GLI UOMINI BLU

Ma anche le divinità ed i simboli vari...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. vivamishapt
     
    .

    User deleted


    Questa discussione parte da un post di Su Mullah che, nel video dei Custodi Del Tempo, ha notato il colore blu degli Dei "elettrizzati" trovati nel tempio copto in Egitto e si è ricordato di una leggenda sarda riguardo alcuni UOMINI BLU.

    A proposito del video e della conferenza...
    Osiride con la pelle completamente blu e Anubi di fronte che sbarra la strada al Faraone per impedire che venga a contatto con la stessa,
    Non vi ricorda la leggenda dei "is ominis asullusu" (uomini blu)?

    Ne ho sentito parlare da Gian Giacomo Pisu (autore de "La flotta Shardana") in una vecchia trasmissione... Si tratta di una leggenda tramandata nei paesi dagli anziani parla di questi esseri provenienti dal "pianeta blu" che avevano contatti con la Sardegna ai tempi della "civiltà Nuragica", col corpo liscio come vetro e di colore azzurro, di alta statura e che non potevano essere toccati perchè al contatto col loro corpo si rimaneva folgorati... Non so dirvi di più perchè personalmente non ho mai sentito questa storia.

    Mi ha solo colpito l'analogia col colore della pelle blu e con l'elettricità...
    Magari Anubi ferma il Faraone per impedire che rimanga fulminato???


    Io ho aggiunto il mio ricordo, ovvero che anche le divinità induiste vengono spesso raffigurate di colore blu... Ed il fatto che abbiano tante braccia mi ha fatto pensare al bronzetto con 4 braccia, che poi è quello usato come immagine x questo forum.

    imageimage




    << Gli Uomini Blu sardi: bronzetti ritrovati nel grande complesso nuragico di Barrùmini (Sardegna) e
    risalenti al 1.200 a.C.
    Da notare la presenza di grandi occhi rotondi, a volte in numero di quattro, e di elmi sormontati da
    bizzarre appendici, che in un primo momento fanno pensare a corna, ma che in realtà, secondo le
    remotissime tramandazioni orali delle popolazioni protosarde raccolte e studiate da Raimondo De
    Nuro, sarebbero << le antenne degli "uomini blu", in grado di captare le "voci" degli abitanti di mondi
    lontani >>



    Il colore BLU, assieme al rosso ed al giallo, indicano le tre forme esistenti e rispettivamente sono: LO SPIRITO, l'anima ed il corpo.

    Quindi il BLU può essere interpretato come simbolo SPIRITUALE?
    Il fatto che le divinità siano rappresentate con il colore BLU può stare ad indicare una valenza SIMBOLICA e non una caratteristica fisica di colorazione.

    Può darsi che in quel particolare momento in cui viene utilizzata l'elettricità per alimentare le famose lampade, si voglia indicare uno "stato spirituale", legato magari al momento religioso in atto.

    Dal punto di vista scientifico, una luce blu utilizzando una pila ed un filamento di tungsteno o qualsiasi cosa non è possibile riprodurla; per quanto ne so nemmeno una fiamma, se quello che brucia non è metano.

    Oppure veniva creata una luce bianca, la quale veniva filtrata con il colore blu ... magari il vetro stesso che conteneva il filamento...

    Ma onestamente non saprei come potessero illuminare il corpo di blu, se non con artifici chimici come il Luminol (chi guarda CSI..?)... ma che per esser visto bisogna stare praticamente al BUIO.

    Il Luminol è un composto che attivato con della semplice acqua ossigenata reagisce al RAME, FERRO e CIANURO, nonché al SANGUE.
    Ma x sintetizzare il Luminol è un pò complicato, leggete su Wikipedia.

    Se proprio non il Luminol, può darsi che fra i segreti di Toth ci fosse il procedimento per dare questa iridescenza blu al corpo, legandola così al significato di SPIRITO.

    Aspetto dunque i vari contributi.... :vandal:
     
    .
  2. pietrusco
     
    .

