GEROGLIFICI in SARDINIA

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  1. dedalonur9
     
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    CITAZIONE (iperboreo50 @ 28/3/2011, 15:06) 
    Quindi tranquillo, non c'entrano i ministeri, non c'entrano i ministri,
    (...)
    Guarda solo gli interventi in questo forum. Trova due frequentatori che la pensano allo stesso modo.
    Non ci riuscirai neanche se ti metti a piangere.
    :salute:

    :lol: :lol: leggendo ho riso di gusto...tutto sacrosanto. :P

    io questo documento l'ho trovato solo nel Taramelli. così come del resto le raffigurazioni di molti scarabei le go trovate solo nei libri del canonico senatore Spano. Qualcosa anche in "gioielli fenici" e in qualche altro libro sui fenici in Sardegna. ma tutto qui e di qeusta stele, soprattutto, ma niente.
    Qui, in mancanza di altre fonti, bisognerebbe essere egittologi o almeno egittofili per dire qualcosa di sensato.



    CITAZIONE (Ithokor @ 28/3/2011, 19:39) 
    in effetti l'iconografia pare di tipo medievale, anche se questa non è in originale. la didascalia fa riferimento agli scarabei rinvenuti dal lamarmora a tharros. il re-scorpione rimanda comunque all'egitto e anche se fosse un falso perchè riproporre questo mitico sovrano degli albori della civiltà egizia?...

    www.beazley.ox.ac.uk/gems/scarab/scarab.htm

    a me questo scarabeo puzza. una corona del genere non è egizia. ha ragione Leo, sul tarocco, credo.
     
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  2. Ithokor
     
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    probabile che al lamarmora abbiano rifilato qualche pataccone... è il soggetto però che mi intriga!
     
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  3. dedalonur9
     
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    CITAZIONE (Shardana27 @ 28/3/2011, 15:26) 
    5) Evidentemente se i beni culturali non sono curati un problema di organizzazione c'è. (sia a livello statale, regionale, provinciale o comunale è lo stesso).

    e non solo di organizzazione....direi. i beni culturali sono affetti da un problema "culturale" nel senso che non c'è la cultura del rispetto per essi, prima ancora che l'organizzazione o i fondi, per gestirli. e non c'è neppure una cultura economica che insegni a sfruttarli a dovere.... :cry:
    ma chi è l'illuminato?
     
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  4. Shardana27
     
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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 28/3/2011, 19:56) 
    ma chi è l'illuminato?

    Napoleone pensa di lui: "Uno di loro è alla mia altezza. E' un pezzo grosso, un uomo molto potente e spiritoso Una volta cantava sulle navi ... lo conoscono tutti e tutto il mondo lo ama" . . :D :bangin.gif: [cit. Una notte al museo 2]
     
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  5. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    Napoleone pensa di lui: "Uno di loro è alla mia altezza. E' un pezzo grosso, un uomo molto potente e spiritoso Una volta cantava sulle navi ... lo conoscono tutti e tutto il mondo lo ama" . . :D :bangin.gif: [cit. Una notte al museo 2]

    uahahahaha...bellissimo quel pezzo. dunque è lo stesso Tizio, che svelò, Illuminandola, la funzione dei Nuraghi, come magazzini?...temo d'aver capito. ora tante cose tornano.
     
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    CITAZIONE (Ithokor @ 28/3/2011, 19:55) 
    probabile che al lamarmora abbiano rifilato qualche pataccone... è il soggetto però che mi intriga!

    Forse molti ignorano che al "mostro sacro" LA MARMORA fu rifilata la più grande pattaca archeobuonica di tutti i tempi dall'allora SOVRINTENDENTE CAPO e direttore del REGIO MUSEO DI CALGIARI... i famosi BRONZETTI TAROCCO di ottocentesca memoria! :dev.gif: :dev.gif:
    Il lamarmora che pare fosse anche Ministro alla Cultura, do fece destituire appena fu scoperta la COSTOSA BRULLA, ma ormai era troppo tardi! :dev.gif:
    X dedalo: tranquillo abbiamo diversi amici egittologi e conoscitorei di geroglifici... il GUAIO è invece il LUOGO dove questo reperto sia finito... insieme ad ALTRI DUE! :woot: Parlo sempre di geroglifici.. :rolleyes: questi ultimi ... attribuiti ai.... ROMANI! :woot:
     
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  7. dedalonur9
     
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    è anche possibile che a LaMarmora abbiano descritto il disegno. Se magari gli han detto che sul capo del mostro c'era una "corona", è facile che abbia rappresentato questa nel modo più semplice e intuitivo per lui. Il canonico Spano a su volta, ha ripreso alcuni disegni di LaMarmora.

    io vorrei capire, come si possa fare per vedere gli originali. non esiste, un libro, mi pare, in cui sono tutti raccolti. Speriamo che qualcuno ci pensi.

