Vichinghi di oggi - vichinghi di ieri

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (ManOwaR.77 @ 30/11/2010, 22:34) 
    x iperboreo...ad esempio il calderone di Guddenstrupp...corna, ma sn sicuro che lo conosci...spesso usavano anche pennacchi o chilate di animali in bronzo...oakesott lo conosci,si ? è che nn mi si vede sul mulo,senno' ti upperei roba via ed2k.
    cmq vero che spesso nn ne usavano, ma molte riproduzioni vichinghe si basano sull'elmo di sutton hoo che nn ne aveva....e nn si sono ancora messi d'accordo su che origini abbia quell'elmo,chi dice sia pitto,danese, sassone o bretone...ah, a proposito, nn solo a proposito di vichinghi, ma le maschere da guerra nel passato come le vedi ?

    CITAZIONE (dedalonur9 @ 27/10/2010, 09:16) 
    contento e ...........distratto...altro che lavorare... :lol: :lol: speriamo che non mi sgamino...sei un pericolo per me... :P
    velocemente alcune domande:

    -se una nave da 30 metri portava 60 persone, una da 40 quale capacità aveva? 80? il medio attacco vichingo portato con le flottiglie a quanti armati e navi ammontava? erano sottoposti ad un unico Jarl o a più jarl alleati?

    - conosci qualche ricostruione delle navi oceaniche venete affrontate da giulio cesare? quelle dovrebbero avere avuto murate più alte di quelle vichinghe norrene. sei d'accordo?

    - dovrei ripassarmi i libri che ho a casa sulla costruzione navale....ma, siccome ora non posso, una suitiles nave quali dimensioni può raggiungere? i ragazzi di archistoria, come avrai potuto leggere, hanno ipotizzato navi da 40 metri come dimensione massima. tu sei d'accordo?

    mi sembra di ricordare che la langskip + grande fosse il serpente dei mari appartenuta a Sigurd il senzaossa con circa 38 metri di lunghezza, nn ricordo i banchi.

    CITAZIONE
    ManOwaR.77 Inviato il: 30/11/2010, 23:27
    in un testo che ho io questa ipotesi viene espressamente scartata in quanto nn è un reperto sui generis x la danimarca.
    e poi i vichinghi nn spuntano come funghi nel medioevo,erano una delle tante culture celtiche,come del resto i sassoni e tanti altri, pero' non essendo stato io a costruirlo la risposta in mano cel'ho pochino :-)

    image

    in quanto al calderone, quello è di origine celtica ritrovato in Danimarca. Lo si desume dalle figure presenti nei rilievi. Trombe, scudi, elmi e figure sopra l'elmo che rappresentano animali totemici, in fattispecie cinghiale, sono tipicamente celti. Anche la fattura è celtica.
    Il calderone è del secondo secolo avanti Cristo e quindi molto antecedente l'epoca vichinga.
    Anche se volessimo anticipare l'epoca vichinga alla fine del periodo romano nel nord, avremmo comunque 600 anni di differenza e non è poco.
    Inoltre i vichinghi erano germani mentre il calderone con gli addobbi sugli elmi è celtico.
    Non bisogna confondere queste due popolazioni che si muovevano secondo abitudini diverse.
    Mentre celti navigavano a vela e usavano remi, nello stesso periodo i germani della scandinavia non usavano la vela e invece dei remi usavano le pagaie. Erano due entità distinte e da non confondere.

    altre foto del calderone che è esposto al Nationalmuseet di Copenaghen puoi vedere nel mio webalbum:

    http://picasaweb.google.com/iperboreo50/Ca...SecACNazMuseet#

    In quanto agli elmi questi inizialmente erano come questo:
    image

    In cuoio cotto rinforzato con il ferro. Successivamente invece del cuoio venivano usati quattro spicchi in ferro di 3 mm di spessore rivettati insieme, più avanti a questo elmo veniva aggiunta la maschera paraocchi e la barra paranaso.
    Gli addobbi essendo costosi venivano impressi sugli elmi di personaggi granosi.
    Successivamente invece di quattro spicchi rivettati insieme, l'elmo veniva sagomato in un pezzo unico diventando successivamente elmo di base dei normanni.

