Egitto

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    Tutankhamon morì cadendo dal cocchio

    una frattura alla gamba gli avrebbe procurato la setticemia

    Secondo un recente studio, il giovane faraone ebbe il fatale
    incidente durante una battuta di caccia nel deserto

    LONDRA - Da quando la sua tomba fu scoperta nel 1922 dall'archeologo Howard Carter, il mistero della sua morte ha sempre affascinato storici e studiosi di tutto il
    mondo. Ora, finalmente, sembra essere stato svelata la causa
    dell'improvviso decesso di Tutankhamon, il giovane sovrano che regnò in Egitto più di
    3000 anni fa. Secondo uno studio di scienziati internazionali, il
    faraone sarebbe caduto dal suo cocchio reale mentre era a caccia e correva
    ad alta velocità nel deserto.

    STUDI - Studi recenti, effettuati con un supertecnologico scanner CT,
    hanno dimostrato che il sovrano al momento del decesso aveva una gamba
    rotta. Adesso nuove prove confermerebbero che il faraone si procurò
    questa frattura mentre era a caccia. Ciò gli avrebbe procurato una
    setticemia (una grave infezione nell'organismo) che sarebbe stata letale:
    «Egli non fu ucciso come molte persone credono» afferma al quotidiano
    inglese Independent Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo
    dell'Antichità egiziane. «Cadendo dal cocchio si procurò questa
    frattura nella gamba sinistra e ciò lo portò alla morte».

    TEORIE E LEGGENDE - Fino ad oggi erano state costruite molte teorie
    su un presunto omicidio del sovrano. La più affascinante leggenda era
    quella nata nel 1968 dopo che le prime analisi a raggi X erano state
    effettuate sulla mummia di Tutankhamon. Gli scienziati del tempo notarono
    un rigonfiamento alla base del cranio e affermarono che probabilmente il
    giovane sovrano era stato ucciso da un colpo ricevuto sulla testa.
    Un'altra teoria affermava che Tutankhamon era nato con diversi problemi di
    salute e sebbene fosse cresciuto tra le coccole e la protezione della
    famiglia, ciò non gli avrebbe evitato una precoce morte.

    PROVE - All'indomani della scoperta, nella tomba di Tutankhamon fu
    trovato un tipico abito da caccia, successivamente abbandonato nelle
    cantine del «Cairo Museum», che il giovane faraone avrebbe indossato il
    giorno in cui morì. Questo vestito era dotato di un busto che serviva a
    proteggere gli addominali del sovrano da eventuali incidenti, ma al
    momento della caduta dal cocchio questo busto non evitò la frattura della
    gamba sinistra di Tutankhamon. Inoltre gli studiosi hanno analizzato la
    ghirlanda di fiori piazzata attorno al collo della mummia: i botanici
    hanno affermato che in essa erano presenti alcuni fiori come fiordalisi e
    matricarie che al tempo della decorazione erano fresche: «I fiordalisi
    e le matricarie presenti nella ghirlanda sono fiori che sbocciano a
    marzo e ad aprile e ciò ci conferma il periodo in cui fu sepolto» dice
    Nigel Hepper della Royal Horticultural Society. E visto che questi fiori
    sbocciano all’inizio della primavera e il complesso processo di
    mummificazione dura circa 70 giorni, Tutankhamon sarebbe morto tra
    dicembre e gennaio: questo periodo corrisponde al tempo in cui nell'antico
    Egitto si celebrava la stagione della caccia.
    Francesco Tortora
    22 ottobre 2007


    http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre...tankhamon.shtml
     
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    Aswan celebra il sole sul volto di Ramses II

    Una speciale celebrazione si tiene oggi per salutare lo splendere del
    sole sul volto della statua di Ramses II.
    Saber Sanad, capo del consiglio locale di Abu Simbel, Aswan, 1202
    chilometri a sud del Cairo, ha dichiarato che la celebrazione si terrà
    nell’ampio spiazzo di fronte al Tempio di Abu Simbel, nell’Egitto Superiore.
    Il faraone Ramses II ha voluto questi imponenti templi per dimostrare
    la sua grandezza e commemorare la vittoria nella battaglia di Kadesh.
    google_ad_request("SX_CATW", 1, 3);
    Una performance folcloristica nubiana ed uno spettacolo di luci e suoni
    attorno al tempio patrimonio dell’UNESCO integreranno il programma
    dell’evento.
    Il sole splende sul volto della statua il 22 febbraio ed il 22 ottobre
    di ogni anno, al compleanno e alla data di incoronazione di Ramses II.

    Fonte: http://www.sis.gov.eg/

    http://sfruttiamo.splinder.com/

     
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    Chi ha rubato il sesso a Tutankhamon?

    sul sun la rivelazione di una ricercatrice egiziana Chi ha rubato il sesso a Tutankhamon? Scomparso l'organo genitale maschile dal cadavere mummificato del re-bambino LONDRA - Chi ha rubato i "gioielli" di Tutankhamon? La domanda campeggia maliziosa sul Sune i "gioielli" di cui si parla non sarebbero (solo) quelli in oro e pietre preziose. Stando all’articolo del tabloid, infatti, anche l’organo genitale maschile sarebbe misteriosamente scomparso dal cadavere mummificato del famoso faraone. Non solo. I tombaroli avrebbero pure tagliato lo sterno del re per prelevare una preziosa collana che era appiccicata alla cassa toracica.
    RAGGI X - La sconvolgente scoperta sarebbe opera della professoressa Salima Ikram dell’Università del Cairo, la stessa che ha rivelato le vere circostanze della morte di Tutankhamon, che non venne ammazzato, come si credeva, bensì rimase vittima di un banale incidente con il cocchio reale, lanciato a tutta velocità nel deserto, durante una battuta di caccia. Nella caduta, il re si sarebbe fratturato una gamba e la setticemia sopravvenuta gli sarebbe stata fatale. Come già fatto per accertare le cause della morte del faraone, anche per scoprire la scomparsa del suo organo maschile la studiosa si è affidata alle analisi ai raggi X. Analizzando, infatti, i referti degli esami compiuti sul corpo di Tutankhamon nel 1926 e confrontandoli con quelli eseguiti nel 1968, la professoressa Ikram si è accorta della scomparsa del "faraonico pene".

