MOSE - OSARSHIPH o... Mose rivelato...

Il Vero nome del Mose Egizio

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    Il Mose ebreo è oggi in forte discussione. Parecchi studiosi stanno riprendendo la tesi di Sigmund Freud, secondo cui Mose era egizio. Tesi da noi riportata su “Shardana i Popoli del Mare”. Graham Hancock, nel suo “Il mistero del Santo Graal” cita alcuni passi che mettono in discussione la natura di Mose come profeta chiamato da Dio e, richiamandosi a storici come Giuseppe Flavio, cerca di dare una spiegazione scientifica ai suoi “miracoli”. Mose sarebbe stato un Sacerdote–Mago dei più potenti allora in Egitto. Quando Dio gli parla nel roveto ardente egli chiede il suo nome. Usanza, questa, praticata dai sacerdoti-maghi dell’Oriente, Egitto incluso. Dio, o chi per Lui, “non abbocca” e gli risponde “Io sono colui che sono” (trad. JWH, secondo la Bibbia), come dire: “non sono tenuto a dirtelo”. Sembra un fatto senza significato apparente, ma non è così; i maghi si servivano del nome delle persone per renderle sottomesse al loro volere. Jawhe, infatti, dimostra di conoscere il nome di Mose, che da quel momento farà tutto quanto gli sarà ordinato. Nel caso dei “prodigi” operati da Mose, sembra che anche i maghi di corte sapessero fare altrettanto: il trucco del serpente è immediatamente imitato dai maghi di Ramesse. Così il sangue nel Nilo, le rane, erano trucchi che essi sapevano fare con maestria. L’invasione delle zanzare (o pidocchi) non era stranamente nel loro repertorio e vedremo che probabilmente fu la vera piaga che decise la cacciata degli Habiru dall’Egitto.
    Il “ritiro delle acque” noi l’abbiamo spiegato in “Shardana i Popoli del Mare” come un fenomeno procurato da certe condizioni atmosferiche, dal vento e dal luogo che non era il Mar Rosso, ma una palude: Jam Shuf (laghi amari, stagni, non lontano forse da Mara, dove Mose addolcì le acque con un legno). Hancock, riferendosi al prodigio della divisione delle acque, cita il Papiro Westcar: “Un kher-heb (sacerdote) alla corte di Sneferu (faraone della IV dinastia, n.d.A.) fece ritirare le acque del lago per recuperare un anello caduto a una delle fanciulle che accompagnavano il sovrano”. Sostenendo quindi anche la tesi che Mose fosse in grado di “far ritirare le acque”, come del resto altri maghi e sacerdoti d’Egitto erano in grado di fare. Anche se noi propendiamo per la tesi del fenomeno naturale del prosciugamento dello stagno, cosa che avveniva probabilmente di notte. Gli Egiziani, infatti, giunsero poco prima dell’alba, e in quel momento il fenomeno stava esaurendosi, permettendo alle acque di tornare, e impantanare così i pesanti carri del faraone e del suo esercito. Cita, infatti, la Bibbia: “Egli (il Signore, n.d.A.), frenate le ruote dei loro carri, li lasciava avanzare a fatica” (Esodo: XIV, 25). E ancora: “Mose stese la sua mano sopra il mare, che sul far del mattino ritornò con violenza al suo stato normale, mentre gli Egiziani, fuggendo, vi si incagliavano” (Esodo: XIV, 27). Ma Mose aveva davvero questi poteri? Chi era realmente?
    Manetone, lo scriba che ebbe il merito di ricostruire la storia egizia dai tempi di Narmer, parla di un personaggio importante che fu anche sacerdote di Eliopoli (On). Questi era un seguace del Culto di Aton, che cambiò il suo nome Osarsiph in quello di Mose. Messosi a capo delle tribù semite stanziate nel Delta Orientale (che Manetone chiama “Gli Impuri”). Chiese aiuto agli Hiksos(!) promettendo loro in cambio l’antica capitale Avaris (che Ramses stava ricostruendo col nome di Pi-Ramesse. Questo secondo alcuni studiosi, mentre è nostro parere che Avaris fosse la stessa Tanis n.d.A.). Essi accettarono e si unirono a lui con 200.000 guerrieri (i mercenari che scortarono Mose erano esattamente 216.000, secondo la Bibbia: Dan 62.700, Aser 41.500, Issacar 54.400, Zabulon 57.400. Vedi Esodo: il Libro dei Numeri, I). Ma Ramses li respinse fino ai confini della Siria. Ciò avenne 518 anni dopo l’espulsione degli Hyksos (da parte di Amose, nel 1580 a.C. n.d.A.), che egli chiama anche “Pastori”. Osarsiph-Mose chiese aiuto anche agli altri sacerdoti di Eliopoli (Leviti, n.d.A.). Giuseppe Flavio aggiunge di aver letto in “Aegiptiaca” di Apione: “Ho sentito degli Antichi Uomini d’Egitto (Antiche Civiltà n.d.A.) e che Mose era di Eliopoli”.

