SHARDANA I POPOLI DEL MARE (Leonardo Melis)

Posts written by Elsa Gammata

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    image Francesco Cossiga (Sassari, 26 luglio 1928 – Roma, 17 agosto 2010)

    E' triste, quando un uomo dotato di tale lucidità,arguzia e cultura lascia questo mondo.
    Il Presidente Emerito, giova ricordarlo, fu un politico e un uomo di Cultura fuori dagli schemi abituali.....
    Laureatosi in Giurisprudenza giovanissimo (non aveva ancora 20 anni...), iniziò poi una folgorante carriera politica : eletto deputato per la prima volta nel 1958 , il più giovane sottosegretario alla difesa nel terzo governo Moro (nel 1966),il più giovane ministro degli Interni (nel1976, a 48 anni), il più giovane presidente del Senato (12 luglio 1983, a 55 anni) e, infine, il più giovane Presidente della Repubblica, a 57 anni non ancora compiuti, il 24 giugno del 1985.

    Nell' ultima fase del suo mandato Presidenziale, rompendo gli schemi, lanciò un durissimo attacco ai partiti,al mondo politico e ad alcuni organi istituzionali ,al punto che qualcuno lo defini addirittura "un povero matto".
    A questa affermazione, risponderà con la sua celebre frase: " "Io faccio il matto,non lo sono. Io sono il finto matto che dice le cose come stanno".

    Importante,in questi ultimissimi anni, fu il suo tentativo di dare una visione "internazionale" e molto più ampia , a molti tragici avvenimenti degli anni della prima repubblica.

    Rivelerà poi, che resosi conto dei limiti ,degli errori e delle pecche di quel sistema, aveva cercato di "picconarlo" al punto da rendere il cambiamento assolutamente necessario e inevitabile.

    Non vorrei tracciare profili politici o iniziare polemiche riguardo alla sua figura e alle sue proverbiali "esternazioni" , ma solo rendere un omaggio doveroso e sincero ad un grande figlio della Sardegna.
    Come disse lui stesso, citando Emilio Lussu:

    "In qualunque parte del mondo si trovi,un sardo ha sempre un pezzo di Sardegna sotto i piedi"

    Condoglianze sentite a tutti i suoi familiari, e all' Italia tutta, orfana di un suo figlio prezioso......

    Adiosu

    Edited by Elsa Gammata - 19/8/2010, 20:03
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    CITAZIONE (bagassedda @ 9/8/2010, 21:16)
    ...avrei capito se Bondi avesse risposto che intendeva disporne come meglio credeva o che avrebbe donato le statue alla Cina...come dice Leo il Ministero (gerarchicamente superiore alle Sovrintendenze) decide la loro destinazione...quando invece si parla di autorità locali (e l'intenzione di non "staccare" le statue dalla zona del ritrovamento mi sembra lampante) è perché si intende coinvolgerle proprio per non lasciare allo 'Stato' l'ultima parola...meglio di così non potrebbe essere...

    Vedi, non voglio alimentare inutili polemiche, sono ben felice che il Ministero abbia cambiato idea riguardo ai Giganti....
    Premesso,per Autorità locali io intendevo le Sovrintendenze, ma questo non è importante...

    Ciò che mi ha lasciato perplesso in questa faccenda, è il fatto che sia stato proprio il rappresentante del Ministro Bondi , il manager Mario Resca ad aver lanciato la proposta del giro del mondo delle statue.
    Riporto breve nota su di lui da Wikipedia:
    Nel 2008 è nominato consigliere per le politiche museali del ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi del governo Berlusconi IV.
    Con la riorganizzazione degli uffici del ministero nel 2009, Resca è nominato Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale presso il Ministero dei Beni Culturali

    http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Resca

    Come riportala nota ufficiale dell' ufficio stampa del Comune di Cagliari :
    " Il supermanager del Ministro dei beni culturali Mario Resca è giunto ieri in Sardegna per la prima volta (....) con una proposta clamorosa: portare alcune delle statue in tournée per il mondo."

    http://www.ufficiostampacagliari.it/news_f...na=12839&type=3

    Nella nota, si parla quindi di una vera e propria missione del Manager , spesso indicato dalla stampa e dalla televisione come "l' uomo di Bondi" o il "supemenager di Bondi" :
    "Missione difficile, quella di Resca, nella sua prima visita nell'isola per mettere d'accordo i sardi che, come si sa, sono sempre "disuniti" e tra loro litigiosi"

    Immediata la levata di scudi dei Sardi, il rilancio tempestivo dei media e il tam tam dei blog/forum partono anche gli appelli al Ministro (e a chi se no visto che la proposta è partita proprio dal ministero??)

