Monti Prama STATUE GIGANTI: Shardana!

Le statue del XIII sec. a.C.- trovate nel sinis in Sardinia

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  1. angiolo1958
     
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    Per quanti non hanno tempo, o la possibilità, di cercare l'articolo suddetto, lo riporto fedelmente:a scivere è Roberto Sirigu....
    Nel dibattito culturale contemporaneo, la riflessione sulla memoria e sul ricordo intesi come temi culturali ha assunto un posto di primo piano.Tra le varie ragioni che possono spiegare questo rinnovato interesse verso queste tematiche è certamente possibile annoverare il moltiplicarsi delle occasioni di contatto tra esponenti di differenti culture, determinato dalla globalizzazione,e la conseguente preoccupazione che il contatto si trasformi in contaminazione. Ora, nei cai in cui questo fenomeno venga percepito come un pericolo per la salvaguardia della propria cultura e quindi per la propria identità, non è infrequente che ad esso ci si opponga ricergando in un passato più o meno remoto le ragioni culturali della propria fisionomia identitaria. Il passato, rivissuto attraverso il filtro selettivo della memoria - individuale o collettiva che sia, la memoria è infatti sempre, per definizione, selettiva - in questi casi viene ad assumere la funzione da argine da contrapporre ad ogni potenziale pericolo dicambiamento. ...segue... secondo la definizione elaborata dall'egittologo tedesco Jan Assmann, " la storia delle origini mitiche e degli eventi posti in un passato assoluto" a cui i membri di una determinata comunità attribuiscono un valore fondante nel processo culturale che ha portato alla formazione della propria identità culturale, diventa lo strumento attraverso cui determinare il cambiamento che si intende perseguire: la leggittimazione delle proprie rivendicazioni identitarie e la separazione dal gruppo o dalla comunità di appartenenza originari di cui non ci si sente parte integrante. All'interno di queste dinamiche il "discorso archeologico", per usare un termine del filosofo Michel Foucault, viene non di rado impiegato come strumento di persuasione retorica. In realtà la lettura interpretativa dei dati archeologici viene richiamata a fondamento giustificativo di scelte o situazioni del presente. Atteggiamenti e volontà di questo tipo si manifestano anche in Sardegna, infatti una parte non secondaria del mondo culturale dell'isola, che ha fatto delle rivendicazioni indipendentiste un nucleo progettuale finalizzato a creare intorno a se aggregazione identitaria, ricorre all'archeologia nel tentativo di trovare nei dati archeologici un sostegno scientifico per la leggittimità delle proprie rivendicazioni.


    Io trovo alquanto politico e settoriale (nel senso di limitazione territoriale) il discorso riportato, tanto più, che non conoscendo a fondo sia i personaggi che le vicessitudini politiche ai quali evidentemente si riferisce, la possibilità interpretativa si allarga a dismisura.
    Chi sono quei personaggi che a difesa dell'indipendentismo sfoderano reperti archeologici a loro ragione ???
    Perchè non può essere presa la ragione identitaria di un popolo dalla ricerca archeologica ???
    .....rimuginate gente.....rimuginate
     
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501 replies since 26/7/2007, 17:17   25466 views
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