Le piramidi in Bosnia!

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  1. Gratia
     
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    CITAZIONE
    io ho il dvd di questa puntata dove ci sta l'intervista di pincherle,

    Ciao, grazie ce l'ho anche io.
    Dopo questa puntata mi sono acquistata anche due suoi libri sullo Zed.

    CITAZIONE
    racconta di una sua esperienza personale dove sembra che il tempo si fosse bloccato o rallentato.

    Poi c'è andato suo figlio a fare delle prove nella piramide, nel forum mi pare ci sia anche la notizia che avevo inoltrato, se non mi sbaglio.

    Un abbraccio, buona domenica

    Grazia
     
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  2. nepode
     
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    si ho visto anche quella puntata e la conclusione se non ricordo male che quando uno ha in piana attivita magari come me in cucina sembra che il tempo corra, mentre quando viene poca gente sembra che l'ora non passi mai, anche se per come avrai visto nella puntata in questione, la testimonianza di quell'altro archeologo non riesco a credere se si possa accettare questa conclusione.

    forza azzurri

    Ignazio
     
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  3. Gratia
     
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    Cultura - Vidracco - 25/06/2008
    Sfere di pietra e antiche civiltà bosniache
    A cura di Francesca Dighera

    Risalgono a 12 mila anni fa le nuove scoperte archeologiche in Bosnia. A presentare gli esiti degli studi, sabato scorso a Vidracco, è stato Semir Osmanagic, il ricercatore famoso per la scoperta delle Piramidi in Bosnia, che ha tenuto una conferenza per illustrare le più recenti scoperte archeologiche nei siti di quella zona.

    Dopo un riepilogo delle caratteristiche delle cinque “colline-piramidi” individuate accanto alla cittadina di Visoko, ha portato l’argomento sulle analisi fatte in loco grazie all’impiego di una speciale macchina fotografica che individua i campi energetici presenti intorno alle piramidi. Sono state mostrate sorprendenti immagini in movimento realizzate con questa apparecchiatura, dove si nota la differenza tra i campi elettromagnetici statici e orizzontali di una collina normale e quelli assolutamente dinamici e verticali sopra la Piramide del Sole bosniaca, dove i campi si orientano, si concentrano, oscillano, crescono e vengono emessi dall’apice della piramide, altri si espandono, con un ciclo di due minuti.

    La caratteristica principale della zona sono i megaliti di pietra e delle sfere di granito perfettamente levigate, risalenti a 12 mila anni fa. L’ipotesi dell’esistenza di una civiltà europea, in possesso di tecnologie finora impensabili per l’epoca, sembra avvalorata da numerosi elementi, tra i quali alcune iscrizioni probabilmente ideogrammatiche.

    Semir Osmanagic ha elaborato una teoria a proposito della funzione energetica delle piramidi, mentre l’archeologia ufficiale riconosce una funzione soltanto pratica (tombe). Nelle centinaia di piramidi esistenti nelle diverse zone del mondo (dall’Egitto all’America del sud, alla Cina per citarne solo alcune) si evidenzia il tratto comune di un orientamento perfetto di ciascuna di esse rispetto ai punti cardinali.

    Gli scavi in Bosnia hanno richiamato già 400 mila visitatori in due anni, ed è proprio il pubblico il maggior sostenitore di questi studi: un richiamo di tipo culturale verso una zona, teatro di una recente guerra e che ha il desiderio di ricostruire su altre basi il proprio presente. Proprio in Bosnia si svolgerà quest’anno la prima conferenza scientifica internazionale sulle piramidi bosniache, cui parteciperanno cinquanta scienziati da tutto il mondo.

    La documentazione presentata a Vidracco è stata supportata da immagini aeree e dal satellite dei vari siti.

    La conferenza, che è stata trasmessa anche via Internet, si è svolta in inglese, con traduzione in italiano. Circa 200 sono state le persone che vi hanno partecipato.

    http://www.localport.it/eventi/notizie/not...nsa.asp?N=33418
     
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  4. Gratia
     
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    Buongiorno!