    In quanto alle navi, quelle di 35 e passa metri erano poche, si calcola 4 o 5 in tutto. Venivano usate più per sbarchi e per controsbarchi che per l'attività di corsa.
    Vichinghi erano buoni combattenti ma le loro navi, specie dei danesi, non erano concepite per combattimento in mare. Perciò rischiare più di un centinaio di bravi ragazzi su una nave sola in uno scontro navale non era opportuno.
    Infatti in tutte o quasi battaglie navali le hanno prese per benino.

    giù in basso come firma ci sono due indirizzi di album fotografici e di filmati, troverai un po' di roba per i tuoi denti ;)

    :salute: :viching grr: :salute:
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    SRDN

    Group
    Member
    Posts
    3,289

    Status
    Offline
    Aspettiamo queste prove.... per ora io rimango della mia idea... che praticamente coincide con quella di iper.

    Il calderone oltretutto è tipicamente celtico... l'uso di elmi sormontati da animali, i karnyx usati in battaglia...la forma degli scudi.
    Insomma, per dire che sono "vichinghi" ce ne vuole...
     
    .
  3. dedalonur9
     
    .

    User deleted


    è solo una mia suggestione personale, ma a parte le divinità impresse nel calderone, a me questo calderone ricorda per gusto l'arazzo di Bayeux
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    SRDN

    Group
    Member
    Posts
    3,289

    Status
    Offline
    l'unica somiglianza che ci vedrei è che le figure sono di profilo... :D
     
    .
  5. dedalonur9
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (LessàAlessandro @ 1/12/2010, 11:11) 
    l'unica somiglianza che ci vedrei è che le figure sono di profilo... :D

    :lol: ...sbagli ci sono anche i soldatini, i cavallucci...

    CITAZIONE (iperboreo50 @ 4/11/2010, 22:23) 
    ho ricevuto ieri un libro edito dal Nationalmuseet danese che parla delle strategie e tattiche degli scandinavi nel periodo tra la fine del bronzo e la fine del medioevo.

    image

    Se trovo qualcosa inerente ai ragionamenti che abbiamo fatto finora lo posterò.
    Intanto , sempre da quel libro, lo schema di costruzione di un'imbarcazione tipo Hjortspring e di fianco lo schema di una nave vichinga. ne abbiamo parlato nel capitolo sull'evoluzione del naviglio 3. L'ordine e la procedura di costruzione è uguale.
    Prima si pone la chiglia (nel caso della Hjortspring si tratta di tronco allargato con il metodo di espansione già spiegato),
    Poi si forma in un pezzo sia la prua che la poppa,
    alla fine si mettevano le tavole del fasciame e le costole dello scafo.
    Nei secoli fedeli........ :viching grr:

    è vero, ho lo stesso schema in uno Osprey sulle navi vichinghe. dev'essere un bel libro uff..chi è l'autore non si legge.. :(
    cacchio quanti bei libri:
    www.antikmakler.de/catalog/publicat...tml?language=en
    molto bello questo:
    Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2, 2 Vol.
    Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2, 2 Vol.
    Art.-Nr.: BV18066
    Manufacturer: Bronzezeit / Bronze Age

    Flemming Kaul. Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2. Publications from the National Museum, Vol. 3. 463 pages, llustrated

    e questo assolutamente da comprare stando all'abstract
    Military Aspects of Scandinavian Society in a European Perspective AD 1-1300
    http://www.antikmakler.de/catalog/military...tml?language=en
     
    .
  6. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (dedalonur9 @ 1/12/2010, 14:09) 
    CITAZIONE (LessàAlessandro @ 1/12/2010, 11:11) 
    l'unica somiglianza che ci vedrei è che le figure sono di profilo... :D

    :lol: ...sbagli ci sono anche i soldatini, i cavallucci...

