In auto con i bronzetti

Traffico di reperti archeologici: denunciati

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  1. Montearcosu
     
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    La squadra Mobile intercetta due venditori barbaricini in trasferta
    In auto con i bronzetti
    Traffico di reperti archeologici: denunciati


    di MASSIMO LEDDA


    Erano a Cagliari per mostrare la mercanzia a qualche acquirente, ma prima di arrivare a destinazione hanno avuto la sfortuna di incappare in un controllo degli agenti della Squadra mobile, che si sono insospettiti e hanno deciso di fermarli.
    BRONZETTI IN AUTO Un commerciante di Nuoro e un allevatore di Gavoi, si portavano a spasso nella loro auto un piccolo tesoro: tre navicelle con protome bovina e una statuetta in bronzo di epoca nuragica, più alcune monete probabilmente di origine punica o romana. I reperti archeologici, che rivenduti al mercato nero avrebbero potuto fruttare diverse decine di migliaia di euro, sono stati messi sotto sequestro, mentre nei confronti dei due trafficanti è scattata la denuncia.
    CAPITALE DEL TRAFFICO Ancora una volta Cagliari si conferma dunque crocevia del commercio illegale di bronzetti nuragici e, più in generale, dai tantissimi reperti provenienti da siti spesso neanche censiti che ogni anno vengono dissotterrati da organizzatissime squadre di tombaroli armate di metal detector. Tesori d'inestimabile valore che la maggior parte delle volte sono destinati a varcare il mare e rimpinguare le collezioni private di facoltosi clienti continentali ed esteri. Un traffico in cui un ruolo decisivo lo giocano intermediari senza scrupoli, la cui base logistica sarebbe, appunto, nel capoluogo. Insospettabili personaggi con importanti agganci che commissionano i furti ai tombaroli locali, gli unici in grado di sapere dove cercare i reperti.
    IL BLITZ Il blitz è scattato venerdì scorso, ma la notizia è trapelata solo ieri dopo che i bronzetti sono stati inviati al dipartimento di Fisica dell'università di Cagliari per essere analizzati con la tecnica della fluorescenza ai raggi X. I due barbaricini li tenevano dentro una scatola. Nessuna spiegazione sulla provenienza né sulle ragioni per cui se li portassero dietro. Il sospetto però è che avessero un appuntamento con un intermediario che li avrebbe poi dovuti piazzare nel mercato internazionale. Finiti gli accertamenti tecnici i reperti saranno consegnati agli esperti della Soprintendenza che dovranno tentare di stabilire il sito di provenienza (le caratteristiche variano a seconda delle località) e la datazione.
    I REPERTI Probabilmente si tratta di reperti trovati direttamente dai tombaroli e che quindi non erano mai stati catalogati prima. Di particolare importanza potrebbe rivelarsi il recupero della statuetta, una figura umana di circa 5 centimetri di lunghezza con un grande fallo eretto. I pezzi di questo tipo censiti sin'ora sarebbero infatti molto rari.

    Da L'Unione Sarda, 17/06/2011

     
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  2. SaCraba
     
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    però a me i conti non tornano...l'articolo parla di una statuina ma nel servizio del tg sardo ne ho intravisti almeno due ..boh
     
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  3. LessàAlessandro
     
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    si son visti altri bronzetti al tg!
     
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  4. SaCraba
     
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    ciao Ale, se è giusto ciò che ho visto le statuine dovrebbero essere almeno tre visto che quelle due che ho intravisto nel servizio del tg non erano come questa della foto,se non ricordo male entrambe avevano le braccia alzate.Confermi?
     
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  5. LessàAlessandro
     
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    si, ricordo che non avevano armi o simili in mano...purtroppo (per me)!
     
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  6. bagassedda
     
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    ...purtroppo una goccia nell'oceano...ma sempre meglio di niente... :-)
     
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5 replies since 17/6/2011, 16:58   549 views
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