L'inquisizione in Sardegna

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  1. suonosardo
     
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    Nel medioevo la legislazione contro la magia era di due specie: quella promanante dalle autorità laiche e l'altra di matrice ecclesiastica. La legge secolare giungeva ad infliggere anche la pena capitale per il delitto di magia, mentre la chiesa imponeva penitenze per il peccato di magia, potendo giungere ad irrogare la scomunica e ad abbandonare al braccio secolare il reo. Al termine del medioevo il papa Innocenzo 8° nel1484, promulgava la bolla "Summis desiderantes" in cui condannava la pratica, diffusa nella Germania superiore, di "darsi ai demoni...(e) per mezzo di incantesimi, fatture, scongiuri e altre superstiziose infamie ed eccessi magici fanno deperire ed estinguersi la progenie delle donne, i piccoli degli animali, le messi della terra, i grappoli delle vigne, i frutti degli alberi ". La bolla fungeva di ratifica all'azione degli inquisitori domenicani Jakob Sprenger e Heinrich Krämer (institor), autori del celebre "malleus maleficarum" (il martello delle streghe) edito nel1486. Nonostante la condanna legale, morale e teologica della magia il medioevo conosce una amplissima diffusione di pratiche di guarigione, di divinazione e di stregoneria. Anche a Oristano, capitale del giudicato di Arborea alla metà del secolo decimoquarto, il sovrano Mariano 4° era, come ha scritto su base documentale Francesco Cesare Casula "timoroso dell'arcano, credente nelle arti magiche, pratico di filtri e stregonerie". Aveva presso di sè uno schiavo moro indovino e sperimentava strane terapie per curarsi il corpo. Ad onta di ciò la "carta de logu de Arborea" che Mariano 4° aveva redatto e che Eleonora d'Arborea aveva innovato e riedito intorno al 1392 stabiliva pene severissime sia per le streghe e gli stregoni, sia per chi accusasse falsamente uno di essere mago o stregone.
     
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  2. SaCraba
     
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    CITAZIONE (suonosardo @ 3/10/2009, 18:53)
    Nel Canon episcopi del 9° secolo era descritta la pretesa di alcune donne di abbandonarsi al "volo magico" delle streghe: <hai creduto o hai partecipato a quella superstizione della quale sono vittime certe donne scellerate, seguaci di satana e ingannate dalle illusioni diaboliche? esse pretendono di cavalcare nelle ore della notte più profonda, esse con innumerevole folla di altre donne, insieme con la dea pagana Diana a cavalcioni su certi animali, e di percorrere col favore del silenzio notturno spazi immensi, e di obbedire al commando della dea come loro signora, e di stare al suo servizio in notti ben determinate> (canon episcopi in Burcardo vescovo di worms) - sec 11°
    Dunque originariamente, il collegamento tra Diana e le antichissime sepolture sarde atteneva la sfera della magia.
    Successivamente le " gianas" divennero le minuscole fate della leggenda sarda, che abitavano le case di pietra e filavano un telaio d'oro (...)

    quindi Marierva potrebbe essere il nome riferito a Diana e non a Minerva??
    Marierva... mari-Cerva????..
     
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  3. ELCERDEA
     
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    Marierva... ho parlato cl ragazzo portoghese... marierva, localitá di parana do brazil, e erba da infusione-droga... lui non sa gli utilizzi, anche nome... insomma come sospettavamo...
    per quanto riguarda MARICERVA, stiamo parlando di alghero, cervol, pronunciato cerlvu e celva, automaticamente nella lingua scritta sarebbe diventato marielva (per ignota origine) ad alghero pero non si usa troncare le parole alle radici come nel resto della sardegna... però non vedo comunque relazione con Diana, o che le corrispondenti di Diana in sardegna possano corripsondersi a tutto ciò... comunque penso che sará veramente difficile venirne a capo... si potrebbe controllare (JUDI) negli archivi della misericordia di alghero, se hanno riferimento a questo nome, come persona fisica... anche se penso che si un rito venuto dalla penisola dell ebro... per adesso è la cosa piu chiara che possa vedere in quest questione
     
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  4. SaCraba
     
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    :( ELCERDEA.. boh.. sinceramente non so cosa pensare.. non conosco, ne i miti greci, ne nient' altro per poterci capire qualcosa..


    altro brano tratto dal libro " Inquisizione,sessualità e matrimonio.Sardegna,secoli XVI-XVII" di Salvatore Loi:

    brani del sinodo di Ales:

