Recente scoperta

Catacombe a Cagliari

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  1. bagassedda
     
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    www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/227176
     
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  2. shardar
     
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    avete sentito di quella grande scoperta avvenuta in sardegna di un dinosauro di 270 milioni di anni fa???

    che ne pensate?
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    CITAZIONE (shardar @ 23/2/2012, 18:29) 
    avete sentito di quella grande scoperta avvenuta in sardegna di un dinosauro di 270 milioni di anni fa???

    che ne pensate?

    ne stiamo discutendo sulle pagine di facebuku... ;)
     
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  4. shardar
     
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    Le catacombe scoperte a cagliari sono di epoca romana?
     
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  5. shardar
     
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    vi mando una documentazione molto interessante riguardante la famosa mummia di ozti in altoadice.

    Oetzi, antenati sardi e corsi







    ROMA - Aveva occhi marroni, geneticamente predisposto a malattie cardiocircolatorie, intollerante al lattosio e aveva probabilmente un antenato in comune con gli attuali abitanti di Sardegna e Corsica: è l'identikit di Oetzi, la celebre mummia del Similaun, ricostruito grazie alla prima mappa completa del suo Dna. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, è stata condotta da un gruppo internazionale coordinato da Albert Zink, dell'Accademia Europea di Bolzano.

    Scoperto nel 1991 in Alto Adige, sul versante italiano delle Alpi Otztal, Oetzi è ora conservato presso il museo archeologico di Bolzano. La mappa del suo Dna ha rivelato inoltre che il suo gruppo sanguigno di Oetzi era lo zero, che l'uomo aveva una predisposizione alle malattie cardiovascolari (corroborate dalle calcificazioni vascolari trovate nella mummia) e che molto probabilmente soffriva della malattia di Lyme. Questa si manifesta con un eritema, febbre e dolori muscolari ed è provocata dal batterio Borrelia burgdorferi, del cui Dna sono state trovate tracce nel genoma di Oetzi.

    "Quando lavoriamo con antichi Dna, i campioni sono spesso degradati e risultano in frammenti molto brevi, comparati ai campioni di Dna moderni", osserva uno degli autori della ricerca, Timothy Harkins, della Life Technologies che fornisce servizi e strumenti per le analisi del Dna. "La sfida - aggiunge - è dare un senso alla lettura di queste brevi sequenze e per riuscire a comprendere cosa ci dice un genoma così antico".

    La mummia evidenzia non solo la predisposizione genetica alle malattie cardiocircolatorie, ma anche uno dei sintomi della malattia: la presenza di arteriosclerosi. Il dato è interessante perchè, 5.000 anni fa, Otzi non era esposto ai rischi che oggi influenzano fortemente l'insorgere di malattie cardiocircolatorie: l'Iceman non era sovrappeso e non conduceva una vita sedentaria. "La conferma che questa predisposizione genetica fosse riscontrabile già ai tempi di Otzi è rilevante perchè mostra che le malattie cardiocircolatorie possono non essere legate alla civilizzazione. Ora, il passo successivo sarà quello di analizzare in maniera più approfondita lo sviluppo di queste patologie", sottolineano l'antropologo Albert Zink e il bioinformatico Andreas Keller.

    L'analisi del genoma ha inoltre evidenziato tracce di borrelia, una famiglia di batteri che causa una malattia infettiva trasmessa attraverso le zecche. Carsten Pusch, che ha condotto le indagini genetiche a Tubingen, afferma: "Si tratta della più antica testimonianza di borreliosi, ora sappiamo che questa infezione esisteva già 5.000 anni fa".

    Un altro aspetto considerato dai ricercatori è stata l'origine genetica dell'Uomo venuto dal Ghiaccio. E' stato dimostrato che Otzi appartiene a un aplogruppo Y molto raro in Europa. Questo permette di trarre due conclusioni: gli antenati di Otzi sono emigrati dal vicino Oriente nel neolitico in seguito alla diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento; il loro Dna si è conservato fino a oggi in regioni isolate, come Sardegna e Corsica.

