ANASAZI - Il Labirinto in Nordamerica

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    volevate il LABIRINTO... vi posto anche un INDIVIDUO della Cultura Hopi arcaica (Anasazi?) che ci ricorda qualcuno... :rolleyes: dai capelli... almeno così non si dirà che parlo sempre e solo di SHARDANA :dev.gif:
    image image
     
    .
  2. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Eracle @ 8/4/2011, 08:24) 
    Mi ricorda tanto la sala circolare di barumini...quella dove si riunivano i capi e gli anziani...

    Come luogo di riunione va bene Barumini e tanti altri villaggi nuragici e non.
    Ma le kiva sembra avessero anche la funzione religiosa. Quel buco nel mezzo (sipapu) serviva a qualcosa:

    Ma a cosa servivano dunque le kivas? Erano fosse, per lo più perfettamente circolari e forse coperte da tetti in legno, utilizzate per riunioni e cerimonie sacre. Al centro c’era sempre un foro nel pavimento. Gli Anasazi, molto attenti alle forze della natura, ritenevano non solo che da quel foro ci si potesse mettere in contatto con gli spiriti degli antenati ma anche con le forze del centro della Terra. Non a caso si è osservato come gli Anasazi abbiano costruito insediamenti e kiva vicino a luoghi particolari, cosiddetti “vortici”, luoghi dove si sprigionerebbe una forza tellurica, chiamata “vortice” perché quando si sprigiona ha la forma di spirale.

    E questo mi ricorda (come idea) la capanna per il rito delle acque di Sa Sedda e sos Carros (Oliena)

    image image

    Più piccola della kiva ma con lo stesso utilizzo.
    Nell'antichità di questi circoli di riunione e di culto era pieno.
    In base ai materiali di costruzione presenti in loco, o si facevano questi circoli in legno, germani, celti, slavi, ugrofinnici, o si facevano in pietra come in scandinavia, Inghilterra, Irlanda, Sardegna e Mesa Verede.

    Quel appendice di kiva che sembra la toppa di serratura poteva essere la nicchia verso la quale arrivava il raggio di sole in alcuni momenti dell'anno. Ma anche questo è presente un po' ovunque.
    Le foto postate da Misha e l'articolo in inglese raccontano molto bene questa illuminazione della spirale (vortice di cui sopra) da parte del sole in alcuni giorni dell'anno.
    Per esempio le pareti rocciose del Bohuslan in Svezia pieni di petroglifi erano in maggioranza orientate verso il sud, perché così il sole illuminava i petroglifi dei riti solari. Quando pioveva, e fino a due giorni dopo la pioggia, queste pareti erano bagnate dall'acqua piovana che lentamente scorreva lungo il pendio pieno di petroglifi e veniva continuamente illuminata dal sole.
    Questi culti che mettevano insieme il sole e l'acqua erano presenti un po' ovunque ed è per questa ragione che mi sembra forzato ritenere il tutto come se fosse diffuso dai PdM.
    Nella nostra Europa del neolitico, megalitica, i culti delle acque e del sole erano ovunque, compresa la Sardegna che dell'Europa megalitica faceva parte.
    Le spirali più antiche ci sono in Inghilterra e in Sardegna, lo stesso vale per i labirinti. Sardegna e Inghilterra.
    Se già volevamo esportare qualcosa non avevamo bisogna di aspettare il lux dal oriente. La lux del sole avevamo già da millenni, e pure le acque.

    Torniamo alle kiva, siccome sono a centinaia in un territorio relativamente ristretto, se fossero fatte dietro le insistenze dei PdM, vorrebbe dire che questi a migliaia sono emigrati nella Mesa, e questo non risulta.
    Le più vecchie sono di un periodo vicino al anno 1000, due mila anni dopo i PdM.
    Ritengo che la nicchia sia un'appendice di alcune kiva che non c'entri nulla coi pozzi sardi, ma che sia stata fatta così per farne un'altarino o simile.
    Se invece vogliamo insistere sull'origine sarda, allora spostiamoci indietro di qualche millennio fino al neolitico quando i contatti tra l'Europa e l'America si svolgevano con le canoe in pelle e in tronco lungo la banchisa polare.
    Ma questa era appunto l'Europa megalitica.