    CITAZIONE (iperboreo50 @ 4/11/2010, 22:23) 
    ho ricevuto ieri un libro edito dal Nationalmuseet danese che parla delle strategie e tattiche degli scandinavi nel periodo tra la fine del bronzo e la fine del medioevo.

    image

    Se trovo qualcosa inerente ai ragionamenti che abbiamo fatto finora lo posterò.
    Intanto , sempre da quel libro, lo schema di costruzione di un'imbarcazione tipo Hjortspring e di fianco lo schema di una nave vichinga. ne abbiamo parlato nel capitolo sull'evoluzione del naviglio 3. L'ordine e la procedura di costruzione è uguale.
    Prima si pone la chiglia (nel caso della Hjortspring si tratta di tronco allargato con il metodo di espansione già spiegato),
    Poi si forma in un pezzo sia la prua che la poppa,
    alla fine si mettevano le tavole del fasciame e le costole dello scafo.
    Nei secoli fedeli........ :viching grr:

    è vero, ho lo stesso schema in uno Osprey sulle navi vichinghe. dev'essere un bel libro uff..chi è l'autore non si legge.. :(
    cacchio quanti bei libri:
    www.antikmakler.de/catalog/publicat...tml?language=en
    molto bello questo:
    Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2, 2 Vol.
    Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2, 2 Vol.
    Art.-Nr.: BV18066
    Manufacturer: Bronzezeit / Bronze Age

    Flemming Kaul. Ships on Bronzes. A Study in Bronze Age Religion and Iconography 1-2. Publications from the National Museum, Vol. 3. 463 pages, llustrated

    e questo assolutamente da comprare stando all'abstract
    Military Aspects of Scandinavian Society in a European Perspective AD 1-1300
    www.antikmakler.de/catalog/military...tml?language=en

    "Maritime warfare in northen europe" è scritto da 25 ricercatori e storici per conto del Museo Nazionale danese. Ognuno ha trattato un capitolo che va dal 500 a.C. al1500 a.D.

    in quanto a "Ships on bronze" image sono due volumi che trattano la simbologia delle navi dei petroglifi scandinavi.
    Il primo volume tratta esclusivamente le immagini delle navi solari sui rasoi, mentre il secondo allarga il ragionamento a tutte le immagini di riti con presenti le navi. (compresa quella di craby)

    In poche parole nelle giornate di neve e di nebbia una salutare lettura del genere fa solo bene. :D
    In più questi libri che sono di grandi dimensioni (22x30) sono pieni di disegni, foto, schizzi.....insomma un bel regalo per la buona condotta..... :dev.gif:



    Intanto in attesa di altre sconvolgenti scoperte su corna e simili, rilassiamoci con un po' di "Fantasie vikinghe" tra l'Islanda e la Norvegia......

    http://picasaweb.google.com/iperboreo50/FantasieVichinghe#


    :salute: :viching grr: :salute:

     
    .
  7. dedalonur9
     
    .

    User deleted


    :P ships of bronze l'ho un po gia letto :P
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    SRDN

    Group
    Member
    Posts
    3,289

    Status
    Offline
    ma nooooooo

    e io pensavo che i vichinghi con le corna fossero il prodotto deviato di una sciocca cultura sub-popolare :lol:

    image
    image
    image
    image



     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    ENOCH

    Group
    Member
    Posts
    1,090
    Location
    Vivo a Bologna

    Status
    Anonymous
    Anche il mitico eroe VICKY IL VICHINGO di quando ero (veramente) piccino dunque??? :D :lol:
    image

    www.youtube.com/watch?v=o9f1Prdb_-k&feature=player_embedded

    www.hitparadeitalia.it/cartoni/serie/wickie_il_vichingo.htm

    www.cartonionline.com/dvd/anime_e_manga/vicky_vichingo.htm

    :( :cry:

    :P
     
    .
  10. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    [QUOTE=LessàAlessandro,1/12/2010, 15:59 ?t=40467324&st=60#entry295636566]
    ma nooooooo

    e io pensavo che i vichinghi con le corna fossero il prodotto deviato di una sciocca cultura sub-popolare :lol:

    image


    Con un manifesto di reclutamento cosi non potevano rimanere a casa con le mani in tasca.....
    Con queste bionde abbandonate e tremanti dal freddo???
    Che soffrivano tanto, bisognava coprirle con le pelli di orso!, riscaldarle poverine

    "Protezione Civile Vikinga"




    ci verrei pure io :dev.gif:


    :salute: :viching grr: :salute:
     
    .
  11. Dennis seui
     
    .

