia si risolve il mistero della Grande Piramide. Poteva sembrare uno slogan accattivante, il tipico espediente comunicativo spesso in voga nel marketing delle aziende tecnologiche. Eppure, al termine della presentazione parigina, riservata a un pubblico ristretto, la squillante promessa era stata decisamente mantenuta e si era trasformata in una solida dimostrazione, a prova di ingegneri ed egittologi. L’azienda in questione, che ha fornito i software 3D e l’equipe tecnica, è la francese Dassault Systèmes. Mentre la menzionata piramide è la più celebre, quella di Cheope, una delle sette meraviglie del mondo: un rompicapo per gli esperti di antico Egitto, che non erano riusciti ancora a stilare ipotesi convincenti su come essa sia stata costruita, in particolare sul tipo di impalcatura impiegata per edificare una simile mole, alta 146 metri, con la sola forza umana.
    La ridda delle incerte ricostruzioni sul funzionamento del cantiere è stata drasticamente sfrondata grazie all’architetto francese JeanPierre Houdin, che sul soggetto ha lavorato per sei anni, l’ultima parte dei quali, quella decisiva, a stretto contatto con gli informatici della Dassault Systèmes: una quindicina di persone, che hanno elaborato modelli virtuali dell’edificio, ricostruendo tappa dopo tappa le fasi della sua strutturazione, tenendo conto di tutti i parametri fisici, ambientali e storici presenti nella realtà. L’ipotesi di Houdin, convalidata dai modelli e dalle simulazioni in 3D, è che la Grande Piramide sia stata costruita dall’interno, grazie a una rampagalleria che sale lungo i lati del suo massiccio corpo, fino alla cima. L’esistenza di una simile rampa è suffragata dall’osservazione diretta del mausoleo. Sembra potersi accantonare, dunque, l’ipotesi di una struttura esterna, un’enorme impalcatura a esoscheletro, la cui successiva rimozione pone una serie di problemi e sembra ormai improbabile.
    Ma come ha proceduto l’elaborazione virtuale? Tre sono state le tappe: modellizzazione geometrica, fisica e funzionale. La prima comporta la riproduzione virtuale della piramide, col suo perimetro esatto e con la distribuzione dei suoi corridoi interni e delle camere funerarie; il tutto è manipolabile a piacimento, con totale libertà del punto d’osservazione. La modellizzazione fisica, da parte sua, aggiunge allo schema geometrico una componente decisiva: i materiali utilizzati per l’edificio, con i loro parametri fisici. Infine, l’aspetto funzionale permette di cogliere il cantiere nella sua effettiva vita, con i vari sistemi meccanici: come le carrucole adottate per trasportare i blocchi di calcare e di granito, o la forza di cui le squadre di schiavi potevano disporre con i loro muscoli.
    Grazie a questi tre passi, che sono costati molti mesi di lavoro, si è potuto realizzare un modello virtuale perfettamente realistico, che certo era mancato agli studi precedenti. «Il paradosso è che mi sono recato in Egitto per vedere la piramide solo qualche anno dopo aver cominciato la mia ricerca», dice soddisfatto JeanPierre Houdin, al termine della dimostrazione. Per il progetto Cheope sono state utilizzate quattro soluzioni Dassault Systèmes, le stesse impiegate nei settori in cui è attiva l’azienda, dall’automobile alla nautica: Catia, per la progettazione della piramide virtuale; Delmia per l'ipotesi sul funzionamento del sistema di rotazione delle carrucole; Simulia per illustrare una serie di cedimenti parziali del soffitto granitico; Vitrools per la realizzazione della dimostrazione realtime in 3D, che sarà ripetuta il prossimo 24 maggio alla Villette di Parigi. Un saggio è visibile al sito www.3ds.com/khufu.

    http://www.repubblica.it/supplementi/af/20.../020lofoko.html


    Edited by Gratia - 4/5/2007, 20:05
     
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229 replies since 22/2/2007, 20:23   11526 views
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