l'antica onomastica sarda dei Condaghes

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  1. Ithokor
     
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    L’antica onomastica Sarda presente nei Condaghes, preziosissime fonti medievali, ci permette di poter avanzare alcune considerazioni sull’originalità e particolarità di taluni di questi nomi appartenuti a tutti i ceti sociali della Sardinia giudicale, dai servi ai Judikes. Lo studio di queste fonti mi ha permesso di notare che alcuni di essi risultano singolarmente simili ad altri del nord-Europa e del vicino Oriente o a divinità sempre di entrambi i luoghi.
    Molti di essi richiamano gli appellativi di antichi sovrani giudicali che erano usi perpetuare nel tempo il loro utilizzo, in origine gli studiosi propendevano per un’origine non autoctona, solo ultimamente il linguista Giulio Paulis ha sentenziato con cognizione di causa che essi ascendono al periodo precedente l’arrivo dei romani in Sardinia e che con tutta probabilità appartengono all’onomastica Nuragica.
    Se, come tutti gli studiosi ritengono, la formazione giuridica, politica e sociale dei Giudicati abbia rilevanti influssi Bizantini, allora non si spiegherebbe perché i rispettivi sovrani non avessero adottato l’onomastica bizantina: Michele, Cristoforo, Nicola, Cosma etc. (invero nemmeno uno ad eccezione di alcuni Gosantine/Costantino) invece di appellarsi Torkitorius, Ithoccor, Orzocor etc., come fatto giustamente rilevare dallo storico Juanneddu Sedda, il quale considera i Giudicati figli di un lunghissimo processo storico-culturale che ascende al periodo dell’età dell’oro nuragico-shardana, tesi che condivido in pieno.

    GUNNARE
    Attualmente corrotto in Gonare e italianizzato in Gonario, nome di Judikes e Donnikellos. Forse originariamente: GUNNAR, identico al nordico Gunnar, appellativo della divinità Odino-Wodan.

    PARASONE (BARISONE, BARUSONE?)
    Nome di Judikes e Donnikellos, richiama indubbiamente l’appellativo che designa i Sovrani Egizi: Pharaon, Faraone (grande casa).

    ITHOCOR, ITHOCCOR, ITZOCCOR, ITHOKORRE
    Il nome Ietoccor Torceri filius di un cippo di Busachi è lo straordinario precedente del diffusissimo Ithoccor, portato da esponenti dell'aristocrazia giudicale, ed è la prova dell’origine prelatina del nome.

    ITHOR
    Forse abbreviazione di ITHOCOR. Identico al Basco: Ithor.

    OTHOCOR
    Nome di Judike gallurese, simile al germanico Otthokar e all’ungherese Othokar.

    THORKITOR, THORCHITOR, TORCHITORIO.
    Nome di Judikes; identico all’iberico: Torkitor. Nella radice del nome vi è il riferimento alla divinità Vikinga: Thor, radice molto comune nell’onomastica scandinava (Thore, Thorsven etc.).

    THORBENIUS, THORBENI, TORBENO
    Anch’esso ha nel prefisso il richiamo alla divinità scandinava/germanica.

    GAVINU, BAINGIU, BAINZU, AINZU.
    In ricordo del martire turritano Gavino, presente anche in Irlanda e Scozia come Gavin, Kevin, anticamente Gwain (gaelico), ma anche simile alla divinità irlandese dei Tuatha de Danaan denominata: GOIBNIU (il fabbro); ciò farebbe pensare ad un’origine prelatina del nome.

    ORZOKO, ORZOCO, ARSOKO, ORZOKOR.
    Nome di majorales.

    SARAKINU, SARAKINE.
    Sardizzazione medievale di Saracino od origine prelatina? Sarukinu era il nome del sovrano mesopotamico Sargon di Akkad.

    MARIANU, MARJANU, MARJANE/I
    La volpe.

