GEROGLIFICI in SARDINIA

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  1. pietrusco
     
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    si l'ho letto, questa è una cosa di cui gli archeobuoni "leonardeschi" dovranno tenere conto, ma come sempre metteranno tutto nel cassetto, tocca all'opinione pubblica sollevare la voce, la sardegna vuole la verità!
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    cosa ci fanno scarabei con nomi di faraoni della XVIII dinastia in tombe sarde? Quale livello sociale poteva avere il defunto che poteva vantarsi di possederli?
    Semplice.. Fanno quello che facevano gli stessi scarabei con gli stessi cartigli degli stessi faraoni della stessa dinastia in quel di THARROS
    Che Leonardo Melis pubblicò nel suo "Shardana i Popoli del Mare" nel 2002 scatenando l'IRA degli ARCHEOBUONI! :dev.gif:


    CITAZIONE (vivamishapt @ 8/1/2012, 12:15) 
    Posto l'ultimo articolo di Atropa Belladonna sul forum di Pintore, riguardo la presenza del nome nascosto di Amon in scarabei egizi ritrovati nelle tombe di Monte Sirai e nel nuraghe Nurdole.... E' molto interessante ma vorrei avere un parere sugli interrogativi finali:

    www.gianfrancopintore.net/index.php...logia&Itemid=37

    (IMG:http://www.gianfrancopintore.net/images/st...mun/fig%201.jpg)

    (IMG:http://www.gianfrancopintore.net/images/st...mun/fig%202.jpg)

    (IMG:http://www.gianfrancopintore.net/images/st...mun/fig%203.jpg)

    (IMG:http://www.gianfrancopintore.net/images/st...mun/fig%204.jpg)

    CITAZIONE
    “Because Amun means "the hidden one," his name is often written with special cryptograms that "hide" the reading of his name. This cryptographic writing is based on an acrophonic principle, where the three phonetic values needed to write 'Amun' (j + m + n) are taken from the initial sound of otherwise unrelated words (2)”.

    Figura 1: a) MSN07-1571 uno dei due scarabei dalla tomba 267 di Monte Sirai, rinvenuto assieme al MSN07-1572 (Fig. 4b) sul torace del sepolto; in alto, tra la figura inginocchiata e l’ obelisco, i 3 geroglifici che formano il prenome di Thuthmosis III, Mn-khpr-Ra e nello stesso tempo tempo una lettura criptata per Amun (Jmn in egiziano) e/o Amun-Ra (b). c) altra lettura criptata per Amun, su uno scarabeo del Nuovo Regno III periodo intermedio (2). Entrambe sono presenti sullo scarabeo di Monte Sirai.
    Leggendo il bell'articolo di Guirguis & Piga sugli scarabei di recente rinvenuti a Monte Sirai (3), mi ha colpito una frase in particolare, riguardante tre geroglifici posizionati nella parte superiore dello scarabeo MSN07-1571 (Figura 1a): “Il prenome del faraone Thutmosi III (N.d.R., Mn-khpr-Ra) appare dunque enormemente diffuso tra il Levante e l'estremo Occidente atlantico soprattutto a partire dal I millennio a.C. nonché, ovviamente, in Egitto da epoca anteriore. La fortuna di cui godette l’appellativo Mn-khpr-Ra è certamente connessa da un lato alla combinazione dei segni costituenti il quarto dei cinque titoli del protocollo reale (dai quali si ottiene il criptogramma acrofonico con valore fonetico Jmn-Ra = Amon-Ra), dall'altro lato al grande prestigio del faraone Thutmosi III”. L’ ovviamente riguarda, ovviamente, il fatto che il regno di Thuthmosis III, della XVIII dinastia, data 1479–1425 a.C. Ed io, ovviamente, di questa crittografia ne dovevo e volevo sapere di più.
    I tre segni sono facili: Mn al centro (geroglifico Y5), sotto lo scarabeo kheper (L1) ed in alto il segno per Ra (N5), a formare Menkheperra, il prenome di Thuthmosis III (Fig. 1a,b).
    I crittogrammi acrofonici danno il nome di Amun che in egiziano è Jmn: J (dall'iniziale di jtn disco solare); M (da mn) e N (da ntrj, divino riferito allo scarabeo come espressione della divinità). Il crittogramma si può anche leggere Amun-Ra: J (dall'iniziale di jtn disco solare); mn e Ra (aspetto solare dello scarabeo), nel qual caso non è più solamente acrofonico, ma diviene una lettura mista acrofonica-bilitterale-a rebus (2,4,5,6).
    Fin qui tutto facile, questo è solo un esempio dei tanti, tantissimi modi di scrivere in forma crittografica il nome di Amun. Una la si trova in figura 1c e ci spiega un altro po’ del nostro scarabeo: JMN viene qua scritto utilizzando una figura che rende lode (jaj = rendere lode, adorare), un obelisco (mnw = monumento) e un segno nb (quella sorta di cestino o barchetta nella parte inferiore, ger. V30). La persona in atto di adorazione è inoltre allusiva al carattere nascosto di Amun, in quanto è lo stesso geroglifico per il verbo “nascondere” (ger. A4). Messa così, sullo scarabeo di Monte Sirai il nome Amun è scritto, criptato, ben due volte!
    Quello che c’è dentro l'obelisco ed alla base (due corna asimmetriche) è, credo, storia locale. Guirguis parla di “geroglifici di difficile interpretazione”; io prendo tempo.

