Commercio e dintorni

registri, bolle di accompagnamento, pagamenti a portatore e simili

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  1. iperboreo50
     
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    Commercio ( registri, bolle di accompagnamento, pagamenti a portatore e simili)

    Ai nostri giorni, un’azienda per spedire qualsiasi mercanzia deve:
    - annotare nei registri la quantità di merce ricevuta in magazzino
    - preparare i colli da spedire e fornirli di opportune etichette con segnato il valore, la quantità ecc
    - fornire al trasportatore la bolla di accompagnamento
    - predisporre i mezzi e le forme di pagamento (contanti,carte di credito,bonifico e simili)

    Fin qui niente di particolare. Siamo abituati a questa trafila e non ci facciamo più caso. Sappiamo leggere e a volte anche scrivere e fare di conto, abbiamo i computer,stampanti,fax, banche e moderni mezzi di pagamento. Se proprio non ci garba fare tutto questo, assumiamo uno o più impiegati e facciamo gonfiare il nostro conto in banca. (dico NOI per modo di dire, s’intende)

    Ma come funzionava tutto questo nei tempi in cui magari volendo scrivere non c’era una lingua scritta da usare o se c’era nessuno sapeva scrivere, o volendo contare e registrare le spese non sapevi a che santo pallottoliere votarsi. Poi farsi dare il vil denaro magari anche a rate, o pregavi e speravi o fallivi.

    Immaginiamo un deposito di mercanzia varia in un porto del golfo dei fenici... oppps!!! :dev.gif: Volevo dire nel Golfo dei Giganti. :D Dai campi arrivano i fornitori di diverse merci e le consegnano al titolare del deposito,
    lui registra tutto (come??), prepara dei colli con attaccate le etichette che descrivono la quantità dei pezzi e il controvalore (come??), si mette d’accordo con il commerciante per i pagamenti (come??) e comincia sperare che tutto vada bene.

    Ecco la domanda, come si faceva 3000 anni or sono nel Mediterraneo?

    Per dare uno spunto vi dico come si faceva nel Baltico e nel mare del Nord attorno al IX - X secolo.
    Lungo i grandi fiumi e lungo le coste dell’odierna Germania, Polonia, Russia, Scandinavia e Inghilterra si muovevano grandi imbarcazioni raccogliendo lungo il percorso le merci tipo pelli di animali, oggetti di uso comune, stoffe ed addobbi vari, l’ambra e quant’altro. Tutto questo veniva preso in carico dai commercianti nei principali porti marittimi e spedito via.

    In quel periodo non c’era da quelle parti una lingua scritta, il latino era appena arrivato e lo sapevano scrivere solo in qualche raro convento, neanche la scrittura runica o gotica era di uso comune. Il popolo minuto aveva bisogno di un sistema affidabile e robusto. Allora come si faceva?
    La risposta la danno gli scavi nei porti di quel periodo come il Wolin sull’omonima isola che controllava il traffico fluviale del Oder, Novogrod, Gross Raden e altri sparsi nel Baltico e Winchester in Inghilterra.
    Negli scavi e nei musei in questi siti sono stati ritrovati degli oggetti che servivano come registri, etichette, e lettere di credito. (birk in polacco, kerbeholzer in tedesco, tally sticks in inglese).

    Si tratta di bastoncini il legno di acero, pino,corniolo, salice, della lunghezza tra 18 e 24 cm aventi la sezione tonda, esagonale,pentagonale, quadrata. Le superfici delle facce erano lisce e su di esse erano incise delle tacche.

    [IMG]
    birk 2
    [/IMG]
    [IMG
    ]birk 1
    [/IMG]

    Ogni tacca corrispondeva ad un numero.
    Erano in uso sistemi decimali, dozzinali, e altri.

    Se prendiamo come esempio il sistema decimale, abbiamo su una faccia le tacche delle unità, su un’altra faccia le tacche delle decine e sulle rimanenti quelle delle centinaia e delle migliaia.
    Questo tipo di bastoncino si può considerare come un registro. Su di esso venivano incise le tacche delle quantità delle merci acquisite quel dato giorno o quell’altra transazione e il loro controvalore. Potevano essere segnate le ore di lavoro in un giorno, una settimana, un mese e qualsiasi altro conto da mettere “in memoria”.

    Come etichetta venivano usati bastoncini più corti e appuntiti da un lato, inseriti nel collo in spedizione con incisi i dati del carico: quantità e prezzo.

    E per pagamenti dilazionati? Semplice, si incideva la quantità di merce e il prezzo su due lati del bastoncino, poi si spezzava il bastoncino nel senso della lunghezza e il pagamento veniva fatto a chiunque si presentasse con il bastoncino che combaciava alla perfezione con quello in possesso del commerciante o del banchiere. Quel sistema era ancora in uso in Inghilterra nel XIX secolo.(si dice così)

    Per annotazioni nel corso della giornata si usava delle tavolette cosparse in superficie con la cera, si incideva dei dati, si sommava il tutto e a fine giornata si incidevano opportune tacche sui bastoncini cancellando e spianando la superficie della cera. Il dato definitivo rimaneva inciso sul bastoncino.