    A questo punto, visto il calo di consensi e il crescente disappunto tra i Sardi, arriva il dietro - front e il Ministro Bondi, ergendosi a paladino e salvatore dei Giganti dichiara
    " Le statue di Monti Prama resteranno in Sardegna" fra il plauso e l' approvazione generale.

    Ma a proposito..... da chi era partita questa proposta scellerata tanto contrastata da tutto il mondo culturale Sardo ? Guardacaso proprio dal Ministero ,dall' "uomo di Bondi" il braccio destro del ministro in materia.....!!!

    Dunque apprezzo che il Ministro abbia cambiato idea sull' onda del crescente dissenso Regionale....
    Ma continuiamo a vigilare, come ho detto ora si aspettano i fatti, ossia i finanziamenti.

    :salute:
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    CITAZIONE (shardanaleo @ 9/8/2010, 18:25)
    che mandino le COPIE in giro per il mondo... i MOAI da lì non si muovono e manco gli OBELISCHI egizi... (una volta forse... ma erano altri tempi). :rolleyes:

    Infatti non ho capito perchè gli appassionati e/o interessati non possano venire in Sardegna ad ammirarli!
    Questo si che sarebbe un aiuto al nostro turismo.....
    Internet offrè grandi possibilità di publicizzare e informare, ma credo che bisogna attivarsi per attirare in Sardegna i turisti piuttosto che mandare in giro le opere....
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    Intanto ,effettivamente, si beccano la pubblicità gratuita ,che non fa mai male!! ;)


    :salute:
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    CITAZIONE (shardanaleo @ 9/8/2010, 17:29)
    Iop gli amici di Santa JUsta non li capisco.... :( con tutta la storia che hanno, Othoka, I Judiki... i SHARDANA... si lasciano infinocchiare con statue di ANGUKILE e di IMPROBABILI GIERRIERI FENICI... :cry: :sick:
    BOH? :rolleyes:

    Infatti!
    Pensare che la prima parte dell' opera è stata interamente finanziata dalla Fondazione Banco di Sardegna.
    Dove sono queste banche quando servono ? :D
    Se la disputa fosse solo un discorso artistico andrebbe anche bene.....
    Invece sembra che il problema sia ,ancora una volta, l' ennesima sfida/dispetto fra paesi che si ritengono "rivali".
    Chissà se queste rivalità porteranno a qualcosa di utile o ,come sempre creeranno solo altri inutili e sterili attriti.

    :bangin.gif:
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    Leo intendiamoci...... sulla stele di Nora le autorità probabilmente sapevano, visto che sui documenti per lo "sdoganamento" e l' assicurazione qualcuno ha certamente firmato.....
    Dopo, non essendo probabilmente conveniente ai fini politici ,hanno negato o fatto finta di niente.

    Io sono ben contento che Bondi si interessi alla questione, non mi piace un articolo dove sembra che il Ministro abbia fisicamente fermato il container con i Giganti in partenza per chi sa dove.....Il suo parere è certo importante, ma giuridicamente non vincolante in nessun caso.

    Molti sono i proggetti allo studio per i Giganti: esposizione di alcuni negli aeroporti (Alghero,Olbia,Cagliari), al Museo navale di Olbia(in evidente difficoltà) , una mega struttura a Cabras per accoglierli tutti,la famigerata tournè in giro per il mondo......
    Ovviamente che i Giganti partano per chi sa dove ,senza che abbiano neppure una casa nella propria terra lascia perplessi :comunque era una delle tante proposte al vaglio per avere i relativi finanziamenti.
    Se il Ministro ci tiene così tanto, al dilà delle facili rassicurazioni per ottenere consensi,lo vedremo a Settembre quando Pili e il sindaco Carrus chiederanno un impegno concreto,ossia i finanziamenti promessi!

