Gli animali "antichi" della Sardegna

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  1. angiolo1958
     
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    L'archeologo Woolley, nei suoi lunghi scavi ad Ur, ravvisò che tra il 10.000 ed il 5.000 a.C. ci furono almeno tre grandi alluvioni dovute all'ingrossamento e quindi straripamento del Tigri e dell'Eufrate, tali da ricoprire di limo le terre da 3 ad 8 metri, con conseguente allontanamento delle genti che allora popolavano quelle terre ( i primi sumeri). Successivamente se ne ha notizia rilevante dalla Bibbia (Genesi) intorno al 2.350 a.C.
    Comunque è certo che dal 10.000 a.C. in poi, l'area mesopotamica è sempre stata oggetto di grosse inondazioni tali da scoraggiare molte genti a rioccupare gli stessi territori, ma a spostarsi sempre verso aree più sicure e fertili. Le grosse migrazioni erano quindi già avvenute a cominciare dal 10.000 a.C. e non può essere assolutamente escluso che alcuni avessero raggiunto la nostra amata isola già in quel periodo
    ( che poi isola non era) ; potevano aver dato origine ai primi nuragici ? I popoli nei loro viaggi lunghissimi sono come l'acqua di una sorgente che scende a valle, durante il suo corso si arricchisce sempre di più di sostanze minerali nuove ! (Azz...che poeta !!)
    Se vogliamo escludere che dalla bassa mesopotamia alla Sardegna d'allora si sia seguita una rotta mediterranea, ma un bel giro su terra verso ponente, i primi sumeri che abbandonarono il delta avrebbero attraversato l'attuale Siria, la Turchia, Grecia, Jugoslavia, Italia del nord fino alla Toscana che doveva essere collegata con l'Elba e la Corsica alla Sardegna; fine della corsa; a meno che la sardegna non fosse stata colegata all'Africa, quindi l'avrebbero raggiunta attraversando l'Egitto e costa costa fino alla Sardegna (?)
    Trovo quindi del tutto plausibile che un esemplare come il pertiatzu si trascini dietro il dna di razze orientali, e che, come gli umani, possa essere rimasto per millenni conservato nella nostra isola (stavolta isola veramente); quello a cui "poco" credo, è che l'esemplare primitivo si sia conservato per " intero ", spassionatamente sono portato a vedere alcuni tratti particolari nei meravigliosi esemplari che voi tutti avete pubblicato, ma lo sforzo nel selezionare la specie ( purtroppo andata perduta ) ci porterà ad un esemplare " collage " fatto da parametri "canini" rigorosamente accertati. Anche perchè l'essenza del pertiatzu era non tanto la sua mole o il colore del suo mantello, quanto la sua infinita, irruente e tenace forza di volontà nell'annientare il nemico assegnato; quest'elemento prettamente psicologico del cane, non potrà mai più esistere, e forse è anche giusto che non esista più.
     
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285 replies since 9/7/2007, 09:47   43904 views
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