Sardi,Etruschi e Italici nella Guerra di Troia

Carlo D'Adamo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. !tama!
     
    .

    User deleted


    Bronzetto etrusco raffigurante uno SHARDANA.

    jpg


    Hola!

    A Milano ho trovato questo libro e siccome parla di Shardana l'ho comprato subito.

    Qualcuno di Voi lo ha letto?

    Da una primissima lettura spiega come l'invasione dei Popoli del Mare in Egitto sia collegata con la Guerra di Troia, in pratica sia un "fronte" di questa guerra e che Platone nel Timeo e Crizia non si sia "accorto" che gli Egizi e i Greci avevano questa storia comune. I primi l'avevano vissuta come una guerra contro il Faraone, mentre i Greci si sono focalizzati sul dramma, sulle gesta dei singoli "eroi".Questa diversa cultura ha tratto in inganno Platone..

    ...Una spiegazione più esaustiva a seguire!

    Edited by shardanaleo - 25/4/2012, 12:43
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    QUALE è il libro e di QUANDO è... perchè queste teorie sono 11 anni nei libri di Melis e non solo ;)
     
    .
  3. !tama!
     
    .

    User deleted


    http://www.ibs.it/code/9788865980668/d-ada...hi-italici.html
     
    .
  4. pietrusco
     
    .

    User deleted




    bel colpo itama, non conoscevo questo libro
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    Però ragà.. con tutto il rispetto per l'autore e la sua buona volontà... non presentiamola come una NOVITA'... In "Shardana i Popoli del Mare" del 2002 vi è un intero capitolo chiamato appunto SHARDANA: ILIADE... e non vorrei che al solito si prendano le fonti senza citazioni... ma forse sto pensando MALE.. anche se il filosofo dice "Bisogna essere ottimisti, ma a pensar male spesso ci si azzecca".. come è avvenuto di sovente per tutto quanto ho scritto in questi dieci anni in 6 libri e diverse pubblicazioni... :rolleyes:
    qualcuno ha letto il libro? :rolleyes:
     
    .
  6. !tama!
     
    .

    User deleted



    Io non l'ho assolutamente presentata come una novità, anzi sapevo che sarebbe finita così, comunque nel suo indice Bibliografico non ci sei.

    Ma venendo all'argomento del libro...ciò non và contro ad una teoria a me cara, quella della ubicazione di Troia e della Goegrafia dell'Illiade nel Baltico?
     
    .
  7. lawagetas
     
    .

    User deleted


    Bisognera' leggere il libro per valutare su quali concrete basi storico / archeologiche si basa.
    La presentazione sul sito IBS.it lascia un po' perplessi quando riporta che la storiografia Greca (Iliade, Odissea suppongo) ha tramandato il ricordo del processo di disgregazione del mondo miceneo con narrazioni autoreferenziali.

    Le analisi delle metriche, e gli errori nella regola degli esametri lineari dovuta alla perdita del digamma W tipica dei poemi omerici, nonche' i numerosi riferimenti ad elementi tipici del tardo Elladico evidenzia come i poemi omerici siano stati originariamente ed oralmente composti dalle popolazioni che parlavano il Greco della Lineare B (gli ideogrammi delle tavolette scoperte a Micene, Pilo, Tebe, etc...databili attorno al 1200 AC ) e non il Greco di Omero del settimo/ottavo secolo AC.
    Quindi tali poemi furono composti dagli Aedi della Grecia dell'eta' del Bronzo contemporanei alla possibile Guerra di Troia.
    Al piu' i poemi omerici sono autoreferenziali degli stessi protagonisti della guerra di Troia.

