Monti Prama STATUE GIGANTI: Shardana!

Le statue del XIII sec. a.C.- trovate nel sinis in Sardinia

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  1. dedalonur9
     
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    nel sito di monti prama...ho trovato questo...


    <<l'analisi delle superfici ha evidenziato l’uso di strumenti in metallo,probabilmente in bronzo, quali subbia, scalpello con lama di varie misure (vedi la foto), uno strumento simile ad un raschietto utilizzato per levigare la superficie al pari o insieme ad abrasivi, una punta secca per incidere linee fini di dettaglio, uno strumento per produrre fori che può essere assimilato al trapano, così come è chiaro l’uso di uno strumento simile al compasso con il quale sono state realizzate le linee circolari. Sono stati inoltre rilevati segni che ricordano le tracce lasciate da una gradina anche se quest’ultima compare “ufficialmente” in Grecia solo nel VI secolo AC. Numerose sono ancora le perplessità e le domande in relazione alla tecnica di lavorazione: la mancanza di un sostegno strutturale in ausilio alle caviglie,
    troppo sottili per garantire una posizione eretta sicura; la collezione appare omogenea sia nella tecnica che nello stile mancando diverso livelli di produzione; la complessità della fase distruttiva che ha comportato l’uso di strumenti e tanto lavoro.>>


    Ecco un brano tratto dal pdf Effige

    Le iconografie raffigurate sono sostanzialmente due: pugilatori che si coprono la testa con lo scudo a arcieri. Mentre i primi presentano costantemente caratteristiche simili in tutti i diciassette esemplari, gli arcieri offrono, pur nella frammentarietà dello stato di ritrovamento, numerose varianti.
    I pugilatori (n. 8) sono raffigurati stanti, rigidamente frontali, vestiti soltanto da un corto gonnellino che termina posteriormente con una punta, ed è retto in vita da una larga fascia con due punte sul retro. Il petto è completamente nudo; il braccio destro (n. 9), levato con il pugno alla fronte, è rivestito da un bracciale che copre 1'avambraccio e include anche il pugno, sul cui taglio esterno si situa un elemento allungato sporgente. Nella realtà la guaina doveva essere di cuoio, e l'elemento sporgente, destinato a rendere più terribili, se non addirittura mortali, i colpi sferrati con il taglio del pugno dall'alto verso il basso, doveva essere di metallo. Il braccio sinistro è anch'esso alzato, e regge sopra la testa uno scudo di forma semicilindrica (n. 10). Il capo è coperto da una calotta, nella realtà anch'essa probabilmente di cuoio, che passa sulla

    fronte e ha ai due lati lunghi lacci per fermarla. Lo scudo presenta particolari che ce lo rivelano nella realtà composto di cuoio e legato con lacci a una intelaiatura di legno. Il volto dei pugilatori
    (nn. 10, 11) è costruito secondo la tecnica dei piani giustapposti, destinata alla veduta frontale, di pieno prospetto, ma di notevole effetto anche di profilo. Le fattezze sono contrassegnate da una essenziale stilizzazione, con la fronte fortemente bombata, il netto, brusco e profondo taglio delle arcate orbitali che, con il diritto e rigido aggetto del naso, formano il cosiddetto "schema a T", tipico di una categoria di bronzetti. Gli occhi sono resi con due cerchi concentrici incisi in modo estremamente regolare che sottintende l'uso di uno strumento come il compasso, mentre la bocca è notata da un breve tratto inciso non profondamente. In taluni esemplari il volto è incorniciato dalle trecce, mentre in altri ai lati del cranio si trovano solo le orecchie semicircolari incavate.
    Gli arcieri, conservati in numero di otto, sono ridotti in peggior stato dei frammenti di pugilatori. Sostanzialmente, il torso è rivestito da una corta tunica (n. 12) che, in taluni casi, lascia scoperto il sesso. Solitamente sul petto pende una placca a lati concavi, ma è attestata anche una sorta di armatura o corazza, formata da lacci di cuoio e vimini intrecciati. Alcuni frammenti ci testimoniano anche 1'esistenza di scudi costruiti in modo simile. Taluni arcieri hanno, sulla schiena, la faretra con la spada a fianco, mentre in un pezzo è raffigurata una fascia o stola decorata a triangoli incisi a terminante a frangia. Nella mano sinistra guantata (n. 13) il guerriero tiene 1'arco; in alcuni casi è corto a con la corda tesa, in altri abbiamo frammenti di archi molto lunghi. Il volto (n. 14) presenta le stesse caratteristiche di quello dei pugilatori, ed è coperto da un elmo a calotta crestata ornato da due corni. I polpacci (n. 15) sono difesi da schinieri, ovvero cinti da una fascia decorata a spina di pesce.

    Edited by dedalonur9 - 6/6/2008, 12:19
     
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501 replies since 26/7/2007, 17:17   25467 views
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