    L'Egitto ha la piramide più grande, ma quella Bosniaca è la più alta.

    Questa settimana sono arrivati in Bosnia esperti di tutto il mondo, per partecipare alla prima Conferenza internazionale sulle Piramidi in Bosnia, a Visoko. Questa conferenza sarà riproposta ogni due anni.

    Oltre 120 persone hanno partecipato alla conferenza di tre giorni, ed hanno ascoltato gli esperti che hanno presentano i loro argomenti per rispondere alle molte domande sulle contestate Piramidi in Bosnia.

    Alcuni archeologi tedeschi hanno trovato delle prove: Visoko è stata abitata fino a 6000 anni fa, con un insediamento di circa 10.000 persone.

    Sotto articolo in inglese.

    Saluti

    Grazia

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    Egypt has the largest pyramid, but Bosnia's is the highest! 26 August 2008

    Sarajevo Hotel Grand
    This week experts from around the world have arrived in Bosnia to participate in the first International Coneference about the Bosnian Pyramids at Visoko. More than 120 people attended the conference on day three to hear experts presenting their arguments to answer questions surrounding the disputed Pyramids in Bosnia. Although a team has been excavating the site for the last three year it has only 'scratched the surface' of the pyramid's true nature, according to a number of the experts. Scientists in the fields of Geolgy, Archaeology and other sciences will work together to provide answers to these questions. At this stage, no tools or artefacts have been found that replicate discoveries in other pyramids around the world. Egyptian experts are comparing this project to Henry Carter's explorations. Having spent three years digging without any success, he found nothing. But Carter was lucky because he had access to rich Egyptian archives that helped him
    enormously. In the case of the Bosnian Pyramids, German archaeologists have found evidence of continious life at Visoko Valley including settlements of 10,000 people dating back some 6000 years. In bosnia, we do not have any archive against which to compare modern discoveries so the task is more complex. The APBPS Foundation announced that this confernece will occure every 2 years from now on and it hopes that Sarajevo will become the world center for exploring pyramids around the world. Experts from China and Egypt also gave presentations about pyramids in their native countries.

    http://bosnianpyramid.com/index_Files/News.html
     
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  5. Gratia
     
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    Le piramidi di Bosnia hanno 34.000 anni?

    Dal 25 al 30 agosto scorso si è tenuta a Visoko, ridente cittadina bosniaca, la prima Conferenza Scientifica Internazionale sulla "Valle delle Piramidi di Bosnia", la cui scoperta, ricordo, venne annunciata due anni fa dall'archeologo amatoriale Sam Osmanangic.
    Il simposio è stato presieduto dall'archeologo Nabil Swelim, titolare di tre titoli accademici in scienze archeologiche. Vi hanno partecipato anche lo scienziato russo Oleg Kravoshin, il Dr. Mostafa El Abbadi, fondatore della Libreria di Alessandria oltre ad altri archeologi e scienziati provenienti dal resto del mondo. Bollata come pseudo-scientifica dalla scienza accademica, in realtà si è svolta in un consesso scientifico di alto valore. Le conclusioni che la commissione scientifica ha presentato al mondo sono:
    1 - Le piramidi esistono e sono reali;
    2 - I lavori archeologici presso la Valle delle Piramidi di Visoko rappresentano un'importante ricercha geo-archeologica ed epigrafica che richiede ulteriori studi multidisciplinari che rispondano alle origini delle piramidi e dell'esteso sistema di tunnel sotterranei.
    3 - Un centro di raccolta dati e coordinamento studi sulla Valle delle Piramidi sarà fondato a Serajevo;
    4 - E' stata richiesta la collaborazione dell'Università della Bosnia Herzegovina per portare gli studi ad un livello titolato, quale supporto alle ricerche già svolte in questi due anni.
    Il dato più sconcertante è stata la presentazione dell'unico artefatto trovato in relazione alle piramidi, un pezzo legno lavorato ritrovato all'interno dei tunnel Ravne le cui analisi al C14, presentate da Andrew Lawler e Anna Pazdur, hanno offerto una risposta sconvolgente, 34.000 anni di età. Poichè le analisi al C14, per valutare l'età di queste dibattute piramidi, dovebbero essere svolte su più artefatti, per ora questo risultato, per quanto incredibile, è considerato solo ipotetico e non ufficiale. Se lo diventasse, queste piramidi cambierebbero la storia per davvero. La prossima conferenza internazionale sulla Valle delle Piramidi in Bosnia è prevista per il 2010.