    TRA STORIA E MITO - «Tutankhamon è stato mummificato con il suo membro – ha raccontato – e questo si vedeva. È stato davvero un furto di pessimo gusto e credo si sia verificato durante la Seconda Guerra Mondiale». In quel periodo, la tomba del re-bambino era mal vigilata ed è, quindi, probabile che la gente del posto ne abbia approfittato per rubare i "gioielli" del faraone. Ma le teorie in proposito si sprecano. Secondo altri esperti, infatti, il pene di Tutankhamon potrebbe essere stato ridotto in polvere per fare una pozione magica che favorisse la fertilità, mentre un’altra possibile ricostruzione del furto indicherebbe nei soldati inglesi i responsabili del raid criminale, compiuto durante i combattimenti contro le truppe naziste in quella zona del Nord Africa. La bara d’oro pesante quasi 110 chilogrammi nel quale era contenuto il corpo mummificato di Tutankhamon venne scoperta dall’archeologo inglese Howard Carter nel 1922, all’interno di un sarcofago di pietra. I
    risultati delle scoperte della Ikram verranno resi noti nella trasmissione televisiva «Tutankhamon: Secrets of the Boy King», in onda il 30 ottobre su Five Tv.
    Simona Marchetti
    29 ottobre 2007

    http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre...tankhamon.shtml

    Rubato pene a Tutankhamon? Falso

    L'Egitto smentisce ipotesi di esperta
    Nessun furto, nessuna perdita. Il direttore del Consiglio superiore
    delle antichità Zahi Hawass smentische l'ipotesi avanzata da una
    professoressa dell'Università americana del Cairo sul furto del sesso del più
    famoso faraone d'Egitto, Tutankhamon. "E' tutto falso. Il pene - ha
    spiegato Hawass - è caduto nella sabbia due anni fa per fare una tac alla
    mummia ma l'abbiamo subito recuperato".
    E' stata l'esperta Salima Ikram, in un documentario trasmesso dalla
    televisione britannica Channel Five, ad affermare di aver scoperto la
    scomparsa del sesso reale dopo aver paragonato le radiografie della
    mummia del 1926 con quelle del 1968.

    Per la professoressa il furto sarebbe avvenuto durante la Seconda
    guerra mondiale, quando la tomba di Tutankhamon era poco sorvegliata.
    Un'altra ipotesi è che il pene sia stato fatto sparire dai soldati inglesi,
    impegnati in Nordafrica.

    "E per quale motivo avrebbero dovuto rubare il pene? Per venderlo? Come
    avrebbero provato che era proprio quello di Tutankhamon?", ha
    commentato il direttore del Consiglio superiore delle antichità che liquida
    l'esperta: "La Ikram è una che cerca fama".

    La tomba del faraone bambino, scoperta nel 1922 dall'archeologo
    britannico Howard Carter, conteneva un tesoro di oggetti in oro di oltre 1,2
    tonnellate.

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo385823.shtml

     
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    ANCORA TUTANKAMON: SVELATO IL VISO DEL FARAONE

    Prosegue la politica di mediatizzazione del patrimonio egizio
    Roma, 4 nov. (Apcom) - E adesso il mondo potrà scrutare il viso del
    più enigmatico dei faraoni, Tutankamon, morto a vent'anni dopo dieci
    sul trono. Esattamente 85 anni fa la sua tomba fu aperta
    dall'esploratore inglese Howard Carter (con annessa coda di 'sventure' contro gli
    spericolati archeologi, colpiti dalla cosiddetta maledizione del faraone).
    Da oggi, la mummia del 'faraone fanciullo' è esposta in una teca a
    temperatura controllata, per la prima volta, all'interno della tomba nella
    Valle dei Re, a Luxor.
    E' una nuova tappa dell'efficace politica mediatica condotta
    dall'egittologo Zahi Hawass, che da quando ha preso le redini dell'archeologia
    egiziana è riuscito a mettere in vetrina il patrimonio culturale del
    paese, in particolare con una serie di documentari di grande successo in
    Gran Bretagna (il più recente la settimana scorsa spiegava, sulla base
    di indizi abbastanza labili, che proprio Tutankamon sarebbe morto in un
    incidente di caccia). Difatti è la Bbc che oggi dà grande rilievo alla
    messa in vetrina, stavolta, del faraone stesso. Evento senza
    precedenti: si calcola che dall'apertura della tomba solo una cinquantina di
    persone abbiano veduto l'interno del sarcofago di Tutankamon.
    A oltre tremila anni dalla morte, il viso del faraone è quasi intatto
    grazie al processo di mummificazione - alcuni esperti del resto si
    sono prodotti recentemente in una ricostruzione al computer del volto.
    La sua tomba rivelò un tesoro che affascinò il mondo. Zahi Hawass
    sostiene ora che il sarcofago dorato e altri reperti che sono ancora nella
    tomba sono messi in pericolo dall'umidità e dal calore che arrivano
    con le folle dei turisti. La mummia è dunque stata estratta dal sarcofago
    e messa nella sua teca a temperatura controllata, nell'anticamera
    della tomba, principalmente, secondo l'egittologo, a scopo protettivo.