    User deleted


    www.antikitera.net/news.asp?id=9518&T=4



    Quasi tutti hanno qualche volta sentito parlare o letto qualcosa sui feroci vichinghi, o normanni. Si può anche conoscere la saga di Eric il Rosso, che scoprì la Groenlandia. Ma questo non è del tutto vero!

    Prima di raccontare la storia di Eric il Rosso e della Groenlandia, diamo un'occhiata a che cosa potesse avere spinto la gente dalla Scandinavia a compiere esplorazioni in tutto il mondo. Le fonti scritte medievali e anche le pietre runiche rivelano una società che sembra incoraggiasse in qualche modo le persone a viaggiare all'estero per compiere grandi imprese. La domanda è: perché alcune persone volevano lasciare la Scandinavia? Una ragione è che durante l'era vichinga (c 793-1050 d.C. o 1066) alcune persone in Scandinavia divennero sempre più potenti come capi, il che, ai loro nemici, ovviamente non piaceva. Secondo alcuni archeologi vi era anche sovrappopolazione, soprattutto nella parte occidentale della Norvegia, e la gente cercava nuove terre. Per colonizzare nuove aree c'era bisogno di navi e di persone. Le navi erano molto importanti perché molte persone e intere famiglie si recassero all'estero (Ólafsson 2000:144).




    Come ebbe inizio la colonizzazione della Groenlandia? Abbiamo sia le fonti scritte, nella maggior parte dei casi, medievali, sia anche materiali archeologici provenienti dalla Groenlandia. All'inizio del X secolo, un uomo conosciuto come Gunnbjörn Ulfsson o Gunnbjörn Ulf-Krakuson dalla Norvegia toccò la costa montagnosa della Groenlandia in un posto chiamato Gunnbjarnarsker (gli scogli di Gunnbjörn). Intorno al 970 Snæbjörn Galti e Styrbjörn navigarono sino a Gunnbjarnarsker e vi posero i loro quartieri d'inverno. Ma non colonizzarono la Groenlandia (Hain 1845:899).



    Secondo la saga di Eric il Rosso la colonizzazione della Groenlandia reale cominciò negli anni 985-987 d.C. Si dice che Eric il Rosso e i suoi seguaci toccassero la Groenlandia quindici anni prima che l'Islanda fosse cristianizzata e gli archeologi e gli storici oggi dicono che ciò è accaduto intorno all'anno 1000. Questo dovrebbe significare che la colonizzazione ebbe inizio nel 985 d.C. Eric il Rosso salpò probabilmente dalla parte nord-occidentale dell'Islanda con 25 navi. C'erano uomini, donne, bambini ma anche bovini, ovini e caprini, insieme con tutte le attrezzature necessarie, per stabilire una colonia. Il viaggio molto avventuroso ridusse le 25 navi a solo 14, che raggiunsero la Groenlandia. Le altre affondarono o tornarono in Islanda. Eric il Rosso era il leader di questa spedizione e quando la flotta toccò la Groenlandia Eric il Rosso fu il primo a scegliere il posto per la sua fattoria. Probabilmente la fattoria appartenente ad Eric il Rosso è Brattahlid, nello Eriksfiord, oggi conosciuto come Tunigdliarfik, nella parte meridionale della Groenlandia. L'insediamento divenne noto come Eystribygð o la colonia orientale. Eric il Rosso era anche il padre di Leif il Felice, noto anche come Leif il Santo, che sarebbe andato a Vinland (Ingstad 1965:13). Eric il Rosso era abile quando si trattava di pubbliche relazioni e la sua idea di chiamare quella terra Groenlandia, benché fosse più coperta di ghiaccio dell'Islanda, funzionò molto bene (Schledermann 2000:189). Colonizzare la Groenlandia era molto costoso in quanto era a grande distanza dalla Scandinavia. L'obiettivo di andare in Groenlandia per molti rappresentava probabilmente la possibilità di diventare ricchi attraverso il commercio, la caccia e l'agricoltura, ma questa è un'altra storia. Ma le tante aziende agricole della Groenlandia, insediate dai norvegesi sull'isola per 500 anni, mostrano che fu una colonizzazione di successo.