    http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/a...4-000-anni.html

     
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  6. Gratia
     
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    Voyager Extra - Piramidi in Bosnia 1 di 5













     
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  7. Gratia
     
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    Una piccola piramide nella Valle delle Piramidi

    Qualche tempo fa ho inserto un post sulle piramidi di Bosnia e le ultime ricerche realizzate dal S. Osmanagic e il team internazionale di scienziati che se ne sta interessando. Come detto queste piramidi sono fortemente contrastate dall'archeologia accademica e da tutto il mondo si sono sollevate proteste circa la loro esistenza, accusando Osmanagic di distruggere reali evidenze archeologiche medievali per cercare ciò che non esiste. Oggi uno dei più acerrimi nemici di Osmanagic, l'archeologo Zilke Kujundžic, ha scoperto nel sito di Donje Mostre, proprio nella Valle delle Piramidi, un artefatto di forma piramidale, datato tra il 6000 e il 3000 a.C.

    La scoperta è stata realizzata in realtà da uno studente dell'Università tedesca di Kiel il 23 settembre scorso nella campagna di scavi diretta dall'archeologo, che si oppone ad Osmanagic affermando che l'intera storia delle piramidi è una montatura. L'oggetto, catalogato come una piramide di ceramica, dimostra che le popolazioni di questo luogo realizzavano millenni fa, piramidi di ceramica. Donje Mostre è il medesimo luogo dove un gigantesco blocco rettangolare, certamente realizzato da mano umana, era stato trovato dal team di Osmanagic. E' davvero ironia della sorte che un grande indizio dell'esistenza di piramidi nella zona sia stato scoperto da uno dei maggiori oppositori di questa tesi.

    Qualche tempo fa ho inserto un post sulle piramidi di Bosnia e le ultime ricrche realizzate dal S. Osmanagic e il team internazionale di scienziati che se ne sta interessando. Come detto queste piramidi sono fortemente contrastate dall'archeologia accademica e da tutto il mondo si sono sollevate proteste circa la loro esistenza, accusando Osmanagic di distruggere reali evidenze archeologiche medievali per cercare ciò che non esiste. Oggi uno dei più acerrimi nemici di Osmanagic, l'archeologo Zilke Kujundžic, ha scoperto nel sito di Donje Mostre, proprio nella Valle delle Piramidi, un artefatto di forma piramidale, datato tra il 6000 e il 3000 a.C.

    La scoperta è stata realizzata in realtà da uno studente dell'Università tedesca di Kiel il 23 settembre scorso nella campagna di scavi diretta dall'archeologo, che si oppone ad Osmanagic affermando che l'intera storia delle piramidi è una montatura. L'oggetto, catalogato come una piramide di ceramica, dimostra che le popolazioni di questo luogo realizzavano millenni fa, piramidi di ceramica. Donje Mostre è il medesimo luogo dove un gigantesco blocco rettangolare, certamente realizzato da mano umana, era stato trovato dal team di Osmanagic. E' davvero ironia della sorte che un grande indizio dell'esistenza di piramidi nella zona sia stato scoperto da uno dei maggiori oppositori di questa tesi.



    http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/a...e-piramidi.html
    Attached Image
    764351239.jpg

     
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  8. Gratia
     
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    Piramidi Bosnia: "all'interno di un tunnel trovato un pezzo di legno di 34.000 anni"

    http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=read&id=1225319411

     
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  9. vivamishapt
     
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    Nuovi RUMORS parlano di graffiti risalenti a ben 30.000 anni fa, trovati dentro gallerie che si snodano per diversi kilometri ad una ventina di metri di profondità (e non kilometri come è scritto nel blog)....

