La stella ad otto punte

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  1. manitowok
     
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    '(la stella a otto punte è un antichissimo riferimento a Venere che, appunto, è "la stella del mattino")'
    estrapolato da
    "I simboli sull’architrave dell’ingresso di San Vincenzo al Furlo"
    (ovvero, estrapolando ancora dal testo riportato sotto le foto: 'il tema della Creazione e della Nuova Creazione')
    http://spazioinwind.libero.it/iconografia/Furlo.htm


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    Il semplice ingresso principale alla bella chiesa romanica di San Vincenzo al Furlo (presso Aqualagna) risale probabilmente al tempo in cui, attorno alla metà del ‘200, l’edificio fu restaurato per alcuni gravi danni subiti in un conflitto locale.

    L’architrave del portale, da alcuni, è stato considerato appartenente al periodo pre – duecentesco della chiesa.

    Vi si trovano simboli relativamente astratti. Considerando una disposizione delle immagini che è frequente nell'iconografia romanica, sulla parte destra, le foglie inserite in una cornice rettangolare, probabilmente alludono alla vita sulla terra non ancora "fecondata" dall’Incarnazione e dal messaggio Cristiano.

    I rami sulla sinistra portano invece tre frutti e dovrebbero alludere invece alla vita "fecondata" dalla venuta del Cristo sulla terra 1).

    I tre cerchi al centro, in questo senso, parrebbero invece richiamare - piuttosto che l’idea di Trinità - quella del Cristo che fu, è e sarà, mentre una serie di altri piccoli figure non fa che sottolineare questa tematica. 2).

    All’estrema destra (poco visibile nell’immagine) si notano sei ruote solari con una al centro; altrettanto interessante è una forma quadrata con una stella a otto punte sull’estremità opposta dell’architrave.

    Seguendo così il senso generale della composizione, sul lato destro, le piccole ruote - se effettivamente sono in numero di sei come si giudica dalle immagini - potrebbero essere un riferimento alla Creazione.

    Sul margine sinistro, invece, la forma quadrata con una stella al centro potrebbe essere connessa con la pianta quadrata (e la forma cubica) della Gerusalemme Celeste (Ap. 21), illuminata, nel caso, dal Cristo che è "stella radiosa del mattino" (Ap. 22,16). 3).

    Note 1). 2). 3).
    1) Si tratta di una tematica ricorrente nelle espressioni simboliche del romanico.

    Ricordiamo come sia la forma quadrata, che quella rettangolare, si riferiscano alla dimensione "terrena" dell’esistenza. La forma quadrata, in altri contesti, può essere anche connessa alla "cubica" Gerusalemme Celeste della fine dei tempi.

    2).Le due "stelline" a sei punte richiamano il 6+6, ovvero il tema della Creazione e della Nuova Creazione (12 è il numero degli Apostoli e quindi della Chiesa); i frutti ei fiori uniti al centro dovrebbero alludere all'Incarnazione, mentre le quattro piccole ruote, raffigurate una nell’altra, ricordano la visione divina di Ezechiele (Ez. 1, 15-16).

    3) Il Cristo glorioso, che è l’agnello che fa da "lampada" alla Città Divina (Ap.21,23) riferisce a Giovanni le parole : -"Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino"-. (Ap.22,16). Per inciso, la stella a otto punte è un antichissimo riferimento a Venere che, appunto, è "la stella del mattino".

    Edited by manitowok - 27/2/2008, 11:29
     
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