L'IDENTITA' di MOSE

un equivoco millenario risolto dalla geografia

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    L’IDENTITA’ DI MOSE
    Un equivoco di tremila anni fa svelato dalla geografia

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    Da: “Shardana i Custodi del Tempo”

    <<…Ora crediamo sia giunto il momento di svelare un equivoco che dura da oltre tre millenni sulla nascita di colui che diede le basi alle più importanti religioni monoteiste. Abbiamo sempre sostenuto che Mose non era ebreo, ma caso mai egizio e fors’anche… La cosa che neanche Freud, sostenitore della teoria del Mose non ebreo già prima di noi, neanche lui dicevamo sapeva o forse non voleva sottolineare. La storia di Mose è quella solita del “Salvato dalle acque” ripresa come altre dal mito di Sargon, capostipite dei Popoli del Mare. Solo che nel caso di Mose la forzatura è più evidente.
    Solitamente il “Salvato-Salvatore”:
    • E’ di nobili origini.
    • E’ abbandonato dai genitori e affidato alla corrente del fiume.
    • Lo salva chi poi lo alleverà per rivelargli in seguito le sue nobili origini e spingerlo a riprendersi quanto gli spetta di diritto.
    La leggenda di Mose è capovolta: le sue origini sarebbero umili, è cresciuto alla corte reale e da adulto ritorna fra la sua gente e alla sua umile famiglia. La storia non regge. Come non regge la causa per cui egli viene allontanato dalla corte e dalla sua terra. L’uccisione di un guardiano non poteva contemplare per un principe una punizione pesante come l’esilio. Ma vi è un’altra assurdità che non può essere sostenibile e ci stupisce che nessuno nell’arco di oltre tremila anni l’abbia mai notato. Vediamo la storia raccontata dalla Bibbia, (Il Libro dell’Esodo 1/11): “Furono stabiliti dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Ed Esso costruì a Faraone le città di Pitom e Ramesse, come luoghi di deposito.”
    <<il bimbo Mose (che ormai sappiamo avere un altro nome), sempre secondo la Bibbia, fu affidato alle acque del fiume Nilo dai genitori. Genitori che abitavano, sempre secondo il racconto della Bibbia, nella regione di Jessen nel Delta Orientale. Dobbiamo sottolineare che il racconto spiega anche che in quel periodo il popolo d’Israele stava costruendo la nuova capitale voluta dal faraone Seti I(?). Questa città esiste storicamente ed è Pi.Ramesse. Dalle nostre ricerche risulta essere situata in Jessen, nel Delta Orientale, in mezzo ai territori di Tanis, Pelusio e Heliopolis. Quindi Pi.Ramesse NON era (ancora) la capitale, che invece si trovava a Tebe, centinaia di Km più a Sud. Il bambino fu salvato dalla figlia de faraone, che si trovava sulle sponde del Nilo, presso i giardini del palazzo reale (a Tebe).

    Sappiamo anche che il Nilo è uno dei pochi grandi fiumi che “scorre al contrario” da Sud a Nord…ci chiediamo come può essere credibile che una cesta di vimini con dentro un neonato potesse risalire (da Jessen a Tebe) la corrente di un fiume impetuoso per centinaia di km!>>

    [IMG]image[/IMG]
    La conferma che la capitale si trovasse ancora a Tebe è ancora nel Libro dell’Esodo, 1/8 “Or sopra l’Egitto sorse un nuovo re, che non sapeva nulla di Juseppe” Cosa significa questo? Significa che i Re che “conoscevano” Juseppe erano i Re Hyksos, alla cui etnia Juseppe apparteneva (vedi “Shardana i Principi di Dan”). Ma gli Hyksos furono ricacciati a Sud da Kamose e dal fratello Amose nel XVI sec. (tre secoli prima di questi fatti), dando origine alle dinastie dei “Principi di Tebe” che stabilirono la loro capitale, appunto, a Tebe. Mentre Gli Hyksos si insediarono a Tanis (Avaris?). Ora Tanis si trova nel Delta Orientale (a Nord, presso Jessen), mentre Tebe sta a più di 800 km a Sud, sulle sponde del Nilo.
    Mose dunque non era Hapiru e neanche egizio, se per egizio intendiamo quei “principi di Tebe” sopravenuti agli antichi faraoni. Il buon Manetone aveva anch’egli, in parte, sbagliato sul principe Mose, se non altro il nome e, in parte, i natali. Perché? Perché noi abbiamo il nome e anche motivo del suo esilio.