    LE PIRAMDI IN BOSNIA
     
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  10. Gratia
     
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    Le piramidi di Bosnia. Tra fantasia e realtà
    inserita il 27 Gennaio 2009
    fonte: Blog Archeologia.com
    E' l'ottobre del 2005 quando una strabiliante notizia appare sul quotidiano bosniaco Dnevni Avaz: è stata scoperta la prima piramide europea! Incredibile, ma dove? Proprio in Bosnia nella valle di Visoko, piccola cittadina di 17.000 abitanti posta una trentina di chilometri a nord di Sarajevo. E non si tratta neanche di una piccola e insignificante piramide, anzi... Alta 220 metri e con i lati della base di oltre 360 metri, è costruita in blocchi di arenaria che indicherebbero la presenza di una civiltà avanzata in una regione che non è certo famosa per le sue bellezze archeologiche. La piramide sarebbe passata inosservata fino ad ora perché ricoperta da terra e vegetazione che con il tempo l'ha nascosta facendola sembrare una semplice collina dalla forma curiosa, la Visocina Hill.

    La notizia viene presto ripresa dalla stampa internazionale e le meraviglie che riserva la costruzione, subito ribattezzata "Piramide del Sole", aumentano di giorno in giorno. Una strada lastricata, della lunghezza di 420 metri, conduce alla sommità dove vi sarebbe uno spiazzo cerimoniale e sui lati della piramide, costituiti da gradoni di arenaria secondo lo stile mesoamericano, si aprirebbero misteriosi tunnel che si perdono nel sottosuolo. Se ciò non bastasse la piramide è anche allineata secondo i punti cardinali e quindi non può che essere opera dell'uomo: lo mostrano le foto dal satellite, mentre nelle vicinanze vengono scoperte perfette e misteriose sfere di pietra.

    Il team di ricerca (la "Bosnian Pyramid of the Sun Foundation") è guidato da Semir Osmanagic, un bosniaco emigrato negli Stati Uniti, dove è ora proprietario di un'azienda che produce elementi metallici per l'edilizia. Osmanagic non è quindi un archeologo, ha studiato Economia e Scienze Politiche all'università di Sarajevo, ma ciò non gli impedisce di dilettarsi nella scrittura di articoli di storia alternativa e di sapore New Age, sui Maya e la loro discendenza da Atlantidei e Lemuriani, legati in qualche modo ad extraterrestri provenienti dalle Pleiadi.

    Assecondando la sua passione per la scrittura pubblica dopo pochi mesi il libro "The Bosnian pyramid of the Sun - Discovery of the first European pyramids". Già dalle prime pagine non mancano le sorprese: la piramide è antica, così antica da avere più di 10.000 anni. La regione dei Balcani e in particolare la Bosnia – così afferma Osmanagic - era la culla di una civiltà molto avanzata che prosperò durante l'ultima era glaciale mentre il resto dell'Europa era coperto dai ghiacciai. Ma improvvisamente avvenne il disastro: lo scioglimento dei ghiacciai causò un'enorme ondata distruttrice che spazzo via questa civiltà e ricoprì la piramide di sedimenti, celandola fino ad ora alla conoscenza umana. Il libro prosegue illustrando le prove genetiche (tenute nascoste dalla scienza ufficiale) della presenza di questa misteriosa popolazione in qualche modo imparentata con gli Illiri, in Perù e nelle Americhe, dei suoi spostamenti per il globo, teorizzando la presenza di continenti scomparsi, i celeberrimi Lemuria, Mu e Atlantide; e così Osmanagic trova analogie tra le sfere di pietra bosniache e quelle del Costa Rica e del Messico. Sfere e piramide sarebbero servite a produrre una qualche forma di energia ultravioletta a noi sconosciuta che, interagendo con i processi biologici del corpo umano, diffonderebbe prosperità e un senso di pace.