    Questo e' avvalorato anche dalla recente scoperta ad Itaca di un palazzo dell'eta' del Bronzo tralatro (per quello che ne e' rimasto) corrispondente in vari elementi alle descrizioni del palazzo di Odisseo.
    Durante gli scavi sono venute alla luce tavolette con simboli in lineare B che riportano presumibili scene dell'Odissea e dell'Iliade.
    Una di queste tavolete (quella con la scena di nave circondata da mostri con un uomo legato all'albero maestro) e' gia' stata pubblicata .
    Le altre sono ancora da catalogare e pubblicare.
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    CITAZIONE (!tama! @ 13/12/2011, 13:53) 
    Io non l'ho assolutamente presentata come una novità, anzi sapevo che sarebbe finita così, comunque nel suo indice Bibliografico non ci sei.

    Ma venendo all'argomento del libro...ciò non và contro ad una teoria a me cara, quella della ubicazione di Troia e della Goegrafia dell'Illiade nel Baltico?

    NO, assolutamente non va contro... ILIO/WILUSHA fu distrutta da una flotta di 1200 navi dei Popoli del Mare, in cui erano SHARDANA, SHAKALASA, AKAYASA ecc... vale a dire DANAI, AKEY ecc...
    TROJA invece fa parte delle SAGHE raccontate da Omero. Saghe portate dai DENEN (DANAI del BALTICO, TUATHA de DANA) Probabilmente poi riprese da AEDI e riprese a suo tempo 400 anni più tardi da Omero &C.. che ne fecero un.. MINESTRONE.
    .. FACILE NO? :rolleyes:
     
    .
  9. lawagetas
     
    .

    User deleted


    Non cosi facile visto che il termini Troia ed Ilio sono entrambi citati nell'Iliade per la stessa città che corrisponde alla Wilusa/Taruwisa delle fonti Ittite o della presunta TO-RO-JA di una tavoletta in Lineare B da Pilo indicante una probabile schiava da Troia.
    Inoltre varie descrizioni omeriche di Troia hanno trovato riscontro storico/archeologico nella Troia Anatolica (mura ben fatte, bastione a forma di prua di nave, fonte sotterrane, divinità protettrice Apollo, palizzate di legno a protezione elle porte etc...)
    Nulla centra la Troja Baltica od il presunto sito di una altrettanto "apparentemente plausibile" teoria che vuole i poemi omerici ambientati in Inghilterra
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

    Group
    Administrator
    Posts
    6,652

    Status
    Offline
    se non riusciamo a capire il concetto per cui i GRECI si inventarono il noME TROJA (già esistente nel Baltico) affibbiandolo a ILIO/WILUSHA, non ne usciamo più.... CERTO che la TROJA descritta da OMERO è in Turchia! Ma il suo nome vero non è quello, ma ILIO/WILUSHA. NESSUN popolo antico ha mai usato il nome TROJA per indicare quella città.. solo i greci, 400 anni dopo la DISTRUZIONE DI ILIO a opera dei Popoli del Mare. E non certo in dieci anni. :rolleyes:

    CITAZIONE (lawagetas @ 13/12/2011, 23:37) 
    Non cosi facile visto che il termini Troia ed Ilio sono entrambi citati nell'Iliade per la stessa città che corrisponde alla Wilusa/Taruwisa delle fonti Ittite o della presunta TO-RO-JA di una tavoletta in Lineare B da Pilo indicante una probabile schiava da Troia.
    Inoltre varie descrizioni omeriche di Troia hanno trovato riscontro storico/archeologico nella Troia Anatolica (mura ben fatte, bastione a forma di prua di nave, fonte sotterrane, divinità protettrice Apollo, palizzate di legno a protezione elle porte etc...)
    Nulla centra la Troja Baltica od il presunto sito di una altrettanto "apparentemente plausibile" teoria che vuole i poemi omerici ambientati in Inghilterra

     
    .
  11. lawagetas
     
    .

    User deleted


    No non e' cosi'

    Il nome Troia (chiaramente non nel termine moderno tradotto ) come gia' spiegato risulta gia' dalle tavolete ittite (1300-1200) e molto probabilmente da quelle in lineare B da Pilo (1200 AC)
    La Troia in Turchia si chiamava Wliusa oppure Taruwisa e dagli Achei del 1200 AC (vedi quindi anche popoli del mare) era conosciuta come Wilios oppure Toroja.