    Da “Shardana i principi di Dan” di leonardo Melis
    www.shardana.org
     
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  2. nepode
     
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    Leo riguardo al fatto del ritiro delle acque, io ho postato gia qualcosa su un altro topic (in :"MOSE, i PdM e il mio amico PINCHERLE, Nuove acquisizioni su Mose e anticipazioni sul libro di L. Melis" ) per caso oltre al fatto che hai riportato tu qua sopra è probabile che in qual periodo ci sia stata qualche catastrofe come uno tsunami? te lo chiedo perche l'altro giorno in riva al mare vedevo come l'acqua che arrivava a riva veniva risucchiata da un' atra onda più grande o forse più forte. E' possibile che sia accaduta qualcosa del genere?
     
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    CITAZIONE (nepode @ 26/6/2008, 14:41)
    Leo riguardo al fatto del ritiro delle acque, io ho postato gia qualcosa su un altro topic (in :"MOSE, i PdM e il mio amico PINCHERLE, Nuove acquisizioni su Mose e anticipazioni sul libro di L. Melis" ) per caso oltre al fatto che hai riportato tu qua sopra è probabile che in qual periodo ci sia stata qualche catastrofe come uno tsunami? te lo chiedo perche l'altro giorno in riva al mare vedevo come l'acqua che arrivava a riva veniva risucchiata da un' atra onda più grande o forse più forte. E' possibile che sia accaduta qualcosa del genere?

    No, nessuno Tsunami neNCHE QUI! ;) ... solo un fenomeno che accade ancora quando tira su bentu estiu (maestrale) e con la Luna piena che appare dalle 02 alle 08 del mattino... nin te di straordinario... Mose conosceva bene4 il fenomeno. Il MIRACOLO sta nell'IMPRESA DI MOSE. L'ESODO! :o:
    SHAR :vandal:
     
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  4. nicolatarsia
     
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    Caro Nepode, credo tu abbia osservato una "risacca" particolarmente evidente. E' chiaro che, successivamente alla distensione dell'onda, l'acqua apportata ritorna al mare strusciando sulla sabbia. Sembra quasi che il mare la risucchi specialmente se le onde sono alte e frequenti, ma non è così.
    La gente dei porti teme più la risacca che le onde (veramente temono anche queste), ma quella ha il potere di trarre subdolamente in mare barche mal legate. L'asportazione della sabbia dalla riva e dell'arrotondamento dei ciottoli è dovuto alla risacca.
    Questa elementarissima notazione niente toglie a quanto detto da Shardanaleo.
    Cordialmente, Nicola TRS
     
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  5. nepode
     
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    grazie nicola per la spiegazione, sinceramente è la prima volta che sento la parola risacca, anche perchè in materia sono un po' ignorante. Siete tutti troppo grandi
    Ignazio
     