    Leo, se conosci gente, muovila, ma fa che siano persone in gamba, e che sappiano davvero il fatto loro. In materie egizie non ci si improvvisa davvero.
     
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    CHI serve in "materie egizie" è naturalmente un traduttore di geroglifici e quello è facile trovarlo. I guai cominciano quando serve un egittologo bravo e di MENTE APERTA. Perchè è come per la storia del bronzo: gli esperti ci sono, ma abbiamo visto quanti danni hanno fatto! :rolleyes:
    Comunque la traduzione (in parte) l'ABBIAMO, e questo non è cosa da poco... ;) Rimane da capire, COME ci è arrivata la lastra a Tharros, o COME è stata eseguita e da CHI.
    CHI venerava la TRIADE di TEBE? I "Fenici"? Non risulta...
    In QUALE perido questo Culto era vivo? Beh! A questo possiamo rispondere... ;)
     
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    l'amica Aba Losi dal forum di Pinotree ci comunica una traduzione di SCHIAPPARELLI della parte mancante:
    <<Chonsu. m. uast.tu.f.fuat.ab cioè:
    Chonsu in Tebe dia la pienezza del cuore>>
    Lo aggiungiamo alla parte iniziale ;)
     
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    IL LATO "B" :dev.gif:

    image


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    DA sinistra: AMON/RA - MUT - KHONSU
     
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  11. shardar
     
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    codesti geroglifici, dimostra quanto sia grande il patrimonio

    storico e antichissimo della sardegna.

    storico e antichissimo della sardegna.
     
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  12. CronoX
     
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    come ho scritto su facebook, anche in terra di daunia sono stati ritrovati manufatti con geroglifici
     
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  13.  
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    CITAZIONE (CronoX @ 31/3/2011, 18:37) 
    come ho scritto su facebook, anche in terra di daunia sono stati ritrovati manufatti con geroglifici

    puoi portare qualche ESEMPIO? :rolleyes:
    ci sarebbe di grande aiuto anche per la teoria dei Popoli del Mare nella bassa Italia (shakalasa, Lukka e Dauni) ;)
     
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  14. CronoX
     
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    "Anche in una tomba daunia è stato trovato materiale egizio: uno scarabeo, una ciotola con geroglifici ecc

    - Coppa Nevigata, la ciotola (vaso per libagioni) con iscrizione geroglifica...
    - Monte Saraceno lo scaraboide in avorio...(un altro è stato trovato a Ordona)
    Entrambe le cose sono descritte e in foto a pagina 154 e 155 del libro "I Dauni. Archeologia dal IX al V secolo a.C." di Marina Mazzei (Grenzi Editore)"

    Giampietro Piemontese
     
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  15. vivamishapt
     
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    Posto l'ultimo articolo di Atropa Belladonna sul forum di Pintore, riguardo la presenza del nome nascosto di Amon in scarabei egizi ritrovati nelle tombe di Monte Sirai e nel nuraghe Nurdole.... E' molto interessante ma vorrei avere un parere sugli interrogativi finali:

    http://www.gianfrancopintore.net/index.php...logia&Itemid=37

    fig%201

    fig%202

    fig%203

    fig%204

    CITAZIONE
    “Because Amun means "the hidden one," his name is often written with special cryptograms that "hide" the reading of his name. This cryptographic writing is based on an acrophonic principle, where the three phonetic values needed to write 'Amun' (j + m + n) are taken from the initial sound of otherwise unrelated words (2)”.

