I nuraghi templi o fortezze ?

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  1. .machiavelli.
     
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    Bravo Granitu...bella esposizione. In alcuni punti non mi trovi d'accordo ma devo dire che oltre la metà di quello che dici convince anche me.
    Mando un riassunto del mio modo di vedere le cose...vedrai che i punti in comune sono tanti.
    :serenad:
    Intorno al 1700 a.C. si diffondono le prime costruzioni megalitiche fortificate e i sardi si distinguono dai costruttori delle grandi civiltà dell’Egeo e dell’Est del Mediterraneo per la loro straordinaria abilità tecnica. Nel Campidano, per scarsità di materiali lapidei di grossa pezzatura, si preferiscono i villaggi di capanne rispetto alle fortezze. Solo a Sardara in un territorio di 56 kmq abbiamo 6 villaggi nel Bronzo Medio, tutti in stretto rapporto con un protonuraghe, a fronte degli 11 documentati per il Bronzo Recente. Si prefigura una distribuzione capillare delle linee difensive tracciate dai nuraghi a torre e una rete di villaggi necessaria allo sfruttamento delle risorse delle campagne.
    Le prime cinte murarie megalitiche, provviste di ponte-corridoio a luce rettangolare erano in relazione agli abitati perché non ci sono tracce di torri, e risalgono alla cultura Bonnannaro del 1850 a.C. A differenza delle altre isole occidentali, nelle quali sia la residenza del capo che l’abitato si trovano all’interno delle mura, in Sardegna ben presto si propende per il palazzo-nuraghe che domina sull’abitato.

    Protonuraghe
    E’ una costruzione più antica dei nuraghi classici, pur avendo la stessa funzione di residenza fortificata. Viene edificato con grosse pietre e provvisto di camera ai piani superiori. I più recenti presentano camere anche al piano terra e la volta è a tholos, seppur di sezione tronco-ogivale in luogo di quella ogivale tipica dei nuraghi evoluti.
    L’evoluzione di queste strutture vede la comparsa di corridoi passanti, di scale e di più camere in ogni piano. Gli ultimi attestano una cinta antemurale e un bastione che collega più torricelle come, ad esempio, la fortezza Su Mulinu di Villanovafranca. La complessità di questi edifici non è inferiore a quella dei più grandiosi nuraghi successivi. Generalmente la pezzatura dei massi è di media grandezza con taglio irregolare. Le pietre sono disposte a “nido d’ape”, secondo uno stile definito ciclopico

    Nuraghe
    Considerati gli aspetti formali e la loro dislocazione nel territorio è evidente che i nuraghi potevano svolgere più funzioni: i baluardi monotorre assolvevano a compiti di avvistamento e di controllo delle zone di confine fra territori di diverse comunità; Quelli polilobati erano residenze di capi di piccole comunità; quelli più complessi, con mastio, bastioni e cinta esterna erano le regge dei distretti tribali.
    Col tempo le differenze di rango politico e di disponibilità economica rappresentata da bestiame e proprietà terriera crearono le condizioni per accrescere le distanze fra il re e la restante popolazione. I bastioni più imponenti evidenziano capi di rango più elevato, i re appunto, che guidavano territori più vasti e controllavano capi minori, i principi, che risiedevano in edifici meno imponenti.
    Fra il Bronzo recente e il Bronzo Finale, 1330- 1000 a.C., si sviluppa il cammino dei nuraghi evoluti, con le alte torri slanciate. La prima differenza la troviamo nelle volte ad ogiva, nelle torri laterali alte e nel mastio privo di feritoie, dimostrazione di un progetto maestoso dall’origine. Nella cinta muraria esterna troviamo torri ad un solo piano, per favorire la difesa a più livelli. Nei cortili interni troviamo quasi sempre pozzi o cisterne.

    :vandal:
    Per quanto riguarda la circolarità delle camere devo dire che il cerchio appare nelle curie aristocratiche al di sopra dello strato nuragico del bronzo recente...quindi c'è una trasformazione sicura fra utilizzo ante X a.C. (Re Tespiadi) e post X a.C. (Consiglio degli anziani). Il cerchio e la fune sono utilizzati intorno al 1300 a.C. perchè si nota che prima le camere sono ellittiche, anche in ambito funerario.
    Direi che Dedalo, l'inventore del compasso, sia arrivato in Sardegna verso l'inizio del XIII a.C. e abbia contribuito a migliorare le già alte conoscenze tecnico-architettoniche delle maestranze nuragiche. Da questa data troviamo i nuraghi complessi a tre piani, la volta ad ogiva, la camera circolare e iniziano i conci isodomi.
    :bomba:
    Ciao da Zio Mack.
     
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1229 replies since 1/3/2008, 18:25   26330 views
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