    Ramesse I fu il fondatore della XIX dinastia, di quella dinastia di faraoni che da lui presero il nome di Ramessidi. Dopo la morte di Amenophe IV, colui che fu conosciuto come Akenaton, l’Egitto era in condizioni disastrose. Militarmente assente nelle sue province e persino all’interno dello Stato stesso, dove regnava l’anarchia totale. Il generale capo dell’esercito di Amenophe (Horemheb) era un uomo d’azione e fece subito valere le sue doti decretando la restaurazione delle antiche regole, che riguardavano naturalmente anche la religione. I seguaci del culto eretico di Akenaton furono perseguitati e cacciati dal regno. Per completare la restaurazione il generale “golpista” Horemheb volle instaurare anche nuovi governanti alla guida del popolo. Fece fuori in modo sbrigativo tutti i parenti del faraone defunto, compreso il figlio Toth.ank.aton e il fratello Smenkara e fors’anche Nefertiti, chiunque ella fosse. A questo punto si trattava di eleggere un nuovo faraone. Fu individuato un soldato di valore, comandante in seconda dell’esercito e generale dei mercenari Libu, Shardana e Tjekker. Il suo nome era appunto Ramessu (RMS). Ramessu I regnò dal 1292 al 1291 a.C. lasciando subito il regno al figlio Seti. Anche Seti era soldato di valore cresciuto a fianco del padre fra i mercenari. Seti aveva un figlio che al tempo delle persecuzioni contro i seguaci di Aton aveva si e no cinque anni. Il fanciullo aveva però conservato nella mente quei martiri che morivano invocando il loro “Unico Dio” un Dio d’amore che impediva loro di ribellarsi alle persecuzioni. Chissà? Forse aveva anche saputo della delegazione di Gente venuta dalle “Isole del Grande Verde” donde anche la sua famiglia aveva origini e che aveva invitato il faraone e la sua consorte e la corte tutta a “Tornare al culto dell’Unico Dio”. Quel Dio che, per la sua Gente arrivata da quella magica isola a Occidente, non aveva nome ma che era ovunque. Forse lo aveva appreso dal nonno Ramesse.
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    soldati shardana della guardia reale... identici ai bronzetti sardi
    Neb.Ka.Set.Nebet, questo il nome del principe, era stato designato da Seti quale suo erede, essendo anche il primogenito. La sua fede nel Dio Unico ebbe modo di rinforzarsi ascoltando i racconti dei soldati shardana che arrivavano dall’Isola che aveva il loro nome. Nessuno, in quella terra benedetta dalla natura avrebbe mai perseguitato un suo simile perché adorava altra Divinità. Nebkaset non nascose le sue idee al padre, che forse lo approvava. Purtroppo il principe ereditario aveva anche un fratello che aspirava al trono. Nebkaset, scoperto forse su segnalazione del fratellastro, fu costretto all’esilio con tutti i suoi compagni. Ma dall’Egitto non uscì solo (questa è storia che conosciamo ormai fin troppo bene) e soprattutto non uscì a mani vuote. Seti aveva voluto per il figlio un’educazione che andasse oltre la semplice preparazione militare e Nebkaset crebbe a On (Eliopoli) alla scuola che fu di Juseppe secoli prima. Entrò nelle segrete stanze dei misteri degli Antichi, imparando le arti magiche e conoscendo la Scienza che fu dei Shemsuhor arrivati dall’Occidente vestiti di metallo e sulle grandi navi a doppia prua. Quando egli partì per l’esilio i suoi compagni di On lo seguirono con i loro segreti. Segreti che essi applicheranno alle arti di Nebkaset-Mose, non ultimo il segreto dell’Arca. Essi erano i Leviti della Bibbia.