    CITAZIONE
    shardanaleo Inviato il: 8/4/2011, 07:45
    NATURALMENTE NIENTE POZZO!... che diavolo! Qui dò ragione ad ERACLE.. poichè somiglia ai pozzo sacri sardi.... niente da fare!
    X MISHA: non farti contagiare anche tu da Iper: :dev.gif:
    IL LABIRINTO c'è e tu lo hai anche visto, come lo ha visto Iper... solo che "non lo vuoi vedere"... E qui (purtroppo) devo dare ragione a IPER: uno vede solo quello che ha deciso di vedere ecc... :dev.gif: :dev.gif:

    Veramente fatico a capirti Leo.
    Tu hai dato una notizia, alcuni di noi si sono attivati per fare una ricerca e tu te la prendi solo perché almeno io la pensi diversamente da te?
    Dovresti essere contento.
    Vuol dire che hai suscitato l'interesse e stimolato la mente dei lettori del forum.
    Tu invece te la prendi.
    E fai male.
    Perché io ci ho messo non solo lo scetticismo ma tante notizie, motivazioni, foto, e l'ho messo a disposizione di tutti.
    Poi ognuno si fa una propria oppinione.
    Quindi dire che non ci si deve far contagiare da me vuol dire che è bene scrivere senza motivare nulla.
    Sarai mica diventato a.....buono anche tu?

    In quanto ai labirini, se tu scorri più su la pagina trovi l'indirizzo web che parla dei labirinti. Anche questo l'ho messo io per motivare il mio punto di vista.

    CITAZIONE
    (...............)Inoltre di labirinti nel mondo c'è una certa quantità.
    Nel Mediterraneo ci sono labirinti in Egitto, Italia e Sardegna, Israele, Siria, Grecia, Spagna, Creta.
    Nel nord Europa ci sono diversi labirinti in Scandinavia e alcuni in Inghilterra, sono tra i più antichi insieme a quello sardo.
    Poi ci sono diversi labirinti in India, alcuni negli USA, alcuni altri sparsi in giro qua e là per il mondo.
    C'è un labirinto anche in Perù a Machu Picchu.
    Non è come vedi l'esclusiva di nessuno.
    A proposito di labirinti nel mondo: http://mmmgroup.altervista.org/i-labiri.html

    a quel indirizzo trovi tutti labirinti che vuoi, anche quei due più antichi. Uno in Inghilterra e l'altro in Sardegna. Quando i PdM dormivano ancora ....


    :salute: :salute:

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    :rolleyes: :rolleyes: ;) ;) :P :P :salute: .... :beoni:
     
    .
  4. arasole
     
    .

    User deleted


    Oggi su LA 7 una trasmissione sugli Anasazi
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    CITAZIONE (arasole @ 8/4/2011, 16:59) 
    Oggi su LA 7 una trasmissione sugli Anasazi

    con tante citazioni e un altro TIZIO con i capelli a cresta... :) in un petroglifo sulle rocce..
     
    .
  6. arasole
     
    .

    User deleted


    Già ma sopratutto il sito principale quello più antico abbandonato a causa di una sicità importante e duratura..........

    saluti da Tonara ciao
     
    .
  7. pietrusco
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (arasole @ 8/4/2011, 16:59) 
    Oggi su LA 7 una trasmissione sugli Anasazi

    a che ora? è importante



    penso che vivamishapt abbia qualcosa da dire sugli anasazi, vai misha
     
    .
  8. vivamishapt
     
    .

    User deleted


    Caro Leo... io parlo di un riscontro al labirinto postato da te, perché il tuo è sicuramente preso da un libro (quale?), io cerco da trovare conferme, come un bravo giornalista! ;)

    Ecco cosa diceva Pet al riguardo: tratto da "Cosmo", di Carl Sagan:
    image
    image
    image

    Ps: Il tipo con il copricapo sarebbe un Pheleset, per caso?
     