    Figura 1: a) MSN07-1571 uno dei due scarabei dalla tomba 267 di Monte Sirai, rinvenuto assieme al MSN07-1572 (Fig. 4b) sul torace del sepolto; in alto, tra la figura inginocchiata e l’ obelisco, i 3 geroglifici che formano il prenome di Thuthmosis III, Mn-khpr-Ra e nello stesso tempo tempo una lettura criptata per Amun (Jmn in egiziano) e/o Amun-Ra (b). c) altra lettura criptata per Amun, su uno scarabeo del Nuovo Regno III periodo intermedio (2). Entrambe sono presenti sullo scarabeo di Monte Sirai.
    Leggendo il bell'articolo di Guirguis & Piga sugli scarabei di recente rinvenuti a Monte Sirai (3), mi ha colpito una frase in particolare, riguardante tre geroglifici posizionati nella parte superiore dello scarabeo MSN07-1571 (Figura 1a): “Il prenome del faraone Thutmosi III (N.d.R., Mn-khpr-Ra) appare dunque enormemente diffuso tra il Levante e l'estremo Occidente atlantico soprattutto a partire dal I millennio a.C. nonché, ovviamente, in Egitto da epoca anteriore. La fortuna di cui godette l’appellativo Mn-khpr-Ra è certamente connessa da un lato alla combinazione dei segni costituenti il quarto dei cinque titoli del protocollo reale (dai quali si ottiene il criptogramma acrofonico con valore fonetico Jmn-Ra = Amon-Ra), dall'altro lato al grande prestigio del faraone Thutmosi III”. L’ ovviamente riguarda, ovviamente, il fatto che il regno di Thuthmosis III, della XVIII dinastia, data 1479–1425 a.C. Ed io, ovviamente, di questa crittografia ne dovevo e volevo sapere di più.
    I tre segni sono facili: Mn al centro (geroglifico Y5), sotto lo scarabeo kheper (L1) ed in alto il segno per Ra (N5), a formare Menkheperra, il prenome di Thuthmosis III (Fig. 1a,b).
    I crittogrammi acrofonici danno il nome di Amun che in egiziano è Jmn: J (dall'iniziale di jtn disco solare); M (da mn) e N (da ntrj, divino riferito allo scarabeo come espressione della divinità). Il crittogramma si può anche leggere Amun-Ra: J (dall'iniziale di jtn disco solare); mn e Ra (aspetto solare dello scarabeo), nel qual caso non è più solamente acrofonico, ma diviene una lettura mista acrofonica-bilitterale-a rebus (2,4,5,6).
    Fin qui tutto facile, questo è solo un esempio dei tanti, tantissimi modi di scrivere in forma crittografica il nome di Amun. Una la si trova in figura 1c e ci spiega un altro po’ del nostro scarabeo: JMN viene qua scritto utilizzando una figura che rende lode (jaj = rendere lode, adorare), un obelisco (mnw = monumento) e un segno nb (quella sorta di cestino o barchetta nella parte inferiore, ger. V30). La persona in atto di adorazione è inoltre allusiva al carattere nascosto di Amun, in quanto è lo stesso geroglifico per il verbo “nascondere” (ger. A4). Messa così, sullo scarabeo di Monte Sirai il nome Amun è scritto, criptato, ben due volte!
    Quello che c’è dentro l'obelisco ed alla base (due corna asimmetriche) è, credo, storia locale. Guirguis parla di “geroglifici di difficile interpretazione”; io prendo tempo.

    Figura 2: a. esempi di segni polivalenti nei crittogrammi per Amun (Jmn); b. una scrittura simmetrica per Amun, ottenuta attribuendo alla penna Maat il valore di M e di N (4).
    La fantasia dei crittografi di Amun era sfrenata, a dir poco. Vi erano segni, come il cobra o la penna Maat che potevano assumere uno qualunque dei tre valori J, M o N del sacro nome, dando origine a scritture sorprendenti (4) (Figura 2). Alcuni geroglifici-simboli danno origine alla lettera N perché ntry (divini): l'occhio wadjet, la penna Maat, lo scarabeo, il cerchio solare di Ra, la raffigurazione di un dio, lo scettro was.
    Oltre al prenome di Thuthmosis III anche il prenome di Amenhothep III, Neb-maat-Ra, veniva utilizzato per scrivere il nome di Amun o Amun-Ra (2,5, 6). Marcello Madau ha correttamente individuato il prenome del faraone della XVIII dinastia - padre dell'eretico Echnaton - nello scarabeo trovato al nuraghe Nurdole di Orani, ma gli è sfuggito il particolare di Amun (o Amun-Ra) scritto in crittografia (figura 3).

    Figura 3: retro e verso dello scarabeo di Nurdole col prenome di Amenhothep III (1391-1353 a.C.), Neb-maat-ra. Il nome criptato di Amun per crittogrammi acrofonici è in rosso. In blu la possibile lettura Amoun-Ra (JMN-Ra), considernado il segno aggiuntivo J (il giunco) sulla destra dell’ ovale.