    Quindi il concetto da far capire ai vari appassionati dell'argomento, ma senza specifiche conoscenze in materia, e' che i Greci di 400 anni dopo la caduta di Troia non si inventarono nulla !
    Come spiegato precedentemente L'iliade non l' hanno composta loro l' hanno solo riportata in forma scritta.
    L'Iliade fu composta in forma orale durante l'eta' del Bronzo dagli Achei o se vogliamo proprio dai "popoli del mare" (di cui facevano parte anche gli Achei) nel linguaggo della lineare B, e gia' questi popoli chiamavano la Troia in Anatolia Wilusa o Toroja, poi modificate in forma scritta nel Greco moderno in Ilios e Troia.

    Inoltre anche se ci fosse stata effettivamente una cittadella nel Baltico databile al 2000 AC con il nome di Troja (tutto da dimostrare) e' piu' plausibile supporre che tale nome venne forse trasferito alla localita' in Turchia dagli stessi fondatori della Troia Anatolica in uno dei vari flussi migrartori occorsi in quel periodo Troia I oTroia II, visto che tale denominazione, Taruwisa, era gia' conosciuta dagli Ittiti nel 1300 AC !

     
    .
  12. pietrusco
     
    .

    User deleted




    sono sostanzialmente d'accordo con lawagetas, poi il termine toro-ia è alquanto intrigante, visto che in età del bronzo il toro e il suo simbolo rivestiva un ruolo religioso fondamentale, mi sono chiesto se nei secoli si fosse perduta quella "O" trasformando toroia in troia?
    da notare che in sardegna il toro è stato elemento predominante contemporaneamente ai fatti accaduti a creta, micene, troia, visibile ancora oggi nei nuraghi, (vedi libro della luce del toro, G.R.S.), questo parallelismo linguistico getterebbe una diversa interpretazione sul significato del toro a troia, così come lo ha fatto in sardegna, o a creta nel palazzo di cnosso, nella grecia pre-classica, per finire in egitto , (bue api) , che io chiamerei più "toro api" , non è così?


    CITAZIONE (lawagetas @ 14/12/2011, 09:32) 
    No non e' cosi'

    Il nome Troia (chiaramente non nel termine moderno tradotto ) come gia' spiegato risulta gia' dalle tavolete ittite (1300-1200) e molto probabilmente da quelle in lineare B da Pilo (1200 AC)
    La Troia in Turchia si chiamava Wliusa oppure Taruwisa e dagli Achei del 1200 AC (vedi quindi anche popoli del mare) era conosciuta come Wilios oppure Toroja.

    Quindi il concetto da far capire ai vari appassionati dell'argomento, ma senza specifiche conoscenze in materia, e' che i Greci di 400 anni dopo la caduta di Troia non si inventarono nulla !
    Come spiegato precedentemente L'iliade non l' hanno composta loro l' hanno solo riportata in forma scritta.
    L'Iliade fu composta in forma orale durante l'eta' del Bronzo dagli Achei o se vogliamo proprio dai "popoli del mare" (di cui facevano parte anche gli Achei) nel linguaggo della lineare B, e gia' questi popoli chiamavano la Troia in Anatolia Wilusa o Toroja, poi modificate in forma scritta nel Greco moderno in Ilios e Troia.

    Inoltre anche se ci fosse stata effettivamente una cittadella nel Baltico databile al 2000 AC con il nome di Troja (tutto da dimostrare) e' piu' plausibile supporre che tale nome venne forse trasferito alla localita' in Turchia dagli stessi fondatori della Troia Anatolica in uno dei vari flussi migrartori occorsi in quel periodo Troia I oTroia II, visto che tale denominazione, Taruwisa, era gia' conosciuta dagli Ittiti nel 1300 AC !

     
    .
  13. lawagetas
     
    .