    Figura 2: a. esempi di segni polivalenti nei crittogrammi per Amun (Jmn); b. una scrittura simmetrica per Amun, ottenuta attribuendo alla penna Maat il valore di M e di N (4).
    La fantasia dei crittografi di Amun era sfrenata, a dir poco. Vi erano segni, come il cobra o la penna Maat che potevano assumere uno qualunque dei tre valori J, M o N del sacro nome, dando origine a scritture sorprendenti (4) (Figura 2). Alcuni geroglifici-simboli danno origine alla lettera N perché ntry (divini): l'occhio wadjet, la penna Maat, lo scarabeo, il cerchio solare di Ra, la raffigurazione di un dio, lo scettro was.
    Oltre al prenome di Thuthmosis III anche il prenome di Amenhothep III, Neb-maat-Ra, veniva utilizzato per scrivere il nome di Amun o Amun-Ra (2,5, 6). Marcello Madau ha correttamente individuato il prenome del faraone della XVIII dinastia - padre dell'eretico Echnaton - nello scarabeo trovato al nuraghe Nurdole di Orani, ma gli è sfuggito il particolare di Amun (o Amun-Ra) scritto in crittografia (figura 3).

    Figura 3: retro e verso dello scarabeo di Nurdole col prenome di Amenhothep III (1391-1353 a.C.), Neb-maat-ra. Il nome criptato di Amun per crittogrammi acrofonici è in rosso. In blu la possibile lettura Amoun-Ra (JMN-Ra), considernado il segno aggiuntivo J (il giunco) sulla destra dell’ ovale.