    La storia egizia parla di questo principe e aggiunge anche che sparì nel nulla (esilio) e tutto quanto lo riguardava fu fatto cancellare dal fratello Ramessu II da ogni monumento e dai testi sacri. (Era un vizio, questo di Ramesse, che la storia gli riconosce in pieno).
    Leonardo Melis
    www.shardana.org
    video presentazione QUI: http://video.google.com/videoplay?docid=60...6533353&ei=XtZ-

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    Edited by shardanaleo - 8/4/2009, 11:14
     
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    stamani ci hanno riprovato quelle brave persone che girano per le case a commentare versetti della Bibbia... gli ho detto che perdevano tempo... hanno insistito e li ho fatti accomodare nello studio... ho tolto fuori un'antica cartine dell'egitto e gli ho spiegato la facceda del cesto controcorrente per 850 km... sono andati via di corsa, immediatamente... un poco mi sento in colpa... :rolleyes:
     
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  3. Dan.el
     
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    CITAZIONE
    ho tolto fuori un'antica cartine dell'egitto e gli ho spiegato la facceda del cesto controcorrente per 850 km... sono andati via di corsa, immediatamente...

    :D Non c'è da stupirsene.. quando vengono scardinate certe credenze, per molti, la tendenza è quella di darsela a gambe levate. Se uno fosse davvero sicuro di ciò che va dicendo non dovrebbe certo prenderla così, per qualche semplice obiezione...
     
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  4. pietrusco
     
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    CITAZIONE (shardanaleo @ 11/4/2009, 10:49)
    stamani ci hanno riprovato quelle brave persone che girano per le case a commentare versetti della Bibbia... gli ho detto che perdevano tempo... hanno insistito e li ho fatti accomodare nello studio... ho tolto fuori un'antica cartine dell'egitto e gli ho spiegato la facceda del cesto controcorrente per 850 km... sono andati via di corsa, immediatamente... un poco mi sento in colpa... :rolleyes:

    Avevano sbagliato proprio persona per raccontare i fatti della bibbia! :D :D :D
     
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    CITAZIONE (Dan.el @ 11/4/2009, 13:39)
    :D Non c'è da stupirsene.. quando vengono scardinate certe credenze, per molti, la tendenza è quella di darsela a gambe levate. Se uno fosse davvero sicuro di ciò che va dicendo non dovrebbe certo prenderla così, per qualche semplice obiezione...

    una semplice obiezione eh!? :D :lol:
     
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  6. Dan.el
     
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    CITAZIONE
    una semplice obiezione eh!?

    E' vero, in questo caso l'argomentazione era impossibile da controbattere!! :D In realtà mi riferivo ad un dialogo che ebbi occasione di intrattenere con loro tempo fa, peraltro amichevole, di fronte al quale hanno avuto una reazione simile, per un'obiezione molto più innocua.. Per carità, ognuno crede ciò in cui vuole, ma se si va in giro a parlare con la gente bisogna essere disposti anche ad accettare obiezioni, anzichè pretendere che si ascolti senza proferir parola :rolleyes:

    Edited by Dan.el - 12/4/2009, 00:21
     
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  7. iperboreo50
     
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    Inviato da shardanleo il: 8/4/2009, 10:58
    L’IDENTITA’ DI MOSE
    Un equivoco di tremila anni fa svelato dalla geografia


    CITAZIONE
    ........<<il bimbo Mose (che ormai sappiamo avere un altro nome), sempre secondo la Bibbia, fu affidato alle acque del fiume Nilo dai genitori. Genitori che abitavano, sempre secondo il racconto della Bibbia, nella regione di Jessen nel Delta Orientale. Dobbiamo sottolineare che il racconto spiega anche che in quel periodo il popolo d’Israele stava costruendo la nuova capitale voluta dal faraone Seti I(?). Questa città esiste storicamente ed è Pi.Ramesse. Dalle nostre ricerche risulta essere situata in Jessen, nel Delta Orientale, in mezzo ai territori di Tanis, Pelusio e Heliopolis. Quindi Pi.Ramesse NON era (ancora) la capitale, che invece si trovava a Tebe, centinaia di Km più a Sud. Il bambino fu salvato dalla figlia de faraone, che si trovava sulle sponde del Nilo, presso i giardini del palazzo reale (a Tebe).

