Sardo lingua neolatina o latino lingua neosarda???

l'ipotesi di Giovanni Semerano...

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  1. ELCERDEA
     
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    Pero', stiamo anche discutendo sul fatto che esistano o no realmente le lingue neolatine. il dubbio che hanno posto alcuni studiosi è se queste lingue vivessero parallelamente al latino. INFLUENZE POI POSTERIORI?
    non possiamo partire da una teoria che non sta comprovata al 100%.
    mettiamola a prova, se funziona chiuderemo la discussione. se non funziona seguiremo cercando di capire l'origine di sardo e latino...


    quando prima ho postato la parola kas, non so se ci avete fatto caso, a me pare interessante. se realmente fosse questa l'origine di casu, sarebbero tre le possibilità, o sardi e latini l'avrebbero ereditata, o i sardi l'avrebbero passata ai romani o viceversa...
     
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  2. Eracle
     
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    Se era una parola accadica è impossibile che i romani l'abbiano passata ai sardi, perchè i sardi SONO accadi, i romani sono venuti dopo, sopratutto da una città controllata dagli etruschi, sardi emigrati in toscana
     
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  3. pora reitia
     
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    Gentile amico sardo e veterinario

    il mio non è un imprinting (parola che corrisponde a una voce latina ma che non deriva da questa, poiché l'impronta è molto più vecchia del latino), in quanto ho quasi ricevuto la sua stessa formazione italica di base, filolatina e filoromana, solo che da grande ho fatto funzionare la mia testa e ho scoperto la falsità, l'assurdità e l'idiozia della Teoria Romanza, tutto quà.

    Gli studiosi da me citati sono studiosi ai quali poi ho attinto, ma non sono stati loro a darmi l'impronta iniziale, essa è venuta da sè a 50 anni!
    Vede a me piacciono le favole, quelle buone, ma non mi piacciono le menzogne che servono a farmi del male e a nascondermi la verità.

    Dante Alighieri credeva che tutte le lingue del mondo derivassero dall'ebraico con cui era stata scritta la bibbia.
    Fino al 19° secolo si pensava che l'universo fosse nato con la creazione biblica e avesse circa 6000 anni (nota 1).

    A questo genere di scienza e di conoscenze appartiene la Teoria Romanza.
    Lei è libero di crederci ma non può ragionevolmente pretendere che tutti si presti fede a simili storielle.


    Nota 1 : James Ussher, vissuto nel 1600 in Irlanda, fu, prima che naturalista, uno stimato arcivescovo anglicano. Sua grande passione era la ricerca della data di nascita dell'universo. Viaggiò ripetutamente dalla Gran Bretagna all'Europa alla ricerca di antichi manoscritti che gli permettessero di scrivere la storia più antica del nostro pianeta. Fondamentale, tuttavia, fu per lui lo studio della Genesi, che più di ogni altra fonte storica lo convinse che la Terra fosse stata plasmata nel 4004 a.c. L'ipotesi apparve così convincente che fu pubblicata in alcune edizioni della Bibbia anglicana. In un altro libro, dal titolo "Annals of the World", Ussher datò altri momenti biblici fondamentali, incorrendo in altri grossolani errori. Morì a 75 anni.

    Ps: arco, varco, varcare, (valico, valicare)... come vado, wado, guado, guadare ... ; nella mia terra veneta abbiamo numerosi toponimi che si richiamano a tali voci ma nessuno deriva dal latino: Arcole, Arco, Arcugnano, Arquà Petrarca, .... sono voci antiche, antichissime:

    A proposito di bertula, berta (bisaccia, tasca, rete da pesca) si pensi che è della stessa famiglia di brenta (contenitore in tessuto vegetale poi in doghe come le botti, ecc.) che tutti gli studiosi tradizionali danno per prelatina, celtica, ecc., pensi anche al fiume veneto Brenta (voce idronimica "prelatina").