    Edited by Elsa Gammata - 9/8/2010, 18:02
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    CITAZIONE (bagassedda @ 9/8/2010, 17:00)
    Elsa, quindi cosa avrebbe dovuto dire Bondi per tranquillizzarti?

    Qualcosa del genere

    ""Ovviamente, non essendo competenza di un manager come Mario Resca, decidere se e quando i Giganti possano lasciare la Sardegna, ma essendo sempre e comunque vincolante il parere dei curatori e delle autorità locali ,le statue non sarebbero MAI potute partire dalla Sardegna senza un esplicito loro consenso""


    Il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus, è contento ma prudente. «Vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Insieme all’onorevole Pili - dice - incontreremo il ministro Bondi ai primi di settembre. A lui esporremo il nostro progetto per realizzare la struttura che dovrà accogliere i Giganti e gli chiederemo di privilegiare, nei finanziamenti, non il tour delle statue ma la realizzazione delle strutture espositive a Cabras».
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    Un grandissimo augurio al nostro sceneggiatore e regista!!!!!

    Buon Compleanno!

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    :salute: :salute: :salute:
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    CITAZIONE (bagassedda @ 9/8/2010, 16:06)

    Leggo nel titolo dell' articolo:

    Il ministro dei Beni culturali accoglie l’appello dei sardi e stoppa il progetto del manager Mario Resca: "Si muoveranno soltanto col permesso delle autorità locali".

    !!!!!!!!

    Forse il ministro Bondi vuole scherzare o ,peggio prenderci in giro sfruttando l' ingenuità dei lettori a scopo propagandistico .....
    L' articolo sembra scritto dal suo segretario per una campagna elettorale.....
    Non c' era bisogno dell' autorevole rassicurazione del rappresentante del Governo : I Giganti infatti possono muoversi SOLO con l' approvazione delle autorità locali e comunque dei curatori!!!

    :devil:
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    CITAZIONE (pietrusco @ 3/8/2010, 22:36)
    anche se qualcuno si è dimenticato che giovedì scorso li ho compiuti io!!

    Beato te ..... 20 anni e non sentirli neanche!! :D

    Comunque super auguroni(in ritardo..)anche a te

    A presto!!!!!

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    :salute: :salute: :salute: :salute: :salute:
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    Certo che la dotazione e la fragranza di reato non lasciano dubbi......

    Un plauso al personale della stazione forestale di Senorbì

    :salute:
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    Tantissimi abbracci e auguri anche da parte mia GRATIA !!!!!



    Dove sarebbe il Forum senza le tue puntuali News !?...!?...... image


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    Grandissima notizia!!

    Avevo forti dubbi sulla riuscita dell' appello, fortunatamente il governo sembra avere ben altre grane e stà cercando ,dove possibile,di limitare al minimo gli scontri e le discussioni con l' opposizione e l' opinione pubblica.....

    Ma come già dissi tempo fa e come riporta testualmente Cevoli "Il pericolo non è tuttavia del tutto cessato. L'archeocondono, infatti, resta ancora depositato in Parlamento sotto forma di proposta di legge. "

    Vigiliamo quindi e giustamente diffondiamo la notizia ,affinchè si possa reagire prontamente al prossimo attacco!! :vandal:

    :salute: :salute: :salute:
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    Credo che il vero problema, ciò che veramente ha fatto arrabiare i fedeli nell' occasione, sia l' atteggiamento dell' Arcivescovo, che oltre ad usare un linguaggio inadeguato (la sua frase :"questa è una baracca non una chiesa" è emblematica) non solo non si è scusato per l' infelice frase, ma ha rifiutato qualunque ulteriore dialogo anche quando l'antropologo Bachisio Bandinu gli offre di discutere in altra sede, facendosi rappresentante della comunità.
    Purtroppo questo atteggiamento allontana i fedeli, che vedono la decisione imposta con arroganza e senza poter replicare o discutere......
    Da chi ha cariche importanti , ci si aspetterebbe maggiore rispetto e considerazione(pur rimanendo fermi nei propri propositi e decisioni).
    La peggior figura per la Chiesa e il suo rappresentante è stata di essere lontanissimi dai propri parrocchiani.

