propulsore delle imbarcazioni!!

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  1. Elsa Gammata
     
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    ENOCH

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    CITAZIONE (fiebeddù @ 29/3/2008, 09:17)
    Holla! que tal ustedes? Bongiorno, tutto bene?

    Tanto per tornanre alla propulzione delle navi shardana, giormi passati, rilengevo il primo libro di L. Melis, mi sono fermato dove, cittando l'Odissea:
    - Le navi dei Feaci non hanno bisogno di timone o di timoniere, ma vanno col pensiero dell'uomo e nere e lucenti solcano il mare e l'abisso sicure e indistruttibili, avvolte in una nube di vapore, conoscendo del mondo ogni contrada - :huh:

    Rimasi giorni rigirando questa frase, cercando il senso pratico del significato. L'alto giorno mi ramentai una trasmissione di radio francese ascoltata da piu di ..... anni fà, dove marinai e storici parlavano di tecniche di navigazione dell' incomparabili Fenici, (che novita). Uno di loro, ha detto che in caso di scarsita di venti, dovuta alla stagione o alla zona, questi spavaldi marinai calavano un'altra vela NEL mare, oviamente lestata, fino a incontrare le correnti marine favorevole alla rotta. :)
    Ci vuole una bella conoscenza dei mari, ma la cosa sembrava fattibile.
    Sto ancora cercando una conferma di questo ricordo, anche via internet, pero...

    Unu saludu

    Salve!
    In effetti la prima applicazione che mi viene in mente a riguardo è l ' ancora galleggiante tuttora molto in uso.... Anche se di norma viene usata per aumentare il controllo durante la pesca e, ovviamente per rallentare l'andatura.
    Questa è un ' ancora galleggiante propriamente detta, che ha una forma a paracadute, si cala da prua con un lunga cima ed è costruita per mantenere la prua al vento con uno scarroccio ridotto al minimo:

    image


    Esiste anche la spera che invece viene filata da poppa e trascinata per rallentare la corsa della barca ad una velocità confortevole, mantenendo la poppa al mare e funzionare come un timone di emergenza o come ausilio al timone vero e proprio:

    image


    Secondo una nota del Museo Navale della Spezia "Per ridurre la deriva di unità disarborale per forza di mare, veniva in antichità usata un’ancora galleggiante, che era costituita da un frammento quadrato di velo tenuti da 2 pennani legati in croce, in posizione venticole, e da 2 barili in alto ; in modo da mantenere l’imbarcazione ferma sul posto "


    Questo sistema fu , per esempio , elemento indispensabile della traversata oceanica del 1880, Quando il Leone di Caprera ,piccola goletta ( 9 metri di lunghezza......!!)realizzata e condotta da tre italiani parti da Montevideo per arrivare a Livorno 100 giorni dopo.
    Qualche link per approfondire questa storia:

    http://www.arie-italia.it/arieassociazione...restauri-01.htm
    http://www.icr.beniculturali.it/Progetti/leonedicaprera.htm




    Probabile che ci si riferisse a qualcosa del genere.....

    Salute


     
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36 replies since 3/5/2006, 14:32   2036 views
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