Bronzi di Riace

Una foto rivela: i bronzi di Riace forse erano tre

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Gratia
     
    .

    User deleted


    Il Mattino, 15 agosto 2007

    I DUE FAMOSI Bronzi di Riace erano forse tre. È questa l'ipotesi che
    si fa strada a 35 anni dal ritrovamento dei due guerrieri greci,
    avvenuto il 16 agosto 1972 nel mare di Riace, a un centinaio di chilometri da
    Reggio Calabria. L'ipotesi di una terza statua è legata alle scoperte
    di un ricercatore di Vibo, Giuseppe Braghò, secondo il quale mancano
    vari reperti che erano con i bronzi. Ma soprattutto una foto inedita
    mostrerebbe la presenza di una statua diversa da quelle che conosciamo.
    Sulla vicenda indaga la magistratura e Braghò ha indicato ai
    carabinieri il nome di una persona che all'epoca casualmente avrebbe assistito
    alla trafugazione di uno scudo e una lancia e che è pronta a
    testimoniare. Ma non è tutto, perchè Braghò è venuto in possesso anche delle bobine
    registrate con la voce di un uomo che nel 1981 sosteneva di essere
    stato il mediatore tra emissari del Getty Museum americano, interessati a
    reperti archeologici venuti in possesso di alcuni pescatori. Il fatto,
    se fosse vero, sosterrebbe la tesi, peraltro sempre rigettata dal Getty
    Museum, che alcuni reperti archeologici legati ai Bronzi di Riace
    abbiano preso la via dell'America.
    Ogni cosa andrà dimostrata, naturalmente. Ma della storia dei Bronzi di
    Riace molte domande sono ancora senza risposta. Perfino il
    ritrovamento delle due statue da parte del turista romano Stefano Mariottini, sub
    dilettante che trascorreva le vacanze a Riace, fu messo in discussione
    da quattro ragazzi del posto che dicevano di averle avvistate per
    primi. La storia finì in tribunale e vinse Mariottini.
    Secondo gli esperti, le due statue forse facevano parte di un gruppo di
    bronzi collocato nella piazza principale di Argo, un monumento agli
    eroi che fallirono nella conquista di Tebe, e ai loro figli che
    riuscirono poi nell'impresa. Ma che ci facevano i Bronzi nel mare di Calabria?
    Il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli ha appena dato il via
    libera a una spedizione scientifica per verificare che cosa c'è sotto i
    fondali di Riace.

    http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=32858

    ^^^^^^


    Bronzi di Riace, forse ce n’era un terzo

    l'Arena, 15 agosto 2007

    ARCHEOLOGIA. UNO STUDIOSO CALABRESE SOSTIENE CHE UNA FOTO SCATTATA
    ALL’EPOCA MOSTRASSE UN ALTRO GUERRIERO. IL COINVOLGIMENTO DEL GETTY
    MUSEUM


    I due famosi Bronzi di Riace erano forse tre. È questa l’ipotesi che si
    fa strada a 35 anni dal ritrovamento dei due guerrieri greci, avvenuto
    il 16 agosto 1972 nel mare di Riace, a un centinaio di chilometri da
    Reggio Calabria. L’ipotesi di una terza statua è legata alle scoperte di
    un ricercatore di Vibo, Giuseppe Braghò. Una foto inedita mostrerebbe
    la presenza di una statua diversa da quelle che conosciamo. Sulla
    vicenda indaga la magistratura e Braghò ha indicato ai Carabinieri il nome
    di una persona che all’epoca avrebbe assistito alla trafugazione di uno
    scudo e una lancia e che è pronta a testimoniare.
    Braghò è venuto in possesso anche delle bobine registrate con la voce
    di un uomo che nel 1981 sosteneva di essere stato il mediatore tra
    emissari del Getty Museum, interessati a reperti archeologici venuti in
    possesso di alcuni pescatori. Tesi sempre rigettata dal Getty Museum.
    Molte domande sono ancora senza risposta. Ad esempio, non è chiaro da
    dove provenissero. Forse un porto greco, ma quale? E dove erano diretti?
    Perfino il ritrovamento delle due statue, il 16 agosto ’72, da parte
    del turista romano Stefano Mariottini, sub dilettante che trascorreva le
    vacanze a Riace, fu messo in discussione da quattro ragazzi del posto
    che dicevano di averle avvistate per primi. La storia finì in tribunale
    e vinse Mariottini.
    Erano statue di straordinaria bellezza, forse del V secolo a.C. Alte 2
    metri e 1,98 , raffigurano due guerrieri nudi. Secondo gli esperti, le
    due statue forse facevano parte di un gruppo di bronzi collocato nella
    piazza principale di Argo, un monumento agli eroi che fallirono nella
    conquista di Tebe, e ai loro figli che riuscirono poi nell’impresa.
    Qualche dubbio potrebbe toglierlo un’indagine approfondita sulla
    presenza di materiali metallici rilevata nel 2004 da una nave americana nella
    zona del ritrovamento. Torniamo al terzo bronzo. Secondo la
    ricostruzione di Braghò, Mariottini, in una relazione del 17 agosto 1972, parlava
    di «un gruppo di statue» e affermava che «le due emergenti
    rappresentano due figure maschili nude... sono di colore bruno scuro (...) e si
    conservano perfettamente, il modellato è privo di incrostazioni
    evidenti». «A parte lo scudo che non c’è più - sottolinea Braghò - c’è una foto
    inedita che mostra un bronzo totalmente irriconoscibile per le
    incrostazioni, mentre le due statue sono definite dallo stesso Mariottini senza
    incrostazioni, anzi con modellato pulito.