    Così si procedeva lungo le coste del Baltico e nelle campagne dell’Europa settentrionale. (terre iperboree) ;)
    Come si faceva nel Mediterraneo sta a voi raccontare.

    (dagli atti del convegno sulla cultura dei popoli del mar Baltico, Wolin 2008)

    :salute: :salute:

     
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  2. Eracle
     
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    Mi pare di aver visto una pietra sumera che era il contratto di vendita di una casa con terreno...la scrittura sumera non la conosco ma non erano semplici numeri per quel che si può vedere.
     
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  3. iperboreo50
     
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    CITAZIONE
    Mi pare di aver visto una pietra sumera che era il contratto di vendita di una casa con terreno...

    contratto su una pietra?
    un po' voluminoso direi. Appunto questo è interessante, come facevano a conservare o archiviare tutte le scritture di compravendita, contratti anche spiccioli, tra due persone, contratti matrimoniali... la kettubà ebraica per esempio era già in uso A.C. ? su cosa era scritta e come veniva conservata..
    Partendo dall'organizzazione "burocratica" di una società si può capire tante cose..
    Shardana avevano un sistema di registrazione e archiviazione?
    Se no, allora tutto il commercio su quali fondamentali era organizzato??
    Ameno che non si pensi che menavano solo le mani. Ma anche in questo caso le tacche per ogni nemico abbattuto andavano fatte. Se no come dicevi che uno è un asso?? ;)

    :salute:
     
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  4. Judikess4
     
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    E le tavolette enigmatiche? :)Le conosci?
    JK
     
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  5. iperboreo50
     
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    no, non le conosco. di cosa si tratta?
     
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  6. Judikess4
     
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    Ci deve essere un topic da qualche parte ma non ricordo dove.....sto perdendo colpi.
    Fai una prova con google.... :)
    Ora devo scappare.....a piu' tardi....
    Ciao
    JK
     
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    ENOCH

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    CITAZIONE (Judikess4 @ 29/3/2009, 18:54)
    E le tavolette enigmatiche? :)Le conosci?
    JK

    Dici quelle che si pensa possano essere "bolle d' accompagnamento" ?


    http://antikitera.forumattivo.com/archeolo...tiche+tavolette

    Effettivamente ci potrebbero essere dei riscontri commerciali......

    :salute:
     
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  8. iperboreo50
     
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    ok. fatto. c'è un bel po' di roba da leggere. vedrai che ce la farò.
    ciao :salute:

    CITAZIONE (Elsa Gammata @ 29/3/2009, 19:05)
    CITAZIONE (Judikess4 @ 29/3/2009, 18:54)
    E le tavolette enigmatiche? :)Le conosci?
    JK

    Dici quelle che si pensa possano essere "bolle d' accompagnamento" ?


    http://antikitera.forumattivo.com/archeolo...tiche+tavolette

    Effettivamente ci potrebbero essere dei riscontri commerciali......

    :salute:

    Cribbio!!!
    Sembra come i birk in legno di cui al inizio. Una bolla di accompagnamento del passato con tanto di dati sul carico...
    Una di queste tavolette è stata trovata dalle parti di Prato.. bisognerebbe far lavorare Misha. :P

    Elsa, ti ricordi, a Bologna avevi accennato a delle tavolette colorate che accompagnavano le merci... erano quelle?

    :salute:
     
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  9. iperboreo50
     
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    dal sito:
    /www.duepassinelmistero.com/Tavenigmatiche.htm


    CITAZIONE
    Abbiamo avuto la fortuna di poter ricevere alcune spiegazioni direttamente dal professor Adalberto Piccoli (che ringraziamo di cuore), direttore del museo archeologico dell'Alto Mantovano (da lui gestito insieme alla cortesissima consorte e ad altri valenti collaboratori), che è un grandissimo esperto delle tavolette, avendole studiate già a partire dai primi ritrovamenti, condotti personalmente nella zona diversi anni or sono (1976). Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, instancabile ricercatore e organizzatore, ci ha informato dell'esistenza di un progetto internazionale teso a delineare un quadro organico degli enigmatici manufatti, che prevede l'istituzione di un 'database' completo di tutte le tavolette censite fino ad oggi, le loro caratteristiche e il contesto del ritrovamento, le pubblicazioni che su di esse sono uscite nel corso del tempo e per la prima volta tutti gli archeologi che hanno seguito gli scavi e/o le hanno studiate, in Italia e all'estero, si riuniranno in un primo importante convegno, che si svolgerà nella sala conferenze del museo il prossimo mese di novembre. Pur essendo riservato solo agli specialisti del settore, che dovranno fare il 'punto' della situazione e discutere le ultimissime novità derivanti dalle analisi effettuate, altri studiosi e/o appassionati potranno in seguito usufruire degli 'Atti del Convegno'che verranno resi pubblici e di una mostra itinerante prevista per l'autunno del 2009 o al massimo per il 2010.