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  6. nicolatarsia
     
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    Caro Nepode, ti ringrazio per la delicatezza della tua risposta sulle mie parole sulla risacca. Tutti siamo ignoranti (limitatamente al significato del non sapere). Da qui nasce il dovere di informare gli altri di quel poco di cui siamo seriamente al corrente. Sostengo questo dovere a spada tratta (magari a spadone Sssardana).
    Nel tuo caso non si tratta di non sapere, ma semplicemente di non aver mai osservato il movimento dell'acqua del mare sulla sabbia. Prova a sperimentare come un'onda alta anche un palmo ti risucchia il piede quando si ritrae.
    Nel caso citato nell'Esodo, però, la marcia dei profughi non può essere avvenuto sul fondale del mare che sarebbe rimasto comunque viscido e profondamente melmoso*. Anziani, bambini, malati disabili non sarebbero potuti passare. Ed anche le truppe dell'Imperatore non ci si sarebbero avventurate.
    Diverso è il fenomeno ancora attuale del Mare delle Canne. Le cannucce di palude, perchè di queste si tratta, formano un fittume che nasconde la fase bagnata del suolo. I figli primogeniti, con i carri di famiglia, non erano con tutta evidenza al corrente di quel fenomeno che,però era noto al Comandante della Piazza.
    Cordialmente, Nicola TRS
    *Prova un po' ad avventurarti a piedi verso quelle terre, tipiche delle coste francesi o scozzesi, che rimangono isolate durante la fase della marea alta. Altro che le lotte in USA tra donne in mezzo al fango!
     
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    nell'ultimo libro è svelata la vera identità di MOSE... sbagliava anche il buon MANETONE... il vero nome non era ORSASHIPH... ma un altro. Egli era il principe ereditario, figlio di Seti I e, come risulta dai testi egizi SPRI nel nulla (esiliato) e il suo nome fu CANCELLATO da tutti i monumenti e gli scritti... ma questo fu per volere di RAMESSU II suo fratellastro, che fu anche colui che lo denunciò come seguace del culto eretico monoteista di ATON (ADONAI).... in quel momento vi era la restaurazione voluta da horemheb... e tutti coloro che venivano scoperti essere degli adepti all'eresia, erano giustiziati o esiliati. IL NOME VERO DI MOSE è nel nuovo libro. :o: e vi è anche il motivo per cui si affidò ai MERCENARI SHARDANA che lo scortarono nell'ESODO. UN GRAVE MOTIVO. perchè egli era, attravverso il nonno.... :o: :o:
     
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  8. Eracle
     
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    ...adoratore degli stessi culti? o shardana lui stesso?
     
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  9. antonio crasto
     
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    Giuseppe Flavio considera una lista dei sovrani abbastanza confusa:
    Ramesses (1 anno e 4 mesi), Harmesses Miamun (66 anni e 2 mesi), Amenophis (19 anni e 6 mesi) e Sethos Ramesses (10 anni).
    Nella lista sembra errata la posizione di Sethos, che molto probabilmente deve intendersi Sethy I e inserito fra Ramesses (Ramesse I) e Harmesses Miamun (Ramesse II).
    Egli considera una lotta intestina fra Sethos Ramesses e suo fratello e vice-re Harmais, ma è possibile che la lotta sia stata fra due figli di Ramesse II, Amenophis (Merenptah) e un fratellastro.

    Giuseppe Flavio dice ancora che il re titolare combatté contro Cypro, la Fenicia, l’Assiria e i Medi. Il fratello minore, vice-re dell’Egitto avrebbe tramato per conquistare il potere durante l’assenza del sovrano, il quale, dopo esser rientrato in patria, e avrebbe cacciato il fratellastro Harmais ad Argo.
    Questo fatto confermerebbe l’identificazione del sovrano in Merenptah, in quanto si sa che costui compì grande imprese militari in Asia Minore, compreso quella di aver distrutto il popolo Ebreo, pertanto già uscito da molto tempo dall’Egitto.

    Theofilo, che segue l’opera di Giuseppe Flavio, dice che Mosè, capo dei Giudei, fu espulso da Tethmosis / Ahmose, lasciando intendere che lui e Flavio vedevano nell’Esodo la cacciata dall’Egitto degli Ebrei a seguito della sconfitta degli Hyksos.
    Io ritengo che l’Esodo si sia verificato subito dopo il regno di Akhenaton, così come dice Eusebio, e che Mosè fosse Ra-Mose, il visir di Amenhotep III e di Amenhotep IV.
    Una dettagliata analisi dei fatti e le correlazioni Bibbia – Egitto possono leggersi nel mio libro:

    HASSALEH – L’OCCHIO DI HORUS Manetone aveva ragione!
     