    Quando i Vichinghi sbarcarono con le loro esplorazioni in Groenlandia avevano abitudini diverse. Quando approdarono si stabilirono in Budir, che era una sorta di accampamento temporaneo. Il nome è un po' diverso a seconda di dove si trova in Groenlandia: nella parte orientale della Groenlandia ricevettero il nome di Finnsbúðir, Karlbúðir nel nord-ovest della Groenlandia e Leifsbúðir nel Vinland. L'esplorazione era fatta durante l'estate e durante l'inverno la gente rimaneva nei campi (Rafnsson 2001:116).

    La Groenlandia è citata nelle fonti scritte per la prima volta in una lettera del papa nel 1053 d.C. (Rafnsson 2001:110). In Norwegie Historia (2003) la Groenlandia è descritta come la parte occidentale dell'Europa e si diceva che l'isola fosse quasi collegato con l'Africa.

    A nord degli insediamenti norvegesi vivevano gli Skrælingar che utilizzavano come denti di tricheco e pietre come coltelli (Ekrem&Mortensen 2003:55). La Groenlandia è indicata come un paese indipendente (Ekrem&Mortensen 2003:176).

    Gran parte della vita in Groenlandia ricordava il tipo di vita del nord della Scandinavia e dell'Islanda. I viaggi per mare sui fiordi, le conoscenze per costruire case di pietra e di torba e l'essere in grado di adattarsi alle condizioni che il nuovo ambiente richiedeva erano ancora molto importanti. Non fu possibile stabilire lo stesso sistema agricolo della Scandinavia, perché il clima era diverso. I Norvegesi dovettero adattarsi alla regione artica andando a caccia di caribù e di foche (Ingstad 1965:18).

    Così i Norvegesi poterono colonizzare la Groenlandia, ma molte domande rimangono aperte: come potevano davvero sopravvivere? C'era solo ferro meteoritico in Groenlandia, e ii ferro era fondamentale al momento per i Norvegesi. La maggior parte del tempo non potevano realizzare oggetti di ceramica? Quindi cosa usavano per gli articoli da cucina? E perché scomparvero così velocemente senza lasciare traccia? Molte domande rimangono da risolvere e che riceveranno una risposta qui su Archnews quindi rimanete sintonizzati per le cose più interessanti circa i Vichinghi in Groenlandia!

    Riferimenti:

    Ekrem, I.&Mortensen, L.B. 2003. Historia Norwegie. Museum Tusculanum Press, University of Copenhagen: Köpenhamn.

    Hain, A. K.G. 1845. Grönlands Historiske Mindesmærker band 3. Kongelige Nordiske Oldskrift-Selskab: Köpenhamn.

    Ingstad, H. 1965. Västervägen till Vinland. Forum: Stockholm.

    Ólafsson, H. 2000. Sagas of Western Expansion. In Vikings the North Atlantic Saga. Eds Fithugh, W&Ward, E. I. Smitshonian Books: Washington.

    Rafnsson, S. 2001. The Atlantic Islands. In The Oxford Illustrated History of the Vikings. Ed Sawyer, P. Oxford University Press: Oxford.

    Schledermann, P. 2000. 1000 A.D. East meets West. In Vikings the North Atlantic Saga. Ed Fithugh, W&Ward, E. I. Smitshonian Books: Washington.

    L'autore: Fredrik ha studiato alla Lunds University, dove ha conseguito un diploma di Master in archeologia e la laurea in Archeologia storica, concentrandosi sulla Scandinavia da circa 15.000 anni a.C. ai giorni nostri.