    Ma le scoperte non si fermano qui, perché le piramidi sarebbero addirittura tre, poste ai vertici di un triangolo equilatero. Le due nuove costruzioni vengono immediatamente battezzate "Piramide della Luna" e "Piramide del Dragone", mentre si diffondono voci dell'esistenza di altre piramidi non ancora scoperte. Secondo il politico bosniaco Sulejman Tihic esisterebbero addirittura nove piramidi e Osmanagic dichiara che probabilmente ve ne sono altre in Croazia. Intanto Visoko viene presa d'assalto da giornalisti e curiosi, viene creato il parco archeologico delle piramidi bosniache e il turismo prospera, così come i venditori di souvenirs a forma di piramide.

    Fin dall'inizio ad Osmanagic è stata imputata una certa mancanza di rigore e metodo nel compiere le ricerche. Il non essere archeologo e il suo passato come autore e simpatizzante di teorie pseudo-archeologiche non gli ha certo portato consensi, come alcune sue dichiarazioni alquanto discutibili e chiaramente tendenziose. Ad esempio, contrariamente a quanto afferma Osmanagic, la Piramide del Sole non è per niente regolare e nemmeno è orientata secondo i punti cardinali, ma presenta pendenze e lunghezze dei lati molto diverse. Anche la disposizione delle tre piramidi in modo da formare un triangolo equilatero è smentita dalle misurazioni compiute da Alun Salt, studente di dottorato all'Università di Leichester. I suoi calcoli dimostrano che ci sono circa 200 metri di differenza (un errore del 10%) tra i lati del "triangolo perfetto" che ha ai suoi vertici le tre piramidi.

    Se ciò non bastasse, gli scavi sono stati aperti in più punti simultaneamente e condotti da volontari senza la supervisione di nessun archeologo qualificato. Le foto mostrano quelli che sembrano lavori di sterro più che un lento e meticoloso scavo archeologico, le fotografie fornite come documentazione sono inutilizzabili, prive di scala e senza didascalie, senza alcuna indicazione del luogo dove sono state scattate o di cosa rappresentino.

    Osmanagic e il suo team continuano il loro lavoro organizzando campagne di scavo sulle pendici delle piramidi, esplorando i tunnel e organizzando conferenze stampa. Il mondo accademico è comunque scettico riguardo l'esistenza di queste piramidi e alcuni ricercatori attaccano Osmanagic mettendone in evidenza le interpretazioni fantasiose, la mancanza di metodo scientifico e la manipolazione dei dati per suffragare le proprie teorie. Anche l'UNESCO si interessa alle piramidi e manda sul posto un team per accertarsi della genuinità delle affermazioni di Osmanagic, missione che si conclude con un nulla di fatto in quanto, secondo gli uomini dell'UNESCO, non v'è alcuna prova della loro effettiva esistenza.

    Le critiche non servono a fermare il lavoro di Osmanagic e della fondazione. Nuove scoperte e rivelazioni vengono di volta in volta annunciate dalla stampa locale e internazionale, corredate da foto, da filmati e da autorevoli pareri di rappresentanti del mondo scientifico che sono convinti della genuinità del lavoro di Osmanagic. Questi, infatti, nel giugno 2006 convoca a Visoko il geologo egiziano Aly Abd Barakat, seguito a settembre dall'egittologo Mohamed Ibrahim Aly e successivamente da altri tre archeologi egiziani, Soleiman Hamed El-Heweli e Mona Fouad Aly dell'Università del Cairo, e Nabil M.A. Swelim della Alexandria Archaeological Society.