    SALTHAR, SALTHARU
    Nome di Donnikellos; identico al germanico: Salthar.

    AMSICORA, AMPSICORA, AMSIKORRA, AMSIKOR
    Il nome del leggendario condottiero di Cornus/Corra. Amsi-corra?

    DERRICOR, THERICOR, TERICU
    Simile all’ebraico TERIKOR.

    ISKEMOSE
    Pare schiettamente Egizio.

    NUNNUSI
    Anch’esso pare di influsso mesopotamico.

    Altri:
    THIPPARI, ABARO, ACHETORE, ARQUETOR, BUKERI, DATHAN, DAYME, DURISPIL, EGITHU, EGIZU, FLACORE, GASTABAR, GITIMEL, GOLORKI, HONORI, JANNARI, LANAKI, MENOR, PERUKI, PRENAKE, THUNTULE, TOCOELE, TOTORAKE, ZIPARI.

    Saludos a totu!
    Ithokor

     
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    Sapevo che la tua presenza avrebbe portato un contributo prezioso! Alcune tue intuizioni mi gratificano, perchè le avevo IMMAGINATE!
    SARUKIN-SARGON, abbiamo anche SARROK (DA SARRUKIN?)... le doppie...i sardi le usavano, usano con generosità! ;)
    ITHOKOR-ORZOKO.. quale dei due non ricordo, ma nella XXII DINASTIA, quella fondata da SHESONK, generale della Guradia reale shardana, vi era un nome identico.... cercando sul web magari...
    AMPI-KORRA... d'accordo in pieno! la favoletta raccontataci dagli ARCHEOBUONI per cui il Judex di KORNUS sarebbe stato cartaginese, viene a cadere! E poichè il vero nome (tutt'ora esistente) di KORNUS era KAMPU 'E KORRA, ovbe KORRA sta per conchiglia della porpora, la logica e la toponomastica ci diceoono che AMPSI-KORRA era il nome vero dell'Eroe. del resto, pensiamoci un poco: il cognome esiste ancora: KORRAINE! :o:
    SHAR :devil:
     
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  3. Angelo Di Mario
     
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    Ho posto attenzione a PARASONE; il pericolo dell'omofonia, ossia di suoni simili che possono indurre a valutazioni errate, esiste sempre, comunque vorrei avanzare questa soluzione: se la parola è portata a *PARSNA, ci avviciniamo a POR-se-n-na; tenendo conto che la O a quesi tempi non veniva usata, *PAR-se-(n-)na potrebbe andare; in questo modo sarebbe possibile connetterlo all'etrusco PUR-th-ne > *PUR-s-ne, sapendo che TH/ S sono possibili; infatti da questo TH i Romani percepirono la S, dicendo *PUR-s-ne, poi POR-se-n-na; questa *PARSNE potrebbe discendere proprio dal noto PUR-th-ne, in ellenco P()R-ú-ta-nos; radice BAR/ PAR 'casa'; etrusco PAR-nich; ittita PAR-na-s-se-a 'quelli di casa' (F. Imparati, Le leggi ittite). Si sarebbe trattato di un 'TR-i-bu-no < *TAR-i-bu-nus, da TRabs 'casa', TRiibum, ellenico TÉR-e-m-non 'casa'.
    Una richiesta: io non conosco iscrizioni sarde del tempo etrusco; vorrei averne qualcuna, per cercare di scoprire a quale lingua avrebbe potuto appartenere.
    Escluse quelle fenicie, ovviamente.
    Angelo Di Mario
    http://www.etruschi-tirseni-velsini.it
     
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    Le iscrizioni ci sarebbero, ma... perchè escludi quelle FENICIE?... L'alfabeto fenicio risulta essere DERIVATO da quello ANTICO KANANEO e da quello dei PdM (etruscoe shardana compresi)... :rolleyes:
    SHR :devil:
     
