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Gratia.
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La Nuova Sardegna, sabato 11 agosto 2007
Cultura&spettacolo, pag. 41
ARCHEOLOGIA
IN TRE SERATE LA VERA STORIA DEI SARDI
Al via a Orosei dal 21 agosto un ciclo di dibattiti scientifici sulla
civiltà nuragica
Di Antonello Sechi
OROSEI. I sardi di oggi e quelli che abitavano nei nuraghi avevano
praticamente lo stesso Dna. Lo si poteva immaginare ma adesso è una
certezza che arriva dagli studi di Guido Barbujani, dell'Università di
Ferrara. Un dato eclatante, di cui finora sapevano solo gli addetti ai lavori.
Più fa-
cile pensare che l'ossidiana del Monte Arci, utilizzata per costruire
armi e arnesi per tagliare, fosse esportata fuori dalla Sardegna. Anche
questo ora è una certezza, confermata dagli esami di laboratorio: i
sardi di qualche millennio fa piazzavano quella pietra nera e lucente
nell'Italia settentrionale e nel sud della Francia.
Così come è ormai quasi certo che il cannonau sia "roba sarda" e non un
vitigno importato dalla Spagna.
Sarà che un sardo emigrato sente più forte il legame con la sua terra,
ma è certo che gli argomenti scelti da Gianfranco Bangone per la prima
edizione delle "Serate di Archeologia", che si terranno a Orosei nei
prossimi giorni, hanno un fascino che va anche oltre il loro valore
scientifico. Ban gone, oroseino è il direttore del bimestrale "Darwin", una
rivista che conta nel board editoriale nomi come Umberto Veronesi ed
Edoardo Boncinelli. Da sempre fa il giornalista scientifico, ha lavorato
al
"Manifesto" e a "Panorama", è consulente di "Spoleto Scienza" e di
manifestazioni internazionali sul futuro della scienza. L'idea,, adesso, è
di mettere in piedi a Orosei un vero e proprio festival della scienza,
un appuntamento annuale che, in qualche modo, potrebbe essere
paragonato al
festival letterario di Gavoi o al festival del cinema di Tavolara.
«L'idea — spiega Bangone — è nata dopo il successo di uno speciale come
"Archeologia in Sardegna", che abbiamo fatto l'anno scorso ed è andato
esaurito in quattro giorni. Altrettanto, quest'anno, è successo per
"Sardegna sconosciuta". Il secondo elemento è stato la disponibilità di Casa
Cabras». Gianni Cabras, anche lui oroseino, psichiatra a Torino, l'ha
restaurata. «È un edificio antico e bellissimo — spiega Bangone — Un
altro ne avrebbe fatto un hotel de charme, lui ha deciso di metterla a
disposizione per questo progetto che ha trovato l'entusiasmo
dell'amministrazione comunale guidata da Gino Derosas».
E così il 21, 24 e 27 agosto il cortile dell'antica caserma del la
regia guardia di finanza ospiterà i relatori e il pubblico delle serate di
archeologia. Ad aprirle saranno proprio Guido Barbujani e la sua
clamorosa ricerca sul Dna degli antenati. Un tema che si lega benissimo al
secondo intervento
della serata: Antonio Cao, professore dell'istituto di neurogenetica e
neurofarmacologia dell'Università di Cagliari, rivelerà "II segreto
della longevità" grazie agli studi genetici sulle popolazioni
dell'Ogliastra. La seconda giornata, il 24, sarà dedicata ai giganti di Monti
Prama, con l'intervento di Paolo Bernardini, dell'Università di Cagliari,
mentre l'archeologa Giovanna Pietra
parlerà della politica di conquista dei Vandali in Sardegna alla luce
delle navi romane affondate intorno al 450 dopo Cristo nel porto di
Olbia e scoperte durante i lavori per la costruzione di un tunnel.
L'ossidiana del Monte Arci e il Neolitico apriranno la terza e ultima giornata
del festival scientifico. Sarà Carlo Lugliè, dell'Università di
Cagliari, a parlare della montagna della roccia nera. Si chiuderà con il vino:
Mario Sanges. della Soprintendenza archeologica di Nuoro e Sassari.
spiegherà che i nuragici si intendevano, eccome, di uva e di
vinificazione, mentre Gianni Lovicu, cel Centro regionale agrario sperimentale,
spiegherà perché il Cannonau è cosa nostra.
………………………………………………
L’archeologia sarda ha messo la freccia.
Fonte:
http://www.antikitera.net/forum2/topic.asp?TOPIC_ID=767.