    La stampa locale e il web riportano frasi sensazionalistiche attribuite agli esperti egiziani quali "la piramide del Sole è la più grande al mondo" e "la Bosnia dovrà essere chiamata la Terra delle Piramidi" oppure "diventerà presto il centro del mondo". In realtà le dichiarazioni degli archeologi egiziani sono molto meno categoriche di quanto voglia sostenere Osmanagic. Nel riportare le frasi degli studiosi convocati, Osmanagic stravolge il significato delle loro affermazioni ignorando i numerosi "se" e il tono possibilista utilizzato, mentre sorvola abilmente su questioni spinose poste in evidenza da questi, come la totale mancanza di manufatti antichi rinvenuti nell'area che impediscono di proporre qualsiasi datazione, oppure la possibilità che i terrazzamenti della piramide siano moderni.

    Con il passare del tempo il caso sembra sgonfiarsi, Osmanagic e la Fondazione vedono non rinnovarsi le concessioni di scavo ma non interrompono il loro lavoro, cercando di fornire nuove prove alla loro tesi, in particolare presunti manufatti che non sono altro che pietre dalle forme curiose, oppure lamentando azioni discriminatorie e minacce nei loro confronti. Nel frattempo, accanto alle tre piramidi, si sono aggiunte la "Piramide dell'Amore" e la "Tempio della Terra", insieme ad un misterioso alfabeto "proto-bosniaco". L'ultima evidenza fornita dalla Fondazione è la datazione al carbonio 14 di un pezzo di legno inglobato nella roccia di un tunnel, datazione per certi versi molto controversa, e che gli assegna un'età di circa 30.000 anni.

    In effetti, guardando numerose foto presenti sul web, la Visocina Hill sembra proprio una piramide ricoperta dalla vegetazione e gli scavi hanno portato alla luce quelli che sembrano dei gradoni e delle pavimentazioni sul lato della collina. In realtà sia la forma piramidale della Visocina Hill, come quella delle colline vicine, sia la presenza di blocchi di pietra che sembrano essere stati lavorati dall'uomo, sono attribuibili ai fenomeni geologici che hanno portato alla formazione della valle di Visoko e sono, quindi, del tutto naturali e facilmente spiegabili. In natura le forme regolari non sono certo l'eccezione e colline più o meno piramidali sono visibili in ogni parte del globo.

    La stessa catastrofe che avrebbe sommerso la piramide non è mai avvenuta. Lo scioglimento della calotta glaciale fu un fenomeno lento e graduale che portò sicuramente a sconvolgimenti geologici e del modo di vita delle popolazioni preistoriche, ma non di tale catastrofica portata.

    La storia geologica delle piramidi bosniache inizia nel Miocene, circa 15 milioni di anni fa, quando si viene a formare un grande lago di forma allungata che si estendeva per una sessantina di chilometri tra Zelica e Sarajevo, includendo l'area di Visoko. Questo lago coprì la regione per circa 7 milioni di anni, formando uno spesso strato di sedimenti lacustri che in alcuni punti ha l'incredibile spessore di 2 chilometri. Questi sedimenti comprendono una serie di strati di spessore variabile, ognuno di questi formato da vari materiali e che permettono di ricostruire le diverse fasi della storia geologica della regione: strati di sedimenti fini compattati a formare argilla, sedimenti di sabbia più o meno fine che diventeranno roccia arenaria, strati di detriti grossolani, depositati nei periodi geologici più movimentati, che in seguito diverranno conglomerati o breccia.

    Il lago scompare verso la fine del Miocene, tra 7 e 5 milioni di anni fa, e tutti questi strati, disposti uno sopra l'altro in modo abbastanza regolare, sono soggetti ad un nuovo fenomeno geologico, quello del sollevamento per via di spinte tettoniche. Gli strati vengono spinti verso l'alto, spezzati e fratturati secondo direzioni più o meno rettilinee, creando quelli che Osmanagic dichiara essere gradoni e pavimentazioni. Tale fenomeno è evidente in alcuni punti della "piramide" dove si può riconoscere e seguire il percorso delle tipiche pieghe e deformazioni rocciose che si formano per via di questi processi geologici.