    Sarebbe interessante se qualcuno che ha sempre in bocca il termine "neolatino", ci spiegasse cosa vuol dire!

    Edited by pora reitia - 6/2/2009, 19:59
     
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  4. angiolo1958
     
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    Concordo pienamente
    :salute:
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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  6. bagassedda
     
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    imprinting (parola che corrisponde a una voce latina ma che non deriva da questa, poiché l'impronta è molto più vecchia del latino)
    ...ma che significa che è molto più vecchia del latino...
     
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  7. Eracle
     
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    Significa che già popolazioni precedenti i romani avevano questa parola, e siccome i romani non sono nati dal fango devono averla ereditata.
    Ma dico io, basta pensarci due secondi, sti benedetti romani sono persone? si, e allora da qualcuno saranno pur dovuti nascere! quello stesso qualcuno che li ha cresciuti e educati, qualcuno che per forza di cose PARLAVA.
    A meno che non prendete per buona la storia della lupa...
     
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  8. bagassedda
     
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    ...sono il popolo che ha diffuso la propria lingua in buona parte d'europa...

    difficile immaginare un popolo che ha dominato x secoli senza diffondere la propria lingua...
     
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  9. entuestu
     
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    Gentile amica Pora Retia

    E' evidente che parliamo due lingue diverse, e spero che non si metta a investigare quale delle due é nata per prima. Mi pare di capire che lei é alla ricerca dell'origine primigenia delle parole, ed in questo sono d'accordo con lei che non le hanno inventate di certo i Romani. A me, però, questa ricerca, per quanto stimolante, non interessa granchè in quanto problema irrisolvibile. Sicuramente i Romani, essendo a quei tempi la loro lingua viva, hanno attinto da molte altre lingue e così via. Diciamo che, in uno slacio fideistico, potremmo dire che tutte le lingue derivano da Adamo ed Eva, e buona notte al secchio. A me interessa sapere, invece, chi ci ha trasmesso per via diretta le parole che usiamo oggi. In questo senso la parola "imprinting" gli inglesi l'hanno derivata dal latino. Che poi il latino l'avesse presa da altre lingue é certo. Le lingue sono vive. Io credo che impegnarsi per capire l'origine primigenia di una parola é qualcosa fine a sé stessa. Mi ricorda quegli "studiosi" che si scannano per stabilire l'origine dell'uomo, facendolo sempre arrivare da un altro punto della Terra. E così facendo il giro a ritroso del pianeta si ritorna allo stesso punto (oggi é di moda l'Africa, un tempo era di moda l'uomo di Pechino). Un'origine policentrica viene esclusa a priori. E così completato il giro della terra ci si sposta verso un altro pianeta ma, ahimè, pure quello é tondo.
    Mi pare di capire che a lei interessa il primato delle parole. Io, invece, non mi occuppo di massimi sistemi. A mea interessa sapere da chi abbiamo preso le parole che parliamo oggi noi sardi, e mi pare già un grande problema. Perciò le lascio volentieri il primato. Mi pare di capire che lei vede i Romani con il fumo negli occhi. Bè, anch'io, ma questo non mi impedisce di vedere la realtà, e cioé l'enorme influenza che i Romani hanno esrcitato ai loro tempi sul mondo conosciuto, così come l'hanno esercitata i Sumeri ai loro tempi, e come la stanno esercitando oggi gli americani.
    Se non si capisce questa sottile differenza di punto di vista mi pare inutile continuare il dibattito. Si continuerebbe a parlare ognuno per conto suo.

    Fine della trasmissione (anche perchè sto partendo per diversi giorni e non so quando potrei rispondere).

    Salude e trigu
     
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  10. pora reitia
     
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    È vero, anche oggi l'Europa è piena di migranti da tutto il mondo che portano in giro le loro lingue.
    Una volta anche i migranti romani portarono in giro per l'Europa la loro lingua latina, come fecero i celti, i veneti, i sardi, i germani, i greci, i fenici, gli arabi islamici e molti altri con le loro lingue.