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    anch'io concordo con il DOPO AKENATON... ma ho altre fonti e il mose che ho rintracciato è figlio di SETI I e fratello MAGGIORE di ramesse II che risulta essere l'USURPATORE... :rolleyes: ... o comunque colui che ne prenderà il posto come principe ereditario... :rolleyes:
    shar :vandal:
     
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    oggi, con la pubblicazione e la distribuzione ormai in corso del libro... possiamo dire la VERITA sul mose citato anche dai testi egizi...
    Da: "Shardana i Custodi del Tempo":

    <<Ramesse I fu il fondatore della XIX dinastia, di quella dinastia di faraoni che da lui presero il nome di Ramessidi. Dopo la morte di Amenophe IV, colui che fu conosciuto come Akenaton, l’Egitto era in condizioni disastrose. Militarmente assente nelle sue province e persino all’interno dello Stato stesso, dove regnava l’anarchia totale. Il generale capo dell’esercito di Amenophe era un uomo d’azione e fece subito valere le sue doti decretando la restaurazione delle antiche regole, che riguardavano naturalmente anche la religione. I seguaci del culto eretico di Akenaton furono perseguitati e cacciati dal regno. Per completare la restaurazione il generale “golpista” Horemheb volle instaurare anche nuovi governanti alla guida del popolo. Fece fuori in modo sbrigativo tutti i parenti del faraone defunto, compreso il figlio Toth.ank.aton e il fratello Smenkara e fors’anche Nefertiti, chiunque ella fosse. A questo punto si trattava di eleggere un nuovo faraone. Fu individuato un soldato di valore, comandante in seconda dell’esercito e generale dei mercenari Libu, Shardana e Tjekker. Il suo nome era appunto Ramessu (RMS). Ramessu I regnò dal 1292 al 1291 a.C. lasciando subito il regno al figlio Seti. Anche Seti era soldato di valore cresciuto a fianco del padre fra i mercenari. Seti aveva un figlio che al tempo delle persecuzioni contro i seguaci di Aton aveva si e no cinque anni. Il fanciullo aveva però conservato nella mente quei martiri che morivano invocando il loro “Unico Dio” un Dio d’amore che impediva loro di ribellarsi alle persecuzioni. Chissà? Forse aveva anche saputo della delegazione di Gente venuta dalle “Isole del Grande Verde” donde anche la sua famiglia aveva origini e che aveva invitato il faraone e la sua consorte e la corte tutta a “Tornare al culto dell’Unico Dio”. Quel Dio che, per la sua Gente arrivata da quella magica isola a Occidente, non aveva nome ma che era ovunque. Forse lo aveva appreso dal nonno Ramesse. Neb.Ka.Set.Nebet, questo il nome del principe, era stato designato da Seti quale suo erede, essendo anche il primogenito. La sua fede nel Dio Unico ebbe modo di rinforzarsi ascoltando i racconti dei soldati shardana che arrivavano dall’Isola che aveva il loro nome. Nessuno, in quella terra benedetta dalla natura avrebbe mai perseguitato un suo simile perché adorava altra Divinità. Nebkaset non nascose le sue idee al padre, che forse lo approvava. Purtroppo il principe ereditario aveva anche un fratello che aspirava al trono. Nebkaset, scoperto forse su segnalazione del fratellastro, fu costretto all’esilio con tutti i suoi compagni. Ma dall’Egitto non uscì solo (questa è storia che conosciamo ormai fin troppo bene) e soprattutto non uscì a mani vuote. Seti aveva voluto per il figlio un’educazione che andasse oltre la semplice preparazione militare e Nebkaset crebbe a On (Eliopoli) alla scuola che fu di Juseppe secoli prima. Entrò nelle segrete stanze dei misteri degli Antichi, imparando le arti magiche e conoscendo la Scienza che fu dei Shemsuhor arrivati dall’Occidente vestiti di metallo e sulle grandi navi a doppia prua. Quando egli partì per l’esilio i suoi compagni di On lo seguirono con i loro segreti. Segreti che essi applicheranno alle arti di Nebkaset-Mose, non ultimo il segreto dell’Arca. Essi erano i Leviti della Bibbia.
    La storia egizia parla di questo principe e aggiunge anche che sparì nel nulla (esilio) e tutto quanto lo riguardava fu fatto cancellare dal fratello Ramessu II da ogni monumento e dai testi sacri. (Era un vizio, questo di Ramesse, che la storia gli riconosce in pieno).>>
    Leonardo Melis
     
