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Egitto, Piramidi unica meraviglia
Archeologo Hawass, cio' non toglie nulla all'Egitto
(ANSA)-IL CAIRO,8 LUG-L'Egitto ha detto oggi che le piramidi di Giza,alla periferia del Cairo,sono l'unica meraviglia del mondo e le nuove sette non contano nulla. Fra le nuove sette meraviglie del mondo,scelte fra 21 con voto via Internet, non ci sono le piramidi che sono l'unica meraviglia ancora esistente fra quelle indicate oltre duemila anni fa. 'Questo gioco non toglie nulla all'Egitto e alle piramidi che restano l'unica meraviglia del mondo', ha detto lo zar dell'archeologia egiziana Zahi Hawass.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cu...8_10898044.html
La mummia-regina? Grassa, calva e barbuta
Nuove rivelazioni su Hatshepsut, la faraona d'Egitto
«Giocava sporco, mangiava in abbondanza e si vestiva come i colleghi
maschi»
NEW YORK- La settimana scorsa, Zahi Hawass, segretario
generale del Consiglio Superiore per le Antichità egizie al Cairo, ha
annunciato di aver identificato la mummia femminile ritrovata già nel
1903 nella tomba KV60, vicino Luxor dopo più di un secolo di confronti,
studi e ricerche. Si tratta della regina Hatshepsut, nota come la donna
che si nominò farone che ha regnato sull'Egitto 3.500 anni fa, nel 15
secolo prima di Cristo. L'identità di Hatshepsut è significativa visto
che è stata definita dagli esperti come la più grande scoperta
archeologica dai tempi del ritrovamento della tomba di Tutankhamon nel 1922, ed
è stato accertato che si tratta chiaramente della prima
«donna-faraone».
NON È CLEOPATRA - L'identificazione certa della mummia è stata
possibile grazie al matrimonio tra tecnologia, scienza e archeologia;
l'analisi di un dente molare perfettamente conservato è stata la chiave per
risolvere uno degli enigmi della storia dei faraoni. Quel corpo di regina
era avvolto dalle bende e cosparso di resine profumate. Hatshepsut
però, una delle sei regine dell'antico Egitto, quinto sovrano della XVIII
dinastia, non era per nulla simile alla collega, la leggendaria
Cleopatra. Questa la tesi avanzata in questi giorni dai ricercatori che l'anno
presa sotto esame.
CALVA, BARBUTA E DIABETICA - «Era una donna molto forte e capace di
giocare sporco per salvaguardare i propri interessi, dimostrando di
essere allo stesso livello degli uomini. Apparentemente usava il suo potere
per governare le terre dalla foce fino alla fine del fiume Nilo solo
per mangiare bene e in abbondanza», dice Meredith F. Small, antropologa
dell'Università di Cornell negli Stati Uniti. «Era una cinquantenne
grassa, calva e barbuta», aggiunge la professoressa di New York. Secondo
gli archeologi avrebbe persino sofferto di diabete. Niente oro,
ornamenti o tesori grandiosi: la «signora di ferro», giaceva a terra nella
tomba della sua nutrice Sitre-In. «Una classica donna obesa come se ne
trovano a migliaia ai giorni nostri», racconta la studiosa al magazine
americano «Live Science».
MEZZA ETA' - Grazie alla tomografia computerizzata e all'analisi del
Dna i ricercatori hanno poi scoperto che la sovrana egizia, non solo
soffriva di un gran mal di denti ma anche di quello che molte signore di
mezza età al giorno d'oggi hanno più bisogno - un parrucchiere. «Era
calva su tutta la parte frontale del capo. Solo una coda di pochi e
lunghi capelli copriva la zona posteriore della testa». Hatshepsut insomma,
soffriva anche della patologia chiamata «alopecia areata», ovvero di
una repentina caduta dei capelli in più zone del cuoio capelluto.
Inoltre, sostengono gli scienziati, non era per nulla bella o attraente, come
la definiremmo tutt'oggi: «I tratti somatici del viso la facevano
assomigliare più ad un uomo che a una donna e inoltre, indossava gli abiti e
gli ornamenti tipici dei sovrani maschi, compresi barba finta e
copricapo».
«MONACA» - «Ma - come oggigiorno - l'abito non fa la 'monaca', una
donna non si giudica dall'apparenza. Hatshepsut ha avuto potere e
successo», dice la ricercatrice Small. Ha sposato uno dei suoi fratellastri,
Thutmose II, inizialmente co-reggente insieme al figlio, si autoproclamò
faraona, rimase al potere per 22 anni, uno dei regni più duraturi,
prosperi e pacifici che abbia conosciuto l'Antico Egitto. «Una donna come
se ne trovano poche», sostiene infine la professoressa.
Elmar Burchia
08 luglio 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze...a_burchia.shtml
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