orientamento astronomico dei Nuraghi

ma anche delle tombe dei giganti, dei pozzi, dolmen domus de Janas

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  1. shardar
     
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    http://sardegna.blogosfere.it/2009/07/lori...ei-nuraghi.html http://news.cronacaeattualita.blogosfere.i...ei-nuraghi.html http://gianfrancopintore.blogspot.com/2008...-nuraghi-2.html http://www.antiqui.it/archeoastronomia/nuraghi.htm http://www.prehistory.it/ftp/proto-storia/...astr_sarda4.htm http://www.prehistory.it/ftp/proto-storia/...astr_sarda5.htm http://www.wikio.it/video/1455515 http://www.neteditor.it/node/120791 http://www.centrosardegna.net/nuraghi.htm http://gianfrancopintore.blogspot.com/2008...ronomico-3.html

    http://www.aulos.it/arasolare.htm http://www.massimorassu.it/portal/secondo/14Orientamento.htm http://www.iloisedilo.org/logos2003/L%E2%8...di%20Sedilo.htm http://it.answers.yahoo.com/question/index...14050742AA5Ffqb

    vi mando codesti link.
     
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  2. pietrusco
     
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    stai diventando un segugio, shard ;)
     
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  3. shardar
     
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    grazie, pet.
     
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  4. concioisodomo
     
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    Scusate l'intromissione ma essendo nuovo sono perplesso nel leggere alcuni commenti su un blog dove alcuni di voi scrivono.L'argomento è il nuraghe legato a solstizi ed equinozi e c'è un certo Zedda che prende per i fondelli affermando di essere l'unico a seguire criteri di scientificità. potete spiegarmi cosa succede. :angry:
     
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  5. shardar
     
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    http://www.ciaosardinia.com/ita/sardegna/a...mbe-dei-giganti http://sarditudine.splinder.com/post/21518392 http://www.iloisedilo.org/logos2003/L%E2%8...di%20Sedilo.htm http://www.ciaosardinia.com/ita/sardegna/c...-s-ena-e-thomes http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24...rticolo=1195380 http://www.astrofilisardi.it/rubriche/astr...%20Sardegna.htm http://www.archeologia.com/forum/archeolog...-tuttusoni.html http://www.iloisedilo.org/raccolta/pdf/2003/08.pdf http://www.ingegneri-ca.net/informazione/102/info102-f.pdf http://www.comunicati.net/comunicati/istit...arie/78139.html
     
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  6. pietrusco
     
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    CITAZIONE (concioisodomo @ 12/12/2009, 21:29)
    Scusate l'intromissione ma essendo nuovo sono perplesso nel leggere alcuni commenti su un blog dove alcuni di voi scrivono.L'argomento è il nuraghe legato a solstizi ed equinozi e c'è un certo Zedda che prende per i fondelli affermando di essere l'unico a seguire criteri di scientificità. potete spiegarmi cosa succede. :angry:

    ti rispondo io concio, zedda è un agricoltore,studente di archeologia con la passione per l'astroarcheologia,molto presuntuoso e arrogante, pensa di essere l'unico depositario dei segreti astronomici dei monumenti sardi senza avere i giusti titoli di legge,punto.
     
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  7. bagassedda
     
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    ...veramente arrogante...non c'è che dire...
     
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  8. concioisodomo
     
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    E' proprio l'arroganza che mi ha colpito.Ne aveva per tutti,da Melis a Dedalonur, da Casu ad altri,insomma un vero presuntuoso. :blink:
     
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  9. terradeglidei
     
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    la volete sapere la novità sto ...zedda parla male di me è di Leo
    e mi accusa di aver detto fesserie mentre nel libro quello che dice sulla
    luna non ESISTE è SOLO UN BUGGIARDO CHE VUOLE VENDERE
    IL SUO LIBRO
     
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  10. concioisodomo
     
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    L'avevo capito Terra...sono sbalordito di come si è scagliato contro Leo.Ma quella immagine su Pintore non è tua?L'ho vista sui calcolatori. :vandal:
     
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  11. Maimoni
     
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    Mauro Peppino Zedda? Del quale c'è un articolo oggi su L'Unione?
    Parlate di lui? :D
     