    User deleted


    Non sono sicuro che il termine TO-RO-JA abbia qualche attinenza con la parola Toro.
    Mi ricordo dell'ideogramma della lineare B ma non ricordo ora se anche il termine correlato e' stato scoperto...controllero' sui voluminosi faldoni del Ventris circa la decifrazione della Lineare B.
    Il termine nel Greco moderno e' Tauros quindi non credo che Toroja sia collegato con il Toro.
    Anche dal punto di vista dei ritrovamenti archeologici non sembra che il Toro sia un simbolo totemico di Wilusa/Taruwisa cioe' Wilios/Toroja trascritto nei poemi Omerici come Ilios/Troia
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    sargon

    Group
    Member
    Posts
    684
    Location
    Basso Campidano

    Status
    Offline
    Nei testi Hittiti la città di Wliusa oppure Taruwisa era sì una città dell'Anatolia nord-occidentale immischiata in una guerra tra popoli del mare e civiltà dell'Asia Minore ma era schierata dalla parte dei primi cioè gli Achei e i Danai della Grecia come tutti i popoli del mare contavano sull'appoggio di questa città in una guerra durata un secolo contro i re di Hattusha.Nell'Illiade invece la città di Troja è schierata contro diversi popoli del mare e degli Hittiti non vi è traccia.I conti non tornano.

    Ho letto un articolo di Focus Storia -n° 43 - maggio 2010 (www.focus.it/edicola/focus-storia/43_13330531_C42.aspx), grazie allo studio di scritti eblaiti in tavole d'argilla si è scoperto come la città di Ebla è stata occupata dagli Hittiti intorno al 1600 a.C., Ebla era la più importante città della Siria e le sue mura erano difficili da espugnare allora gli Hittiti si ingegnarono e la presero con un trucco, donarono agli Eblaiti un grande cavallo di legno...ovviamente all'interno c'era la sorpresa.

    Come al solito i Greci hanno fatto un pastrocchio, nel rubare i miti di altre civiltà hanno mischiato le imprese fatte dai popoli del mare che vivevano in Grecia nell'età del bronzo, vi hanno inserito uno scenario che più nordico non si può (il sole che non tramonta per 2 giorni per permettere di continuare la battaglia) e hanno fregato l'idea astuta del cavallo di legno avuta dagli Hittiti attribuendola ad altri.Copioni!
    Esiste anche un'altra possibilità, i Greci sono entrati in possesso di informazioni relative alla guerra di Troia città schierata dalla parte dei popoli del mare stanziati in Grecia e usata come avamposto in Anatolia contro gli Hittiti finchè questi non l'hanno conquistata col trucco del cavallo di legno già sperimentato a Ebla.Ai Greci questo finale non deve esser piaciuto così hanno distorto la storia.

    Edited by Podda87 - 21/4/2012, 21:19
     
    .
  15. !tama!
     
    .

    User deleted


    Sono arrivato alla conclusione (personale e facilmente smontabile se più preparati del sottoscritto) che Troia era una città ( o capitale?) Hittita e fu cinta d'assedio dai Popoli del Mare.
    Per qualche ragione a me ignota in quel frangente gli Hittiti erano "alleati" degli Egiziani ( ne è prova il testo con cui gli hittiti chiedono aiuto di grano agli egizi).Credo che questo aiuto sia stato richiesto non perchè vi era stata una calamità naturale, come ho letto, ma per una situazione di guerra, per questo poi i Popoli del Mare, dopo aver annientato l'impero Hittita, si dirigono verso l'Egitto.
    Forse il tutto è stato esasperato da un cataclisma, ma il tutto ciò si denota un conflitto tra le due sonde del Mediterraneo, l'area ellenica/italica e quella Anatolica e Mediorientale, situazione che poi si ripeterà nelle decadi successive.

    ecco più o meno è questa l'idea che mi sono fatto...
     
    .
35 replies since 11/12/2011, 23:33   2989 views
  Share  
.