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  12. antonio crasto
     
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    Per affermare che il primogenito di Sety I non era Ramesse, ma Nebkaset occorre avere delle prove, che certamente Melis avrà citato nel suo libro.
    Per chi non ha ancora letto il libro e al fine di evitare che si possa pensare che molte delle affermazioni di Melis siano inventate, sarebbe il caso di citare anche nella discussione i vari riferimenti bibliografici e i documenti archeologi relativi.
    Ammessa e non concessa l’esistenza di questo fratello maggiore di Ramesse II, c’è poi da chiedersi dove è scritto che egli fosse sostenitore del dio Aton-Ra, che fu mandato in esilio e che guidò l’esodo biblico?
     
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    bella domanda antonio...naturlamente vuoi i testi e la bibliografia... trovi qualcosa nel saggio del sumerologo sitchin "The wars of Gods and Man (Bear & Comp 1985)....
    Una domanda... secondo te cosa significa il nome Neb.Ka.Set? :rolleyes:
     
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  14. antonio crasto
     
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    Zacharia Sitchin parla di Mosè e dell’Esodo nel suo libro “La Bibbia degli Dei”, capitolo dodicesimo, pagg. 318-323.
    Egli fa nascere Mosè da una coppia della tribù di Levi nel 1513 a.C. sotto il regno di Thutmosis I.
    Secondo Sitchin, la figlia del faraone che avrebbe salvato dalle acque Mosè sarebbe Hatshepsut, il sovrano con cui Mosè bisticciò sarebbe Thutmosis III e infine il faraone dell’Esodo sarebbe Amenhotep II.
    Il periodo è stato già considerato da vari Egittologi e biblisti, in quanto risulta grosso modo sommando 480 anni alla data dell’edificazione del tempio di Gerusalemme (data dell’Esodo) e altri 80 anni per la nascita di Mosè.
    Io ritengo invece che alcune versioni della Bibbia contengano un errore dovuto a una traduzione sbagliata del testo originale. Mosè non avrebbe avuto al momento dell’Esodo 80 anni, ma poco più di 40.
    I 480 anno dall’Esodo alla costruzione del tempio possono essere invece 440 anni (Bibbia dei LXX), così che grosso modo l’Esodo viene definito intorno al 1385 a.C. e la nascita di Mosè risulterebbe nel 1425 a.C.
    Ritengo ancora chela Bibbia abbia inglobato nella figura di Mosè anche alcuni suoi antenati, per cui il 1425 a.C. potrebbe essere la data di nascita del Mosè dell’Esodo, ma non del Mosè salvato dalle acque.
    Alla luce di questa mia ipotesi, ritengo che:

    - il faraone che decretò la schiavitù degli Ebrei sia stato Amenhotep I (1536-1515 a.C.);
    - il neonato ebreo sia stato salvato dalle figlie di Thutmose I, Hatshepsut e Bityah (1515-1502 a.C.);
    - il Mosè dell’Esodo sia nato nel 1425 sotto Amenhotep III (1430-1391 a.C.)
    - Mosè sia scappato dall’Egitto intorno al 1398 a.C., durante la coreggenza di Amenhotep IV /Akhenaton (1402-1386 a.C.);
    - l’Esodo si sia avuto sotto Smenkhkara (1386-1385 a.C.), il quale sarebbe morto nell’inseguimento del Mare di Canne, così come dice la Bibbia.

