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Judikess4.
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Con i pozzi, proprio no, con le tombe , ni.......
JK
P.S.
E' un nuraghe sul genere Crastu e Orgono...
JK. -
.machiavelli..
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L'architettura a base quadrangolare è micenea...magari qualche architetto del luogo ha fatto un viaggio in oriente e ha copiato ciò che ha visto. Casi isolati non fanno testo. Se volete vi posto qualche immagine. La civiltà nuragica post 1330 a.C. è nota per l'utilizzo di fune e compasso...prima la circolarità non c'era...ma nemmeno l'angolo retto...c'era l'ellisse. . -
dedalonur9.
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CITAZIONE (.machiavelli. @ 23/4/2008, 09:44)L'architettura a base quadrangolare è micenea...magari qualche architetto del luogo ha fatto un viaggio in oriente e ha copiato ciò che ha visto. Casi isolati non fanno testo. Se volete vi posto qualche immagine. La civiltà nuragica post 1330 a.C. è nota per l'utilizzo di fune e compasso...prima la circolarità non c'era...ma nemmeno l'angolo retto...c'era l'ellisse.
ciao!
in che senso dici che l'archtettura a base quadrangolare è micenea? abbiamo esempi di capanne della cultura di Monte Claro a base rettangolare.
anche alcuni pozzi acri se non erro, presentano degli esemplari (pochi) con tempietto a base rettangolare (es: Sos Nurattolos: recinto circolare (come nell TdG) all'interno è racchiuso l'atrio, che porta al pozzo...correggemi se sbaglio
le immagini fanno sempre piacere.
Edited by dedalonur9 - 23/4/2008, 14:27. -
.machiavelli..
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Intendo micenea perchè quel tipo di strutture sono tipiche di quella zona.
Anche a Santa Vittoria c'è una struttura rettangolare...ma la mia osservazione vuole far notare che si tratta di casi isolati...così come potrebbe accadere di trovare un nuraghe in Svezia...
Una civiltà si deve misurare con ritrovamenti continui della stessa tipologia. I casi singoli vanno esaminati con uguale attenzione, ma si devono considerare eccezioni.
dimenticavo...Monte Claro è almeno 300 anni precedente alla civiltà che costruì i nuraghi, inoltre è una facies internazionale (come il campaniforme) quindi si pensa a forti contaminazioni esterne. Per i nuraghi questo non avvenne, gli architetti li hanno edificati quasi esclusivamente in Sardegna.
Edited by .machiavelli. - 23/4/2008, 14:32. -
dedalonur9.
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CITAZIONE (.machiavelli. @ 23/4/2008, 14:28)Anche a Santa Vittoria c'è una struttura rettangolare...ma la mia osservazione vuole far notare che si tratta di casi isolati...così come potrebbe accadere di trovare un nuraghe in Svezia...
Una civiltà si deve misurare con ritrovamenti continui della stessa tipologia. I casi singoli vanno esaminati con uguale attenzione, ma si devono considerare eccezioni.
hai ragione, non mi era chiaro il senso
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arkimastru.
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[QUOTE=Judikess4,22/4/2008, 22:48]
Ebbravo Ark! Una gitarella a Fronte Mola? Guarda bene tutto, in particolare, materiale lapideo, lavorazione ed eventuali restauri in antico..........
JK
P.S.
Quando torni , apri pure il topic "Architettura nuragica e glossario". O giu' di li...
Chissà che questa sia la volta buona.............
e brava JK, si devo andare proprio li, ne ho sentito parlare, visto piante e sezioni ma mai visto di persona, che io sappia non è un nuraghe ADATTATO ma è nato così, a pianta rettangolare e ha tutte le caratteristiche di un normale nuraghe, nicchie, scala, ma invece che essere di forma circolare è tutto rettangolare.
le strutture rettangolari non sono così rare, nel pozzo sacro che sta dalle mie parti vi è una capanna delle riunioni di forma rettangolare, con una lavorazione dei conci da far paura.
Edited by arkimastru - 23/4/2008, 19:47. -
Judikess4.
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CITAZIONEMonte Claro è almeno 300 anni precedente alla civiltà che costruì i nuraghi, inoltre è una facies internazionale (come il campaniforme) quindi si pensa a forti contaminazioni esterne.
Caspita! Questa di Monte Claro mi manca! Sapevo del campaniforme e dell'imbutiforme.
Dove trovo queste informazioni su Monte Claro?
Grazie
JK. -
tholoi.
