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Ormai lo conoscono tutti, almeno coloro che si sono incuriositi davanti alla notizia scoppiata come un fulmine a ciel sereno che ha fatto tremare il mondo dell'archeologia: Semir Osmanagic, ex profugo e archeologo “dilettante” (forse perchè non sfoggia una laurea in tema?) con in testa il suo inconfondibile cappello alla Indiana Jones, continua imperturbabile a sostenere le sue tesi.
Tesi convincenti a quanto pare, visto che, nonostante le tante perplessità i permessi sono stati rilasciati e le tre colline nei pressi di Visoko, la cittadina a 28 chilometri a nord di Sarajevo, sono oggetto di scavi archeologici che stanno iniziando a dare qualche risultato. Meno di un anno fa Osmanagic aveva annunciato la scoperta in Bosnia di tre piramidi risalenti a 12.000 anni fa.
Nascoste sotto colline quadrangolari perfettamente geometriche, le piramidi sono posizionate in modo che unendo i vertici viene a formarsi un triangolo equilatero ed inoltre sono collegate tra loro da gallerie sotterranee.
Oggi le costruzioni sono completamente ricoperte di erba ed alberi tanto da essere scambiate per colline. Su di esse c'è uno strato di terra, variabile fra 1 e 3 metri, in quanto sono rimaste a lungo sommerse dalle acque (probabilmente) del diluvio universale che distrusse la civilità che le aveva costruite. Sui fianchi delle costruzioni quindi si depositarono le sedimentazioni lasciate dalle acque che si ritiravano occultandole sotto uno strato di humus che successivamente fu terreno fertile per una rigogliosa vegetazione. Le piramidi di Visoko sarebbero quindi un’ulteriore prova del diluvio.
Osmanagic non ha certo vita facile con le sue ricerche: sappiamo bene come l'archeologia ufficiale accoglie le “novità” sul passato! Per molti è dura da accettare l'idea che le Piramidi di Visoko siano la dimostrazione che anche in Europa e nei Balcani in particolare, possa essere vissuta una civiltà con straordinarie capacità e conoscenze, così sviluppata da essere in grado di erigere simili edifici e per di più nel paleolitico (epoca della probabile datazione delle Piramidi bosniache), quando gli ominidi iniziavano appena ad usare i primi strumenti in pietra.
Ma non è tutto. Questo eccetrico personaggio, ammirevole nella sua ostinazione e per come confida nelle sue convinzioni, spesso si lascia sfuggire dichiarazioni scioccanti, anche se a mio avviso non così fantasiose come può sembrare. Alle obiezioni dubbiose di alcuni su come sia possibile che sia esistita un popolo così evoluto 12000 anni fa, risponde seraficamente che quegli edifici megalitici potrebbero essere stati opera di extraterrestri.
E' palese che Semir non ha schiere di sostenitori, anzi in reste si mormora che gli archeologi dell’Università di Tuzla hanno dichiarato che non ci sono Piramidi a Visoko, né mai una civiltà megalitica è esistita nella regione. Ciò che emerge dagli scavi sono solo bizzarri fenomeni naturali. Ma l’Università di Sarajevo replica invece che il colleghi di Tuzla hanno rilasciato dichiarazioni affrettate dopo indagini sommarie. Viene quasi da pensare che nella martoriata terra balcanica aleggi ancora l'ombra del rancore...
Sorprendentemente, l’egittologo ed esperto di piramidi Aly Abd Barakat, è giunto a Visoko, inviato dal governo egiziano (forse anche con l'intezione di capire se l'esclusività archeologica egiziana ha motivo di rischiare di finire in secondo piano?). L'opinione di Barakat, rilasciata lo scorso luglio 2007, è stata tuttavia precisa ed incoraggiante in quanto egli ha affermato che le colline di Visoko sono «vere piramidi con i lati orientati verso i quattro punti cardinali, costruite con materiali naturali, ma lavorati e posati dall’uomo». Inoltre ha persino aggiunto di aver notato che le pietre di costruzione sono legate con lo stesso collante che fu usato per le piramidi egiziane.
Il mistero delle Piramidi in Bosnia è lontano dall'essere risolto ma comunque in questo recente sito archeologico le cose procedono: a Visoko sono arrivate le troupes di National Geographic, CNN, BBC, CBS, ZDF che hanno realizzato dei servizi televisivi per cercare di comprendere fino a che punto la scoperta sia davvero importante. Hanno documentato accuratamente con riprese sugli scavi delle colline, ma solo come osservatori: nessuno in realtà se l'è sentita di sbilanciarsi con commenti che esprimono entusiastiche opinioni favorevoli.
Il turismo però nella zona ha subito un'impennata, segno che invece non sono poche le persone che hanno accolto la scoperta con genuina meraviglia. Ben vengano allora gli alberghi con “tutto esaurito” e un incremento economico che per la Bosnia è una vera boccata di ossigeno... ma per favore risparmiateci i souvenir a forma di piramide!
Se nella zona vivono i discendenti di una civiltà così straordinaria, sarà pur rimasta traccia nel dna di un ingegno che acceda a qualche idea più geniale che possa celebrare il ricordo dei loro avi e organizzare l'accoglienza turistica in modo da non stravolgere l'ambiente ecologico e un Paese che ha già sofferto abbastanza.
Fonte: [URL=http://www.torredel]http://www.torredeltempo.net/ content/view/ 10/1/1/1/.
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