    http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=32860

    ^^^^^^

    I bronzi di riace: le altre verità

    “I Bronzi: le altre verità”, questo il titolo del libro edito dal
    Sig.re Giuseppe Braghò che gentilmente ci concede il permesso di
    pubblicare questa recensione della Sua opera.
    Leggendo tra le righe di questo volume, si evince immediatamente la
    personalità dell’Autore, un uomo che, di mestiere non fa il giornalista
    né l’investigatore, ma segue con determinazione un argomento che lo
    affascina e lo incuriosisce cioè il ritrovamento dei Bronzi di Riace e dei
    misteriosi contorni che attorniano questa vicenda.
    Il libro consta di una prima fase ove il narratore descrive gli
    avvenimenti secondo un criterio storico così come oggi è conosciuto, mentre,
    in un secondo momento il racconto assume un aspetto più tecnico
    corredato da numerosi documenti. In una terza fase nasce l’inchiesta che si
    conclude con una riflessione sul potere del “sistema” e la sua volontà
    di occultazione alla conoscenza pubblica.
    Dal libro riportiamo inoltre la frase dell’Autore Giuseppe Braghò: “
    Mi piacerebbe cantar una canzone intelligente, che segua un filo logico
    portante, e che sia piena di bei ragionamenti, insomma una canzone
    intelligente che spieghi un po’ di tutto, o di niente…” .
    Recensione
    (per una maggiore comprensione degli avvenimenti, si rimanda al
    ritovamento “ufficiale”)


    http://itinerari.vacanzecalabria.biz/edito...e-altre-verita/


    ^^^^^^^^^

    I Bronzi di Riace
    corrispondono a due statue di bronzo provenienti dalla Grecia di
    estrema rarità. Risalgono presumibilmente al V secolo a.C e furono
    rinvenute a Riace, in provincia di Reggio Calabria nel 1972. Attualmente i
    Bronzi di Riace sono conservati presso il museo Nazionale della Magna
    Grecia sito in Reggio Calabria.

    Studio sui Bronzi di Riace
    A seguito del loro ritrovamento, molti furono gli studi che vennero
    fatti su questi due componenti bronzeii. Secondo alcuni studiosi, le due
    opere potrebbero provenire da due epoche ben distinte. Una risale
    infatti al 460 a.c mentre il secondo trent’anni dopo. Per quanto riguarda
    lo studio artistico, possiamo dire che risulta magnificente la
    rappresentazione della muscolatura che donano all’osservatore una sensazione di
    potenza.

    Personaggi
    Di fronte all’identità dei personaggi raffigurati nei Bronzi di
    Riace, ci troviamo anche qui di fronte ad un bivio. E’ certo comunque che si
    tratti di Divinità o di Eroi in quanto il materiale utilizzato, il
    bronzo, risultava essere molto pregiato e costoso. Inoltre in quel
    periodo, questa tipologia di opere veniva realizzata per doni verso città che
    riscontravano in esse luoghi di culto od omaggi verso divinità.


    Ritrovamento
    I bronzi vennero ripescati a Riace (Reggio Calabria) il 16 Agosto del
    1972 dal giovane sub Stefano Mariottiche, immersosi a 300m dalla costa
    e trovandosi ad una profondità di circa 8m ritrovava casualmente le
    due sculture. Al sommozzatore infatti, apparve il braccio sinistro di uno
    dei due corpi, mentre le restanti parti, vennero riportate alla luce
    dal nucleo di sommozzatori dei carabinieri i quali gonfiarono un grosso
    pallone allaggiato alle statue per riportarle in superficie. A primo
    impatto, vennero ripulite dalle alghe e dalle incrostazioni formatesi sui
    Bronzi di Riace, mentre per un più accurato restauro, vennero inviate
    al centro di Restauro in Toscana. Da questo rilievo, apparve subito che
    il braccio destro della statua B, su cui era attaccato uno scudo,
    venne saldato in epoca successiva. A seguito di un’ancor più accurata
    supervisione, vennero ritrovati elementi diversi dal bronzo tra cui argento
    per i denti e per le ciglia, avorio e calcare per gli occhi, rame
    per le labbra. Al termine di tale lavoro, le due statue vennero
    esposte nel 1980 al museo Archeologico di Firenze come omaggio al centro di
    Restauro. Attualmente le statue vengono conservate ad una temperatura di
    21/23 C° con un grado di umidità del 40-50 %.

    http://itinerari.vacanzecalabria.biz/reggi...ronzi-di-riace/


     
    .
11 replies since 24/8/2007, 18:46   5464 views
  Share  
.