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[QUOTE=arkimastru,23/4/2008, 19:29] CITAZIONE (Judikess4 @ 22/4/2008, 22:48)Ebbravo Ark! Una gitarella a Fronte Mola? Guarda bene tutto, in particolare, materiale lapideo, lavorazione ed eventuali restauri in antico..........
JK
P.S.
Quando torni , apri pure il topic "Architettura nuragica e glossario". O giu' di li...
Chissà che questa sia la volta buona.............
e brava JK, si devo andare proprio li, ne ho sentito parlare, visto piante e sezioni ma mai visto di persona, che io sappia non è un nuraghe ADATTATO ma è nato così, a pianta rettangolare e ha tutte le caratteristiche di un normale nuraghe, nicchie, scala, ma invece che essere di forma circolare è tutto rettangolare.
le strutture rettangolari non sono così rare, nel pozzo sacro che sta dalle mie parti vi è una capanna delle riunioni di forma rettangolare, con una lavorazione dei conci da far paura.
Attenzione tutte le caratteristiche di un "normale" nuraghe... a corridoio però...
simile a questo:
http://www.neroargento.com/seneghe_gallery.htm
oppure a questo:
http://www.neroargento.com/orgono_gallery.htm
e magari anche a questo, però rettangolare:
http://www.neroargento.com/safogaia_gallery.htm
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adhalar... bienvenido, bienvenue, bene benidu, ben venuto...
non ho capito la tua richiesta... vuoi notizie di MENIR-fallici... o foto... ?
ancora ben trovato...
Shar. -
aladahr.
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...le foto non guastano mai, ma quello che sarebbe interessante capire è la natura del sito, la cultura all'epoca della realizzazione della scultura e così via...
Purtroppo non ho notizie del luogo preciso e del posizionamento del menhir di cui alla foto, infatti è stato conservato dalla famiglia del luogo, la quale dice di tramandarlo da generazioni...
I dati di fatto sono invece i risultati di due ricerche archeologiche svolte negli anni '70, in cui sono stati ritrovati reperti neolitici (vasellame inciso con ungulature, punte di frecce in pietra, scuri litiche in calcare e granito, resti di abitazioni circolari in pietra...). Il tipo di reperti lascia presupporre che non si tratti di insediamento fortificato, nè agricolo, nè legato alla pastorizia ma probabilmente di castello popolato da cacciatori. Del resto potrebbe anche essere un sito in cui si celebravano eventi rituali.
Io sto cercando ritrovamenti simili per verificare le ipotesi e
..............per alimentare fantasie
grazie e appresto,. -
dedalonur9.
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Statua di Filitosa con poster di Guerriero Shardana....
En raison de sa concentration de statues-menhirs, c'est incontestablement l'un des sites majeurs de la Préhistoire Corse. Filitosa offre un incomparable ensemble de monuments mégalithiques, véritables sculptures aux formes le plus souvent anthropomorphes (humaines), qui sont les témoins des grandes civilisations qui régnèrent dans l'île avant notre ère et qui évoquent des rites religieux encore mystérieux.
Bien des interrogations subsistent sur la signification à donner à ces menhirs et statues-menhirs. Les premiers monolithes du Néolithique sont-ils des symboles phalliques élevés par les paysans, dans l'espoir qu'ils fertilisent la terre ? Ou sont-ils les monuments funéraires représentants les chefs guerriers Shardanes, peuple ombrageux confondu sur le temple de Medinet-Abou en Egypte ?
sull'architettura:
Filitosa est le seul gisement de l'île où est démontrée l'antériorité des statues sur les monuments dits "torréens" (unique endroit où les fragments des statues furent ensuite utilisés par les torréens comme matériaux de construction de leur monument "cultuel" élevé au coeur de l'éperon). Son oppidum, avec ses trois monuments et son village torréen, a procuré le quart de tous les renseignements réunis et enregistrés sur la civilisation torréenne corse.