    Immagine: Fiordo Nuuk della Groenlandia Copyright 2007 Fredrik Larsson


     
    .
  12. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    :salute:

    CITAZIONE (Dennis seui @ 17/12/2010, 13:44) 
    www.antikitera.net/news.asp?id=9518&T=4

    Quasi tutti hanno qualche volta sentito parlare o letto qualcosa sui feroci vichinghi, o normanni. Si può anche conoscere la saga di Eric il Rosso, che scoprì la Groenlandia. Ma questo non è del tutto vero!

    Prima di raccontare la storia di Eric il Rosso e della Groenlandia, diamo un'occhiata a che cosa potesse avere spinto la gente dalla Scandinavia a compiere esplorazioni in tutto il mondo. Le fonti scritte medievali e anche le pietre runiche rivelano una società che sembra incoraggiasse in qualche modo le persone a viaggiare all'estero per compiere grandi imprese. La domanda è: perché alcune persone volevano lasciare la Scandinavia? Una ragione è che durante l'era vichinga (c 793-1050 d.C. o 1066) alcune persone in Scandinavia divennero sempre più potenti come capi, il che, ai loro nemici, ovviamente non piaceva. Secondo alcuni archeologi vi era anche sovrappopolazione, soprattutto nella parte occidentale della Norvegia, e la gente cercava nuove terre. Per colonizzare nuove aree c'era bisogno di navi e di persone. Le navi erano molto importanti perché molte persone e intere famiglie si recassero all'estero ..........................................................................................

    Come giustamente riporti, quello della vita nel estremo nord, Islanda e Groenlandia, era una vitaccia.
    Ma non attorno all'anno 1000. In quel periodo il clima nel nord cambiò e divenne piuttosto mite(periodo caldo medioevale).
    Eric il Rosso e i suoi hanno fondato in Groenlandia (terra verde) diverse fattorie e intrapreso l'allevamento del bestiame.
    Quello che mancava era il legname che a caro prezzo dovevano portare dalla Norvegia.
    Questi insediamenti sono durati per oltre 4 secoli. Poi con il ritorno del clima freddo la Groenlandia è stata abbandonata dai discendenti dei vichinghi.

    Ma nel IX e X secolo la migrazione verso quelle terre era in parte una necessità e in parte una salvezza.

    Necessità perché le terre arabili da coltivare erano poche in Scandinavia e pochissime in Norvegia.
    La sovrappopolazione e mancanza di terre in Svezia era mitigata dalla migrazione verso le terre russe, i danesi si espandevano per le stesse ragioni verso la Britannia, l'Irlanda e la Francia.
    Ai norvegesi rimaneva un pochino di Inghilterra e di Irlanda ma anche Islanda.
    in questa foto le zone abitate e arabili nella penisola scandinava nel periodo romano e delle grandi migrazioni dei Goti.
    image

    La migrazione per alcuni era anche la salvezza perché banditi dalla loro terra e costretti al esilio.
    Per reati di sangue la legge prevedeva l'esilio, e quindi i condannati raccoglievano una banda di amici e avventurieri, si procuravano le navi che sarebbero pagate con i ricavi delle conquiste nelle nuove terre e partivano.
    Lo stesso Eric il Rosso (dal colore dei capelli)era fuggito dalla Norvegia perché accusato di omicidio. Si era rifugiato in Islanda ma anche lì uccise un uomo in una rissa ed è stato nuovamente esiliato.
    Questa volta partì verso la Groenlandia dove si stabilì con altri coloni.

    Ed è dalle nuove terre che sono partite le esplorazioni verso quella che è stata chiamata Vinland e che probabilmente era America. Era il figlio di Eric il Rosso, Leif Ercson che capitanò la spedizione nell'anno mille.