    CITAZIONE (dedalonur9 @ 20/7/2010, 17:09)
    ....la chiesa ogni 9 anni per sua regola interna, trasferisce i prelati da una parrocchia (e da un paese) ad un altra. è normale. che dietro vi sia un intento punitivo però non saprei sono di tutt'altra zona e dunque su questo non metto bocca.

    In realtà, Dedalo , Don Mario era a Sant' Eulalia da trent'anni ...... quindi il discorso dei 9 anni mandatori era già abbondantemente superato.

    Da : unionesarda.it Domenica 18 luglio 2010 :
    Sant'Eulalia, contestato l'arcivescovo:
    Mani lascia il quartiere tra i fischi

    Infuocata assemblea dopo l'annuncio del trasferimento del parroco don Mario Cugusi, sostituito da don Marco Lai. Monsignor Mani lascia il quartiere tra i fischi dei fedeli.

    Un'auto blu con a bordo l'arcivescovo che si allontana e i fedeli che la rincorrono per qualche metro, che fischiano e urlano «vergogna», «buffone», «vada via». È finita così, con una contestazione che ha pochi precedenti, l'assemblea che ieri sera, nella chiesa di Sant'Eulalia, ha contrapposto l'arcivescovo Giuseppe Mani a circa cinquecento parrocchiani. Che lo avevano invitato perché giustificasse il trasferimento del loro parroco-istituzione, don Mario Cugusi, dopo trent'anni di apostolato alla Marina.

    IL CASUS BELLI A scatenare la rabbia dei fedeli è stata un'affermazione dell'arcivescovo che mentre dal pulpito tentava di spiegare, in un clima di tensione crescente, le ragioni per cui don Cugusi veniva trasferito, ha pronunciato una frase che ha avuto l'effetto di una deflagrazione: «Questa non è una chiesa, è una baracca». A quel punto c'è stato il caos. Mentre tra i banchi la gente urlava «lei è un eretico», «il nostro parroco non si caccia così», l'arcivescovo è stato circondato da una decina di parrocchiani che gli chiedevano conto di quell'affermazione. «Lei ha offeso la nostra comunità e tutti i sardi, un vescovo non può esprimersi in questo modo nei confronti dei fedeli». La tensione è salita al punto che Mani si è allontanato verso la sacrestia. Inseguito da un gruppo di fedeli, tra cui l'antropologo Bachisio Bandinu, che l'ha invitato a giustificare quella frase ed a riprendere il dialogo. «Lei è venuto qui anche per ascoltare, andiamo in un'altra sala e ci ascolti, se vuole parlo solo io a nome dei parrocchiani». Mani ha ribadito di non gradire quel tipo di clima. «Avrei voluto comunicare la mia decisione al consiglio pastorale», ha ribadito, «così non si può dialogare». Nel frattempo altre persone molto agitate lo invitavano ad andare via dalla Sardegna. «Lei è un generale, sa solo imporre», gli ha detto Bandinu. Poi l'arcivescovo, seguito dai fedeli, si è diretto verso l'uscita e verso l'auto che lo aspettava. Anche fuori c'è stato un tentativo di ripresa del confronto, l'ennesimo invito a rientrare e parlare con la gente. Ma Mani è stato irremovibile e alle 21,30, mezz'ora dopo l'inizio dell'assemblea, è salito in auto e si è allontanato.

    CLIMA TESO Che il clima non fosse esattamente favorevole si era capito dall'inizio. Anzi dai giorni scorsi, quando nel rione si era diffusa la notizia del trasferimento del parroco, comunicata mercoledì dall'arcivescovo al diretto interessato. Tra le vecchie case, nella piazza, su Facebook, è stata subito mobilitazione.