    http://notizie.alice.it/notizie/esteri/200...ml?pmk=nothpest


    **************

    Egitto, il volto di Tutankamon per la prima volta in mostra

    LUXOR, Egitto (Reuters) - L'Egitto ha messo in mostra la mummia del
    faraone bambino Tutankamon nella Valle dei re, dando per la prima
    volta ai visitatori l'opportunità di vedere il volto del governante che
    morì oltre 3.000 anni fa.
    Nella stanza dalle luci soffuse, gli operai hanno rimosso il
    coperchio dorato del sarcofago e hanno inserito la mummia in un contenitore di
    vetro acrilico a temperatura controllata nell'anticamera della tomba.
    Da un lato si può osservare il suo volto, mentre un lenzuolo bianco
    copre il suo corpo, lasciando visibili i piedi.
    Zahi Hawass, capo degli archeologi del governo egiziano e
    appassionato promotore dell'antico Egitto, ha supervisionato l'operazione,
    trasmessa in diretta tv da alcuni canali.
    "Il volto di Tutankhamon è diverso dal volto di qualsiasi altro re al
    museo del Cairo", ha detto Hawass ai giornalisti.
    La mummia sarà visibile al pubblico da domani.
    L'archeologo britannico Howard Carter scoprì la tomba del faraone
    nella valle dei rei, a Luxor, nel 1922.
    I suoi tesori, compresa la famosa maschera funeraria, stupirono la
    comunità archeolgica.
    Benché il tesoro abbia fatto il giro del mondo, la mummia è stata
    esaminata nel dettaglio solo poche volte.



    http://today.reuters.it/news/newsArticle.a...IA.XML&ImageID=

     
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    Tutankhamon, svelato il viso del faraone

    http://www.lastampa.it/multimedia/multimed...6376&tipo=VIDEO
     
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    archeologia: scoperto canale tra il nilo e cave di assuan

    Roma, 8 nov. - (Adnkronos) - E' stato ritrovato un canale di
    collegamento tra il Nilo e le antiche cave di pietra di Assuan, in Egitto. La
    scoperta e' stata effettuata da un'equipe condotta dal professor Adel
    Kelany, ispettore del Supreme Council of Antiquities, ed e' stata
    annunciata durante la Second International Conference on Geology of the Tethyr
    alla Cairo University. Gli studiosi - informa il sito internet
    Archeogate - infatti ipotizzavano gia' da tempo l'esistenza di un canale che
    servisse al trasporto di grandi blocchi di pietra dalle cave di Assuan al
    Nilo. Alcuni test scientifici non invasivi sono stati effettuati da
    Richard R. Parizek, professore di geologia alla Penn State University.
    Un team di archeologi diretti da Hourig Sourouzian sotto l'egida
    dell'Istituto Germanico del Cairo e il Supreme Council of Antiquities ha
    dato avvio al "Colossi of Memnon and Amenhotep III Temple Conservation
    Project", abbreviato in "Memnon/Amenhotep III Project". I lavori si
    concentreranno nell'area del "tempio dei milioni di anni" di Amenhotep III,
    che doveva essere il piu' grande ed imponente tempio dell'antichita'
    egizia. Attualmente sono conservate soltanto due statue colossali del
    faraone, note come "Colossi di Memnone".
    Gli scavi, che sono solo all'inizio, hanno gia' permesso di portare
    alla luce numerose statue della dea Sekhmet leontocefala - finora ne
    sono state scoperte 72 - ed un'immagine di Amenhotep III con la regina
    Teye.

    http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=130841


     
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    EGITTO; TUTANKHAMON, POTRANNO VEDERLO SOLO 400 PERSONE AL GIORNO

    Il Cairo, 11 nov. (Apcom) - L'Egitto limiterà il numero di visitatori
    della tomba del faraone Tutankhamon a 400 persone al giorno a partire
    dal primo dicembre, prima di chiudere la tomba per una durata
    indeterminata nel maggio 2008 al fine di procedere ad un suo restauro. E' quanto
    ha indicato oggi il capo delle antichità egizie, Zahi Hawwas.
    Il viso di Tuthankamon, proclamato faraone a soli nove anni, è stato
    scoperto e reso visibile al pubblico domenica scorsa per la prima volta
    dalla sua morte avvenuta più di tremila anni fa. La mummia del
    faraone-bambino è stata mantenuta nella tomba, ma spostata dal suo sarcofago
    in oro massiccio per essere esposta in una vetrina in vetro climatizzata
    al fine di favorirne la conservazione. La tomba ed il suo monumentale
    tesoro furono scoperte il 4 novembre 1922. Tutankhamon ha regnato dieci
    anni ed è considerato come il dodicesimo faraone della diciottesima
    dinastia dell'Egitto.

    http://www.tendenzeonline.info/apcom/view....1111_000094.xml

    ****************

    Egitto limiterà visite a tomba di Tutankhamon
    domenica, 11 novembre 2007 6.37


    CAIRO (Reuters) - L'Egitto limiterà i visitatori alla tomba del
    faraone Tutankhamon a 400 ingressi al giorni dal primo dicembre e la
    chiuderà dal maggio 2008 per lavori di restauro sulle pitture alle pareti. Lo
    ha annunciato oggi il governo.
    Un comunicato del Consiglio supremo delle antichità dice che
    l'obiettivo è di preservare la tomba, ma non fornisce altri dettagli.
    La faccia del faraone bambino è stata posta in mostra nell'anticamera
    della tomba la scorsa settimana, mentre il corpo mummificato è stato
    spostato dal sarcofago di pietra in una teca di plexiglas.
    Il capo degli archeologi, Zahi Hawass, ha detto che la nuova
    disposizione proteggerà la mummia dai danni provocati dal respiro delle
    centinaia di visitatori che inumidiscono l'aria.
    Secondo il comunicato, la tomba nella Valle dei Re, vicino alla città
    meridionale di Luxor, accoglierà 200 visitatori nel mattino e 200 nel
    pomeriggio, con una pausa in mezzo.
    I lavori di restauro sui muri saranno i primi da quando l'archeologo
    britannico Howard Carter ha scoperto la tomba intatta nel 1922.