    (le persone) sogliono digiunare superstiziosamente nel giorno precedente alla festa (vigilia)di S.Giovanni Battista ,senza mangiare niente in tutto il giorno al di fuori di un pezzo di pane.Dopo averlo cotto azzimo e fuori dal forno,durante la notte,alsorgere della prima stella e con altre cerimonie scandalose lo prendono e lo mangiano sulla soglia della porta,osservando se una moneta da loro posta dentro il detto pane si trova nella metà che mangiano o nell'altra che buttano sul tetto per arguire (tomar argumento) se si sposeranno fuori i nella località dove vivono.Identica cosa altri fanno nella vigilia di S.Nicola vescovo.....

    altre volte,quando nasce un bambino,fanno un pane con alcune punte.Lo conservano finchè il bambino sia cresciuto e lo chiederà.Se il pane si conserva intatto deducono che il bimbo avrà felicità.Con identico inganno e pregiudizio delle anime praticano la superstizione della camicia (camisa) ,che chiamano Santaddi.Per farla chiedono in elemosina lino sufficiente e nel medesimo giorno lo filano,tessono la tela,cuciono la camicia e la fanno indossare al bambino affinchè in questo modo abbia molti anni di vita.Con la stessa finalità fanno vedere il bambino alla madre in sette setacci (arneros) e poi lo buttano (arrojan) in un letamaio mettendogli il nome di Fuliadi; altre volte,quando nasce un bambino,seppelliscono un cucciolo vivo sotto la soglia della porta.Certe persone rifiutano di sposarsi e prendere la benedizione nuziale nei mesi di maggio e di agosto,per il timore,indotto senza fondamento dal demonio,che moriranno entro l'anno....

    Edited by SaCraba - 6/10/2009, 19:34
     
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  5. ELCERDEA
     
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    Non so la discussione non è molto frequentata, necessitiamo anche del parere dei più ferrati
     
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  6. suonosardo
     
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    x Elce la discussione è tutt'altro che poco frequentata, però hai ragione quando dici che mancano i pareri dei più ferrati, anch'io speravo che Itokhor e lo stesso Dedalo postassero qualcosa per es. su Don Francesco Tamponi da loro menzionato ma fin'ora... ma forse non hanno avuto tempo.
    Craby
    L'assonanza con Minerva è più che evidente e non credo che quel nome sia capitato a caso in quel contesto, probabilmente hai ragione e, dietro Marierba si nasconde Minerva = Atene = Tanit = Dea madre, ma sarà molto arduo se non impossibile venirne a capo.
    P.s. meno male ci hai pensato tu a trovare altro materiale sull'inquisizione perchè io ho praticamente...esaurito le scorte, ti ringrazio ^_^ :evil:
    Saludos :salute: :salute:
     
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  7. SaCraba
     
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    CITAZIONE (SaCraba @ 2/10/2009, 17:25)
    ^_^ sempre dal libro di Salvatore Loi " Inquisizione, sessualità e matrimonio.Sardegna, secoli XVI-XVII"

    Anche questa traduzione italiana non è certa in tutto,soprattutto perchè l'accento a una " donna marierva è per noi incompressibile:
    (Dio vi protegga signore Sole,siete uscito sulla terra dorato,oggi siete uscito dorato,avete visto il tale davanti a me,calzato e vestito e ben sistemato,come si adattano il giogo e l'aratro,l'aratro e il giogo quando aprono il solco,così disponetegli il cuore e la mente,la mente e il cuore perchè venga da me,fate come donna Marierva(?) ed entrategli nel cuore da parte a parte,non lasciatelo riposare,nè dormire,nè mangiare,nè ridere e giocare, finchè bacerà la mia bocca e abbracci il mio corpo)

    pensavo che la frase :"come si adattano l'aratro e il giogo quando aprono il solco...." potesse essere riferito al mito della nascita di Minerva,in quanto nacque dalla testa spaccata (da Vulcano)di Giove o Zeus.. :( ehmmm.. i miti greci sono un mistero per me


    dopo il tuo post ho pensato anche che potesse in realtà riferirsi a Diana .. Mari-Cerva.. infatti il suo animale simbolico è il cervo.. :blink: speriamo arrivi qualche esperto a chiarirmi le idee

    Edited by SaCraba - 6/10/2009, 19:35
     
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  8. SaCraba
     
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    continuo la storia di Serrampiona ..la donna algherese
    dal libro " Inquisizione, sessualità e matrimonio.Sardegna, secoli XVI-XVII" di Salvatore Loi

    A giudicare dal tono dell'orazione,il rapporto della donna con la luna era familiare ed affettivamente coinvolgente.La luna,infatti come antica e continua protettrice della magia femminile,era una sorella da invocare e a cui chiedere aiuto.

