IL DISEGNO PLANETARIO

Studio su Charles Hapgood e la teoria degli slittamenti della crosta terrestre

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  1. vivamishapt
     
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    La cronologia che si desume dal disegno planetario

    È possibile desumere dal disegno planetario una cronologia della recente storia geologica terrestre, che sia concorde con la teoria di Hapgood? Dimostrerò che la risposta è affermativa.
    Abbiamo affermato che la perfetta corrispondenza fra cielo e terra, nel disegno planetario, esige che i poli geografici coincidano con i poli celesti. La posizione dei primi varia in maniera erratica, stando a quanto affermato dalla teoria di Hapgood, mentre quella dei secondi varia in maniera regolare e prevedibile descrivendo un circolo (il cammino dei poli celesti), come in una giostra cosmica; si tratta ora di vedere quando i poli celesti siano effettivamente transitati in prossimità dei poli geografici, giacché è in questi momenti che si verifica la compiuta coerenza del disegno planetario.
    Cominciamo la verifica a partire dalle età più recenti fino a quelle più remote, limitandosi a considerare gli ultimi 100.000 anni circa della storia terrestre.
    Il polo celeste si è trovato in prossimità:
    - della posizione (1), intorno alle date del 24.250, 50.050, 75.850, 101.650 a.p.;
    - della posizione (2), intorno alle date del 12.950, 38.750, 64.550, 90.350 a.p.;
    - della posizione (3), intorno alle date del 3.700, 29.500, 55.300, 81.100 a.p.
    È chiaro che la maggior parte di questi transiti non ha un reale significato, nel senso che il polo celeste può transitare in una delle tre posizioni anche quando il polo geografico non si trova effettivamente lì, in quell'età, o perché se n'è già allontanato oppure perché vi si deve ancora dislocare. Tuttavia si riescono agevolmente a individuare tre date significative, collocabili in una sequenza perfettamente coerente con la cronologia di Hapgood. Consideriamo, infatti, l'ultima delle date relative al transito del polo celeste nella posizione (1): questa data, 101.650 a.p., si colloca in pieno nell'età durante la quale il polo nord geografico si trovava nel Distretto dello Yukon, vale a dire proprio nella posizione (1). Passando alla seconda sequenza di date, relative al transito del polo celeste nella posizione (2), vediamo che la penultima di tali date, 64.550 a.p., si colloca in pieno nell'età durante la quale il polo nord geografico si trovava nel Mare di Groenlandia, vale a dire proprio nella posizione (2). Infine, passando alla terza sequenza di date, relative al transito del polo celeste nella posizione (3), vediamo che la seconda di tali date, 29.500 a.p., si colloca in pieno nell'età durante la quale il polo nord geografico si trovava nella Baia di Hudson, vale a dire proprio nella posizione (3). Riassumendo:
    1. 101.650 anni fa il polo nord geografico si trovava nel Distretto dello Yukon e il polo celeste, nel globo sovrapposto, si discostava da esso di appena 0,95° d'arco;
    2. 64.550 anni fa il polo nord geografico si trovava nel Mare di Groenlandia e il polo celeste si discostava da esso di 2,12° d'arco;
    3. 29.500 anni fa il polo nord geografico si trovava nella Baia di Hudson e il polo celeste si discostava da esso di 5,43° d'arco.
    Diciamo che queste tre date possono ben rappresentare le tre ere geologiche che hanno caratterizzato la recente storia terrestre.
    Ora ci si domanda se il disegno planetario sia in grado di fornire indicazioni coerenti con la teoria di Hapgood, sotto il profilo cronologico, anche per quanto concerne i momenti in cui si sarebbero verificati i rivolgimenti della crosta terrestre. E anche in questo caso dimostrerò che la risposta è affermativa.
    Prendiamo in esame la configurazione del sito di Giza e mettiamone in rilievo gli assi principali: innanzi tutto gli assi nord/sud e est/ovest e l'asse diagonale nord-est/sud-ovest (che sulla mappa sovrapposta diventa l'asse convenzionale della Cintura d'Orione (vedi figg. 1, 2 e 3); ma c'è anche un altro asse da prendere in considerazione, e precisamente quello indicato dalla via rialzata che si diparte da una struttura in prossimità della base della Grande Piramide e si rivolge in direzione 15° a nord dell'est.
    L'asse principale, vale a dire quello nord/sud, lo abbiamo già utilizzato per la collimazione delle sfere terrestre e celeste; per quanto concerne gli altri, è interessante verificare dove tali assi intersecano il cammino di Sirio sul disegno planetario. Ovviamente ad ogni punto di intersezione corrisponde una data, quella in cui Sirio transitava esattamente in quel punto. Ebbene, come possiamo vedere in fig. 2, abbiamo che:
    - l'asse diagonale (asse della Cintura) è un circolo massimo che interseca il cammino di Sirio intorno alla data del 14.040 a.p., come già sappiamo (corrispondente al Primo Tempo di Sirio);
    - l'asse della via rialzata è un circolo massimo che interseca il cammino di Sirio intorno alla data del 51.700 a.p.;
    - l'asse est/ovest è un circolo massimo che interseca il cammino di Sirio intorno alla data del 83.600 a.p.

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    Fig. 2 - Il globo sovrapposto: in evidenza i "salti polari", gli allineamenti di Sirio con gli assi della Grande Piramide e la relazione fra Giza e Teotihuacan



    Se confrontiamo tali date con quelle indicate da Hapgood vediamo una sostanziale concordanza. Si tenga presente che gli eventi in questione non avvennero dal giorno alla notte, ma probabilmente nell'arco di qualche migliaio d'anni; inoltre, la relativa incertezza dei dati geologici lascia un certo margine all'interpretazione dello studioso, il che rende pressoché impossibile, al momento attuale, spingere la precisione delle stime cronologiche oltre il livello indicato.
    Esaminiamo i dati in dettaglio. Hapgood sostiene che il più recente dislocamento dei poli avvenne fra 17.000 e 12.000 anni fa: la nostra prima data si colloca entro questo margine. Il precedente dislocamento sarebbe avvenuto fra 55.000 e 50.000 anni fa: anche in questo caso la nostra seconda data si colloca entro questo margine. Infine, il dislocamento ancora precedente sarebbe avvenuto fra 80.000 e 75.000 anni fa: la nostra data esce da questo margine per meno di 4.000 anni, il che non mi pare tutto sommato eccessivo, se si considera, come detto, la lontananza di tale evento e le difficoltà di valutare con precisione la data in cui si verificò.
    Riassumendo, dall'analisi del disegno planetario è stato possibile desumere una sequenza di sei date (tre di "stazionamento" e tre di "rivolgimento") e tale sequenza si dimostra sostanzialmente coerente con una teoria scientifica che, seppur brillante, non ha sino ad oggi conquistato il credito del mondo accademico. Ora, ciò che vorrei portare all'attenzione è questo: è del tutto possibile che la teoria di Hapgood, di per sé, sia errata, e che la teoria della correlazione Giza/Orione, espressa compiutamente nel disegno planetario, sia anch'essa, di per sé, errata; ma è possibile che due teorie, del tutto indipendenti fra loro, siano fra loro in perfetto accordo pur essendo entrambe sbagliate? Certamente è possibile, ma mi si concederà che è improbabile quanto il fatto che due bugiardi, che mai si siano conosciuti né incontrati, inventino due storie perfettamente coerenti l'una con l'altra.

     
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9 replies since 20/7/2009, 12:55   2037 views
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