    Di seguito alcune foto della vita nel nord.
    le abitazioni affogate nella terra o ricoperte con le zolle di terra per migliorare il riscaldamento, un disegno che mostra il riparo per le imbarcazioni nel periodo invernale (la Scandinavia era piena di questi ripari dei quali esistono molti ritrovamenti), vedute dei fiordi in estate e inverno ovviamente con le navi vichinghe), il metodo di trasporto delle navi sulla terra d'inverno.
    Altro nel web album Fantasie vichinghe all'indirizzo: http://picasaweb.google.com/iperboreo50/FantasieVichinghe#

    imageimage
    imageimage
    image
    image

    :salute: :viching grr: :salute:
     
    .
  13. pora reitia
     
    .

    User deleted


    Non dobbiamo dimenticare che i Celti (nome che genericamente indica principalmente gli abitanti dell'Europa nord occidentale e atlantica oltre alle loro frange di migranti nell'Europa nordica, centrica, estica e sudica) secondo la TCP (teoria della continuità etnolinguistica dal Paleolitico) sono europei autoctoni (per la TCP non esistono i preindoeuropei ma soltanto gli europei autoctoni come i celti, gli italo-ibero-dalmatici, i germani, gli slavi, ecc.).

    A partire dal Mesolitico è possibile e probabile che vi siano state delle migrazioni transumanti (e non) dalla steppa euro-asiatica (di lingua uralica e forse anche altaica e turcica) in Europa e dalla fine del IV secolo a.C. migrazioni di pastori-guerrieri a cavallo (i kurgan di lingua altaica e turcica) che si sono imposti in talune aree europee come elites dominanti o come mercenari delle elites autoctone locali (slave, germaniche, celtiche, ...) fondendosi con esse.

    A partire dall'Eneolitico pare vi siano state delle migrazioni di Celti dalle loro sedi naturali nell'Europa nord-occidentale e atlantica che si sono imposte come elites dominanti nell'area germanica, slava e italica ... forse sono stati loro a diffondere nell'area germanico-scandinava presso i wikinghi il tipico copricapo con le corna (ma mi pare che come ben dice iperboreo i wikinghi non avessero elmi con le corna e che questa idea sia un'invenzione hollywoodiana) e se in queste si trovano manufatti che indicano la presenza di elmi con le corna questi appartengono alle elites celtiche più che agli autoctoni, come nel caso del Caldierone di Gundestrup.
    La colonizzazione celtica dell'Europa termina con lo scontro con i romani che vittoriosi proseguiranno a loro volta nella colonizzaazione dell'Europa sino a che non si scontreranno con i germani che a loro volta colonizzeranno l'Europa centro-occidentale per tutto il Medioevo.


    Due parrebbero, secondo Mario Alinei, le Culture Celtiche che hanno influenzato l'Europa : prima la Cultura dei Megaliti e poi la Cultura del Vaso Campaniforme:
    www.continuitas.org/texts/alinei_benozzo_origini.pdf
    http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_del_vaso_campaniforme
    Ciò spiegherebbe, forse, anche la presenza del caldierone di Gundestrup nell'area germanica danese.


    Non pare che i copricapo (elmi con le corna) siano caratteristici delle culture e delle genti kurganiche di lingua altaico-turcica e nemmeno delle genti balto-uraliche come pure di quelle slave e tracio-rumene.


    Celti, tra li nostri havos
    www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=8103
    www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=236

    Xlavi tra li nostri havos
    www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=9384
    www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=841

    Veci sistemi de conto/Antichi sistemi di calcolo
    www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=8173
    www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?t=689

    Cavallo, carro, kurgan, altaici e indoeuropei
    www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=8248
    www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=720

    Edited by pora reitia - 18/12/2010, 09:18
     
    .
  14. Dennis seui
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (iperboreo50 @ 17/12/2010, 18:21) 
    :salute:

    :salute: :viching grr: :salute:

    Caspita di Vichinghi ne sai.. :D ,ma scusa Erik il Rosso non era un Re?
     
    .
  15. iperboreo50
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Dennis seui @ 17/12/2010, 23:28) 
    CITAZIONE (iperboreo50 @ 17/12/2010, 18:21) 
    :salute:

    :salute: :viching grr: :salute:

    Caspita di Vichinghi ne sai.. :D ,ma scusa Erik il Rosso non era un Re?