    Durante il regno di Smenkhkara il culto dell’Aton non era stato ancora proibito.

    Per quanto riguarda il principe Neb.Ka.Set.Nebet, non ho trovato il riferimento dei vari libri di Sitchin che possiedo.
    La struttura del nome mi sembra improbabile. Nebet è un nome femminile e lo stesso Sitchin dice che Nebat era la moglie del dio Set.
    Gli altri termini significano: Neb=signore, Ka=una delle anime, per cui Nebkaset potrebbe significare “Signore del ka di Seth” o “Set è signore del ka”.

     
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    Gli altri termini significano: Neb=signore, Ka=una delle anime, per cui Nebkaset potrebbe significare “Signore del ka di Seth” o “Set è signore del ka”.

    Non dubitavo che me lo avresti confermato. Da un esperto quale sei tu lo accetto con piacere... mi interessava infatti la citazione di SET (il dio delgi Hyksos-PdM) nel nome del principe... che EVBREO NON POTEVA ESSERE.
    - PRIMO: perchè la sua storia è esattamente ripresa da quella del fondatore della gente dei PdM o Sardonidi_sargonidi... SARGON DI AKKAD appunto (come quella di Romolo, Perseo ecc...)
    - SECONDO: perchè la storia della nascita di mose è dimostrato nel mio libro NON POTEVA ESSERE, per un motivo molto importante, che è anche un ECQUIVOCO durato 3300 anni e che era sotto gli occhi di tutti. Riporto parte da "Shardana i Custodi del Tempo"

    <<vediamo la storia raccontata dalla Bibbia, (Il Libro dell’Esodo 1/11): “Furono stabiliti dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Ed Esso costruì a Faraone le città di Pitom e Ramesse, come luoghi di deposito.”
    <<il bimbo Mose (che ormai sappiamo avere un altro nome), sempre secondo la Bibbia, fu affidato alle acque del fiume Nilo dai genitori. Genitori che abitavano, sempre secondo il racconto della Bibbia, nella regione di Jessen nel Delta Orientale. Dobbiamo sottolineare che il racconto spiega anche che in quel periodo il popolo d’Israele stava costruendo la nuova capitale voluta dal faraone Seti I(?). Questa città esiste storicamente ed è Pi.Ramesse. Dalle nostre ricerche risulta essere situata in Jessen, nel Delta Orientale, in mezzo ai territori di Tanis, Pelusio e Heliopolis. Quindi Pi.Ramesse NON era (ancora) la capitale, che invece si trovava a Tebe, centinaia di Km più a Sud. Il bambino fu salvato dalla figlia de faraone, che si trovava sulle sponde del Nilo, presso i giardini del palazzo reale (a Tebe).

    Sappiamo anche che il Nilo è uno dei pochi grandi fiumi che “scorre al contrario” da Sud a Nord…ci chiediamo come può essere credibile che una cesta di vimini con dentro un neonato potesse risalire (da Jessen a Tebe) la corrente di un fiume impetuoso per centinaia di km!>>La conferma che la capitale si trovasse ancora a Tebe è ancora nel Libro dell’Esodo, 1/8 “Or sopra l’Egitto sorse un nuovo re, che non sapeva nulla di Juseppe” Cosa significa questo? Significa che i Re che “conoscevano” Juseppe erano i Re Hyksos, alla cui etnia Juseppe apparteneva (vedi “Shardana i Principi di Dan”). Ma gli Hyksos furono ricacciati a Sud da Kamose e dal fratello Amose nel XVI sec. (tre secoli prima di questi fatti), dando origine alle dinastie dei “Principi di Tebe” che stabilirono la loro capitale, appunto, a Tebe. Mentre Gli Hyksos si insediarono a Tanis (Avaris?). Ora Tanis si trova nel Delta Orientale (a Nord, presso Jessen), mentre Tebe sta a più di 800 km a Sud, sulle sponde del Nilo.>>
    Leonardo Melis
     
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37 replies since 11/4/2006, 07:43   3125 views
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