    E questa loro lingua divenne la seconda, la terza o la quarta lingua di molte genti europee, poi quando la storia fece scomparire i romani e il loro impero, sparì quasi completamente anche la loro lingua che continuò soltanto come lingua minoritaria delle chiese cristiane e come gergo colto assieme al greco delle elittes culturali.

    In ogni paese d'Europa le genti continuarono a parlare le loro lingue naturali e storiche, parallelamente al latino parlato come seconda o terza lingua dai ceti dominanti.

    Con l'avvento della romanità le lingue e le culture delle genti d'Europa non scomparvero ma continuarono e continuano ai nostri giorni indipendentemente dal latino.

    I romani non furono "i nostri progenitori", ma semplicemente dei migranti come molti altri che diederono il loro apporto alla complessità e alla varietà delle genti d'Europa, delle loro lingue e delle loro culture.

    La civiltà delle genti europee si sarebbe sviluppata indipendentemente da Roma e dal suo impero, infatti vediamo bene lo sviluppo delle aree centrali e nordiche dell'Europa rispetto a quelle mediterranee ed in particolare a quello dell'area centro-italica dove risiede il nucleo storico romano.

    Io non ho bisogno di esaltare o sminuire né i sumeri né i romani, ad ognuno il suo ma con precisione.
    I sardi e i veneti stanno nelle loro terre come i romani stanno a Roma, pace all'anima loro, la mia civiltà veneta era già sviluppata quando ancora i romani stavano nelle caverne tiberine assieme alle lupe.

    E' vero, noi oggi abbiamo gli americani come un tempo, per un pò avemmo i romani: infatti nella Venetia abbiamo Aviano e la Ederle come un tempo avemmo una base dell'esercito imperiale romano ad Aquileia.
     
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  11. Eracle
     
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    Bagassedda, sapendo che i popoli del mare avevano colonizzato quelle terre già molto prima dei romani non ti fa pensare che magari avessero una loro lingua?
    Mi sembra un pò troppo ottimistico dire che i romani arrivarono da gente che grugniva e gli hanno insegnato l'unico e vero linguaggio.
     
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  12. bagassedda
     
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    CITAZIONE (entuestu @ 7/2/2009, 08:41)
    Gentile amica Pora Retia

    E' evidente che parliamo due lingue diverse, e spero che non si metta a investigare quale delle due é nata per prima. Mi pare di capire che lei é alla ricerca dell'origine primigenia delle parole, ed in questo sono d'accordo con lei che non le hanno inventate di certo i Romani. A me, però, questa ricerca, per quanto stimolante, non interessa granchè in quanto problema irrisolvibile. Sicuramente i Romani, essendo a quei tempi la loro lingua viva, hanno attinto da molte altre lingue e così via. Diciamo che, in uno slacio fideistico, potremmo dire che tutte le lingue derivano da Adamo ed Eva, e buona notte al secchio. A me interessa sapere, invece, chi ci ha trasmesso per via diretta le parole che usiamo oggi. In questo senso la parola "imprinting" gli inglesi l'hanno derivata dal latino. Che poi il latino l'avesse presa da altre lingue é certo. Le lingue sono vive. Io credo che impegnarsi per capire l'origine primigenia di una parola é qualcosa fine a sé stessa. Mi ricorda quegli "studiosi" che si scannano per stabilire l'origine dell'uomo, facendolo sempre arrivare da un altro punto della Terra. E così facendo il giro a ritroso del pianeta si ritorna allo stesso punto (oggi é di moda l'Africa, un tempo era di moda l'uomo di Pechino). Un'origine policentrica viene esclusa a priori. E così completato il giro della terra ci si sposta verso un altro pianeta ma, ahimè, pure quello é tondo.
    Mi pare di capire che a lei interessa il primato delle parole. Io, invece, non mi occuppo di massimi sistemi. A mea interessa sapere da chi abbiamo preso le parole che parliamo oggi noi sardi, e mi pare già un grande problema. Perciò le lascio volentieri il primato. Mi pare di capire che lei vede i Romani con il fumo negli occhi. Bè, anch'io, ma questo non mi impedisce di vedere la realtà, e cioé l'enorme influenza che i Romani hanno esrcitato ai loro tempi sul mondo conosciuto, così come l'hanno esercitata i Sumeri ai loro tempi, e come la stanno esercitando oggi gli americani.
    Se non si capisce questa sottile differenza di punto di vista mi pare inutile continuare il dibattito. Si continuerebbe a parlare ognuno per conto suo.