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  12. iperboreo50
     
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    CITAZIONE (Maimoni @ 13/12/2009, 12:21)
    Mauro Peppino Zedda? Del quale c'è un articolo oggi su L'Unione?
    Parlate di lui? :D

    si. proprio lui.
    L'articolo è questo:
    (da:http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspxData=20091213&Categ=11&Voce=1&IdArticolo=2409145

    [QUOTE]
    ARCHEOASTRONOMIA.
    In un libro le tesi del ricercatore di Isili Mauro Peppino Zedda
    Il mistero dei nuraghi nel moto del sole e della lunaGli studiosi sardi lo ignorano, ma esperti mondiali confermano le sue osservazioni
    Domenica 13 dicembre 2009

    Vedi le altre foto
    C he cos'erano i nuraghi? Ancora oggi si discute sull'origine delle costruzioni più emblematiche del popolo che abitò la Sardegna tra il periodo del Bronzo antico (1800 a.C.) e l'epoca fenicia (850). Ed è sempre aperto il dibattito sulle date che comprendono la cosiddetta civiltà nuragica in un arco di quasi mille anni, con una naturale continuità tra un passaggio da una cultura all'altra. Di questo si è parlato a Cagliari anche nel recento convegno internazionale dell'Istituto italiano di Preistoria e Protostoria con nuove e suggestive ipotesi. Ma dal confronto tra oltre duecento studiosi è rimasta fuori, ancora una volta, una disciplina emergente: l'archeoastronomia. L'archeologia, tipica materia umanistica, applicata alla scienza degli astri. Il cosmo per spiegare le opere dell'uomo antico che, si sa, trascorreva molto del suo tempo con il naso all'insù per osservare i movimenti delle stelle. Sulle basi dell'archeoastronomia c'è chi si ritiene sicuro di aver trovato la chiave giusta per spiegare l'arcano dei nuraghi. Non c'è dubbio: i settemila nuraghi sparsi in tutta l'isola sono costruzioni legate all'astronomia, punti cardinali che riflettono sulla terra le conoscenze stellari dei nostri antenati.
    IL LIBRO Dopo vent'anni di studi sul campo lo afferma un appassionato ricercatore di Isili, Mauro Peppino Zedda, che ha appena pubblicato un volume ("Archeologia del paesaggio nuragico", edito da Agorà nuragica, 397 pagine) con la sintesi delle sue esperienze. Un «fantasioso outsider» lo definisce l'accademico dei Lincei Giovanni Lilliu nel prendere le distanze dalla sue teorie. Ignorato più che contestato dal mondo accademico che lo lascia fuori dal dibattito ufficiale. «Nemo profeta in patria», si dirà visto che Zedda compare nei testi dei maggiori studiosi di archeoastronomia quali l'inglese Clive Ruggles dell'università di Leicester e Michael Hoskin professore emerito di Cambridge, che firma la presentazione del volume.
    MOSTRI SACRI «È incredibile che mostri sacri dell'archeologia mondiale siano venuti a verificare con i loro occhi e dedichino decine di pagine agli studi di Zedda e nessuno degli archeologi sardi si sia preso la briga di fare almeno un'escursione per cercare di capire qualcosa», afferma Paolo Littarru, ingegnere di professione e difensore a spada tratta delle tesi di Zedda. «Ho letto i suoi libri e ho verificato i suoi calcoli restando davvero stupito dei risultati» dice: «Solo perché non viene dall'università o dalle Soprintendenze non è considerato col rispetto che si deve a un ricercatore che dimostra le sue affermazioni con i dati».