    L'algherese descrisse i suoi incontri con la luna con tratti che ricordano per alcuni aspetti,quelli attribuiti dai fedeli alla Madonna:

    sinodo che racconta quello che disse la donna:

    Vide una donna la quale le chiese:" Serrampiona cosa domandi?".A lei prima sembrò che fosse la donna che le aveva insegnato la preghiera alla luna,ma dopo le sembrò un'altra... La donna le disse:" Sono la Luna "e subito scomparve con lampi di fuoco.Era bella,una bellissima festa per gli occhi (era hermosa como un oro bellissima muger), con i capelli sciolti,vestita di rosso.Le sembrava che al mondo non esistese donna più bella.Altre volte le apparì vestita di bianco e lasuafaccia sembrava fatta apposta per illuminare il mondo (le aparecio vestida de blanco que le pareciò que su cara era para alumbrare el mundo)

    continuò a raccontare che quella donna era la luna " la quale poteva più di qualunque persona al mondo e che le grazie che scendevano sulla terra erano date da lei" che era" Nostra Signora" ed " il Regno dei Cieli".Nella logica degli inquisitori e dietro le pressioni degli interrogatori questa bellissima visione fu inserita in un contesto demoniaco.Alla fine Serrampiona confessò che " quella donna era il demonio".

    le invocatrici della luna,nelle loro orazioni ad azioni rituali,osservavano in genere determinate condizioni,già presenti più o meno identiche nel mondo antico: di notte,in fase di luna crescente,scalze,con i capelli sciolti e,spesso completamente nude,in contatto diretto con la Madre Terra e in uno stato di piena recezione dell'influsso dell'astro lunare...(....)


    per saperne di più su questo tipo di riti,l'autore ci rimanda al libro " Arcana mundi" Luck




    http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8804469218

    Edited by SaCraba - 6/10/2009, 19:37
     
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  9. suonosardo
     
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    ?? ma Minerva e Diana non sono la stessa persona?
    Diana non era solamente la dea della caccia, ma anche la dea notturna della luna e, come hecate, la dea dei morti. Per questo sin sall'età tardoantica si sviluppò un rapporto tra Diana, il mondo dei morti e la stregoneria.
    Nel medioevo fu vista come dea delle streghe e come la parte femminile del diavolo.
     
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  10. ELCERDEA
     
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    si pero siamo in sardegna non nella penisola italica, e la referenza non dovrebbe essere al nome minerva ma alla deità sarda, inoltre ricorda ma la radice min-men scompare completamente, non dico che bisogni optare per la soluzione da me proposta, solamente voglio ponderare doverosi dubbi...
    il medioevo europeo praticamente in sardegna non è esistito...
     
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  11. Ithokor
     
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    Non me ne vogliate :) ma non capisco perchè si debba scomodare addirittura il Portogallo per trovare una soluzione che abbiamo sotto i piedi... l'erba, appunto.
    Erva in logudorese (che non è mai sparito da Alghero) significa erba, e dunque marierva con significato di maria-erba, maria delle erbe, ossia l'uso di praticare la ricerca di piante officinali per la cura di alcune malattie, dal raffreddore alla polmonite, la cui pratica era messa sotto la protezione di un santo o della madonna stessa. In Sardegna era una pratica ancestrale arrivata fino quasi ai giorni nostri (mio bisnonno la praticava!), di solito erano le donne che se ne occupavano, ma non esclusivamente. Pensate che oggi le piante officinali, in particolare nella nostra isola, sono ricercatissime dalle case farmaceutiche... e le chiamavano streghe!! ;)
     
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  12. ELCERDEA
     
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    grazie ithokor aspettavamo rinforzi,
    erva, su lei c'ero arrivato ma la presenza del nome in portoghese mi aveva spiazzato, guarda dove ci siamo dovuti arrampicare per una cosa che probabilmente come dici tu è anche più semplice... :D
    comunque ad alghero è elba, elva logudoreggiante, pochi pero lo usano come termine... alcuni vecchi
     
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  13. SaCraba
     
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    :evil: grazie Ithokor
     
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  14. shardar
     
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    Certe volte la verita' la si trova nel modo piu' semplice!!!!
     
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  15. suonosardo
     
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    Eppure qualche dubbio a me rimane. Che Mariaerva potesse significare Maria delle erbe è venuto in mente anche a me (anche se non ho pensato alle erbe officinali) ma l'ho scartato quasi subito perchè istintivamente nominare una semplice persona sia pure maga e esperta di erbe, in quel contesto (orazioni al sole a alla luna ) non ce lo vedevo e non ce lo vedo, mi intriga di più l'ipotesi di Craby.
    Qualcuno può confermare che Diana e Minerva fossero la stessa cosa?
     
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93 replies since 29/9/2009, 13:34   5756 views
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