    Sappiamo anche che il Nilo è uno dei pochi grandi fiumi che “scorre al contrario” da Sud a Nord…ci chiediamo come può essere credibile che una cesta di vimini con dentro un neonato potesse risalire (da Jessen a Tebe) la corrente di un fiume impetuoso per centinaia di km!>>

    copio e incollo dal Libro dell'Esodo
    http://www.laparola.net/wiki.php?riferimen...&formato_rif=vp

    CITAZIONE
    2,1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». 8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho salvato dalle acque!».

    Ho l'impressione che tu e l'estensore del libro dell'Esodo non parlate della stessa cosa.

    Dal testo sopra riportato risulta che sia la madre del bambino (Mosè) sia la figlia del faraone si trovavano nello stesso posto.
    Non si parla nel testo di nessuna navigazione ne contro ne con la corrente del Nilo.
    Quindi ritengo che la tua sia una supposizione letteraria. Oppure hai dei testi a disposizione di cui non sono a conoscenza.

    :salute:
     
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  8. SpikeZ
     
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    A proposito di Mose e sulla questione che fosse "tardo di lingua": beh, dipende da che versione della bibbia si legge, perchè in alcune versioni il passo:

    "Va', parla al faraone re d'Egitto, perché egli lasci uscire i figli d'Israele dal suo paese". Ma Mosè parlò in presenza del SIGNORE, dicendo: "Ecco, i figli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come vorrà darmi ascolto il faraone, dato che io non so parlare?"

    diventa:

    "Va', parla al Faraone re d´Egitto, ond´egli lasci uscire i figliuoli d´Israele dal suo paese".
    Ma Mosè parlò nel cospetto dell´Eterno, e disse: "Ecco, i figliuoli d´Israele non mi hanno dato ascolto; come dunque darebbe Faraone ascolto a me che sono incirconciso di labbra?"

    Aveva quindi un difetto fisico e non problemi di lingua differente? Tra l'altro il suo personal translater Aronne avrebbe dovuto tradurre ciò che diceva Mose agli ebrei, ma allora perchè Mose si porta Aronne anche quando deve parlare col Faraone che in teoria dovevano capirsi benissimo?

    Credo che la questione Mose sia ancora da aprofondire. Comunque concludo con una cosa strana che mi ha colpito un bel pò, mentre cercavo info su Mose.

    Sempre nella Bibbia, Dio appare a Mose sottoforma di un rovo ecc ecc, poi si da fuoco ecc ecc, ma Mose da furbacchione subito chiede a Dio qual'è il suo nome. Nella tradizione ebraica essere a conoscenza del nome di un Dio ti porta ad avere il potere sullo stesso Dio. Ma credo che quel Dio conoscesse sta cosa visto che gli ha risposto: "Io sono colui che sono" che tradotto nel linguaggio del popolo suona come: " Io sono io, fatti gli affari tuoi".

    La cosa comunque bizzarra è che Dio dopo aver ordinato a Mose di andare in Egitto a salvare il suo popolo... tenta di farlo fuori di notte mentre dorme!

    Cito:

    Mentre Mosè era in viaggio, il SIGNORE gli venne incontro nel luogo dov'egli pernottava, e cercò di farlo morire. Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello toccò i piedi di Mosè, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!» Allora il SIGNORE lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione.