    Le sfere, così perfette da sembrare artificiali, non sono altro che concrezioni. Queste formazioni naturali sono dovute all'azione dell'acqua che aggrega i minerali presenti nello strato attorno ad un nucleo (in genere un granulo di quarzo od un fossile), producendo queste singolari forme sferiche.

    E i misteriosi tunnel? La regione di Visoko è stata per lungo tempo una zona estrattiva del carbone, del ferro e del rame. L'estrazione del rame è attestata archeologicamente già dall'età del Bronzo e quella del ferro almeno dal periodo romano.

    Molti dei simboli ritrovati nei cunicoli, e che Osmanagic considera un antico alfabeto, sarebbero stati tracciati in epoca moderna dai minatori, come alcuni di essi hanno testimoniato, mentre altri sarebbero comparsi improvvisamente alimentando dubbi sulla buona fede di Osmanagic.

    Inoltre, la tradizione popolare conserva ancora oggi la leggenda della regina Katarina, l'ultima regina di Bosnia che fuggì dal suo castello di Visoko grazie a dei passaggi sotterranei, prima che questo venisse conquistato dall'esercito ottomano.

    In effetti, contrariamente a quanto vorrebbe far credere Osmanagic, questa regione non è certo inesplorata dal punto di vista archeologico. Già nel Neolitico sono conosciuti insediamenti molto numerosi, come quello di Butnir, costituito da oltre 300 abitazioni circondate da un muro difensivo e datato alla prima metà del V millennio. Numerose sono anche le attestazioni dell'età del Bronzo e del Ferro, con resti di villaggi, manufatti e tombe megalitiche, a cui fa seguito il periodo della dominazione romana. Il geologo Omerbashich ha ipotizzato che siano stati gli stessi romani a modellare la Visocina Hill dandole una forma vagamente piramidale.

    Per questo motivo molti archeologi sono preoccupati per le possibili distruzioni che Osmanagic e il suo team potrebbero apportare alle evidenze archeologiche nascoste nel sottosuolo. Il team della Bosnian Pyramid of the Sun Foundation non è infatti composto da archeologi o scienziati professionisti ma da ricercatori improvvisati. All'inizio del 2007, per motivi non meglio precisati ma facilmente immaginabili, sono stati allontanati dalla Fondazione la geologa Nadija Nukic e Senad Hodovic direttore del museo di Visoko, insieme ad altri ricercatori.

    Per fortuna i siti sono ora protetti dalle disposizioni del Ministro della Cultura bosniaco Gavrilo Grahovac. Sarebbe davvero una beffa se la rincorsa ad una fantasia archeologica, o peggio, la ricerca di fama e ricchezza, provocassero la distruzione di ciò che può permetterci di ricostruire la vera storia di questa regione, il modo di vita e le credenze dei suoi abitanti, le loro manifestazioni artistiche e culturali. Popolazioni che non hanno certo minore importanza solo per il fatto di non aver costruito alcuna piramide!

    In conclusione le piramidi bosniache sembrano rappresentare il classico caso di pseudo-archeologia. Ve ne sono tutti gli ingredienti: piramidi gigantesche e antichissime, tunnel sotterranei che si perdono nelle profondità della terra, continenti scomparsi e catastrofi naturali, tecnologie miracolose e uomini straordinari, conditi con un pizzico di New Age e recriminazioni complottiste, nazionalismo e fiuto per gli affari.

    La mancanza di metodo e rigore scientifico, le conclusioni affrettare e fantasiose di Osmanagic, la ricerca del sensazionalismo e di un forte impatto mediatico, non possono che far sorgere molti dubbi riguardo l'autenticità delle piramidi di Bosnia e mettere in guardia da scoperte così sbalorditive che vorrebbero cancellare secoli di ricerca scientifica e riscrivere la storia dell'umanità.