L'habitat villageois présente encore quatre ensembles architecturaux caractéristiques contenus dans une enceinte encore visible : au sud-est, un quartier de petites cabanes aux murs curvilignes en pierres sèches ; à l'est, la base d'un édifice lié à la défense de l'enceinte ; au centre, un monument circulaire à chambre unique auquel on pourrait attribuer un caractere religieux ; à l'ouest, un grand monument elliptique, compartimenté en deux chambres et plusieurs diverticules d'où l'on domine de 60 m une vaste portion de la vallée et la confluence de Sardelle (asséché) avec la riviere de Barcajolo (affluent de la rive gauche du Taravo). Ces constructions turriformes sont à l'origine de l'appellation de "Turrichju" donnée au site.. -
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Ecco: i nostri amati vicini fratelli corsi non esitano a definire le loro STATUE shardana sardi guerrieri di medinet abu. Noi abbiamo 45 statue quarantacinque statue giganti con armature e elmi cornuti... ma gli ARCHEOBUONI ... NO! Non si può assolutamente parlare di queste eresie... ma resteranno SOLI con le loro idee da SANTA INQUISIZIONE da CONTRORIFORMATORI...
SHAR. -
dedalonur9.
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ciao caro Leo.......calma e gesso.....lo ipotizzano ..ma non lo affermano
quello che si può fare è ipotizzare, e lasciare che la scienza segua il suo corso...non siamo a Masada...e non si tratta di uno scontro tra i figli della luce e le forze delle tenebre...
inoltre le fasi sarebbero queste:
prima i menhir fallici
quindi le statue menhir...forse......shardana
quindi al civiltà "Turretana" con i suo nuraghi a corridoio...mi pare 30 in tutto....nel sud della Corsica...dove appunto compaiono i toponimi Serdene...e altri
rimangono però anche le fortificazioni......che mi pare di capire son distinte dai Nuraghi (?!)...ad esempio Cuccuruzzu. -
dedalonur9.
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scoperto allineamento equinoziale a Fiitosa
Enrico Calzolari presenta in anteprima per Artepreistorica.it un suggestivo allineamento astronomico al tramonto equinoziale, formato da due megaliti di Filitosa in Corsica. Le belle immagini parlano chiaro e rivelano un sostrato cultuale corso ancora tutto da scoprire. Filitosa è anche sede di ritrovamento intenso di statue-menhir e statue-stele, rese note dagli studi del Grosjean, datate tra 2600 e 1000 a.C., quindi parzialmente contemporanee della cosiddetta civiltà Torreana, 1600-1000.
I paesaggi furono importanti, ma la natura degli stessi ancora di più. La topografia, il movimento degli astri, i profumi, la selvaggina, il magnetismo geologico: tutto concorreva alla nascita di un luogo sacro. I monumenti preistorici, certo, non servivano a svolgere le consuete attività quotidiane, ma ad agire ed interagire con le forze della natura presenti fra cielo, terra e sottosuolo.
I luoghi sacri - cerimoniali - erano concepiti come un tutt’uno col territorio e gli esseri viventi che vi partecipavano erano fruitori-attori. Gli sciamani lo sapevano ed operavano negli ambienti più speciali: boschi, caverne, fratture, alture, picchi, zone impervie, aree desertiche, ma non solo.
Molti di questi ambienti sono scomparsi, del tutto modificati. Quelli che restano spesso passano inosservati, altri sono per noi solo magnifici paesaggi. Ma non è così semplice. I luoghi hanno energie fisiche profonde ancora poco note, colpiscono appena l’uomo occidentale, ma ben sappiamo quanto le calamità naturali interferiscano sull’umore degli animali (forse non a caso si dice “calamità”).
Ecco che i megaliti, le statue-stele, le pietre speciali, per esempio quelle coppellate, non possono essere avulse dal “luogo” che le ospita. Rischiano di diventare manufatti ancora più oscuri di quanto già non lo siano. Spesso la collocazione di un megalite o di una roccia incisa ci appare incomprensibile, ma i rapporti fra essa e quanto la circonda (o la circondava un tempo) sono essenziali per la lettura integrale di quell’impianto e per comprendere cosa l’uomo abbia voluto fare.
Le motivazioni furono molteplici ed interattive: buona osservazione degli astri, particolare ricchezza faunistica, maggiore incidenza meteorica, espansione della coscienza sensibile. (Laura Leone)
Ancorché molti considerino Filitosa un sito spento e deteriorato - invero è avvenuta una ricollocazione di statue-menhir con criteri di tipo urbanistico - è emerso un bellissimo allineamento al tramonto equinoziale, formato con due specifici elementi megalitici.