    .
  9. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (shardanaleo @ 8/4/2011, 11:40) 
    volevate il LABIRINTO... vi posto anche un INDIVIDUO della Cultura Hopi arcaica (Anasazi?) che ci ricorda qualcuno... :rolleyes: dai capelli... almeno così non si dirà che parlo sempre e solo di SHARDANA :dev.gif:
    (IMG:https://image.forumcommunity.it/7/3/7/2/8/9/1301938829.jpg) image

    Volendo leggere anche il testo ci si potrebbe imbattere in questa spiegazione:

    image

    da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Kokopelli

    Kokopelli è una divinità preistorica della tribù indiana Navajo.
    Spesso chiamato anche "Cocopelli" o "Cocopeli" lo si trova raffigurato nelle caverne del sudovest degli Stati Uniti.
    Questa figura divina viene disegnata come un uomo stilizzato con un'accentuata curvatura della sua schiena mentre danza attorno ad un fuoco e suona il suo flauto.

    Tra gli Hopi, Kokopelli trasporta i bambini non nati sulla sua schiena e li distribuisce alle donne (per questa ragione, le giovani ragazze spesso ne hanno paura). Spesso prende parte a rituali collegati al matrimonio, e Kokopelli stesso viene talvolta dipinto con una consorte, una donna chiamata Kokopelmana dagli Hopi. Si dice che Kokopelli possa essere visto sulla luna piena e calante, come il "Coniglio sulla Luna"

    Per i Navajo, Cocopelli rappresenta principalmente uno spirito guida e un cantastorie di favole di altre tribù, ma non è l'unico ruolo che gli viene attribuito; infatti molto spesso viene rappresentato come un commerciante ambulante che porta nel suo personale sacco delle merci materiali leggeri come le piume, conchiglie, pietre semipreziose e per finire semi.

    Cocopelli viene considerato anche come un dio trickster, simbolo della felicità, della gioia e della fertilità, e in relazione a questo aspetto (analizzando anche la sua particolare curvatura della schiena) molto spesso egli viene descritto come un suonatore molto particolare, ovvero il suo personale flauto non è il comune strumento musicale che tutti conosciamo bensì il suo stesso organo sessuale.

    Nelle sue apparizioni quest'uomo/divinità visiterebbe i villaggi suonando il suo amato flauto e trasportando i semi nel suo fagotto (in molti pensano che la sua curvatura rappresenterebbe in realtà il sacco delle merci), per di più una leggenda lo vede responsabile della conclusione dell'inverno e dell'inizio della primavera.

    Nella leggenda si narra che, mentre Cocopelli cammina tra i vari villaggi suonando il suo flauto, il sole spunta nel cielo e la neve si fonde, l'erba si colora di un rigogliosissimo verde, gli uccelli cominciano ad intonare canti di gioia e tutte le creature viventi si riuniscono intorno per sentire le sue canzoni/storie.



    image

    http://kokopelliofsonoma.com/index.php?mod...911bc6e&offset=

    The Kokopelli is a very popular figure found at Petroglyph sites throughout the southwest. His frequent and widespread appearance suggests he was a well traveled and universally recognized Deity of Considerable Potency. Kokopelli's likeness varies as much as the legends about him, but by and large he is grotesquely hunchbacked and nearly always playing a flute. the Kokopelli figure had been found in ruins of pithouse people dating as early as 200 A.D. The Kokopelli may derive from Zuni and Hopi names for a god (koko) and a desert "robber fly" they call pelli.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Kokopelli
    Kokopelli has been worshipped since at least the time of the Ancient Pueblo Peoples. The first known images of him appear on Hohokam pottery dated to sometime between AD 750 and AD 850.

    Kokopelli may have originally been a representation of ancient Aztec traders, known as pochtecas, who may have traveled to this region from northern Mesoamerica. These traders brought their goods in sacks slung across their backs and this sack may have evolved into Kokopelli's familiar hump; some tribes consider Kokopelli to have been a trader. These men may also have used flutes to announce themselves as friendly as they approached a settlement. This origin is still in doubt, however, since the first known images of Kokopelli predate the major era of Mesoamerican-Anasazi trade by several hundred years.


    image image

    si direbbe che i pheleset non hanno cambiato il copricapo per circa 2000 anni

    CITAZIONE
    Ps: Il tipo con il copricapo sarebbe un Pheleset, per caso?