    Fin dalle 20 nel campo di basket dell'oratorio c'erano centinaia di persone e una rappresentanza politica: i democratici Emanuele Sanna, Angela Quaquero, Gian Mario Selis, il socialista Francesco Ballero. In minoranza il Riformatore Pierpaolo Vargiu. Tra i parrocchiani Salvatore Cubeddu, Cristina Alziator e Bandinu e lo storico Paolo Fadda, decano del consiglio pastorale, incaricato di leggere un documento della comunità.

    PRIMI SEGNALI I primi segnali di nervosismo sono emersi quando don Cugusi ha comunicato che l'arcivescovo attendeva in chiesa e che l'incontro si sarebbe dovuto tenere lì. Molti si sono opposti: «Venga lui qui, sia umile una volta tanto». Ma Mani è stato irremovibile. Il folto gruppo si è trasferito allora in chiesa dove Fadda ha letto il documento. Ha parlato di decisione «lacerante», di «grande sconforto» prima di spiegare che è stato don Mario l'artefice della «grande impresa» che ha fatto sì che Sant'Eulalia diventasse il centro organizzatore di un'identità religiosa, il motore di un'aggregazione sociale, il fulcro di una mobilitazione culturale. L'impresa di formazione religiosa è in corso e richiede una guida sicura», ha aggiunto lo storico, «e l'assenza di don Mario bloccherebbe molte iniziative, sarebbe un dramma, la comunità ne avrebbe un danno irreparabile e protesterebbe».

    L'ARCIVESCOVO Dopo un padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria, Mani ha preso la parola. Ha spiegato che avrebbe voluto comunicare, come da prassi, la notizia del trasferimento del parroco al consiglio pastorale e poi ai fedeli durante una messa, ma che non è stato possibile perché la notizia è stata diffusa strumentalmente sulla stampa. «È un fatto gravissimo», ha ripetuto più volte. Poi ha ricordato che il prete «è uno strumento di Cristo ed è legato all'obbedienza». A quel punto c'è stato il primo accenno di contestazione, sedato da Fadda. «se mi fate finire bene, altrimenti quest'assemblea finisce qui». Quando ha ripreso a parlare ha sottolineato più volte un altro concetto: «Nessuno ha grazia per tutti» prima di chiarire il motivo del trasferimento: «Don Mario è qui da trent'anni e doveva starci per nove». Lo ripete più volte, l'arcivescovo, sottolineando con toni di voce più alti «nove» e «trenta», cioè il contrasto. «Ho spiegato a Mario che ha ancora 15 anni di percorso sacerdotale e che è bene che lo faccia in un altra parrocchia, più vasta». Poi, premettendo che è stato costretto a farlo «prima di comunicarlo agli interessati» a causa della fuga di notizie, ha annunciato il nome del successore: Marco Lai, parroco di Sant'Elia e direttore della Caritas diocesana. A Sant'Elia, ha aggiunto, andrà don Paolo Corgiolu, parroco di Siurgus Donigala». E don Cugusi? «Ha chiesto una pausa di riflessione». Il brusio è tornato in chiesa. «Don Mario non è l'unico prete bravo, ci sono Ettore Cannavera, Paolo Follesa e altri e non vorrei che pensaste che solo Mario ama la chiesa e io la odio». L'affermazione solleva la temperatura, scatena commenti. Segue la frase che accende lo scontro: «Questa non è una chiesa, è una baracca».
    FABIO MANCA Domenica 18 luglio 2010 16.38

    www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/188418

    Edited by Elsa Gammata - 28/7/2010, 12:44
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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 19/7/2010, 23:27)
    non trovo il link del pdf...ando stà?!

    Prova così :

    www.archaeogate.org/storage/309_article_1254_1.pdf

    www.archaeogate.org/storage/309_article_1254_2.pdf

    Incredibile, sembra propri una tanit!
    Ora bisognerebbe fare bene i conti con la datazione....... giusto per escludere(eventualmente) i soliti Fenici di Sardegna.
    :salute:
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