    Erik era un esploratore.
    Nato all'incirca nel 940 in Norvegia e come figlio di Thorvald è stato chiamato con nome di Eirik e con il patronimico Thorvaldson, ossia figlio (son) di Thorvald.
    Questo modo di dare cognomi è tuttora in uso in Islanda e resiste anche negli altri paesi scandinavi.
    Il figlio di Eirik più famoso perché scopritore di America, Leif, era di conseguenza chiamato Leif Erikson, ossia Leif figlio di Eirik. Il fratello di Leif, Thorvald, che morì in America erra chuamato Thorvald Erikson.
    Così il figlio di Leif, come cognome avrebbe Leifson.
    I paesi scandinavi sono pieni di son....una confusione pazzesca.
    Un sistema simile era ed è in uso in Russia. Probabilmente viene dalla formazione dello stato russo per mano degli svedesi.
    Per esempio il famoso Lenin si chiamava Wladimir Ulianovic, che vuol dire Wladimir figlio di Ulianov.
    Anche il nome è di tipo antico slavo ormai poco usato che indica "colui che governa la pace" Wladi = guida, governa. e Mir = pace. (era solo una curiosità)

    Ma torniamo a nostro Eirik. (si scrive così in norvegese). Insieme con suo padre è stato accusato di omicidio ed è fuggito in Islanda già parzialmente colonizzata dai norvegesi provenienti dall'Irlanda. Anche lì ha fatto il cattivo e dopo aver ucciso un uomo è stato condannato a 3 anni di esilio. Ed è lì che partì verso una terra sconosciuta di cui si mormorava e che appunto era Groenlandia.
    Comunque ai quei tempi non era difficile essere parenti dei reali.
    I re nascevano come funghi, dopo ogni conquista di una provincia in Britannia o in Irlanda si procedeva alla nomina di un re. Nel caso non tutti fossero d'accordo si provvedeva con il taglio di testa e la nuova nomina....anzi, autonomina, autoincoronazione. Siccome tutti erano ...son di qualcuno, non era difficile pretendere il trono......
    :viching:

    Su di Eirik e su tutto quello che sappiamo del mondo norreno abbiamo notizie dalle saghe in maggio parte islandesi ma non solo.
    Nel periodo di influenza romana il latino non era usato dai germani se non da capi a servizio di Roma. Quindi di documenti scritti di quel periodo non si trovano. Qualcosa di più concreto lo troviamo dal 11 secolo in poi.
    La storia delle conquiste e della vita dei vichinghi era cantata nelle corti dei sovrani e di Jarl. Erano i skald, trubadur, cantastorie e poeti a passarsi oralmente le vicende di questi popoli.
    Tutta la mitologia norrena è arrivata al 11 secolo in forma orale e messa in latino con la cristianizzazione di queste terre.
    Le saghe sono molto belle ma anche difficili da tradurre nelle lingue moderne. Sono piene di allusioni e di frasi fatte conosciute solo ai coevi.

    A chi volesse approfondire lo stile di queste saghe allego il collegamento alla saga di Eirik in inglese.

    www.gutenberg.org/files/17946/17946-0.txt

    Dentro c'è di tutto. Si può ricostruire la vita delle corti, degli eroi e dei popoli.
    Ma non dimentichiamo che i canti e i poemi sugli eroi sono sempre un ciccino esagerati ;)

    :salute:

    per Pora, contributo esauriente. complimenti.
    visto che sei partito coi celti, allora c'è un sospetto....ad alcuni sembra che i Goti fossero una tribù celtica esterna rispetto all'Europa centrale e vista la loro separazione dal resto del popolo celtico si sono lasciati germanizzare.
    Questo sospetto viene dalla diffusione dei gruppi sanguini che appunto darebbe i Goti più celti che germani.


    :salute: :viching grr: :salute:
     
    .
95 replies since 10/9/2010, 00:51   10255 views
  Share  
.