Dopo una prima osservazione effettuata in Luglio, in occasione del congresso internazionale “Environnement et Identité en Méditerranée” (Corte – 3/5 luglio 2002) e la convinzione maturata (ipotesi di lavoro) di trovarsi di fronte ad un caso di paleo-astronomia (cioè di astronomia antica, da collocarsi prima della conoscenza della scrittura e quindi del numero) sono state fatte due osservazioni nei giorni 22 e 23
Settembre, le quali hanno confermato l’avverarsi di una perfetta collimazione al tramonto equinoziale fra i seguenti elementi:
1) la sky-line del sito, formata dal crinale del monte che appare sullo sfondo, dietro il quale il sole tramonta;
2) un grande megalite, che appare modellato nella sommità con un angolo appuntito, definito nelle pubblicazioni “monumento cultuale occidentale” (S XIX ed S XX) ; (Foto 1)
3) un megalite modellato a forma di vulva, ponendosi dietro al quale si può osservare l’esatta
collimazione, al momento del tramonto. (Foto 2-3-4)
L’allineamento è godibile dalla parte centrale e preminente del sito di Filitosa, accanto a quello viene presentato nelle pubblicazioni come “monumento centrale”(SIX) (Foto 5) e che può ora definirsi un “osservatorio”.
L’orientazione si verifica anche nelle più tarde costruzioni murarie chiamate “le casette” (Foto 6), che presentano corridoi e diverticoli, orientati secondo il “templum”, cioè lo spazio suddiviso dalle direzioni dei punti cardinali.
Ulteriori ipotesi di lavoro sulla presenza di paleoastronomia in Filitosa sono in attesa di verifica.
Si deve considerare che l’allineamento scoperto è da considerarsi immutato fin dalla preistoria, perché i punti equinoziali dell’orizzonte non sono assolutamente mutati. Ben diversa è la realtà dei punti sostiziali, per i quali occorre introdurre una correzione, dovuta al fatto che attualmente l’arco diurno è leggermente più chiuso (il sole sorge dopo e tramonta prima, rispetto a momenti della preistoria). Dalla differenza rilevata è quindi possibile datare - con la paleo-astronomia - un monumento megalitico che risulti orientato ad uno dei solstizi.
http://www.artepreistorica.it/articoli/art...o=24&p=3&fine=1
Carta dei Castellieri della Corsica meridionale. Dalla disposizione dei castellari della Corsica Meridionale appare la sovrapposizione fra i siti di collocazione di questi monumenti e la linea delle grandi faglie presenti nel territorio.
6- Le casette, Filitosa (Corsica). Dietro il grande 'megalite occidentale' si notano le costruzioni con camere, corridoi, diverticoli e cavità, chiamate in gergo 'le casette'. I camminamenti sono orientati secondo le direzioni dei punti cardinali (concetto del 'templum').
5- Megalite occidentale Filitosa (Corsica). Il 'megalite occidentale', così come appare dal sito ove è posto il 'megalite vulviforme'. Si noti in alto, a sinistra, il piccolo corno ove il sole viene a combaciare al momento del tramonto equinoziale. Si noti come anche il profilo del monte combaci con esso.
4- La cuna del vulviforme, Filitosa (Corsica). La bussola, inserita nella 'cuna ' del megalite vulviforme, indica 267° e ciò ha fornito lo spunto per una ipotesi di lavoro di possibile allineamento equinoziale. Si noti come la carta magnetica indichi che in questa parte del territorio le anomalie magnetiche siano debolissime (da 0 Nano-Tesla a 50 Nano-Tesla, positive). Si noti l'utilizzo di 'cuna', termine di derivazione sanscrita, dal verbo ''çva-yami''.
- Tramonto equinoziale, Filitosa (Corsica). Immagine delle perfetta collimazione fra il sole, il crinale del monte e la punta del grande megalite, visibile in secondo piano. Si noti la grande pregnanza simbolica fra il seggio vulviforme - immagine di nascita di vita - e il sole che scende per toccare la punta del grande megalite, sacralizzandone la portata semantica fallica.
2- Megalite vulviforme, Filitosa (Corsica). Ponendosi al di là del megalite vulviforme, abbassandosi al livello più basso del costrutto, si può osservare il calare del sole, che va a collimare con la punta del grande megalite occidentale e con il crinale del monte. La fotografia è stata ripresa da occidente ed i crinali sullo sfondo sono il luogo dal quale sorge il sole equinoziale.
1- Il monumento centrale, Filitosa (Corsica). Il 'monumento centrale', a fianco del quale è posto il megalite vulviforme, che ha rivelato quindi una posizione tipica da osservatorio. Da notare che statue-menhir intere e frammentate, recuperate durante gli scav,i sono state collocate all'esterno del monumento senza alcun legame astronomico.
Edited by dedalonur9 - 6/7/2008, 09:15.