Monti Prama STATUE GIGANTI: Shardana!

Le statue del XIII sec. a.C.- trovate nel sinis in Sardinia

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  1. cristianocani
     
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    @ Dedalonur9: non ho mai scritto su wikipedia, ma spero che questo possa darti una mano! Buona lettura a tutti!


    Aggiungo solo qualche notizia sentita all'ultima conferenza tenuta dal direttore del museo archeologico di cagliari, svoltasi pochi giorni fa:

    Le statue sono 45, sicuramente non di meno (chissà che non si trovino altri frammenti), non erano poste sopra le tombe per diversi motivi:
    1 - le tombe erano 33 (quindi ci sarebbero 12 statue in più)
    2 - le tombe erano una attaccata all'altra, e questo esclude ancora che le statue fossero sopra i sepolcri (non ci stavano fisicamente)
    3 - essendo statue a tutto tondo, dovevano essere posizionate in maniera tale che si potessero guardare girandoci attorno, e questo presume un luogo abbastanza ampio

    Come scritto precedentemente da altri forumer, sono state fatte a pezzi appositamente, e buttate nell'area delle tombe a formare una sorta di riempimento (è probabile che le statue siano state distrutte nel VII secolo dai fenici. Ci sono anche tracce di bruciatura, e questo potrebbe essere dato dal fatto che le statue potevano essere accolte in qualche struttura lignea (sia di base che di copertura), questo è avvalorato dal fatto che la superficie delle statue non ha subito gossi degradi derivanti dagli agenti atmosferici (le decorazioni sono praticamente perfette, quasi fossero state eseguite oggi).

    Veniamo ora al problema della datazione:
    Le tombe fanno parte di un santuario (presumibilmente, ma non ancora accertato con sicurezza, visto che il sito è stato scavato solo nell'area sepolcrale). Non è neanche detto che le statue appartenessero a questo santuario.
    Torniamo alle tombe: erano con buona probabilità le più importanti, visto che attorno a queste sono stati fatti altri recinti sepolcrali: uno di questi ci dà un'indicazione fondamentale: le tombe erano poste in fila (quasi a formare una forma a serpentina, verificabile scaricando i documenti dal sito internet del centro del restauro e dal "quaderno" della rivista Darwin (scaricabile dal sito sardegnadigitallibrary della regione), e a causa del limite imposto da questo recinto le ultime 3, non avendo più spazio, sono state affiancate alle precedenti. Abbiamo, quindi, 33 tombe che vanno dalla n°1 verso la n° 33 in ordine cronologico progressivo. Nella tomba n° 25 è stato trovato uno scarabeo, probabilmente egizio, di cui se ne trova una copia perfetta scopera a Tiro (Libano) e datata con certezza al 780 A.C. Perciò le tombe che vanno dalla 1 alla 24 sono sicuramente antecedenti a questa data (quindi VIII-IX secolo A.C.), e quindi anche la presenza del santuario.

    Altro elemento fondamentale riguarda il confronto delle statue con i bronzetti (sappiano che iconograficamente sono praticamente uguali ai bronzetti ritrovati nei santuari di Abini-Teti e Santa Vittoria-Serri). Con buona approssimazione i vari studi affermano che i bronzetti sono dell'età del ferro, non oltre comunque il IX sec. In tutto il mediterraneo i bronzetti delle varie culture seguono la statuaria, riproducendola in forma ridotta (ad esempio i Kouroi greci - http://it.wikipedia.org/wiki/Kouroi ma abbiamo esempi in tutte le culture, come quella etrusca, egizie e quelle mesopotamiche); non si vede quindi il motivo per cui sono in Sardegna sarebbe avvenuto il contrario. Quindi possiamo affermare che ci sono i presupposti per retrodatare ancora una volta le statue di Monte Prama.

    Fatte queste osservazioni, è possibile ipotizzare che ci fosse un santuario molto importante, nel quale erano situate le statue, raffiguranti probabilmente una grossa famiglia aristocratica, e attorno al quale si sono realizzati i recinti funerari (non si sa se i corpi trovati nelle tombe scavate possano far riferimento a questa famiglia) - così come un tempo i nobili venivano sepolti dentro le chiese, possibilmente vicino all'altere, per essere più vicini a Dio, avendo una posizione privilegiata e di prestigio.

    Un'ultima considerazione riuardo all'iconografia: Perchè le statue raffigurano arcieri e pugilatori? Attuando sempre un criterio di similitudine tra i vari popoli del mediteraneo, notiamo che in tutte le culture si hanno raffigurazioni del genere (pugilatori negli affreschi minoici di cnosso e santorini, pugilatori nei bassorilevi assiri, arcieri in praticamente tutte le culture) e la maggior parte delle volte proprio i re venivano rappresentati con queste raffigurazioni (notissimi i bassorilievi egizi e assiri dove i faraoni e i re andavano a caccia o in guerra con l'arco e frecce). Insomma: erano raffigurazioni di persone aristocratiche potenti, e questa tesi avvalora l'ipotesi della realizzazione delle statue da parte di una famiglia aristocratica della Sardegna. Anche se ci sono elementi formali riferibili a contesti orientali (occhi tondi, trecce, posture delle sculture) Bisogna stabilire poi se chi le ha scolpite era del luogo o appartenente a un'altra cultura (si ha la certezza, ad esempio, che le grandi statue etrusche siano di fattura orientale, presumibilmente fatte da botteghe di scultori orientali operanti in Etruria). questo non implica però che le statue siano Sarde, o comunque commissionate da qualche famiglia della nobiltà locale.

    Questo è, a grandi linee, il riassunto dell'incontro di qualche giorno fa. Penso di aver scritto praticamente tutto ciò che è stato detto.

    Edited by cristianocani - 5/6/2008, 01:00
     
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501 replies since 26/7/2007, 17:17   25467 views
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