    http://today.reuters.it/news/newsArticle.a...TUTANKHAMON.XML


     
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    LONDRA ASPETTA TUTANKHAMUN

    LONDRA - Per la prima volta dal 1972, quando una mostra al British
    Museum restò aperta per ben 9 mesi con un record di 1,7 milioni di
    visitatori, i tesori di Tutankhamun verranno esposti a partire da giovedì
    all'arena O2 di Londra. Una mostra colossale e attesissima, i cui proventi
    serviranno anche a salvare dall'oblio i 35.000 oggetti conservati nel
    museo del Cairo, in attesa di abbandonare il vecchio edificio del 1902
    per una moderna sede vicino alle piramidi di Giza.

    "Quando Tutankhamun era venuto in Inghilterra 35 anni fa, l'Egitto non
    ci aveva guadagnato nulla", ha detto Zahi Hawass, segretario generale
    del Corte Suprema per le Antichità egiziana. Al contrario di allora, la
    mostra all'O2 di Greenwich, sulle sponde del Tamigi nel sud est di
    Londra, mira a raccogliere circa 100 milioni di euro per la conservazione,
    con circa i due terzi dei 21 euro del biglietto di ingresso destinati
    al salvataggio dei tesori egiziani.

    Tra gli oggetti in mostra, tutti vecchi di almeno 3.000 anni, vi sono
    50 manufatti provenienti dalla tomba del giovane faraone e un'ottantina
    di altri oggetti rinvenuti in altre tombe, tra cui la splendida bara
    dorata della sacerdotessa Tjuya, bisnonna di Tutankhamun, la testa
    allungata di Amenhotep IV, il tappo di un vaso canopo raffigurante la regina
    Kiya e un imponente statua di Akhenaten, considerato il padre di
    Tutankhamun.

    Parte della mostra sarà anche una galleria dedicata alla storia di
    Howard Carter, l'archeologo britannico che nel 1922, dopo anni di
    approfondite ed estenuanti scoprì la tomba di Tutankhamun. Il British Museum ha
    offerto il suo appoggio logistico alla mostra, aiutando i curatori e
    fornendo materiale. Per pubblicizzare l'evento inoltre, per tutta questa
    settimana alcune delle più famose attrazioni turistiche della città -
    tra cui lo stesso British Museum, la Torre di Londra, l'Arco di
    Wellington e la ruota panoramica London Eye - verrano illuminate di notte con
    una luce dorata, per ricordare a tutti l'apertura della mostra
    sull'"Età d'oro dei faraoni".

    "Il 2006 è stato un anno record per il numero di turisti stranieri che
    hanno visitato Londra e mostre grandiose come quella su Tutankhamun
    non fanno altro che ampliare la varietà di attrazione che la città offre.
    Un grande evento come questo rappresenta un'enorme opportunità per
    Londra e siamo felici di essere l'unica città europea ad ospitare questa
    mostra", ha detto James Bidwell, direttore dell'ente turistico di
    Londra, Visit London. 'Tutankhamun and the Golden Age of the Pharahos'
    resterà aperta fino al 30 agosto del prossimo anno. Oltre 325.000 biglietti
    sono già stati venduti o prenotati.


    http://www.ansa.it/opencms/export/site/not...l_66057009.html




    Robbie Williams 'faraone' della musica

    13 novembre 2007

    ROMA - Sarà la Piramide di Cheope, che di trova nella piana di Giza, la
    più originale sala d'incisione al mondo. Il secolare edificio egiziano
    è stato scelto dalla pop-star per incidere il suo prossimo lavoro
    discografico.

    La decisione, evidentemente eccentrica, è stata motivata dallo stesso
    Williams dal piacere di godere dell'acustica che offre un luogo così
    antico. "E' il posto con la miglior acustica del mondo - ha spiegato uno
    degli appartenenti all'entourage di Williams - Andrà in Egitto e canterà
    dei pezzi all'interno della piramide per capire che tipo di suono esca
    fuori".

    A questo nuovo disco Robbie tiene moltissimo: ci lavora già da qualche
    mese, con il produttore Mark Ronson e il suo autore storico Guy Chamber
    ed ha deciso che sarà sulle orme dei faraoni il prossimo mese e si
    fermerà al Cairo per alcuni giorni.

    http://www.diregiovani.it/gw/producer/dett...spx?id_doc=5656
     
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    Cervello: test italiano spieghera' misteri piramide Cheope

    Verra' eseguito da responsabile neuropsichiatria Macerata

    (ANSA)-MACERATA, 1 DIC - Un esperimento nella piramide di Cheope, per verificare se vi siano influssi tali da modificare i ritmi elettrici cerebrali. Verra' eseguito per la prima volta giovedi' prossimo da Maurizio Pincherle, responsabile del Servizio di neuropsichiatria infantile della Zona territoriale 9 di Macerata.'E' noto che da sempre - spiega Pincherle - nella piramiche ci sono stati episodi di disorientamento spaziale e temporale. Potremo verificare scientificamente questo fenomeno'.

    http://www.ansa.it/site/notizie/ regioni/marche/ news/2007- 12-01_101117068. html
     
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    Fonte:
    http://news.xinhuanet.com/english/2007-12/...ent_7185514.htm