    sembra una cosa seria. vedremo come andrà a finire

    :salute:
     
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  10. shardar
     
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    E vero quella "tavoletta" è stata trovata "FILETTOLE" una località di PRATO,( la mia città).Però codesta tavoletta non dimostra affatto che appartenga a quelle altre.Troppa è la lontananza del ritrovamenti tra di loro.Che tra l,altro sono troppo poche per determinare che appartengono a un solo popolo.
     
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  11. Judikess4
     
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    Bene! Vedo che siete andati avanti.
    Sono contenta di avervi dato una buona dritta... ;)
    Effettivamente quelle tavolette sono strabilianti e cosa ancora piu' curiosa è che l'areale di ritrovamento è piuttosto vasto.
    Quello che lascia pero' decisamente interdetti è che a un certo punto , non vengono piu' usate, di punto in bianco.
    Vero è che magari sono saltate fuori anche in scavi precedenti ma non sono state riconosciute. :unsure:
    JK
     
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  12. Eracle
     
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    Era una pietra, si tratta di una tavoletta di compravendita, posto il link
    My Webpage
     
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  13. iperboreo50
     
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    bella foto. Tutti questi segni cosa dicono?
    Riesci avere una bella traduzione?

    CITAZIONE
    .Però codesta tavoletta non dimostra affatto che appartenga a quelle altre.Troppa è la lontananza del ritrovamenti tra di loro.Che tra l,altro sono troppo poche per determinare che appartengono a un solo popolo.

    Queste tavolette sono state trovate in diversi paesi del centro/nord/est Europa come Italia, Austria,Germania,Cecoslovacchia,Romania, Polonia e sembra che siano datate nell'età del bronzo.

    Se consideriamo i due punti estremi abbiamo la Polonia a nord e l'Italia a sud. In quel epoca tra questi due poli correva la "pista dell'ambra". Partendo dal Baltico (e ridaiie, gira rigira si torna sempre sulle coste di quel mare :) ) con il fiume Oder fino in Slesia o con la Vistola fino ai Karpazi, poi a piedi attraverso la Rep. Ceca o la Slovacchia fino al Danubio, quindi in navigazione fino al mar Nero (Romania) oppure una piccola deviazione a Buda e di nuovo a piedi fino all'Adriatico (Aquileia).
    In questi paesi nell'era del bronzo chi ci viveva?
    Popolazioni di diverse culture: di origini protogermaniche, dei campi delle urne,e di ascia da combattimento in cammino dal Caucaso, dalle steppe russe, dalla Scandinavia. Questi popoli avevano poco in comune e non si conoscono le forme statali organizzate. Erano delle tribù sparse nelle foreste e probabilmente senza una forma grafica di comunicazione.

    Quelle tavolette potevano essere o "bolle di carico" o dei lasciapassare che identificavano il portatore...potevano essere tante cose....

    Ma se tra il Baltico e il Mar Nero/Adriatico lungo i fiumi navigavano Shardana ..... allora potevano essere loro a portare la tavoletta a Prato da Shardar, terra Etrusca fu... ;)

    :salute: :salute:

    P.S. a questo indirizzo 7 foto delle tavolette:
    http://www.multimedia.ilsole24ore.com/foto...4_audio.shtml?1
     
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  14. iperboreo50
     
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    Queste tavolette potevano essere usate come i wampum degli indiani del nord America.
    Cioè come lettera, lasciapassare, moneta di scambio, racconto magico e altri..........

    image

    Le cinture di wampum erano usate per certificare trattati ed eventi pubblici tra le popolazioni indiane del Nord America. Erano fatte di perline di conchiglia lucidata, provenienti da cozze e vongole della costa atlantica. Le perline venivano infilate su cordini di canapa o inserite in cinture, seguendo una particolare scelta di colori: alle tonalità chiare, che esprimevano positività, si contrapponevano quelle più scure, per affermare la gravità o la solennità di un dato avvenimento. Le perline venivano anche utilizzate come moneta di scambio.

    :salute:
     
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  15. iperboreo50
     
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    Vi ricordate la misteriose tavolette?

    image image

    il mistero continua.
    Ho trovato questo sito piuttosto completo: (un filmato e tante foto e disegni)

    http://www.luoghimisteriosi.it/lombardia_cavriana.html

    prima o poi si saprà qualcosa

    :salute:
     
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25 replies since 27/3/2009, 19:07   1351 views
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