Mesopotamia

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  1. Gratia
     
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    Mesopotamia, satellite trova 14 mila siti antichi
    Tecnologia ideata da Harvard e il Mit.

    Mesopotamia, terra antica, novella La Mecca di archeologi e studiosi. Proprio lì, nel territorio situato oggi nella parte Nord Orientale della Siria, sono stati scoperti, grazie alle immagini satellitari, oltre 14 mila insediamenti umani costruiti nell'arco di otto millenni.
    Tra questi, ben 9.500 siti erano particolarmente elevati rispetto al livello del suolo circostante: ciò significa che nel corso dei secoli vi si sarebbero succeduti molti insediamenti, costruiti ciascuno sulle macerie di altri più antichi. Questi siti più frequentemente abitati coprono un'area di 157 chilometri quadrati e contano 700 milioni di metri cubi di macerie lasciate da costruzioni crollate.
    TECNOLOGIA IDENTIFICA GLI INSEDIAMENTI. L'identificazione è stata resa possibile da un nuovo programma informatico messo a punto da un archeologo dell'università di Harvard e un esperto di informatica del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, che lo illustrano sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, Pnas. Degno di un vero 'Indiana Jones' versione 2.0, questo nuovo programma permette di analizzare le immagini catturate dai satelliti alla ricerca degli 'antrosuoli', ovvero di quei suoli segnati nel lungo periodo dalla presenza e dalle attività dell'uomo. Questi sarebbero riconoscibili dallo spazio perché più fini, più ricchi di materiali organici e caratterizzati da colori più tenui rispetto ai terreni circostanti.
    ARCHEOLOGO UR HA ANALIZZATO 23 MILA KM QUADRATI. Grazie a questa nuova tecnica, l'archeologo di Harvard Jason Ur ha analizzato le immagini satellitari di una regione nel Nord-Est della Siria che si estende per 23 mila chilometri quadrati, riuscendo a identificare gli oltre 14 mila siti.
    Ur ha spiegato: «Avrei potuto fare tutto questo lavoro anche operando direttamente sul campo, ma forse avrei impiegato il resto della mia vita per studiare un'area così ampia. Con queste tecniche informatiche, invece, possiamo creare subito un'enorme mappa che, oltre a essere molto interessante da un punto di vista metodologico, ci mostra anche un'incredibile quantità di insediamenti umani creati negli ultimi otto mila anni».


    Martedì, 20 Marzo 2012

    http://www.lettera43.it/tecnologia/informa...iti-antichi.htm
     
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  2. rosa de monte
     
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    Prof. UR.....il suo cognome è tutto un programma......
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    e bravo prof. UR... quando si dice il DESTINO in un NOME! :salute:
     
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    sargon

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    Una tecnologia che difficilmente può funzionare per siti con una stratigrafia non sconvolta attinenti alla preistoria.Perlomeno con questo sistema gli archeobuoni potranno riscoprire se nei territori affacciati al Mediterraneo Occidentale c'erano città prima dell'età del ferro.
     
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  5. shardar
     
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    Codesta tecnica si potrebbe usare anche per scoprire antintichi insediamenti nascosti in sardegna.
     
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4 replies since 22/3/2012, 19:43   133 views
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