    Data: 02.12.07

    RESTI DI UNA DIGA DI 4,000 ANNI OR SONO TROVATI NELL’EGITTO SUPERIORE

    Resti di un’antica diga databile a 4,000 anni or sono, sono stati
    scoperti nell’Egitto Superiore.
    Il Segretario Generale del Supremo Consiglio di Antichità Egiziano,
    Zahi Hawass, ha dichiarato sabato che l’antica diga è stata trovata a
    pochi metri di distanza dal tempio di Karnak a Luxor, circa 5,000 km a
    sud del Cairo.
    La scoperta è stata effettuata da un team archeologico
    franco-egiziano, al lavoro a Luxor dallo scorso mese di marzo.
    “La diga, di 230 metri di lunghezza, fu costruita durante il Medio
    Regno dell’antico Egitto, per proteggere il tempio dalle piene del Nilo”
    ha dichiarato Hawass, sottolineando l’importanza della scoperta, che
    dimostra come gli antichi Egiziani fossero esperti anche nella
    costruzione di dighe.
    La scoperta porta nuova attenzione sull’antica città egiziana, che
    alcuni archeologi ritenevano non avesse più alcun segreto da rivelare.
    Il team ha anche dissotterrato resti di un bagno romano costruito nel
    I secolo d.C. ed una giara di argilla contenente 316 monete da
    differenti periodi storici.


    Newsletter Archeologica
    www.laportadeltempo.com



     
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    Il vetro dei faraoni

    La riproduzione di un'antica fornace di Amarna, sulle rive del Nilo,
    dimostra per la prima volta che gli egizi erano in grado di produrre il
    materiale oltre tre mila anni fa

    Gli antichi egizi producevano il vetro o lo importavano dal Vicino
    Oriente per poi lavorarlo? Gli scavi effettuati in Egitto negli ultimi anni
    hanno indotto gli esperti a ipotizzare indirettamente che essi fossero
    in grado di produrre questo materiale già dal 14esimo secolo prima di
    Cristo. Per dimostrarlo, gli archeologi britannici Paul Nicholson
    dell’Università di Cardiff e Caroline Jackson dell’Università di Sheffield
    hanno costruito una copia fedele di un’antica fornace e l’hanno messa in
    funzione, riuscendo a produrre vetro dalla sabbia locale, proprio come
    si pensa facessero gli egizi.Nicholson è a capo di un'equipe della
    Egypt Exploration Society che, dal 1983, studia il sito archeologico di
    Amarna, sulle rive del Nilo, ritenuto il più antico luogo al mondo per la
    produzione del vetro. El-Amarna è il nome moderno della località ove
    sorgeva l’antica città di Akhetaton, la capitale del regno del faraone
    Akhenaton (Amenofi IV) che regnò fra il 1352 e il 1336 a. C.,
    passato alla storia come il “faraone eretico” per il suo tentativo di
    instaurare una nuova religione basata sul culto del dio Aton.
    Gli studiosi hanno anche dimostrato che la produzione di vetro era solo
    una parte di un sistema industriale che prevedeva altri processi di
    manifattura alle alte temperature. I rinvenimenti hanno infatti portato
    alla luce attrezzi per la produzione di pigmenti blu e di ceramiche
    utilizzate per la produzione di amuleti e di decorazioni architettoniche.
    Vicino al sito sorgeva anche uno dei principali templi della città,
    probabilmente decorato con i materiali prodotti sul luogo, così come molti
    altri edifici pubblici. “Non sapevamo con certezza se il vetro lavorato
    per produrre i manufatti finora rinvenuti nel sito fosse prodotto in
    loco o venisse importato", ha dichiarato Nicholson, "ora credo sia
    evidente che artigiani esperti fossero in grado di produrlo autonomamente e
    che fossero anche coinvolti in altre industrie manifatturiere”. (s.s.)

    http://www.galileonet.it/news/9260/il-vetro-dei-faraoni

     
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    AGGIORNAMENTO SULLA SPEDIZIONE SFINGI 2007 II

    Un comunicato del Dottor Diego Baratono:

    Torino 29 Novembre 2007 - si comunica alla comunità scientifica
    internazionale, che lo scorso 24 Novembre 2007, si sono nuovamente
    effettuati rilevamenti nell'area da me individuata nei pressi della piana di
    el-Giza (per le immagini al momento si consiglia di prendere attenta
    visione dei vari documenti già apparsi in precedenza su questo sito web).

    In base all'analisi dei dati oggettivi emersi e testati durante la
    nuova esplorazione in loco, oltre a confermare quanto già detto in
    precedenza, consentono ora d'attestare con solida ed inequivocabile certezza
    scientifica che nell'importantissimo sito in discorso esistono due
    insediamenti litici di primaria rilevanza archeologica.
    Le due aree d'interesse confermano pertanto l'antropizzazione della
    località. I due apprestamenti documentati, erano con ogni probabilità
    parte di un'unica "fabbrica". Risultati completamente sconosciuti, i due
    insediamenti si sono stabiliti essere risalenti con un certo margine
    di sicurezza al periodo del Paleolitico Superiore. Le conseguenze di
    questa eccezionale scoperta hanno implicazioni di grande portata,
    consentendo l'auspicata rilettura di quelle inesattezze che, ad oggi, non
    hanno permesso di comprendere pienamente una parte importante della
    storia dell'Egitto Antico.
    Si è ora in attesa di ulteriori e più approfondite analisi del sito,
    che saranno condotte mediante scansione satellitare ad infrarossi. I
    presupposti, in base ad alcuni elementi già individuati seppur ancora da
    verificare, fanno cautamente pensare a nuovi ed ancor più
    straordinari sviluppi in merito.
    Diego Baratono

    http://www.laportadeltempo.com/Egitto/eg_291107(DB).htm

    "Le tre Piramidi di el-Giza furono costruite dall’alto".

    http://www.laportadeltempo.com/Egitto/eg_111207.htm
     
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  13. Gratia
     
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    I misteri di Kanrak

    di Isabella Berardi giovedì 20 dicembre 2007

    Chi l’ha detto che l’ingegneria è una scienza moderna? A ulteriore
    riprova delle abilità costruttive degli antichi, c’è una nuova scoperta
    archeologica che interessa l’Egitto e in particolare il tempio di Amon a
    Karnak.