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  5. Angelo Di Mario
     
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    Le parole fenicie sono fenicie, non italiche, etrusche, sarde, nè di altra lingua che potrebbe aver lasciato tracce nelle iscrizioni.
    Volevo porre attenzione ai termini presumibilmenti anatolici.
    Angelo Di Mario
     
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  6. olmitti
     
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    CITAZIONE
    Volevo porre attenzione ai termini presumibilmenti anatolici

    Non per essere insistente :rolleyes: :
    ma a quali millenni ci si riferisce?
    Non dimentichiamoci che l'agricoltura (causa della rivoluzione neolitica) è nata nella zona caucasica (9.000 a.c.?) e da lì si è estesa a tutta l'Europa (Sardegna compresa) nei millenni successivi, trasportando nomi e termini che man mano si sovrapponevano o accompagnavano (sinonimi) quelli locali.
    Unu saludu
     
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  7. Angelo Di Mario
     
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    Se vado cercando riscontri con gli Etruschi, a quale millennio pensa che io pensi!
    Al tempo in cui gli Etruschi scrivevano, e quali segni usavano; se i Sardi non hanno mai scritto etrusco, vuol dire che non avevavno parentele linguistiche con loro; però, siccome posseggo TUTTI gli alfabeti italici, e tutti quelli in uso nei milleni prima di Cristo, potrei compiere qualche confronto, cercando affinità con altre culture che non sono etrusche, e non siano fenicie.
    Tutto qui.
    Angelo Di Mario
     
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    Di Mario, Olmitti ha ragione... bisogna tener conto che qui vi sono anche lettori digiuni di certe discipline, anche se magari esperti in altre... dobbiamo sempre cercare di essere al,massimo della chiarezza... è un errore che spesso commetto anch'io quando parlo dei "miei" PdM... convinto che tutti ormai sappiano di... non è così. Anche perchè, se parliamo di etruschi non possiamo limitarci al periodo "Italico" di questa popolazione, visto che io per primo propongo unperiodo anteriore in ASIA MINORE (2000 a.C.)... In quanto alla scrittura, non sarei così categorico... del resto le scritture così dette italiche sono derivate da un ALFABETO che ha avuto la sua evoluzione sempre in asia minore e nel sinai... evolutosi poi, guarda caso prprio grazie ai così detti "fenici".... quanto ai Shardana bisogna anche tener presente che "Essi disprezzavano metter per iscritto le loro conoscenze..." come del resto facevano altri popoli fratelli (Celti...)... ma non certo perchè NON conoscessero la scrittura. Quindi, se pensiamo di trovare docvumenti completi dei shardana, quanto ne possiamo trovare di etruschie cc.. beh! Non è così. Anche se ora posterò un documento IMPORTANTE di una STELE SHARDANA, IN CITTA SHARDANA, CON SCRITTA SHARDANA, CITANTE IL NOME SHARDANA (E anch TURSHA...THARROS....TIRSO...).
    SHAR :devil:

    [IMG]image[/IMG]

    Prima riga in altro: wwqx
    terza riga in alto: wsdqwq
    leggiamo da destra verso sinistra: xqww = TRSS
    " : qwqdsw = B. SRDN.S

    Naturlkamente la ARCHEOBUONERIA UFFICIALE ha sempre sostenuto trattarsi di scrittura Fenicia... ma non ha mai saputo spiegare la scritta TRSS, e ancor meno SRDN... :rolleyes:
    Se accettassero la realtà SCIENTIFICA che quelle città sono precedenti al IX-VIII sec. quindi precedenti all'arrivo dei "loro" fenici... :rolleyes:
    SHAR :devil:
     