    Risorse web per l'approfondimento:

    Le piramidi bosniache esistono!

    Il sito della Bosnian Pyramid of the Sun Foundation.

    http://www.piramidasunca.ba/en/

    La tesi scettica: le piramidi bosniache non esistono!

    http://irna.lautre.net/-Bosnian-pyramids-.html

    di Andrea Burzì
    (24 Gennaio 2009)

    link: http://blog.archeologia.com/234/le-piramidi-di-bos...

    http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3816
     
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  11. Gratia
     
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    ANALIZZATI I BLOCCHI DELLA PIRAMIDE BOSNIACA; RISULTATO: SI TRATTA DI ANTICO CALCESTRUZZO
    inserita il 16 Febbraio 2009
    fonte: Bosnian Pyramid

    L'Istituto per i materiali dell'Università di Zenica, Bosnia-Erzegovina, ha pubblicato i primi risultati dei campioni di scavo prelevati da un certo numero di luoghi nella valle delle piramidi bosniache, come ha riferito la "Fondazione dell Parco Archeologico per la Piramide del Sole Bosniaca" che ha raccolto i campioni e li ha inviati per le analisi.

    "I costruttori delle piramidi bosniache fabbricavano il materiale da costruzione e poi lo usavano per realizzare varie forme architettoniche. Hanno usato varie dimensioni di inerti, usando la pezzatura di ghiaia che era disponibile in quantità al momento. Conoscevano le proprietà leganti dei materiali naturali, in particolare della creta, la sua elasticità, igroscopicità , e che la creta tritata, poco cotta e impastata con acqua possiede proprietà leganti ", ha concluso Muhamed Pasic, professore presso l'Istituto per i materiali.

    Essi inoltre utilizzavano una calce idrata al fine di legare gli inerti di ghiaia. Sapevano produrre calce con usando calcite e dolomite. Il materiale da costruzione delle antiche culture era un miscuglio di ghiaia effettuato presso la cava, legato con cemento ed acqua, e poi versato in lastre, per realizzare la Piramide del Sole.

    La ghiaia con cui hanno fatto la piramide ci ricorda il nostro calcestruzzo di cemento uscito da una betoniera, ma il risultato ha una durezza molto superiore, di oltre 100 Mpa.

    f p = 116, 0 ; 133, 8 i io 94, 0 Mpa

    Il volume di massa (Vm) e la densità (ρ) di questo materiale artificiale, duro e compatto, mostra i seguenti risultati: V m = 2, 68 kg/dm 3 ρ = 2, 71 g/cm 3 Poiché non vi è praticamente alcuna differenza tra il volume e la densità (0, 03) ciò è ulteriore conferma dell'artificialità dei blocchi di cemento, quasi privi di porosità.

    Composizione chimica del materiale da costruzione artificiale dalla Piramide del Sole, Visoko

    C ONTENUTO in %

    g.ž. SiO 2 CaO MgO Fe 2 O 3 MnO Al 2 O 3 TiO 2 Na 2 O K 2 O Totale

    39, 97 13, 10 32, 20 9, 96 1, 61 0, 03 2, 45 0, 06 0, 09 0, 39 99, 86

    Questo materiale duro con la durezza di oltre 100 Mpa ha proprietà migliori rispetto a qualsiasi altro calcestruzzo industriale, fatto oggi in Bosnia. Tale calcestruzzo è fatto solo su richiesta.

    Con questi materiali leganti (argilla poco cotta e carbonato di Dolomite / CalcIte) sono stati fatti strumenti in speciali stampi e poi utilizzati per tagliare lastre di pietra arenaria sagomata, trovate sulle piramidi del Sole e la Luna.

    Si può leggere di più riguardo su: www.piramidasunca. ba / it o www.icbp.ba

    (3 Febbraio 2009)

    link: http://www.piramidasunca.ba/en/index.php/STONE-BLO...

    http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3887
    Attached Image
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