    Risale a qualche giorno fa, il ritrovamento degli antichi bagni
    cerimoniali del tempio, dell’entrata privata del faraone e dei ruderi di un
    enorme muro costruito più o meno 3000 anni fa, per difendere l’intera
    struttura dalle piene del Nilo.

    Più qualche migliaio di monete di bronzo, la cui scoperta è passata
    sotto tono visto il tenore delle altre cose rinvenute, che condurranno
    gli archeologi, e in primis Mansour Boraik, supervisore generale per il
    sito archeologico di Luxor, a ridisegnare interamente la mappa del
    tempio di Karnak.

    Infatti, oggi il Nilo scorre a circa 200 metri dal tempio, ma
    anticamente era probabilmente molto più vicino alla struttura. Talmente vicino
    da costringere gli ingegneri egiziani a edificare un enorme muro per
    proteggere l’edificio dalle annuali piene del fiume.

    Gli archeologi sono giunti a questa conclusione dopo i ritrovamenti
    di questi giorni, che sono avvenuti nel corso di alcuni lavori di
    routine alla facciata del tempio.

    Ma quali sono le dimensioni di questa antica infrastruttura? I resti
    rinvenuti misurano sette metri di lunghezza per 2,5 di altezza, ma
    secondo il celeberrimo Zahi Hawass potevano essere notevolmente più grandi.
    Secondo il parere dell’illustre archeologo, questo è il più grande
    muro di protezione mai ritrovato in Egitto.

    Il tempio di Amon, il dio nascosto antropomorfo, caratterizzato da
    una tiara con due piume di falco, fu il fulcro dell’attività religiosa e
    politica tra il 1580 e il 1085 a.c., durante il cosiddetto Nuovo Regno.


    La sua pianta è estremamente complessa ed è ancora oggi al vaglio
    degli scienziati, anche a causa della presenza di numerose costruzioni
    appartenenti ad epoche diverse che ne rendevano difficile la lettura già
    ai tempi di Erodoto e Strabone.

    Nel periodo più importante, il tempio si caratterizzava per la
    successione di cortili, colonnati e sale ipostile, cioè sostenute da colonne,
    che decrescevano man mano che ci si avvicina al luogo riservato ai
    sacerdoti e ai misteriosi riti in onore del dio.

    Legate al culto di Amon, la divinità che i faraoni avevano
    ringraziato dopo le campagne vittoriose in Siria e Mesopotamia, sono anche le
    statue con corpo di leone e testa d’ariete che si ritrovano un po’
    dovunque nella struttura.

    Esse sarebbero il simbolo della stessa divinità, sintesi di Ra e di
    Harmakhis, gli antichissimi dei solari del Delta del Nilo.

    http://www.ilreporter.com/articolo.aspx?LA...DART=489&PAGE=1
     
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  14. Gratia
     
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    Servono soldi, e l'Egitto pensa al copyright sulle Piramidi

    Il governo del Cairo ha precisato
    che la «nuova legge proibirà la
    duplicazione dei monumenti storici»

    IL CAIRO
    L’Egitto intende proteggere il suo patrimonio archeologico con una legge sui diritti d’autore che gli consenta di chiedere indennizzi agli autori di riproduzioni delle piramidi, delle sfingi e di tutti i suoi monumenti antichi.

    Zahi Hawass, il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità (Csa), ha giustificato questo provvedimento con la necessità di individuare fondi per il mantenimento dei siti archeologici. «La nuova legge proibirà completamente la duplicazione dei monumenti storici egiziani», ha dichiarato alla France Presse, precisando che avrebbe portata internazionale. Il titolare delle antichità egiziane ha sottolineato che il Parlamento esaminerà prossimamente un progetto di legge redatto dal governo in tal senso. Ha inoltre affermato che questa misura non nuocerebbe agli artigiani egiziani.

    «L’Egitto è legittimamente l’unico detentore dei diritti di riproduzione di questi monumenti e può beneficiarne finanziariamente allo scopo di restaurare, mantenere e proteggere i monumenti egiziani», ha affermato. La legge «non proibirà» tuttavia «agli artisti egiziani o stranieri di trarre vantaggi dai disegni o dalle riproduzioni dei monumenti egiziani e faraonici, purché non ne facciano riproduzioni esatte», ha sottolineato.

    A suo giudizio, «gli artisti devono potersi ispirare a tutto ciò che li circonda e in particolare ai monumenti». Interpellato sul caso del Luxor Hotel di Las Vegas, che si descrive nel suo sito internet come «il solo edificio sotto forma di piramide al mondo», Hawass ha ritenuto che non si trattasse di una «copia esatta dei monumenti faraonici, malgrado la sua forma» e ha sottolineato che la sua sistemazione interna è diversa da quella delle piramidi.

    Le dichiarazioni di Hawass arrivano dopo che il quotidiano egiziano d’opposizione Al-Wafd ha chiesto nella sua edizione di domenica al complesso alberghiero di Las Vegas di destinare una parte dei suoi ricavi alla città egiziana di Loxor, dove si trova la leggendaria valle dei re. «Trentacinque milioni di turisti visitano Las Vegas per vedere la riproduzione della città di Luxor mentre appena sei milioni visitano la vera città egiziana di Luxor», si è rammaricato il quotidiano.