    Figura 4. a) scarabeo da Tharros (8) con tre lettere interpretate come fenicie (‘ayin, het, resh), un segno egizio per “nome” (il cartiglio) e geroglifici che possibilmente rendono una formula crittografica per Amun-Ra; b) altra possibile formula per Amun sullo scarabeo MSN07-1572, da monte Sirai tomba 267 (3) e c) possibile Amun-Ra sullo scarabeo da Pani Loriga (3)
    E siamo a due scarabei, ma non finisce certo qui. Il famoso scarabeo di Tharros, esposto alla mostra Parole di segni di Cagliari (Fig. 4a) potrebbe anch'esso contenere il nome di Amun-Ra (grazie all'acrofonia del leone, maj (4)) così come il secondo scarabeo della tomba 267, MSN07-1572, di Monte Sirai (figura 4b).
    Il segno dell'uomo con una mano alzata è il geroglifico A366, una variante di A22. Tra i suoi significati è l’ ideogramma per J! (il nostro: oh!). Il cobra nelle formule crittografiche vale anche M (Fig. 2a) e la N viene dall'onnipresente segno Nb. Lo stesse considerazioni sembrerebbero applicabili ad uno scarabeo da Pani Loriga (Fig. 4c)(3).
    Conclusioni e prospettive
    A Monte Sirai sul corpo del sepolto della tomba 267 sono stati ritrovati due scarabei con scritto possibilmente il nome di Amun o Amun-Ra criptato. Con tecnica squisita e 3 variazioni. Questo si assomma all'Amuno Amun-Ra criptato nello scarabeo di Nurdole ed a quelli probabili dello scarabeo di Tharros e di Pani Loriga. Inoltre ricordiamo l’ Amun-Ra esplicitato in scrittura geroglifica nella tavoletta di Tharros, pubblicata dal Taramelli nel 1919. In questa prospettiva è probabile che altri scarabei sardi rechino lo stesso tipo di scrittura nascosta, attingendo al vasto repertorio crittografico del dio Amun che originò o si diffuse – anche in Palestina (6) - a partire dalla metà del XVI secolo a.C. con l’ avvento della XVIII dinastia di Tebe, dopo la cacciata degli Hyksos. Nello scarabeo di Tharros e forse in quello di Sirai MSN07-1571 (Fig. 1a) c’è un elemento in più: segni scrittori che nel primo sembrano appartenere al repertorio semitico del II-I millennio a.C., e nel secondo caso appaiono ambigui. Spero che Gigi Sanna ci lavori un po’ su: potrebbe emergere una scrittura in mix.
    Che cosa significhi, storicamente e culturalmente, questo rimando ad Amun-Ra ed ai faraoni della XVIII dinastia esula dallo scopo di questo articolo.
    Riferimenti
    (1) La nota 6 a pg. 62 di Sardôa Grammata (Gigi sanna, 2004, S'Alvure), dice: “Il presente studio sui documenti nuragici scritti non toccherà la scrittura geroglifica egiziana né, se non marginalmente, quella micenea in lineare B, per quanto non pochi indizi facciano supporre che anche questi codici (soprattutto il primo) fossero noti agli scribi sardi. Per quanto attiene alla scrittura geroglifica egiziana l’ ipotesi di una sua presenza sembrerebbe concretizzarsi non solo da taluni aspetti grafici e contenutistici, come si vedrà,ricavabili dal tenore delle tavolette del Sinis, ma anche dal fatto che a Cagliari e a Tharros sono state rinvenute delle iscrizioni in geroglifico egiziano le quali ora, stante la presenza degli altri alfabeti nei documenti sardi del II millennio a.C., non è da escludere del tutto che possano avere un’ origine sarda, come suppose il Carta Raspi (1971 p. 170)[..]”
    (2) John Sarr, 2001, Gayer-Anderson Scarab. Collection in the Portland Art Museum, Portland, Oregon USA.
    (3) M. Guirguis, S. Enzo, G. Piga, Scarabei dalla necropoli fenicia e punica di Monte Sirai. Studio crono-tipologico e archeometrico dei reperti rinvenuti tra il 2005 e il 2007, in Sardinia, Corsica et Baleares Antiquae, 7 (2009), pp. 101-116
    (4a) Franco Maragnini, 2004, Catalogo ragionato di una collezione di Scarabei-Sigillo Egizi, British Archaeological Reports British Series. La criptografia Amunica da questo autore si trova qui e qui ; (4b): Droiten, E. 1957. Trigrammes d'Amon. – Wiener Zeitschrift für die Kunde des Morgenlandes, 54:11-33
    (5) Cooney, K.M. & J. Tyrrell. 2005. Scarabs in the Los Angeles County Museum of Art. Part I. Distributed propaganda or intimate protection? PalArch’s Journal of Archaeology of Egypt/Egyptology 4, 1: 1-14
    (6) Othmar Keel, 1937, Altorientalische Miniaturkunst : die ältesten visuellen Massenkommunikationsmittel: ein Blick in die Sammlungen des Biblischen Instituts der Universität Freiburg Schweiz
    (7) Marcello Madau, II complesso nuragico di Nurdòle (Orani-NU) e le relazioni con il mondo Mediterraneo nella prima età del ferro, in: Etruria e Sardegna settentrionale tra l'età del bronzo finale e l'arcaismo, Atti del XXI convegno di studi etruschi ed italici, Sassari, 13-17 ottobre 1998. Ringrazio M. Madau per avermi fornito l' articolo
    (8) G. Spano, Scarabeo Sardo Egizio con lettere Fenicie, Bullettino archeologico Sardo, VII (1),1861, p 26.

    Alla fine dell'articolo mi chiedo:

    cosa ci fanno scarabei con nomi di faraoni della XVIII dinastia in tombe sarde? Quale livello sociale poteva avere il defunto che poteva vantarsi di possederli?