    Attraverso gli studi genetici è stato possibile ottenere informazioni anche sulle caratteristiche fisiche dell'Uomo venuto dal ghiaccio: Otzi aveva gli occhi marroni, i capelli castani e soffriva di intolleranza al lattosio. Quest'ultima scoperta avvalora l'ipotesi che anche 5.000 anni fa, nonostante si vivesse in una società contadina, l'intolleranza al lattosio era molto diffusa. Solo con l'addomesticamento degli animali, gli uomini hanno poi sviluppato la capacità di digerire il latte anche in età adulta. Il sequenziamento del Dna di Otzi è stato sostenuto da National Geographic Society (USA), Life Technologies (USA) e Comprehensive Biomarker (Germania).
    (28 febbraio 2012)

    www.repubblica.it/scienze/20...to-30653727/


    http://2.bp.blogspot.com/-ZKDgEHlIvgI/TXPc...525_600x450.jpg

    http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2009/03/05/...785_634x293.jpg

    Edited by shardanaleo - 29/2/2012, 19:16
     
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    SHARDAR, scusa ma ho dovuto modificare il tuo messaggio, perchè si può LINKARE un articolo, ma non è corretto postare una intera discussione di un altro FORUM :rolleyes:
    SORRY! :salute:
    ADMIN :adminpower.gif:
     
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  7. shardar
     
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    infatti mi hanno cacciato da il loro forum, peccato!!

    la mia irruenza e la voglia di trasmettere i miei pensieri mi portano sempre nei guai. puoi fare quqlche cosa te per riammettermi? (se è possibile ovviamente). grazie.
     
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    CITAZIONE (shardar @ 9/3/2012, 16:52) 
    infatti mi hanno cacciato da il loro forum, peccato!!

    la mia irruenza e la voglia di trasmettere i miei pensieri mi portano sempre nei guai. puoi fare quqlche cosa te per riammettermi? (se è possibile ovviamente). grazie.

    NO HO di questi poteri.. e poi manco ricordo che forum era...
     
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    NATURE | NEWS

    Iceman's DNA reveals health risks and relations
    Ötzi’s genome hints at heart disease, bacterial infection and common ancestry with modern-day Sardinians.

    Ewen Callaway
    28 February 2012

    Researchers sampled nuclear DNA from Ötzi's pelvic bone to learn about his genetic traits.
    S. MARCO/EURAC
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    The world’s most famous frozen corpse has had his genome sequenced. An international team has today published the almost complete DNA sequence of Ötzi the Tyrolean Iceman in Nature Communications1, and has found clues as to the whereabouts of his closest living relations.

    Hikers discovered Ötzi’s 5,300-year-old body in the Alps near the Italian–Austrian border in 1991. It was well preserved, and has become one of the most studied cadavers in science. Researchers have already discovered that Ötzi suffered from hardened arteries and tooth cavities, bore tattoos and gorged on ibex before dying with an arrow lodged in his back — but there is still more information to be gained from his body.

    “We would like to know as much as possible about his living conditions, about himself and also his cause of death. We really tried to reconstruct a crime scene as much as possible,” says Albert Zink, head of the Institute for Mummies and the Iceman in Bolzano, Italy, and leader of the sequencing study.

    In 2008, scientists reported2 the complete sequence of DNA taken from Ötzi’s cellular mitochondria. It contained mutations not found in present-day populations, and led to speculation that the iceman had belonged to a people that has vanished from Europe. To get a better picture of Ötzi’s ancestry and a look at some of his genetic traits, Zink’s team sequenced the DNA from the nuclei of cells taken from a sliver of the iceman’s pelvic bone. The sequence accounts for around 96% of Ötzi’s genome.

    Genetic information
    The data suggest that Ötzi had brown eyes and type-O blood, and was lactose intolerant. Zink’s team also discovered gene variants linked to hardened arteries, which could help to account for calcium deposits found in scans3. “He wasn’t obese, he was very active, he doesn’t have strong risk factors for developing calcification of his heart,” says Zink. “Perhaps he developed this due to a genetic predisposition.”

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    The Iceman genome cometh
    Ancient DNA: Curse of the Pharaoh's DNA
    The ice man cameth early
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    Ötzi’s genome also hints at other health problems: Zink’s team found almost two-thirds of the genome of Borrelia borgdorferi, a bacterium that causes Lyme disease. Zink found no other telltale signs of Lyme disease in Ötzi’s preserved tissues, but he speculates that tattoos on the iceman’s spine and ankles and behind his right knee could have been an attempt to treat the joint pain that occurs when the condition goes untreated.

    Zink’s team also gathered information about Ötzi’s ancestry. His Y chromosome possesses mutations most commonly found among men from Sardinia and Corsica, and his nuclear genome puts his closest present-day relatives in the same area. Perhaps Ötzi’s kind once lived across Europe, before dying out or interbreeding with other groups everywhere except on those islands.

