Italiani svelano vita quotidiana dei Sumeri

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    (AGI) - Roma, 1 feb. - Gli archeologi della Sapienza, tornati in Iraq per la seconda campagna di scavo nel sito di Abu Tbeirah, vicino a Nassiriya, hanno riportato alla luce molti reperti che per la prima volta documentano la vita quotidiana del mondo sumerico e che attestano sorprendenti analogie con pratiche ancora correntemente in uso presso gli abitanti della zona. Il periodo indagato e' quello dell'avvento in Mesopotamia della prima dinastia a vocazione imperiale nota nella storia dell umanita', fondata dal sovrano Sargon e incentrata sulla sua capitale Akkad: siamo all incirca tra il 2400 e il 2200 a.C, un epoca a tutt oggi poco nota.
    Reperti che raccontino la vita del tempo erano praticamente inesistenti, - spiega l'assirologo della Sapienza Franco D'Agostino, che dirige la Missione - per il semplice fatto che le campagne di scavo che ci hanno preceduto risalivano agli anni 60, quando i sistemi di datazione e le tecnologie applicate alla ricerca archeologica erano di tutt'altra precisione rispetto a oggi". Una delle sorprese piu' interessanti dal punto di vista archeologico e' rappresentata dal rinvenimento di una stuoia di 4.200 anni fa, ancora perfettamente conservata: risultano miracolosamente ancora visibili sia la trama delle canne intrecciate che i fori praticati per ospitare i pali che reggevano la copertura, molto probabilmente anch'essa fatta di canne. Il metodo per realizzare la stuoia e' lo stesso usato oggi nelle Marshlands, cioe' le paludi a sud dell Iraq, dove le stuoie vengono utilizzate sia come copertura, sia come pavimentazione all'interno dei Mudhif, le case costruite con fasci di canne.
    Un altro reperto di notevole interesse e' un piatto all'interno del quale erano ancora perfettamente visibili le lische del pesce che vi era stato mangiato: ancora oggi le grandi carpe dei due fiumi, Tigri ed Eufrate, vengono cotte alla stessa maniera come il ritrovamento sta a dimostrare.
    I rilevamenti satellitari hanno evidenziato un altura artificiale, accentuato rispetto al pianoro circostante, esteso per circa 43 ettari che lascia intuire come il sito ospitasse una citta' tutta ancora da identificare attraversata da canali e dotata di porti fluviali; e' stato poi individuato sempre grazie al satellite il muro perimetrale di un grande edificio nella parte sud-est dell area, dove sono stati portati alla luce i reperti principali, comprese delle sepolture assai significative per i ricchi corredi funerari. In particolare in una tomba sono stati portati alla luce due individui, uno dei quali completamente disarticolato e posto sui piedi del primo: gli accertamenti condotti dell antropologo fisico in staff alla Missione, Mary Ann Tafuri, hanno stabilito una chiara parentela tra i due inumati, che presentavano entrambi una malformazione genetica: una vera e propria tomba di famiglia. L'attivita' della Missione e' finanziata grazie ai fondi che la Sapienza destina ai Grandi Scavi di Ateneo. Allo stesso modo il Ministero degli Affari Esteri ha voluto sottolineare l'importanza di questa iniziativa archeologico-culturale attribuendo fondi per l'attivita' di scavo mediante il settore culturale, e finanziando, con fondi della Cooperazione allo Sviluppo, attraverso l'Ambasciata d Italia a Baghdad, una serie di corsi finalizzati alla formazione di personale nel settore dell archeologia destinati alle nuove generazioni dell Iraq.
    (AGI) .


    www.agi.it/research-e-sviluppo/noti...iana_dei_sumeri
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    Edited by shardanaleo - 2/2/2013, 08:58
     
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