    User deleted




    Mi piacerebbe vedere i bronzetti degli uomini blu trovati a barumini, non c'è nessuno che li ha in foto?
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    SRDN

    Group
    Member
    Posts
    3,289

    Status
    Offline
    Il fatto che abbiano 4 mani (e 4 occhi) è dovuto (secondo gli archeologi) ad una moltiplicazione degli attributi comuni (due braccia e due occhi) dell'eroe divinità....



    l'ipotesi è interessante (una reminescenza indoeuropea?) ma dobbiamo considerare che la figura Indù non ha 4 occhi, solo le braccia, il che potrebbe essere dovuto ad una semplice una casualità.
    Anche perchè se non sbaglio i protoSardi avrebbero avuto un substrato pre-indoeuropeo. quindi....bisogna chiedersi se gli Shardana erano "indoeuropei" o pre-indoeuropei. Nel primo caso potrebbe esserci un legame culturale molto antico...rimasto invariato nel tempo.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    Mi pare non ci sia dubbio ormai che i cosidetti INDOEUROPEI altro non erano che i JAPETICI (PdM)... l'USCITA DA UR prese diverse direzioni... anche se non o scriro chiaramente la direzione verso l'INDIA è provata sia dai testi sumeri, sia da ricerche e ritrovamenti archeo del tutto inerenti alla cultura dei PdM.... i sumeri dicevano che il mondo fu diviso in quattro parti fra i giovani DEI... e l'INDIA toccò a ISHTAR-INANNA... la nipote di ENKI e Cugina nemica di MARDUK, che gli aveva ucciso l'AMATO. Un poco la storia che conosciamo da latri popoli come la MORTE DI ADONE, di ATTI....
    In quanto al BLU, gli egizi intendevano il corpo BLU come corpo MORTO, mentre i vivi erano di colore ROSSO. Ma questi DEI sono MORTI-VIVENTI... grazie ai "MISTRI DI ISIDE"... la RESURREZIONE grazie all'ELETTRICITA'. :o: :rolleyes:
    SHAR :vandal:
     
    .
  5. vivamishapt
     
    .

    User deleted


    Detta così, Leo, vuol dire che usavano l'elettricità x "animare" coloro che gli egizi consideravano DEI? <_<

    Mi pare un pò azzardata... stile "Weekend con il morto"!!! :o:

    Sa un pò di macabro ma per far valere l'idea della vita dopo la morte...

    Per quanto riguarda la leggenda sarda degli uomini blu, sembra che essi fossero FISICAMENTE BLU.

    Cercherò di trovare più informazioni, intanto se qualcuno ne sapesse di più di queste divinità orientali...
     
    .
  6. Eracle
     
    .

    User deleted


    Forse li ricordano fisicamente blu per via di qualche veste particolare.
    C'è anche da dire che le leggende non devono essere prese e interpretare quello che dicono come verità assoluta.
    Anticamente spesso si parlava per allegorie, vedi san Giorgio che ammazza il drago, ma non c'era un frate che andava in giro ad ammazzare draghi era l'allegoria della vittoria della chiesa sul paganesimo (drago simbolo della religione)
    Se si lette di scilla e cariddi (forse sbaglio il nome) ecco loro esistono si, ma non sono mostri assetati di sangue sono semplicemente delle correnti molto forti, non è una allegoria ma un'interpretazione fantasiosa di qualcosa che non si conosce bene e si teme
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    Aspetta... ho detto ceh gli EGIZI li dipingenvano di blu... per rendere il concetto... quanto alla rianimazione è esistita e non solo presso gli egizi. il concetto di RESURREZIONE è presente persino nelle moderne religioni... non ultilo il cristianesimo. tael OPERAZIONE fu chiamata
    MISTERI DI ISIDE, poi
    MISTERI DI OSIRIDE, POI
    MISTERI DI CIBELE
    MISTERI DI DIONISO
    MISTERI DELLA SETTIMANA SANTA...
    Pi arrivò persino... FRANK STEIN! :rolleyes:
    Del resto è scientifico che l'elettricità rianima i corpi degli animali... ivi compreso quello dell'uomo. NON ho detto che ridà la vita. Ma se tu prendi una (povera) rana ... la squarti :o: ... poi usi un coltellino e le tocchi il NERVO CRURALE (si dice così?)...la vedrai muoversi convulsamente e danzare... poverina! :cry:
    shar :vandal:


    CITAZIONE (vivamishapt @ 19/12/2008, 18:09)
    Detta così, Leo, vuol dire che usavano l'elettricità x "animare" coloro che gli egizi consideravano DEI? <_<

    Mi pare un pò azzardata... stile "Weekend con il morto"!!! :o:

    Sa un pò di macabro ma per far valere l'idea della vita dopo la morte...

    Per quanto riguarda la leggenda sarda degli uomini blu, sembra che essi fossero FISICAMENTE BLU.