    ;) sarebbe Pheleset come questi due

    image image

    :salute: :salute:

    Edited by iperboreo50 - 8/4/2011, 22:55
     
    .
  10. vivamishapt
     
    .

    User deleted


    Il secondo pheleset mi piace di meno... :shifty:
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    Misha, vi è bisogno che lo dica io da dove ho preso il LABIRINTO HOPI? un klik sulla tastiera con google immagini... :rolleyes:
    Cosa c'è di tanto tragico nell'accostare un Pheleset a un Pellerossa?
    STESSO COPRICAPO
    STESSO SALUTO (alla sardana, a mano aperta)
    STESSA DANZA a BALLU TUNDU...
    ...
    ci risiamo? Poi sono io che sono DRASTICO. :dev.gif: ... Perchè deve essere così tragico, se, andando più a Sud di pochi kilometri, troviamo statue e raffigurazioni di personaggi di ETNIA SEMITA e CAMITA (negroidi)?... è tragico?... CI SONO! <_<
     
    .
  12. pietrusco
     
    .

    User deleted




    in effetti leo ha toccato un punto delicato, abbinare nativi americani ai pheleset è un azzardo, ma non più di tanto, l'unica differenza è che i pheleset avevano una cresta a gallo, copiata dai greci e romani, invece i pellerossa è a "corona", ma ci sono casi di pheleset con la cresta a corona come i pellerossa, non escluderei queste teorie, è giusto non scartare nulla a priori
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    CITAZIONE (pietrusco @ 9/4/2011, 09:44) 
    in effetti leo ha toccato un punto delicato, abbinare nativi americani ai pheleset è un azzardo, ma non più di tanto, l'unica differenza è che i pheleset avevano una cresta a gallo, copiata dai greci e romani, invece i pellerossa è a "corona", ma ci sono casi di pheleset con la cresta a corona come i pellerossa, non escluderei queste teorie, è giusto non scartare nulla a priori

    Ci siamo scordati dei MITICI mohikani, anche se abitatori di terre più a NOrd.. la cui capigliatura è stata usata identica anche in europa e in asia,,, da CELTI, PHELESET e ... PUNKS anni -80
    "Solevano radersi i capelli e Tirare su la cresta con del gesso..." ... un popolo germanico che nei tempi del Crisitianesimo si ispiravano al mito di SANSONE... Sansone era filgio di unuomo di DAN e abitava presso i PHELESET.. questi suoi "replicanti" stavano in europa... :rolleyes: :dev.gif:
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    e QUESTO? :o: :dev.gif:


    image
     
    .
  15. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (shardanaleo @ 9/4/2011, 11:12) 
    CITAZIONE (pietrusco @ 9/4/2011, 09:44) 
    in effetti leo ha toccato un punto delicato, abbinare nativi americani ai pheleset è un azzardo, ma non più di tanto, l'unica differenza è che i pheleset avevano una cresta a gallo, copiata dai greci e romani, invece i pellerossa è a "corona", ma ci sono casi di pheleset con la cresta a corona come i pellerossa, non escluderei queste teorie, è giusto non scartare nulla a priori

    Ci siamo scordati dei MITICI mohikani, anche se abitatori di terre più a NOrd.. la cui capigliatura è stata usata identica anche in europa e in asia,,, da CELTI, PHELESET e ... PUNKS anni -80
    "Solevano radersi i capelli e Tirare su la cresta con del gesso..." ... un popolo germanico che nei tempi del Crisitianesimo si ispiravano al mito di SANSONE... Sansone era filgio di unuomo di DAN e abitava presso i PHELESET.. questi suoi "replicanti" stavano in europa... :rolleyes: :dev.gif:

    Con eccezione di rari casi, troppo freddo o troppo caldo, il copricapo in ogni epoca seguiva le esigenze rituali.
    Visto che siamo nelle terre delle americhe, allora esaminiamo un po' i copricapi di quelle genti.

