Il mistero dell'altare sacro di Santo Stefano-Oschiri

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  1. Ithokor
     
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    Pare sia un unicum in Sardegna, ed ancora non si riesce ad attribuirgli una data certa, le teorie vanno dal neolitico al bizantino.
    Chi lo ha visitato ne è rimasto molto impressionato, una sovrabbondanza di simboli (dalle piramidi alle false porte) che paiono raccontare di un percorso iniziatico di passaggio dalla vita alla morte! Una continuità di culto fino al periodo cristiano-bizantino attestato dalla chiesa vicina.
    Quanti di voi lo conoscevano??

    http://www.sufurrighesu.org/Santo%20Stefano.html
     
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  2. Arvales
     
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    Bizantino non lo sembra...

    Bellissimo io non lo conoscevo davvero e devo dire che mi lascia stupefatto :wacko: dal vivo deve essere meraviglioso :wub:
     
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  3. shardus
     
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    CITAZIONE (Ithokor @ 10/1/2008, 14:09)

    Ithokor
    la prima volta che lo vedo.
    Favoloso...
     
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  4. Ithokor
     
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    Ma infatti, neppure io lo conoscevo. Ieri parlando con una ragazza che studia archeologia, è uscito fuori questo sito meraviglioso, sto cercando di recuperare anche un video.
    ... La nostra cara Sardegna non finisce mai di stupirci!! ;)
     
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  5. angiolo1958
     
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    Ragazzi ma che roba è ???
    E' la prima volta che vedo reperti così diversi dal tradizionale.
    Complimenti

    Judi TU DEVI sapere :B): ....illuminaci !!!
     
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  6. Judikess4
     
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    Non molto.
    Ho visitato il sito durante un caldissimo pomeriggio dello scorso agosto.
    Il roccione dal vivo è ancora piu' impressionante.
    So che è in preparazione uno studio sul sito.
    Il problema di fondo è dimostrare che anche il roccione sia una manifestazione di una facies culturale preistorica.
    Dai cartelli in loco viene definito una sorta di eremo, se ricordo bene, bizantino.
    Dietro al roccione principale c'è un'altra roccia con dei riquadri, ma non profondi come quelli della roccia principale.
    Anche la chiesa è interessante, sulle facciate riporta due facce umane stilizzate in trachite.
    Il sito è circondato da almeno sei domos de janas, definite "a padiglione".
    Effettivamente ricordano la forma di un orecchio.

    Informazioni liberamente tratte da : Guida agli itinerari del territorio di Oschiri-
    A cura di G. Calvia e G. Pala.
    Per ulteriori informazioni: [email protected]
    JK
     
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  7. olmitti
     
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    Sembrerebbe una scritta "geometrica".
    Incredibile.
    Dal simbolo che ricorda l'esedra di una tomba di giganti (in particolare Imbertighe) si direbbe nuragica.
    Unu saludu
     
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  8. angiolo1958
     
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    Certo è molto anomala, che ne pensano gli archeo uff. del nostro forum??
     
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  9. Ithokor
     
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    Ieri su Videolina è andata in onda una trasmissione (due passi per strada... o qualcosa del genere)
    che ha dedicato una puntata proprio a questo sito e ad altri del comune di Oschiri.
    Purtroppo ho visto solo il finale, tra l'altro un'architrave con una scritta e un volto scolpito, inglobati nella
    facciata di una casa del paese, definiti nuragici, anche l'iscrizione...
    Chi l'ha vista??? :(
     
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  10. olmitti
     
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    Come mai il sito www.sufurrighesu.org è expired?
    Unu saludu
     
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  11. Judikess4
     
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    A quanto pare è expired da un pezzo...
    Oggi ho fatto il secondo round...domus e altro incluso!
    Il sig. Giacomo Calvia mi ha autorizzato a dare il suo recapito per chi volesse informazioni in piu'.
    JK
    P.S.
    Andateci, le foto non rendono giustizia!
     