     
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  3. vivamishapt
     
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    Cioè facevano parte del corredo di gente che doveva aver avuto a che fare con l'Egitto, no? Erano mercenari? Se avevano scarabei con il cartiglio del faraone, dovevano essere importanti... come la Guardia Reale di Ramses... :rolleyes:
     
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    CITAZIONE (vivamishapt @ 8/1/2012, 18:05) 
    Cioè facevano parte del corredo di gente che doveva aver avuto a che fare con l'Egitto, no? Erano mercenari? Se avevano scarabei con il cartiglio del faraone, dovevano essere importanti... come la Guardia Reale di Ramses... :rolleyes:

    Non scordiamo il tanto vituperato scritto di Leonardo Melis su I Custodi del Tempo.. che mi è costato l'ESCLUSIONE dal convengo di Parma su suggerimento di un cretino di "Studioso" SARDO che scriveva anche in questo forum... Quello scritot ricostruiva il VERO NOME del principe MOSE..... NEB.KA,SET (set è IL signore DELLE TERRE STRANIERE).. PIU CHIARO DI COSì... :rolleyes:
    Non solo. NEB.KA SETH era figlio primogenito di SETI I.. che già meravilgia per il suo nome .. tanto VITUPERATO dai Principi di Tebe (Egizi)
    il DIO degli HYKSOS/POPOLI DEL MARE! :woot:
    Non finisce qui.. perchè il padre di SETI, fondatore della XIX dinastia.. era stato nominato faraone dal generale golpista HOREMHEB... suo superiore... egli era RAMESSU (SI, RAMESSU).. ed era.. COMANDANTE DEI MERCENARI e della GUARDIA REALE!
    DA DOVE VENIVA? :rolleyes: :rolleyes: :dev.gif:
    Se i rapporti con l'EGITTO erano questi.. di cosa dobbiamo meravigliarci ormai? :rolleyes:
    Leo :salute:
     
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  5. pietrusco
     
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    mi pare che l'articolo degli scarabei di monte sirai di aba su pintore sia esaustivo, dico bene misha?
     
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  6. vivamishapt
     
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    Certo Pet, per me è stato convincente... ^_^

    Sono andato un pò in rete a cercare di questo Neb Ka Set ed ho trovato delle discussioni di una vecchia conoscenza, Antonio Crasto, dove leggo che la traduzione precisa sarebbe NEB.KA.SETH.NEBET ovvero Il Signore di tutte le terre Straniere... Traduzione richiesta ad un egittologo di cui non viene però specificato il nome...

    Il problema sta nel cartiglio originale in cui è stato scritto questo nome... Ho letto che si dovrebbe trovare sulla parete esterna nord della sala ipostila del Tempio di Karnak ma è un nome dedotto perché in parte cancellato e sostituito con un altro; si trova in un passaggio in cui effettivamente si parla di un primogenito di Seti il cui nome è stato cancellato e riscritto e adesso si legge Amen.nefer.nebef.

    Insomma, fra gli egittofili nostrani, pare che il nome proposto da Leo arrivi da un fonte inventata, usata per dar credito ad un popolo del mare a cui si vuole attribuire per forza la provenienza sarda...... Ma in Egitto sappiamo che le guide dicono ben altre cose... :B):
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    il CRAST(O) che si vergogna anche del suo nome SARDO (CRASTU=PIETRA).. non perde occasione per attaccarmi in tutti i blog in cui scrive... e penso potrebbe esserci anche il suo ZAMPINO nell'ESCLUSIONE di Leonardo Melis dal convegno di Parma.. Infatti fra i relatori figurano anche DUE SARDI.. uno è lui e l'altro è una ARCHEOBUONA... la cui presenza mi ha fatto mettere il CONDIZIONALE ... nei riguardi di Crastu stesso... :dev.gif: :dev.gif:
     
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  8. shardar
     
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    I soliti studiosi che non capiscano un acca!! Codesto crastu!!!
     
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  9. Nemo Nemus
     
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    Salute …
    … riguardo il reperto segnalato da “shardanaleo Inviato il: 28/3/2011, 08:47”:
    … vorrei segnalarvi una fonte di consultazione, per chi eventualmente volesse approfondire la discussione …
    Un saggio da consultare in biblioteca:
    : “Scavi e Scoperte : 1918-1921.”. Autore: Antonio Taramelli : Carlo Delfino editore
    da pag.: 261 (già: “-135-“) a pag.: 266 (già: “-140-“): Para :“XIV. CABRAS – Tavoletta votiva con bassorilievi ed iscrizione egiziana, rinvenuta nell’area dell’antica Tharros.”.
    forse è già stata segnalata nel tal caso chiedo scusa per l’inutile ridondanza …
    sempre sullo stesso volume segnalo:
    da pag.: 286 (già: “-160-“) a pag.: 287 (già: “-161-“): Para :“XVII. ASEMINI – Framento di iscrizione egiziana, rinvenuta in regione <<su Pranu>>.
    ...
     
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38 replies since 28/3/2011, 08:47   2593 views
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