    Ma... perchè!? Questo breve e misterioso passo mi lascia sorpreso. A meno che Sitchin abbia davvero ragione quando dice che leggendo la Bibbia si ha spesso l'impressione che Dio fosse affetto da doppia personalità semplicemente perchè Il Dio della bibbia non è altro che Enki e suo fratello Enlil. Allora si, le cose cominciano a schiarirsi leggermente.

    Scusate se son stato lungo... ah a proposito, tra poco a Voyager parlano della Bibbia! Vediamo cosa ci combina Giacobbo :D
     
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  9. Judikess4
     
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    Versione interessante.........

    CITAZIONE
    Ma credo che quel Dio conoscesse sta cosa visto che gli ha risposto: "Io sono colui che sono" che tradotto nel linguaggio del popolo suona come: " Io sono io, fatti gli affari tuoi".

    Micidiale! :) :dev.gif:
    JK
     
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  10. SpikeZ
     
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    CITAZIONE (Judikess4 @ 12/4/2009, 21:59)
    Micidiale! :) :dev.gif:
    JK

    :D

    Sto aprofondendo la questione Mose, e ho realizzato che essere "incirconciso di labbra" non può far pensare a un difetto fisico. E' anche vero però, che trovo difficoltà a correlare l'essere incirconciso (ossia non circonciso) alle labbra. Mah... spero che qualcuno mi illumini.

    Altra cosa: Sefora, o Zippora, da un figlio di nome Gherson a Mose. Sbaglio o sto Gherson poi sparisce dall'albero genealogico di Mose?
     
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    IPERBOREO amico mio... non facciamo come quei signori che non vogliono vedere ... LA COSA è semplice più di quanto possa sembrare. Niente SUPPOSIZIONI letterarie, solo SICNEZA in questo caso GEOGRAFIA. Tu hai citato un brano della Bibbia OMETTENDO la parte più importante: LA DISLOCAZIONE che la bibbia stessa dà del popolo ebraico e di questa famiglia presunta di Mose: JESSEN... riprendi la cartina dell'Egitto e vedi dove si trova Jessen e poi TEBE, dove la principessa abitava... il resto viene da solo. :rolleyes:
    shar :salute:



    CITAZIONE (iperboreo50 @ 12/4/2009, 17:41)
    Inviato da shardanleo il: 8/4/2009, 10:58
    L’IDENTITA’ DI MOSE
    Un equivoco di tremila anni fa svelato dalla geografia


    CITAZIONE
    ........<<il bimbo Mose (che ormai sappiamo avere un altro nome), sempre secondo la Bibbia, fu affidato alle acque del fiume Nilo dai genitori. Genitori che abitavano, sempre secondo il racconto della Bibbia, nella regione di Jessen nel Delta Orientale. Dobbiamo sottolineare che il racconto spiega anche che in quel periodo il popolo d’Israele stava costruendo la nuova capitale voluta dal faraone Seti I(?). Questa città esiste storicamente ed è Pi.Ramesse. Dalle nostre ricerche risulta essere situata in Jessen, nel Delta Orientale, in mezzo ai territori di Tanis, Pelusio e Heliopolis. Quindi Pi.Ramesse NON era (ancora) la capitale, che invece si trovava a Tebe, centinaia di Km più a Sud. Il bambino fu salvato dalla figlia de faraone, che si trovava sulle sponde del Nilo, presso i giardini del palazzo reale (a Tebe).

    Sappiamo anche che il Nilo è uno dei pochi grandi fiumi che “scorre al contrario” da Sud a Nord…ci chiediamo come può essere credibile che una cesta di vimini con dentro un neonato potesse risalire (da Jessen a Tebe) la corrente di un fiume impetuoso per centinaia di km!>>

    copio e incollo dal Libro dell'Esodo
    http://www.laparola.net/wiki.php?riferimen...&formato_rif=vp

    CITAZIONE
    2,1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». 8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho salvato dalle acque!».

    Ho l'impressione che tu e l'estensore del libro dell'Esodo non parlate della stessa cosa.