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  12. Ithokor
     
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    è vero nn si apre più... molto strano...
    Fortuna che ho salvato la pag. con le foto in formato pdf!! :P

     
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  13. dedalonur9
     
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    Intendo rispolvere un poco questa discussione, e magari chiedo al Grazioso Amministratore se può spostarla nella sezione Religione....

    qui trovate un articolo corredato da belle immagini

    Altare

    e qui la giusta invettiva di Gianfranco Pintore, contro le negligenze delle sovrintendenze archeologiche, le quali non ci hanno dato la soddisfazione di sapere qualcosa in più su questo curioso sito.

    Pintore blog

    infine chiamerei in causa i nostri archeologhi, e gli chiederei la loro spassionata opinione,

    le nicchiette hanno una impronta antica, in particolare la finta porta, ma anche le nicchie trapezoidali a sesto acuto.
    non mi risulta poi che i Bizantini, avessero la consuetudine di creare altari rupestri di questo tipo, e se anche così fosse, mi chiedo come mai questo sia l'unico da essi creato nell'intera Sardegna.

    So invece che i Bizantini riadattarono altri siti pre-nuragici in Sardegna al culto Cristiano (es: S.Andrea Priu)

    image
     
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  14. Faulas
     
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    La zona in esame pare abbia una vocazione cultuale millenaria. A me pare, da ciò che ho letto, che il sito è stato battutto in tutte le età e le impronte di diversi culti si sono sovrapposte l' une alle altre. Indubbiamente un arcaica presenza nuragica testimoniata da diversi siti intorno e una cospicua presenza di anfratti naturali nella zona suscitano un interesse all' approfondimento degli studi.
    Per interesse vi riporto un trafiletto dal sito del Monte Acuto:




    ".....nel territorio in esame, dove i luoghi di culto attualmente conosciuti sono legati a strutture ipogee, probabilmente da mettere in relazione con il fenomeno del monachesimo di tipo orientale, eremitico o più probabilmente organizzato in laure. Questi insediamenti monastici erano composti da piccole celle sparse ma non distanti tra loro, nelle quali i monaci vivevano in eremitaggio per gran parte del tempo, pur facendo riferimento a luoghi di culto comuni.
    È soprattutto nel Monte Santo, ricco di anfratti naturali e di ipogei artificiali di età preistorica, che il fenomeno sembra attestarsi con particolare evidenza; lo stesso nome dato al monte sottolinea il particolare carattere "sacro" del territorio, che nel pieno medioevo verrà occupato da insediamenti monastici di regola benedettina.
    Il monumento più interessante è senza dubbio Su Crastu de Santu Eliseu (la roccia di Sant’Eliseo), un grosso masso sito ai piedi del Monte Santo, entro il quale è stata ricavata una serie articolata di ambienti: un vano di ingresso trapezoidale, con incavi e ripiani di varia dimensione, da cui si accede ad un ampio vano centrale, sempre trapezoidale, al centro del quale è scavato un bacile, un ambiente di piccole dimensioni, con una piccola finestra e un altro vano quadrangolare. Entro quest’ultimo, illuminato da una finestra, sono ricavati nella roccia sedili e altri piani, forse semplici giacigli. In un ambiente alcuni simboli cristiani incisi nella roccia sembrano suggerire una funzione abitativa, mentre secondo altre ipotesi gli elementi strutturali indicano per il monumento una funzione culturale, comunque legata alla presenza di monaci. Allo stesso utilizzo possano riferirsi anche S’Istampa ’e Sas Fadas e S’Istampa ’e Santu Marcu. Quest’ultima è una grotta (istampa nel dialetto locale) raggiungibile da una terrazza naturale situata sul Monte Lachesos, preceduta da un corridoio gradato. La grotta, evidentemente artificiale almeno in parte, ha pianta circolare ampliata in forma ellittica da un sedile, sul quale si apre un ampio nicchione, in asse con l’ingresso. Come Su Crastu de Santu Eliseu, anche questo ipogeo potrebbe essere collegato alla presenza di monaci eremiti. "

    Saludos

    Edited by dedalonur9 - 14/9/2008, 13:10
     
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  15. dedalonur9
     
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    Su crastu de santu eliseu

    cmq gli insediamenti precedenti non sono Nuragici, ma eneolitici: domus de janas, che io sappia non ci sono reperti nuragici o mi sbaglio?
     
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30 replies since 10/1/2008, 14:09   4868 views
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