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  9. Angelo Di Mario
     
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    Senza vocali è certamente semita; chiamata così, per dire che i Semiti comprendevano anche i Fenici; i quali Fenici impararono a scrivere, stando gomito a gomito, da un sistema diffuso, già adoperato presso gli Europei asianici (termine generico per indicare tutti coloro che si possono ricollegare fino alla preistorica civiltà europea di secoli prima di Cristo, prima, prima ancora dei Sumeri, al tempo dei primi segni che figurano nelle misconosciute "Tavolette tartarie"; e, da poco, nelle tavolette ritrovate presso le ROVINE DI ARATTA
    Se in Sardegna non vi sono iscrizioni etrusche, non vi era la civiltà etrusca; ma una civltà autonoma, da ricondurre a radici DIVERSE; e a costumanze locali...
    Quanto allo scrivere, tutti sanno che una buona parte degli Elleni era contraria alla scrittura; prediligevano la tradizione orale; i Sardi possono benissimo avere riservato per se stessi quel costume, affidato alla sola forza della parola data.
    Poi, poi...diciamocelo con umiltà: la cultura è stata sempre osteggiata; anche oggi gli oscurantisti, di purissima fede, vanno in giro con le fiaccole nascote dentro il cerino della politica e della fede religiosa; spesso, la parola scritta, se era combustibile, è scomparsa dentro il fuoco purificatore, persino con chi l'aveva scritta. Solo la creta, la pietra, il vasellame trascritto e messo nei sepolcri è riuscito a salvarsi dalla furia delle pure mani.

    Ci aggiungo un'importantissima iscrizione fenicia, che ho fatto uscire su rivista, compresa nel mio recente libro "ISCRIZIONI TIRSENE E VELSINIE (etrusche) A CONFRONTO", a pag. 85:

    Testo fenicio b: CIS I, 48; Amadasi e Karageorghis 1977: 89 n° B 40.

    .1 HMSBT 'Z L 'SMN'DNY SRDL BN 'BDMLQRT BN
    .2 RSPYTN MLS HKRSYM
    ".1 Questa stele (funeraria) per SMN'DNY SRDL figlio di 'BDML-QRT, figlio di
    .2 RSPTYTN interprete dei KRESI (*KAR-e-si; *KUR-e-ki, *KUR-e-ti, *KUR-e-re-te-si)."

    perché spiega il nome ricordato da loro, trovato sul posto, dei KRSY > *GREKI, riferito a quelli di CRETA; gente emigrata poi nell'ITalia meridionale; gli ITalici li definirono con la varianza GRECI, anziché *(S/F)EL(l)e(n)ni 'ELleni', come loro si chiamano in patria dal tempo dell'inizio della loro storia, ossia dal dio comune ai V-ELsini/ ELleni; radice SEL, varianze decine: SEL > FEL > VEL > EL..., di VEL-s-na e di *EL-e-s-na > *FEL-e-n-na > *EL(l)-e-(n)-na'.
    Ecco anche la ragione per cui, davanti alle parole greche, sono tentato di premettere ell. anziché gr. .
    Angelo Di Mario

    Edited by Angelo Di Mario - 28/7/2007, 14:56
     
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  10. Bidus
     
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    Leggendo "bronzo" di Antonello Pellegrino, compaiono dei nomi quali: Ajone, Tholis, Orroe, Olai, Orisè, Kesher, Usiala, Lone, Baroe.
    Mi chiedo se sono verosimili.
     
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  11. Ithokor
     
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    No, sono inventati!! L'avesse chiesto a me gliene avrei fornito... unu muntone!! :D
     
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    Pellegrino ha scritto uno dei tanti romanzi ispirati all'epopea SHARDANA del II millennio a.C. ispisrata dai libir di melis e frau... ormai è una moda... ben vengano anche i romanzi, ma rimangono... romanzi. :rolleyes: senza offesa per pellegrino, col quale ci siamo incontrati in un convegno... il suo è comunque un ottimo libro. :vandal:
    SHAR :vandal:
     
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  13. Ithokor
     
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    I karesi sono un'antica popolazione sarda citata anche dalla geografia di Tolomeo... come anche i Kelsitani o Keltini, dice niente questo nome??
     