    Dal testo sopra riportato risulta che sia la madre del bambino (Mosè) sia la figlia del faraone si trovavano nello stesso posto.
    Non si parla nel testo di nessuna navigazione ne contro ne con la corrente del Nilo.
    Quindi ritengo che la tua sia una supposizione letteraria. Oppure hai dei testi a disposizione di cui non sono a conoscenza.

    :salute:

     
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  12. iperboreo50
     
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    IPERBOREO amico mio... non facciamo come quei signori che non vogliono vedere ... LA COSA è semplice più di quanto possa sembrare. Niente SUPPOSIZIONI letterarie, solo SICNEZA in questo caso GEOGRAFIA. Tu hai citato un brano della Bibbia OMETTENDO la parte più importante: LA DISLOCAZIONE che la bibbia stessa dà del popolo ebraico e di questa famiglia presunta di Mose: JESSEN... riprendi la cartina dell'Egitto e vedi dove si trova Jessen e poi TEBE, dove la principessa abitava... il resto viene da solo. :rolleyes:
    shar :salute:

    Non ho omesso la parte che dici più importante che sarebbe:
    CITAZIONE
    8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese». 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 13 Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. 14 Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.

    Non contesto che gli ebrei si trovavano dove dici tu. Non concordo con la tua affermazione secondo la quale la figlia del faraone fosse a Tebe quel preciso giorno.
    Questo per due ragioni.
    La prima:
    CITAZIONE
    15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: 16 «Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere». 17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?». 19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!». 20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. 22 Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: «Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia».

    quindi se la corte si trovava a Tebe, allora il faraone ha chiamato le levatrici da Jessen a Tebe? Per farle un cicchetto?
    Non poteva invece trovarsi lì, sul luogo di costruzione?
    E allora se il faraone ogni tanto passava dai cantieri non poteva portarsi la figlia con se?

    La seconda ragione:
    CITAZIONE
    3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». 8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò.

    da questo testo risulta che:
    - Mosè fu messo in una cesta e nascosto tra i giunchi (nessuno dice che fu lasciato alle acque)
    - Sua sorella (di Mosè) osservava dalla riva che cosa sarebbe successo (quindi era lì dove è stato abbandonato Mosè)
    - Quando la figlia del faraone vide il cesto e se lo fece portare vicino, si avvicinò la sorella di Mosè per informarla su chi era quel bimbo (quindi la principessa era lì e non a Tebe)
    - Per l'ordine della principessa la sorella di Mosè andò a chiamare la madre del bambino (vuol dire che la figlia del faraone era nello stesso posto dell'abbandono di Mosè con la sua corte, la sorella e la madre di Mosè).

    O no?

    Testo che ho usato è quello approvato dalla C.E.I. e in questa parte identico a quello della Bibbia nuova riveduta e della versione Diodati, consultabile all'indirizzo: http://www.laparola.net/wiki.php?riferimen...&formato_rif=vp

    Caro Leo, come ben sai qualsiasi testo è interpretabile ma questa parte mi sembra piuttosto ovvia.

    saluti
    :salute: :salute:
     