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...28739girata.asp

    **************

    EGITTO; SERVONO SOLDI, IL CAIRO PENSA A COPYRIGHT SU PIRAMIDI

    Il Cairo, 26 dic. (Apcom) - L'Egitto intende proteggere il suo
    patrimonio archeologico con una legge sui diritti d'autore che gli consenta di
    chiedere indennizzi agli autori di riproduzioni delle piramidi, delle
    sfingi e di tutti i suoi monumenti antichi. Zahi Hawass, il segretario
    generale del Consiglio supremo delle antichità (Csa), ha giustificato
    questo provvedimento con la necessità di individuare fondi per il
    mantenimento dei siti archeologici. "La nuova legge proibirà completamente la
    duplicazione dei monumenti storici egiziani", ha dichiarato alla
    France Presse, precisando che avrebbe portata internazionale. Il titolare
    delle antichità egiziane ha sottolineato che il Parlamento esaminerà
    prossimamente un progetto di legge redatto dal governo in tal senso. Ha
    inoltre affermato che questa misura non nuocerebbe agli artigiani
    egiziani. L'Egitto è legittimamente l'unico detentore dei diritti di
    riproduzione di questi monumenti e può beneficiarne finanziariamente allo
    scopo di restaurare, mantenere e proteggere i monumenti egiziani", ha
    affermato. La legge "non proibirà" tuttavia "agli artisti egiziani o
    stranieri di trarre vantaggi dai disegni o dalle riproduzioni dei
    monumenti egiziani e faraonici, purché non ne facciano riproduzioni esatte",
    ha sottolineato. A suo giudizio, "gli artisti devono potersi ispirare
    a tutto ciò che li circonda e in particolare ai monumenti".
    Interpellato sul caso del Luxor Hotel di Las Vegas, che si descrive nel suo sito
    internet come "il solo edificio sotto forma di piramide al mondo",
    Hawass ha ritenuto che non si trattasse di una "copia esatta dei monumenti
    faraonici, malgrado la sua forma" e ha sottolineato che la sua
    sistemazione interna è diversa da quella delle piramidi. Le dichiarazioni di
    Hawass arrivano dopo che il quotidiano egiziano d'opposizione Al-Wafd ha
    chiesto nella sua edizione di domenica al complesso alberghiero di Las
    Vegas di destinare una parte dei suoi ricavi alla città egiziana
    di Luxor, dove si trova la leggendaria valle dei re. "Trentacinque
    milioni di turisti visitano Las Vegas per vedere la riproduzione della
    città di Luxor mentre appena sei milioni visitano la vera città egiziana
    di Luxor", si è rammaricato il quotidiano.
    Fonte: Apcom

    http://www.la7.it/news/dettaglio_news.asp?...&cat=economiaI>

    ***************

    EGITTO FARA' RISPETTARE "DIRITTO D'AUTORE" SU PIRAMIDI

    Il parlamento egiziano si accinge ad approvare una legge che impone il
    pagamento di diritti ogni volta che viene riprodotto uno dei suoi
    celeberrimi monumenti, dalle piramidi alla Sfinge. Lo ha annunciato Zahi
    Hawass, discusso e carismatico responsabile delle antichita' egizie,
    secondo il quale l'iniziativa si impone per far fronte al costo esorbitante
    della conservazione dei monumenti e siti archeologici di cui e' ricco il
    paese. "Probabilmente la nuova legge vietera' la duplicazione dei
    monumenti storici che il consiglio supremo delle antichita' consideri copie
    al cento per cento - ha spiegato alla Bbc. - Se verra' approvata, la
    norma si applichera' in tutti i paesi del mondo, per tutelare i nostri
    interessi". Secondo Hawass, artisti egiziani e stranieri potranno
    continuare a ispirarsi liberamente a pitture e monumenti egiziani.
    Interpellato sull'impatto che la nuova normativa egiziana potra' avere su Las
    Vegas, dove sorge il Luxor Hotel, che e' una replica dei monumenti
    faraonici, Hawass ha detto che l'"anatema" delle autorita' del Cairo
    non dovrebbe abbattersi su quel luogo, visto che non si tratta di una
    esatta replica di Luxor. Hawass e' stato interpellato dopo che il
    giornale di opposizione "Al-Wafd" aveva pubblicato un articolo in cui si
    chiedeva a Las Vegas di pagare una fetta dei suoi consistenti profitti alla
    citta di Luxor. A Las Vegas affluiscono ogni anno 35 milioni di
    persone, mentre "solo" in sei milioni vanno ad ammirare la Luxor "doc",
    lamentava il quotidiano.

    http://www.repubblica.it/news/ired/ultimor..._n_2773279.html
     
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  15. Gratia
     
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    "Ho trovato la tomba del Leonardo egizio"

    27/12/2007 (7:52) - IL CASO

    Un archeologo scozzese sulle tracce di Imhotep

    MARCO ZATTERIN

    Il primo a cercarla fu il fondatore del museo egizio del Cairo, il
    francese Auguste Mariette, verso la metà dell’Ottocento. Invano. Ci provò
    poi il successore e connazionale Gaston Maspero, anche lui destinato a
    fare un buco nell’acqua. Toccò quindi al britannico William Flinders
    Petrie, nuovamente senza fortuna, circostanza che non scoraggiò nessuno,
    perché tutti la volevano e, scavo dopo scavo, ormai era diventata come
    il Sacro Graal. Nel 1971 l’inglese Walter Emery dichiarò di averla
    trovata. Si sbagliava, era un altro abbaglio preso sotto il sole rovente
    che infiamma le sponde del Nilo, e così la caccia doveva continuare. Ora
    è uno scozzese, l’ottantenne Ian Mathieson, a dare l’annuncio di quella
    che potrebbe essere la prima grande scoperta egittologica di questo
    secolo: «Credo di avere individuato la tomba di Imhotep». Ovvero, il
    sepolcro del primo e più celebre fra gli architetti, ingegneri e scienziati
    che lavorarono alla corte dei faraoni.