    IL PERSONAGGIO Mauro Peppino Zedda, perito agrario, lavora nei campi e conosce palmo a palmo la sua terra: la valle di Brabaciera ,attorno a Isili, dove si contano 33 nuraghi. E come tutti i contadini, dalla notte dei tempi, abituato a guardare il cielo e le stelle. «All'inizio ero appassionato della civiltà dei Maya ed ero meravigliato delle conoscenze astronomiche di questo popolo», racconta Zedda: «Mi chiesi se le tante emergenze archeologiche del mio territorio potessero avere un qualche legame con i movimenti astrali. Così cominciai a studiare i nuraghi». L'intuizione trova presto i riscontri sul campo. Zedda visita e studia ad uno ad uno 900 torri ciclopiche dell'isola, ne confronta la tipologia e soprattutto la posizione in relazione al moto del sole e della luna. Le sue conclusioni - spiegate nel libro - sono sorprendenti. «Partendo dai nuraghi di casa, quelli della valle di Isili, ho capito che sono funzionali a un disegno astronomico solare e lunare. La disposizione delle torri singole e complesse è orientata secondo il punto di arresto del sole o della luna nei rispettivi solstizi. I nuraghi complessi, ad esempio, hanno almeno una linea tangente a un lato compreso fra due torri le cui estremità coincidono con punti astronomici».
    PROBABILITÀ «È stato calcolato con metodi probabilistici che gli allineamenti riscontrati nella valle di Brabaciera hanno tre possibilità su cento milioni di essere frutto del caso», sottolinea l'ingegner Littarru: «Affermare che le scoperte di Mauro Zedda sarebbero ancora da verificare scientificamente è ignoranza o malafede o un misto di entrambe: le verifiche sono state fatte prima di tutti da Ruggles e Hoskin. Cosa aspettano gli studiosi sardi? È più semplice far finta di niente».
    SCOPERTE Zedda, inoltre, ha scoperto che esiste una netta differenza tra i nuraghi costruiti nel nord Sardegna (con rampa nel corridoio d'ingresso come al Losa di Abbasanta o al Santu Antine di Torralba) e le torri del sud dell'isola (senza rampa, tipo Is Paris di Isili o Su Nuraxi di Barumini). Nel centro la situazione è più articolata: qui i due stili sono presenti in proporzioni che variano da zona a zona. Dunque, i nuraghi furono costruiti seguendo una logica astronomica: «Grazie alla loro posizione - afferma Zedda - gli abitanti erano in grado di stabilire la scansione temporale delle stagioni e avevano riferimenti spaziali sulla terra. Del resto erano contadini e pastori e queste conoscenze erano fondamentali per la vita quotidiana».
    Ma, alla fine, che cos'erano i nuraghi? Mauro Zedda, prima di arrivare alle sue conclusioni astronomiche, nel libro parte dalla critica delle tesi del passato. Per il canonico Giovanni Spano erano edifici abitativi, tombe per l'esploratore Alberto La Marmora e templi per Vittorio Angius. La finalità sacrale dei nuraghi è sostenuta anche negli anni Settanta da Massimo Pittau. E di recente, Anna Depalmas, ha ipotizzato che venissero utilizzati come depositi di beni comunitari. Ma è la tesi di Giovanni Lilliu, che riprende e rafforza quella di Antonio Taramelli formulata negli anni Trenta, a fare scuola nell'università: i nuraghi erano fortezze, simbolo possente di una civiltà guerriera. «Nessuna di queste tesi resiste a un'attenta e distaccata analisi» sostiene Zedda: «Sicuramente erano edifici pubblici perché per costruire opere di queste dimensioni erano necessari molti uomini. Ma è impensabile che fossero le regie di capi tribù o presidi militari».
    I NURAGHI Lo spagnolo Juan Antonio Belmonte e l'inglese Mickael Hoskin sono convinti che lo studioso di Isili abbia trovato una pista interessante e degna di essere approfondita: «Tutti gli indizi - scrivono - ci conducono a pensare che nel disegno, costruzione e localizzazione di alcuni nuraghi abbiano a giocare un ruolo rilevante alcune direzioni astronomiche importanti. L'interazione tra astronomia e architettura formò parte di un simbolismo speciale il cui significato esatto oggi ci sfugge. Ma questa ipotesi appoggia la tesi che i nuraghi dovessero essere qualcosa di più che torri di difesa e rafforza l'idea del suo carattere simbolico o sacro».
    CARLO FIGARI
    /QUOTE]