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    ho il testo che citi, commentato da Bagnasco mi pare... e ho sopratutto la VERSIONE ORIGINALE della traduzione nella VOLGATA ... TRE VOLUMI DEL 1815 commentati dal cardinal Martini. L'unica dove è stato conservato il VERO NOME del luogo dell'attraversamento delgi ebrei (YAM SUPH, lago o mare di giunchi)... e l'unica che ha conservato brani originali che sono stati censurati in seguito... te ne citerò altri molto compromettenti.
    Tu però stai un poco barando, :rolleyes: perchè prima dici che io PRESUMO e poi PRESUMI tu ... :rolleyes: che la figlia del faraone stesse JESSEN. A Jessen si stava costruendo una "città di deposito" con l'intento di farne la nuova capitale PI.RAMESSU ... il luogo era sotto il controllo del luogotenente del re. in seguito sarà lo stesso Mose ad avere questo incarico.
    NON è assolutamente logico che la figlia del re e le ancelle stessero lungo la riva a farsi un bagno in luogo selvaggio come era ancora Jessen. Senza i confort della reggia. A jessen non c'era alcun palazzo. Ma la principessa "scese a fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo le sponde del Nilo"... il nilo è noto per alloggiare gruppi di coccodrilli e ipopotami... solo una zona "bonificata" come quella adiacente alla reggia ne era priva... gli egizi CONVIVEVANO con coccodrilli e ipopotami, ma dubito che una fanciulla si azzardasse a fare il bagno in una qualsiasi zona del fiume, che non fosse sotto il controllo di guardie regie o appunto "bonificata" COME LA ZONA ANTISTANTE IL PALAZZO REALE. la VULGATA cita "ed esse camminavano lungo il CANALE" riferito alle ancelle della principessa... segno che il luogo era appunto "bonificato" dalla mano dell'uomo... non una zona di frontiera come era JESSEN ...
    Quanto alla faccenda delle lavatrici si tratta dello stesso errore o adattamento della storia riguardo le distanze enormi che separavano gli HAPIRU dalla reggia di tebe. Del resto esiste un altro esempio clamoroso e molto simile. la rivolta dei principi di tebe contro gli "oppressori" Hyksos avviene perchè il re Hyksos sosteneva che "gli ipopotami del principe di tebe gli offendevano le orecchie con la loro voce" ... il re HYKSOS risiedeva a TANIS... 850 km a Sud di tebe... :rolleyes: stessa faccenda.. :P
     
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  14. iperboreo50
     
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    Amico caro,
    io non metto in dubbio la tua ricostruzione, semplicemente non concordo con interpretazione che dai agli Scritti.
    Mi parli del mare di giunchi (mar rosso), me ne ha parlato il mio Don di dottrina quando avevo 14 - 16 anni, ore ne ho 59, roba vecchia è.
    Mi parli dei canali bonificati e dei coccodrilli, tutto ok, nessuna obiezione.
    La Bibbia è stata trascritta diverse volte da diverse persone. Quella che fa testo è della C.E.I. e nel testo su Mosè ci sono quei versi che parlano della presenza contemporanea nello stesso luogo della figlia del faraone, della sorella di Mosè,di Mosè stesso e della sua madre.
    CITAZIONE
    4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». 8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino.

    Quindi li puoi mettere dove vuoi, a Jessen a Tebe o a Cagliari :D sempre insieme si trovavano tutti e 4,e nello stesso posto.
    Poi se vogliamo mettere tutto in dubbio, non ho niente in contrario.
    Rimane l'ultima considerazione:
    La Sacra Bibbia non è stata scritta per supportare le tesi tue o mie o degli altri del forum.
    Se sapessero di questa finalità l'avrebbero scritta con tanto di timbro e di firma per la traduzione conforme............ :) :)
    Ti ripeto, se tutti e due leggiamo lo stesso testo lo interpreteremo ognuno a modo proprio e ognuno secondo i propri (pre)concetti

    :salute: :salute:


     
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  15. SpikeZ
     
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    Non entro nel merito della discussione tra Iperboreo e Leo perchè non ne ho i numeri, volevo solo dire che, a parer mio, forse è inutile discutere sui dettagli della bibbia perchè non è affatto detto che sia stata tradotta nel modo corretto. E questo vale per qualunque traduzione pubblicata.

    Se non sbaglio nella bibbia non ci sono vocali e una frase come:

    - I Led Zeppelin sono troppo fighi -

    diventerebbe:

    - ld zppln sn trpp fgh -

    E non solo. Se non sbaglio nella bibbia non ci sono spazi tra una parola e l'altra, quindi l'esempio di prima diventerebbe:

    - ldzpplnsntrppfgh -

    Come vedete, di qualunque traduzione si tratti, non è affidabile al 100%. Poi vabè, se ho detto corbellerie mi corregerete e morta lì. ^_^

    :salute:
     
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115 replies since 8/4/2009, 09:58   6878 views
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