il bronzetto dell'amico di Oscar Wilde

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  1. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    Bronzetto nuragico in vendita
    Il prezioso reperto, in mostra da oggi alla fiera europea di Maastricht, è stato messo sul mercato a 120mila euro
    di Federico Spano
    SASSARI. Un bronzetto nuragico in salotto? Basta fare un salto in Olanda, sborsare 120 mila euro, e il gioco è fatto. Quella che ha tutta l'aria di essere una bufala, è invece una realtà. Alla fiera europea d'arte Tefaf, che si tiene ogni anno a Maastricht, e che aprirà i battenti oggi, un gallerista londinese metterà in vendita un bronzetto di tremila anni, che appartenne al migliore amico e testimone di nozze di Oscar Wilde, un certo Carlos Blacker. La statuina, che è alta poco meno di 18 centimetri, fu poi ereditata dalla nipote, l'artista Thetis Blacker (scomparsa nel 2006). O almeno, questo è quello che scrive l'antiquario Rupert Wace nella scheda di presentazione dell'opera d'arte nuragica. Se il bronzetto non fosse un falso, ed effettivamente si trovasse nel Regno Unito da più di 100 anni, non ci sarebbe alcun modo per recuperarlo. Soltanto i reperti archeologici trovati in Italia dopo il 1939 appartengono esclusivamente allo Stato.
    La foto del bronzetto, che raffigura un uomo con un grande cappello e un ampio mantello, è stata già vista da alcuni archeologi e i dubbi che sia un falso sono parecchi. Sono diversi, infatti, i casi di bronzetti «taroccati» messi in vendita da antiquari senza scrupoli o che a loro volta sono stati ingannati. Il bronzetto «londinese», inoltre, ha un prezzo altissimo, rispetto a quelli immessi solitamente nel mercato.

    «Se fosse un pezzo autentico, bisognerebbe riuscire a capire quale sia la provenienza - spiega Daniela Rovina, responsabile della Soprintendenza ai beni archeologici -. In ogni caso, spetta al venditore dimostrare la “storia” del reperto e come sia finito nelle mani del primo proprietario. Al di là del valore intrinseco dell'oggetto, che è comunque molto alto, la cosa più preziosa di un bronzetto sono le informazioni che un archeologo può raccogliere al momento del suo ritrovamento. Nel caso dei beni trafugati, purtroppo, questi dati sono irrimediabilmente perduti». I carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Sassari sono già informati della vendita della statuina. Il magazine del Corriere della Sera ne ha dato notizia nell'ultimo numero e in questi giorni i militari verificheranno nella loro sterminata banca dati se quel bronzetto risulti rubato.


    Un dato che farebbe propendere verso l'autenticità del reperto e verso la sua provenienza lecita, è la credibilità del venditore. Dalle informazioni allegate alla scheda del bronzetto, Ruper Wace sarebbe vice presidente dell'associazione degli antiquari britannici e dell'associazione internazionale d'arte antica, che rispettano un rigoroso codice etico riguardante sia la provenienza che l'autenticità degli oggetti venduti. Tra i principali clienti di Rupert Wace, inoltre, ci sarebbero il British Museum di Londra, il museo del Louvre di Parigi, il Metropolitan Museum of Art di New York e il museo statale di Monaco.
    Chi si potrà permettere di sborsare 120 mila euro per la statuina nuragica, in ogni caso, potrebbe essere costretto a consegnarla ai carabinieri, se si scoprisse che è stata rubata.

    http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettagli...vendita/1604012
     
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0 replies since 9/12/2010, 19:54   542 views
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