    consiglierei di leggere inoltre l'appello di SaCraba

    [QUOTE]
    SaCraba Inviato il: 13/12/2009,
    per un giorno vorrei fare la moderatrice.... vorrei chiedere agli utenti del forum.. anche al capo,anche a quelli che leggono senza intervenire.. di smetterla con le accuse e la guerra tra studiosi.. insomma.. andare ognuno con dignità per i propri "studi"..chissà che un giorno non si trovi un punto d'incontro... in fondo non dobbiamo combattere tra di noi.. sono millenni che lo facciamo .. e basta... mi pare che non è quello di cui abbiamo bisogno

    e vediamo di dare una dignità alla nostra Storia... l'Egitto senza di questa sarebbe solo sabbia.... per ora la Sardegna è solo " montagnette di pietre"

    ed i sardi per ora sono gli indigeni dell'isola del tesoro .. i fenomeni da baraccone..fermi ad aspettare che gli squali di tutti i mari vengano a prendere quello che la nostra ignoranza permette... gente senza Storia e identità...mentre noi ci scanniamo tra di noi, gli squali ci assalgono.. questa è la mia sensazione,e non ne sono per niente contenta/
    QUOTE]


    :salute: :salute:


     
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  13. Maimoni
     
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    Sottoscrivo l'appello!!! :D

    Iperboreo, mi hai bruciato sul tempo...io l'articolo che hai linkato lo stavo trascrivendo a mano.

    Mi hai risparmiato un pò di "fatica" :shifty:
     
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  14. dueruote79
     
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    Ho letto nel blog di Pintore, certo ke questo zedda è proprio fetente...

    Aiò che lo invitiamo al Santa Barbara e poi :bangin.gif: Scherzo... :D :D

    Ma sono così difficili questi studi?? Allora io che non capisco un tubo cosa ne posso tirare fuori dalle mie osservazioni??

    Un incoraggiamento da parte mia a Tonino e a tutto il GRS per i sui studi,

    e domenica tutti al Santa Barbara ad imparare qualcosa in più :vandal:
     
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  15. lyala2
     
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    Sono profondamente disgustata..... non è possibile che ci siano ancora ad oggi persone che hanno poca dimestichezza con il termine ETICA MORALE E PROFESSIONALE... ora capisco bene che non tutti si possa andare d'accordo, che non tutti possiamo esserci reciprocamente simpatici, che si possano fare battuttine sibilline ora con una ora con un'altra persona ma che si arrivi al punto tale dello SPIATELLAMENTO DELLE POTENZIALITA' DI INTELLETTO DELL POPOLO SHARDO con termini DENIGRATORI credo proprio che codeste persone abbiano bisogno di un Ripassino di FONDAMENTA ED ETICA MORALE NEI RAPPORTI FRA UMANI.....


    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Vai a: Navigazione, cerca
    « Il primo passo nell'evoluzione dell'etica è un senso di solidarietà con altri esseri umani »
    (Albert Schweitzer, Premio Nobel per la pace 1952)

    L'etica (dal greco antico ἔθος (o ήθος)[1], "èthos", comportamento, costume, consuetudine) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.

    L'etica può anche essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri. Essa pretende inoltre una base razionale, quindi non emotiva, dell'atteggiamento assunto, non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale. In questo senso essa pone una cornice di riferimento, dei canoni e dei confini entro cui la libertà umana si può estendere ed esprimere. In questa accezione ristretta viene spesso considerata sinonimo di filosofia morale: in quest'ottica essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo.

    Ma l'etica si occupa anche della determinazione di quello che può essere definito come il senso, talvolta indicato con il maiuscolo Il Senso dell'esistere umano, il significato profondo etico-esistenziale (eventuale) della vita del singolo e del cosmo che lo include.

    Anche per questo motivo è consuetudine differenziare i termini 'etica' e 'morale'. Un altro motivo è che, sebbene essi spesso siano usati come sinonimi, si preferisce l'uso del termine 'morale' per indicare l'assieme di valori, norme e costumi di un individuo o di un determinato gruppo umano. Si preferisce riservare la parola 'etica' per riferirsi all'intento razionale (cioè filosofico) di fondare la morale intesa come disciplina.

    L'etica può essere descrittiva se descrive il comportamento umano, mentre è normativa (o prescrittiva) se fornisce indicazioni. In ogni caso l'indagine verte sul significato delle teorie etiche.

    Può essere anche soggettiva, quando si occupa del soggetto che agisce, indipendentemente da azioni od intenzioni, ed oggettiva, quando l'azione è relazionata ai valori comuni ed alle istituzioni.

    Saluto tutte le persone che volessero continuare il lavoro fin d'ora iniziato e se qualcuno potesse darmi smentite..... a disposizione......

    Lyala2

    :salute: :vandal:

    Edited by lyala2 - 13/12/2009, 22:08
     
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184 replies since 6/7/2008, 20:43   9723 views
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