    Le tribù che vivevano nelle steppe dove d'estate si moriva dal caldo e in inverno dal freddo, dove di vegetazione era poca, avere a disposizione un animale grosso e pieno di ogni materia prima come il bisonte, era considerato dono di Manitou.
    Dal bisonte si prendevano le pelli per i vestiti, per i capotti, per le coperte, per i giacigli. I tendini servivano per gli archi, per legamenti delle pietre dei tomohavk e delle lance, per cucire le pelli.
    Le corna servivano per costruire degli attrezzi di uso quotidiano e per le punte delle frecce e per le lame dei coltelli.
    Lo sterco era essiccato e usato per mantenere la brace. La carne per sfamarsi.
    Allora un animale così doveva essere "ringraziato" per tutto quello che dava ai vivi.
    Da lì il copricapo indiano con le corna del bisonte. Nelle danze rituali, propiziatorie la caccia gli stregoni e grandi capi vestivano le pelli del bisonte e i teschi con le corna.
    Per la guerra, sempre vestiti da bisonte invocavano la sua forza per vincere il nemico.
    Dopo la morte andavano nelle verdi praterie piene di bisonti.
    Quindi il copri capo con le corna viene da lì, la ragione è questa e non altra.
    Altre culture ncon altri animali usavano le corna con altri significati.
    Vedi l'Europa tutta, il nord Africa, vicino oriente. Il toro, simbolo di forza e di procreazione veniva omaggiato con l'aggiunta delle corna sulle teste o sugli elmi.
    Lo stesso vale per le corna del cervo per i popoli delle steppe eurasiatiche e ugrofinniche.
    Era indipendente dalle scimiottature degli altri popoli.
    Anche perché il toro era già considerato animale sacro alla Dea dell'epoca della pietra.

    In quanto alle piume.
    Anche qui il valore è simbolico e rituale.
    Torniamo nelle steppe dell'America.
    L'aquila e altri rapaci erano considerati uccelli con valenza divina. Simboli di coraggio, di forza, di determinazione.
    Un giovane guerriero aveva la testa senza nessun addobbo finché non abbia compiuto un'impresa di caccia o di guerra eccezionale. Per ogni atto di coraggio aveva il diritto di aggiungere una penna di aquila o di falco al copricapo.
    Il grande capo in quanto capo e in quanto senz'altro forte e coraggioso portava una corona di penne su capo.

    Le maschere con le piume erano in uso in tutti continenti.
    Uccelli sacri per qualche ragione, nelle danze rituali, propiziatorie, di ringraziamento e quant'altro erano rappresentati dalle corone delle loro penne in teste ai sacerdoti e ai guerrieri.

    Sarà stato per questa ragione che anche i pheleset portavano questo copricapo.
    Ma ovunque andassero, trovavano già gli altri con le stesse piume portate per le stesse ragioni.

    Lo stesso vale per le capigliature. Più lunghe o più corte, o rasate tutte o a metà, con il ciuffo o senza. Ogni cultura dava un significato proprio ai capelli.
    Negli anni 70 i capellio lunghi erano il simbolo di rottura con i modelli comportamentali imposti e non perché copiavano Sansone.
    Mohicani davano un'importanza e un significato di moda o bellico ai capelli simile o diverso dagli altri e comunque estraneo culturalmente.
    Come il copricapo nostro, quando entriamo in chiesa per esprimere il rispetto ci togliamo il capello, gli ebrei per dimostrare il rispetto lo indossano, i musulmani tengono il capelli e si tolgono le scarpe.
    Ognuno da un significato alle proprie ritualità senza necessariamente copiare dagli altri.

    Tutti questi sono dei simboli che dalle culture locali traggono indicazione.

    Secondo me quando i Pheleset sono giunti in America (non lo nego affatto) hanno già trovato tanti altri con le corone di piume in testa.
    Oppure, una volta giunti in America hanno visto gli indiani con le piume in testa e hanno detto:
    eh, che bella usanza, sai che ti dico, la copiamo e la esportiamo in Europa, cos' almeno ci distinguiamo da questi cornuti shardy. :D

    May be??


    :salute: :salute:
     
    .
31 replies since 4/4/2011, 21:59   3003 views
  Share  
.