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  14. Bidus
     
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    CITAZIONE (Ithokor @ 21/8/2007, 11:03)
    I karesi sono un'antica popolazione sarda citata anche dalla geografia di Tolomeo... come anche i Kelsitani o Keltini, dice niente questo nome??

    ...vuoi forse dire Celti?...
     
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  15. Ithokor
     
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    No Bidus, io non voglio dire niente :P Mi limito a constatare certe analogie, così anche per la radice Gal(l), molto diffusa in Sardegna -toponimi e antroponimi- ma non tanto in altri luoghi...
    Non dimentichiamo che i greci massalioti, i primi a diffondere l'etnico: Keltoi e poi i romani quello di: Galli, entrambi relativi ad un luogo non distante dalle foci del Rodano, un terminal per l'arrivo di stagno e ambra nel mediterraneo dal nord europa e prima ancora luogo di arrivo dell'Ossidiana del monte Arci sardo... i Keltini, secondo le varie geografie antiche non stavano molto distanti dal monte Arci...

    Da: www.sardolog.org\tartesso\conclusioni.htm
    (…) Uno fra tutti è la straletta Geografia Tolemaica, dove, oltre a moltissimi nomi di località che sembrano confermare, come proposto da G.Sanna(8) la coesistenza nell'isola di due etnìe principali, una Indoeuropea, l'altra Cananea, preesistenti la presunta età delle colonie fenicie, sono riportati i nomi dei popoli principali presenti allora in Sardegna che dobbiamo leggere con maggior attenzione e rispetto della fonte(9).
    Fra gli altri, vogliamo qui ricordare due nomi, nella forma riportata nei codici ritenuti più antichi, più vicini all'originale Tolemaico :
    1) Kunusitani
    2) Keltini o Kelsitani
    I primi, e lo dice E.Pais(10) la cui autorità non può essere messa in discussione, ricordano i Cineti (o Cinesi) di Erodoto(11); noi con minor timore di alterare un dogma per gli accademici, diciamo che i due nomi coincidono. Erodoto li chiama Kyneti o Kynesi (con la y che "si pronunzia come l'u francese o lombardo"(12)) e la differenza fra i due nomi è rappresentata dal suffisso etnico -itani presente nel codice Tolemaico. Tale popolo è secondo Erodoto quello che abita le regioni più occidentali conosciute dell'Europa ! Vedete allora quanto erano così vicine alla Sardegna quelle estreme regioni Europee a metà del I millennio a.C. ?
    Il secondo nome è altrettanto sorprendente perché, a meno del solito suffisso etnico -itani, di cui è in parte depurata la prima versione, si tratta inequivocabilmente di Celti, il popolo che in Erodoto è appena più ad est rispetto ai Cineti. Proprio così, come ha intuito S.Frau, come riferisce Ecateo, come conferma l'archeologia, un popolo conosciuto come dei Celti, forse i discendenti di coloro che lasciarono quel nome più a settentrione nel continente europeo (dove i locali lo adottarono come loro secondo nome) abitava in Sardegna, distinto dagli altri del luogo, ancora i primi secoli d.C. In tanti diranno : i Celti della Sardegna sono arrivati come deportati in età romana. Ed è qui che si manifesta tutta l'importanza dell'informazione Tolemaica : nessun popolo del continente europeo era conosciuto col nome di Celti già da diversi secoli (pare che ad es. i Galli usassero chiamarsi Celti fra loro, ma non è chiaro allora il significato da loro attribuito al nome !). Possiamo andare oltre e affermare che questo è l'unico documento che lega un popolo di definita appartenenza geografica al nome Celti(13).
    Le conseguenze e implicazioni di questo fatto sono tutte da capire e da studiare. (…)
    Mario Cabriolu
    Villacidro, ottobre 2006
     
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63 replies since 6/7/2007, 20:54   12563 views
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