    Cercherò di trovare più informazioni, intanto se qualcuno ne sapesse di più di queste divinità orientali...

     
    .
  8. Gratia
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Ne ho sentito parlare da Gian Giacomo Pisu (autore de "La flotta Shardana") in una vecchia trasmissione... Si tratta di una leggenda tramandata nei paesi dagli anziani parla di questi esseri provenienti dal "pianeta blu" che avevano contatti con la Sardegna ai tempi della "civiltà Nuragica", col corpo liscio come vetro e di colore azzurro, di alta statura e che non potevano essere toccati perchè al contatto col loro corpo si rimaneva folgorati... Non so dirvi di più perchè personalmente non ho mai sentito questa storia.

    Ho letto un bellissimo racconto di Jaku sugli uomini blu, e mi è successa una cosa molto strana: mentre leggevo piangevo. Mi scendevano le lacrime, non riuscivo a fermarle.

    Gli uomini blu comunicavano con i Sardi telepaticamente. I "blu" arrivavano dalla stella d'acciaio Sirio, essi erano fatti d'aria.

    Sono rimasta molto colpita, ed il fatto che i Vostri vecchi lo narrano....beh.....io ci credo!!!!




     
    .
  9. Eracle
     
    .

    User deleted


    Questa è già più plausibile della storia dei rettili...
     
    .
  10. Gratia
     
    .

    User deleted


    Raimondo De Muro, nei "Racconti della Nuraghelogia" scriveva:

    "Cento bisavoli prima del bisavolo mio, nella Sardegna, raccontano gli antichi, sono venuti gli uomini del pianeta blu, a pelle blu e liscia che pareva di porcellana, con un corpo che pareva pieno di aria, ma non era di aria ma trasparente come una vetrina, che non era possibile toccarli se uno non voleva essere fulminato all’istante. Dicono gli antichi che erano uomini di alta statura, con la faccia uguale alle statue di bronzo e di pietra che ricordano questa venuta. Sulla testa portavano un corno come un vomere e sulla fronte un porro che lampeggiava. Si erano fatti vie di fuoco e in queste vie restava la polvere della vita e da questa polvere è nato ogni essere vivente, racconta il proverbio antico"

    e continua:

    "Si tratta di una spiegazione, questa della nuraghelogia, piuttosto avventurosa, ma che dimostra, ancora oggi, la sua validità, posto che non si possano essere certezze in materia. In realtà non sappiamo che cosa sia realmente la vita. Sappiamo solo che alcuni suoi ingredienti di base come l’idrogeno, l’ossigeno, l’azoto, il carbonio esistono un po’ dappertutto e che questi, aggregandosi, servono come materiali della struttura vivente. Ma, scoperti i mattoni della vita, il resto è buio completo! Resta solo questo racconto della nuraghelogia, che non è racconto mitologico ma una esperienza vissuta da lontani progenitori, che può essere e non può essere! "

    Poi De Muro scrive anche sulla Grotta del Bue Marino:

    "Sicché, quando i giovani saranno i vecchi e i vecchi saranno i giovani l’avvenimento ricordato con quella scrittura figurata, nella parte della grotta del Bue Marino e non solo in quella ma in mille altre grotte marine e terrestri dell’isola, se queste fossero state lasciate intatte con la loro storica narrazione, si ripeterà, cioè, l’incontro avvenuto nell’isola tra i Sardi che avevano esperienze di galazzoni e quindi a conoscenza dell’esistenza, non solo di altre infinite umanità più o meno a somiglianza della nostra, ma anche di infiniti altri pianeti, più o meno consimili alla terra, coi quali è possibile, un incontro, come quello già avvenuto circa tremila anni fa.
    Si dirà che questo è fantascienza, ma non lo è affatto, perché un simile avvenimento è scientificamente probabile che sia avvenuto, perché, oggi, siamo in grado di provare che a quell’epoca, un gruppo di pianeti della Via Lattea e precisamente quelli della costellazione di Sino si trovavano dalla terra, per via dell’eterno spostarsi nell’universo, a circa cinquanta anni luce di distanza (la galassia è un disco di centomila anni luce). A quella distanza era possibile «incontrarsi», perché, i Sardi e quindi gli extra terrestri ancora di più, i loro «messaggi» li trasmette- vano con la percezione sensoriale (oggi purtroppo un esercizio impossibile per l’uomo non più addestrato da sessanta generazioni) il che permetteva loro di ricevere e trasmettere col pensiero, ad una velocità di gran lunga superiore ai trecentomila chilometri al minuto secondo."