    That makes sense, says Eske Willerslev, a palaeogenomicist at the University of Copenhagen. “Sardinians are a group that people have considered distinct from other Europeans, and in this regard it would be interesting if they were more widely distributed in the past.”

    Nature doi:10.1038/nature.2012.10130
     
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  10. shardar
     
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    Lunedi scorso voyager ha parlato della nascita della civilta dell uomo facendola risalire a 12.000 anni prima di cristo. Quindi e possibile che la civilta nuragica sia molto piu antica di quel che si pensa.siete da accordo?
     
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    sargon

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    Una cosa è retrodatare la nascita della civiltà nuragica, un'altra cosa è dire che sia più antica di quel che si pensa.Se anche i nuraghi possono essere più antichi di quel che si scrive nei libri di storia come facciamo ad escludere la costruzione di altri nuraghi durante l'età dei metalli?Anche se Leonardo dovesse trovare nuraghi nelle profondità marine oppure nuraghi sepolti dalle ceneri vulcaniche in modo da assicurare una datazione molto più antica di quelle che abbiamo finora, anche da 12.000 anni prima di Cristo poi bisognerebbe scoprire a quale data si è smesso di costruirli, veramente 2000 anni a.C. come fecero le altre culture megalitiche nel mondo oppure continuarono a edificare imperscrutabili(Tyrsenoi significa costruttori di torri, ne parlano i testi Greci contrariamente a quanto detto dal Melis sul fatto che non ci sono popoli che parlano di civiltà delle torri nel Mediterraneo, ovviamente i Greci sono i Greci, di memoria giovane, potrebbero aver visto le tholos sparse tra la Grecia e le isole del Mediterraneo Occidentale ma non sappiamo se le attribuiscono al popolo o all'epoca giusta).I nuragici ci hanno lasciato i nuraghi, gli Shardana ci hanno lasciato i modelli di nuraghi come quelli trovati con le statue dei Monti Prama oppure il modello di nuraghe quadrilobato incastonato in una navicella tipica dei popoli del mare.Perchè testimoniare un legame con la civiltà dei costruttori di nuraghi se non erano loro stessi i costruttori di nuraghi o perlomeno i loro discendenti?Oppure gli Shardana sono un popolo diverso che ha ereditato i "misteri" dei nuragici?Al solo periodo della realizzazione dei nuraghi corrisponde l'esistenza della civiltà nuragica?Il nuraghe è il significante di questa civiltà, ma loro non si chiamavano nuragici, se conoscessimo il loro nome allora anche il nome della loro civiltà cambierebbe, come facciamo a dare un'età alla loro nascita, evoluzione e fine basandoci sulle opere che ci hanno lasciato?Sarebbe come attribuire alla civiltà egizia un periodo cronologico basandoci sulla cronologia delle piramidi!Cronologia peraltro molto discussa...
    Ne sappiamo ancora troppo poco sigh!
    Comunque credo l'origine della civiltà nuragica molto più antica di quanto sostenuto dagli accademici, forse da attribuire alla fine del Pleistocene(10.000 anni a.C. circa) o anche prima.Se così fosse 'è da chiedersi quali legami poteva avere una civiltà tanto antica con le altre.

    Edited by Podda87 - 14/3/2012, 14:34
     
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  12. !tama!
     
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    Dubito fortemente che i nuraghe siano antecedenti a Gobekli Tepe, per ora datata tra i 12000 e 8000 Ac.
     
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  13. shardar
     
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    forse no!! ma sicuramente i nuraghi sono più antichi dei 1700- 1100 a.c.
     
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  14. !tama!
     
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    Se i sardi arrivano dalla Mesopotamia allora non possono andare oltre l'8000 ac, credo.
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    CITAZIONE (!tama! @ 15/3/2012, 00:02) 
    Se i sardi arrivano dalla Mesopotamia allora non possono andare oltre l'8000 ac, credo.

    attenzione che per SARDI si intende quelli che avevano questo nome (SRD).. NON GLI ABITANTI PRIMI della Sardinia. Come dire che i primi abitanti della francia siano i francesi (franchi) che invece arrivarono sul suolo francese verso il III-IV sec. d.C.
    i "Nuragici" è probabile che fossero già in Sardinia e magari arrivati dall'Occidente (o dal Nord) ... e che scomparvero come civiltà in tempi PRE.DILUVIANI e comunque PRE.ISTORICI.. visto che nessun popolo antico ne parla. Mentre si parla abbondatemente dei SHARDANA. Che però risultano abitare le CITTà... non certo le torri. ;)
     
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16 replies since 26/6/2011, 11:28   613 views
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