    Fine della trasmissione (anche perchè sto partendo per diversi giorni e non so quando potrei rispondere).

    Salude e trigu

    Ragazzi direi che non c'è nulla da aggiungere...concordo con Entuestu...stiamo parlando di due cose diverse...
     
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  13. stramaioni
     
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    Pensate che i romani approdano in sardegna nel 258 ac , trovando una terra e genti molto piu' evolute di loro capaci di scrittura lingua propria scambi commerciali e di un elite militare che presto assaporeranno sulla loro pelle,
    ci son voluti quasi 700 anni per ricacciarli in terramanna a un caro prezzo per entrambe.
    Tramandando sino hai giorni nostri un odio nei loro confronti mai sopito,
    Una ricerca linguistica non e' mai facile . Non lo e' in generale, ma si complica ulteriormente in una terra come la sardegna, dove le parlate dialettali sono almeno 8. A volte talmente diverse che i rispettivi parlanti tra di loro non si capiscono a vicenda o perlomeno male.
    A partire dall alto medioevo la sardegna, non piu' soggetta all impero bizantino, trovo' gradatamente forme di autogoverno, e gia' gia nel 900 e' governata da 4 judiki, sovrani assoluti sulla propria porzione di terra. quella spartizione , in un territorio cosi' montuoso ed impervio consentiva comunicazioni soltanto nel periodo estivo e contribui' ad accelerare l isolamento , favorendo un evoluzione autonoma delle parlate.
    E' solo nel 215 ac che i romani si scontrano con ampsicora e dichiarano per la prima volta la sardegna in armi a kornus.
    ma chi conosce bene l isola sa che kornus e' sul mare nell oristanese e in battaglia non vi partecipano i popoli dell interno per ovvie ragioni militari in primis: loro predilivano la bardana essendo maestri in quelle tattiche militari.
    Allora come si fa a dichiarare in armi un isola se neanche si e' iniziato ad affrontare il zoccolo duro cioe' i barbaricini ?
    Cosi' e' per la lingua , se kasu e' accadico e vi si riscontra somiglianza anche nel latino chi ha preso da chi ?
    notare bene che il sardo attuale e' composto da almeno 8 diverse lingue tra cui aramaico cananeo , berbero e tante altre come afferma il DEDOLA e gran parte Sardiano , lingua figlia di quei popoli che tanto influenzavano l allora mondo conosciuto in coalizione con altri popoli di identica origine.

     
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  14. pora reitia
     
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    Qualche pagina sull'influenza dell'ideologia sulla linguistica:

    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MarioA...118131792786738
     
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  15. stramaioni
     
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    Penso che per capirci tutti dobbiamo mettere dei punti fissi su alcune cose . Cosa si intende per lingua latina, ovvero origini periodo di diffusione nel territorio ecc ecc.
    cosi' si riesce a capire qualcosa altrimenti e' una lite tra filo romani e resto del mondo, perche' se nel mediterraneo erano gia' radicate diversita' linguistiche prima dell avvento del latino e' da ipocriti pensare che esso sia la culla della civilta'.Pensando che anch' essi hanno origini anatoliche mi pare.
    Qualcuno se la sente di impostare Periodi storici e diffusione linguistica per poter fare una sana discussione senza ideologia ?
    avanti !
     
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404 replies since 9/12/2007, 23:03   22039 views
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