    Cut

    "C’è un fatto testimoniale incontrovertibile, che nessuno può negare, ed è che in Sardegna, nelle sue grotte e anche nelle grotte di altri popoli, su accennati, esistono ancora e sono alla vista di tutti, delle incisioni o figurazioni schematiche antroporfe che raccontano questo incontro."

    "Non è pensabile che questi esseri umani abbiano perso il tempo a fare ciò per gioco, se lo hanno fatto vuol dire che hanno trovato bisogno di eternare e far sapere ai posteri questo straordinario avvenimento. Avvenimento che si ripeterà, ed è questo forse il motivo che li ha indotti a fare quelle iscrizioni in ogni grotta, perché lo capissero e lo sapessero tutti e tutti si preparassero, quando i giovani saranno i vecchi e i vecchi saranno i giovani. Ma quando? Quando quel pianeta si ritroverà nella medesima distanza di quella epoca? Questo è il punto, quando avverrà ciò?
    In qualunque tempo avvenga questo ritorno degli uomini blu è un problema che riguarderà le generazioni future, a noi, oggi, ci serve, prendere atto che gli antichi ci hanno lasciato una «notizia», in cui ci dicono che altri esseri umani di altri mondi, sono venuti quì su questo pianeta e che torneranno. Prendiamo atto di questa «documentazione»"

    Quanti misteri.....

    Buona vita e Buon Tutto

    Grazia
     
    .
  11. vivamishapt
     
    .

    User deleted


    Mi piacerebbe sapere in quali iscrizioni si nasconderebbe questo incontro... ^_^

    image

     
    .
  12. Alessandro_1990
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Gratia @ 22/12/2008, 20:20)
    CITAZIONE
    Ne ho sentito parlare da Gian Giacomo Pisu (autore de "La flotta Shardana") in una vecchia trasmissione... Si tratta di una leggenda tramandata nei paesi dagli anziani parla di questi esseri provenienti dal "pianeta blu" che avevano contatti con la Sardegna ai tempi della "civiltà Nuragica", col corpo liscio come vetro e di colore azzurro, di alta statura e che non potevano essere toccati perchè al contatto col loro corpo si rimaneva folgorati... Non so dirvi di più perchè personalmente non ho mai sentito questa storia.

    Ho letto un bellissimo racconto di Jaku sugli uomini blu, e mi è successa una cosa molto strana: mentre leggevo piangevo. Mi scendevano le lacrime, non riuscivo a fermarle.

    Gli uomini blu comunicavano con i Sardi telepaticamente. I "blu" arrivavano dalla stella d'acciaio Sirio, essi erano fatti d'aria.

    Sono rimasta molto colpita, ed il fatto che i Vostri vecchi lo narrano....beh.....io ci credo!!!!

    Gratia questo racconto è un libro , romanzo? Lo posso trovare da qualche parte?
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    ENOCH

    Group
    Member
    Posts
    1,090
    Location
    Vivo a Bologna

    Status
    Anonymous
    Ciao!

    Qui trovi qualcosa sull' autore ,Raimondo De-Muro, e su alcuni suoi scritti(oltre ad un bella nota con cui lo ricorda G. Pisu) una base per una ricerca più approfondita......

    http://www.sinnus.org/demuro.php

    Salute
    :salute:
     
    .
  14. Gratia
     
    .

    User deleted



    CITAZIONE
    Gratia questo racconto è un libro , romanzo? Lo posso trovare da qualche parte?

    E' un suo racconto, credo inedito, l'ha inoltrato nel mio gruppo tempo fa

    Abbracci


    Scrive De Muro:

    L’esistenza di figurazioni schematiche incise su di una parete rocciosa della grotta del Bue Marino di Dorgali, quando nel 1955 vennero alla luce, lasciarono tutti, nella incapacità di date una risposta. Quando furono incise, perché furono incise, con quello stile e in quel luogo? Certo, per chi fino allora era convinto che i Sardi, non avevano mai posseduto una scrittura né geometrica e meno che meno, figurata, fu una eccezionale sorpresa. Per essi, infatti, restarono senza risposta: l’inquadramento cronologico delle figure, la valutazione della funzione della grotta, e, all’interno di questa, il preciso significato delle figure stesse.
    Quando nel 1955, venne fatta la scoperta, della grande parete istonata, che riportava lo straordinario «incontro», non restava che appena il lembo di m. 2,40 di lunghezza (in direzione N.S.) per m. 1,70 di larghezza (W.E.), tutto l’altro, di oltre m. 15, fu distrutto per la moderna sistemazione della grotta. Il vasto tratto archeologico originario dell’ampia e comoda caverna, fu, in epoca remota, a «mallu e a pìccu» tolta alla storia. Il livello culturale, di cm. 1-2 di spessore, perfettamente piano, lasciato alla lettura dei posteri, posava sul fondo roccioso calcare inclinato daN. a S. e da E. a W., ed era coperto da una coltre di cm. 30 di spessore, costituita da terra biancastra soffice di disfacimento calcare, contenente pezzetti di stalattite, qualche cristallo di calcite, piccole schegge di calcare naturali.
    Vi si rinvennero, nella terra nerastra per la presenza di sostanze organiche, un liscicatoio di pietra verde, frammenti di ceramica rozza e decorata, quest’ultima ricordate il tipo e la tecnica d’ornato della grotta olianese di Gonagosula e del vicino antro di San Giovanni (Su Anzu) di Dorgali (dove cancellati esistevano altre figurazioni antropomorfe):
    stavano in un residuo di focolare, segnato da ossa di animali ceneri e carboni di cui si raccolsero elementi dello spessore di un centimetro.
    Si dice che vi abbiano trovato e poi portato via, durante gli anni della sensazionale scoperta, innumerevoli frammenti ceramici, punte di freccia ossieliana, rivenuti, si dice, nel salone d’ingresso, e poi sono andati completamente perduti le figurazioni del ramo sinistro della parete «istoriata», di una lunghezza, ad occhio e croce, di non meno di 25 m., perché invasa dalle acque, e quindi praticamente impossibili che abbia conservato le tracce di insediamenti umani. Col ritrovamento degli scheletri umani, si sarebbe potuto precisare meglio, a quale epoca appartenevano. Tutto ciò conferma l’uso della grotta, per gli archeologi che ne hanno fatto i rilevamenti tecnici, dovrebbe trattarsi «di un momento culturale della Cultura di Ozieri», perché appartiene, hanno affermato, i frammenti residui, non tutti, decorati. Essi affermano anche «non si può però precisare, né il tipo di utilizzazione né la durata di essa)».

     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    E dire che il ritrovamento di quesi libri (sono 7) di DEMURO, che erano scomparsi e la casa editrice bruciata... furono opera di.... LEONARDO MELIS... :o: ... mi Ricordo ancora i fatti. JAKU PISU mi invitò a una cena in casa di un amico sardo che risiede a Roma. Doppo le solite chiacchere sulla nnostra storia dimenticata ecc... l'amico mi chiese se avevo mai sentito parlare dei libri di DEMURO, gli risposi che si, ma che trattavasi di romanzi... ecc... ricordo chelui si risentì un poco. Poi l'amicizia prese il sopravento sulla... gaffe. Mi cheise se potevo fare qualcosa per ritrovarli... gli risposi che era quasi impossibile. ma che ci avrei provato. Grazie ad amici della BIBLIO PROVINCIALE DI CALGIARI... (quella stessa che sta organizzando i convergni di gennaio con Mach), riuscìi a ritrovare i libri, che l'amico chiese subito in prestito. Ricordo anche che trtamite lui si organizzò un convegno al paese di DEMURO. Il sindaco invitò anche me. Poi con mia grande sosrpresa vidi il programma con nomi diversi, fra cui JAKU, e anche l'amico JANNIYOGA che scrive qui sul forum... LEONARDO MELIS ne fu escluso... non ho mai capito il motivo... ma in quel periodo arrivarono altrre esclusioni, non ultima quella dellla trasmissione di VIDEOLINA sui "miei" SHARDANA, fatta con materiale dei miei libri e con L'ESCLUSIONE di LEONARDO MELIS... ancora una volta...
    JAKU non ha mai voluto parlare di quel periodo... ci sentiamo e ci vediamo... ma l'argomento è... tabù. SICURAMENTE LUI NON C'ENTRA... persona troppo onesta. ma io ne ho sofferto tantissimo... va beh! ACQUA PASSATA..... ciao JAKU, FRADE... :salute:
    LEO :vandal:
     
    .
23 replies since 19/12/2008, 12:55   6520 views
  Share  
.