    Dio della salute
    La notizia ha già provocato un terremoto nel mondo degli studiosi
    dell’Antico Egitto, dove ovviamente viene accolta con un misto di curiosità
    e scetticismo. Mathieson solca da diciassette anni la sabbia di
    Saqqara, 30 chilometri a Sud del Cairo. Negli ultimi tempi ha concentrato gli
    sforzi nella zona Nord-Est dell’area su cui gli egizi costruirono la
    necropoli della loro prima capitale, Menfi. È impegnato non lontano dalla
    devastata piramide di Teti e dalla casa che ospitò Emery, di cui lo
    scozzese ha ripreso il filo ideale coi fondi dei Musei di Glasgow. Qui,
    finalmente, avrebbe risolto l’enigma più complesso dai giorni in cui
    Carter scandagliò metro per metro la Valle dei Re sulle orme di
    Tutankhamon (1922).

    Vero o falso? E’ presto per dirlo. Mathieson ha battuto pazientemente
    le dune di Saqqara con una moderna tecnologia di scannerizzazione.
    «Abbiamo trovato due tombe nel perimetro dove pensiamo possa esserci quella
    di Imhotep - ha raccontato al “Sunday Post”, settimanale di Dundee -
    una è immensa, è lunga circa 90 metri e larga 50, con delle pareti spesse
    5 metri». La seconda «è lì di fianco, 70 metri per 50, con muri
    massicci e una struttura interna che potrebbe condurre a un cortile o a un
    tempio». La loro dimensione è eccezionale, al punto «da far apparire
    minuscole tutte le altre sepolture. Ci voleva una persona importante come
    Imhotep per ordinare la costruzione d’una forma così imponente».
    Importante lo era davvero. Imhotep, «colui che viene in pace», fu il
    Leonardo da Vinci dei suoi giorni. Visse durante la terza dinastia e
    servì il faraone Djoser intorno al 2660 avanti Cristo quale cancelliere e
    grande Sacerdote di Ra, il dio del Sole, a Eliopoli. Le sue doti ne
    fecero uno dei pochi dignitari ad essere raffigurato nelle statue insieme
    col suo re. Aveva fama di poeta e filosofo, è riconosciuto quale padre
    della medicina egizia, ma il suo nome è legato soprattutto alla
    costruzione a gradoni dedicata a Djoser, generalmente considerata come la madre
    di tutte le piramidi. Secondo la tradizione fu il primo a utilizzare
    le colonne in architettura.
    Influenzò l’arte dei popoli del Nilo al punto da diventare una divinità
    lui stesso: duemila anni dopo la sua morte gli egizi ne veneravano il
    culto quale Dio della Salute. E dopo altri 2500 anni Hollywood si
    impossessò del suo nome per due film su «La Mummia», il primo dei quali
    interpretato da Boris Karloff nel 1932.

    «Tutte le informazioni in nostro possesso indicano che questo è il
    luogo più probabile scelto da Imhotep per il suo sonno eterno», assicura
    Mathieson. Il quale riferisce di aver scoperto il sito un anno fa e di
    non aver rivelato il fatto in attesa di darne comunicazione al Consiglio
    Supremo delle Antichità del Cairo. Cioè a Zahi Hawass, il
    mammasantissima degli scavi, l’uomo che ha rivoluzionato l’immagine dell’egittologia
    e, al contempo, ha concentrato su di sé il potere assoluto di
    controllo e verifica su ogni scoperta. Lo scozzese attende un permesso per
    procedere negli scavi che, per il momento, non arriva. Le autorità
    nicchiano. «La risposta ufficiale è che si è deciso di non concedere
    autorizzazioni per cinque anni», dichiara lo scozzese. A quanto pare «non hanno
    abbastanza guardie per vigilare sui siti».
    Mathieson spera nel miracolo. Vuole il Santo Graal, vuole sapere se è
    veramente arrivato faccia a faccia con Imhotep. Sa che sarà dura.
    «Quando avranno esaminato le mie rivelazioni, magari cambieranno idea»,
    confessa. Chissà. In Egitto i segreti hanno fama di durare più del
    necessario e anche dell’auspicabile.

    LA GRANDE CORSA

    Alla ricerca del sepolcro perduto
    Auguste Mariette

    Il primo a impegnarsi nella ricerca della tomba di Imhotep (architetto,
    ingegnere nonché esperto di medicina e chirurgia: viene da molti
    considerato il primo scienziato nella storia dell’umanità) fu verso il
    fondatore del museo egizio del Cairo: Auguste Mariette (1821-1881),
    l’archeologo francese a cui si deve la scoperta di Saqqara.

    Gaston Maspero

    Ci provò poi il successore Gaston Maspero (1846-1930), anche lui
    francese. E anche lui destinato a fare un buco nell’acqua.

    William Flinders Petrie

    Il testimone delle ricerche passò agli studiosi britannici come William
    Flinders Petrie o Walter Emery. E la tomba di Imhotep diventava sempre
    più il Sacro Graal dei cultori dell’antico Egitto.


    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...28752girata.asp
     
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229 replies since 22/2/2007, 20:23   11526 views
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