    Figura 4. a) scarabeo da Tharros (8) con tre lettere interpretate come fenicie (‘ayin, het, resh), un segno egizio per “nome” (il cartiglio) e geroglifici che possibilmente rendono una formula crittografica per Amun-Ra; b) altra possibile formula per Amun sullo scarabeo MSN07-1572, da monte Sirai tomba 267 (3) e c) possibile Amun-Ra sullo scarabeo da Pani Loriga (3)
    E siamo a due scarabei, ma non finisce certo qui. Il famoso scarabeo di Tharros, esposto alla mostra Parole di segni di Cagliari (Fig. 4a) potrebbe anch'esso contenere il nome di Amun-Ra (grazie all'acrofonia del leone, maj (4)) così come il secondo scarabeo della tomba 267, MSN07-1572, di Monte Sirai (figura 4b).
    Il segno dell'uomo con una mano alzata è il geroglifico A366, una variante di A22. Tra i suoi significati è l’ ideogramma per J! (il nostro: oh!). Il cobra nelle formule crittografiche vale anche M (Fig. 2a) e la N viene dall'onnipresente segno Nb. Lo stesse considerazioni sembrerebbero applicabili ad uno scarabeo da Pani Loriga (Fig. 4c)(3).
    Conclusioni e prospettive
    A Monte Sirai sul corpo del sepolto della tomba 267 sono stati ritrovati due scarabei con scritto possibilmente il nome di Amun o Amun-Ra criptato. Con tecnica squisita e 3 variazioni. Questo si assomma all'Amuno Amun-Ra criptato nello scarabeo di Nurdole ed a quelli probabili dello scarabeo di Tharros e di Pani Loriga. Inoltre ricordiamo l’ Amun-Ra esplicitato in scrittura geroglifica nella tavoletta di Tharros, pubblicata dal Taramelli nel 1919. In questa prospettiva è probabile che altri scarabei sardi rechino lo stesso tipo di scrittura nascosta, attingendo al vasto repertorio crittografico del dio Amun che originò o si diffuse – anche in Palestina (6) - a partire dalla metà del XVI secolo a.C. con l’ avvento della XVIII dinastia di Tebe, dopo la cacciata degli Hyksos. Nello scarabeo di Tharros e forse in quello di Sirai MSN07-1571 (Fig. 1a) c’è un elemento in più: segni scrittori che nel primo sembrano appartenere al repertorio semitico del II-I millennio a.C., e nel secondo caso appaiono ambigui. Spero che Gigi Sanna ci lavori un po’ su: potrebbe emergere una scrittura in mix.
    Che cosa significhi, storicamente e culturalmente, questo rimando ad Amun-Ra ed ai faraoni della XVIII dinastia esula dallo scopo di questo articolo.
    Riferimenti
    (1) La nota 6 a pg. 62 di Sardôa Grammata (Gigi sanna, 2004, S'Alvure), dice: “Il presente studio sui documenti nuragici scritti non toccherà la scrittura geroglifica egiziana né, se non marginalmente, quella micenea in lineare B, per quanto non pochi indizi facciano supporre che anche questi codici (soprattutto il primo) fossero noti agli scribi sardi. Per quanto attiene alla scrittura geroglifica egiziana l’ ipotesi di una sua presenza sembrerebbe concretizzarsi non solo da taluni aspetti grafici e contenutistici, come si vedrà,ricavabili dal tenore delle tavolette del Sinis, ma anche dal fatto che a Cagliari e a Tharros sono state rinvenute delle iscrizioni in geroglifico egiziano le quali ora, stante la presenza degli altri alfabeti nei documenti sardi del II millennio a.C., non è da escludere del tutto che possano avere un’ origine sarda, come suppose il Carta Raspi (1971 p. 170)[..]”
    (2) John Sarr, 2001, Gayer-Anderson Scarab. Collection in the Portland Art Museum, Portland, Oregon USA.
    (3) M. Guirguis, S. Enzo, G. Piga, Scarabei dalla necropoli fenicia e punica di Monte Sirai. Studio crono-tipologico e archeometrico dei reperti rinvenuti tra il 2005 e il 2007, in Sardinia, Corsica et Baleares Antiquae, 7 (2009), pp. 101-116
    (4a) Franco Maragnini, 2004, Catalogo ragionato di una collezione di Scarabei-Sigillo Egizi, British Archaeological Reports British Series. La criptografia Amunica da questo autore si trova qui e qui ; (4b): Droiten, E. 1957. Trigrammes d'Amon. – Wiener Zeitschrift für die Kunde des Morgenlandes, 54:11-33
    (5) Cooney, K.M. & J. Tyrrell. 2005. Scarabs in the Los Angeles County Museum of Art. Part I. Distributed propaganda or intimate protection? PalArch’s Journal of Archaeology of Egypt/Egyptology 4, 1: 1-14
    (6) Othmar Keel, 1937, Altorientalische Miniaturkunst : die ältesten visuellen Massenkommunikationsmittel: ein Blick in die Sammlungen des Biblischen Instituts der Universität Freiburg Schweiz
    (7) Marcello Madau, II complesso nuragico di Nurdòle (Orani-NU) e le relazioni con il mondo Mediterraneo nella prima età del ferro, in: Etruria e Sardegna settentrionale tra l'età del bronzo finale e l'arcaismo, Atti del XXI convegno di studi etruschi ed italici, Sassari, 13-17 ottobre 1998. Ringrazio M. Madau per avermi fornito l' articolo
    (8) G. Spano, Scarabeo Sardo Egizio con lettere Fenicie, Bullettino archeologico Sardo, VII (1),1861, p 26.

    Alla fine dell'articolo mi chiedo:

    cosa ci fanno scarabei con nomi di faraoni della XVIII dinastia in tombe sarde? Quale livello sociale poteva avere il defunto che poteva vantarsi di possederli?

     
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38 replies since 28/3/2011, 08:47   2593 views
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