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Maleficus.
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Il motto è: «zitto e mura!» e viene rivolto dal capomastro agli operai che durante la fondazione di un edificio rinvengono testimonianze archeologiche.
In tutt'Italia è facile che avvenga di scavare e di trovare resti archeologici... in Sardegna più che altrove. Ma la regola è di far finta di niente... Immaginiamoci il danno economico della sospensione di un cantiere... l'impresario dà un'occhiata ai magnifici mosaici che lo scavatore ha messo in luce e ordina che si distrugga tutto e si faccia il bel palazzo.
Le sovrintendenze non sovrintendono quasi nulla... anzi, alla notizia di un ritrovamento subito si scatenano eserciti di tombaroli che fanno scempio e razzìa di "tesori" che spesso vengono venduti a vil prezzo a collezionisti svizzeri, americani, tedeschi...
Almeno i toscani si sono fatti furbi e fabbricano "ex novo" i reperti antichi... e così riescono a gabbare con stile i collezionisti senza scrupoli e non toccano l'eredità dei nostri lontani avi. Invece i sardi hanno perso l'arte di fondere il bronzo, non abbiamo una tradizione di "falsari"... ai collezionisti gli cediamo i bronzetti autentici, le spade, le navicelle e chissà cos'altro...
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