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Museo delle navi vichinghe di Roskilde - Vikingeskibsmuseet
Roskilde è stata fondata dai vichinghi nel X secolo ed era diventata la capitale della Danimarca con il re Harald “Dente Blu”. In breve con i suoi 10000 abitanti era diventata la più grande città del nord. La città si trova sull’isola di Seeland in fondo a un fiordo lungo circa 40 km.
Oltre ad essere la capitale del regno (nella cattedrale di Roskilde sono sepolti tutti sovrani di Danimarca) La città era anche un grande centro commerciale. Ed è così che questa città era diventata appetibile al re di Norvegia che nell’XI secolo pianificò la conquista della città e del regno di Danimarca. L’incursione doveva venire dal fiordo. Le navi norvegesi sarebbero dovute penetrare nel fiordo provenendo dallo stretto di Kattegat, percorrere circa 30 km in fila e di fronte alla città, dove il fiordo si allarga, dispiegarsi in formazione di attacco e sbarcare le truppe. Per impedire la realizzazione di questo progetto, lungo il fiordo sono stati posti diversi sbarramenti fatti con i pali piantati nel fondo, quasi un moderno campo minato, e in una strettoia di un canale navigabile all’altezza del villaggio di Skuldelev, sono state affondate 5 navi. Queste imbarcazioni erano cariche di pietre e posizionate in modo da impedire la navigazione nel fiordo. Sono state affondate un drakkar da 30 metri e un’altra nave da guerra più piccola da 17 metri, un knarr da carico di tipo da altura da 16 metri, un’altra nave da carico costiera lunga 14 metri e una nave da pesca e caccia alle balene da 11 metri. Così fatta barricata aveva impedito ai norvegesi la navigazione nel fiordo. Ma siccome la barricata non è mai stata rimossa, aveva impedito anche alle navi da carico commerciali sbarcare le merci in città. Iniziò così la lenta decadenza della città che pian piano perse la sua importanza fino a vedersi privata del titolo della capitale del regno a favore di Copenaghen distante una trentina di chilometri.
Passati secoli e finalmente nel 1920 si sono avute le prime localizzazioni di queste navi. Ma solo nel 1957 – 1959 si sono svolte le prime indagini subacquee svolte dal Museo Nazionale. Finalmente nel 1962 il sito è stato prosciugato e i resti delle 5 navi sono stati recuperati. Dal nome del villaggio di Skuldelev queste navi sono contrassegnate con i nomi di: skuldelev 1, 2, 3, 5, 6.
In queste due foto il cantiere nel sito di Skuldelev e la posizione delle 5 navi affondate per creare uno sbarramento. Va ricordato che il canale nel quale sono state affondate queste navi era molto stretto, tutt’attorno la profondità era troppo bassa per far passare le navi da guerra norvegesi.
I resti delle navi sono stati sottoposti alla conservazione e affidati nel 1964 all’Istituto di Archeologia Marittima Danese, nel 1969 sono finiti nel appena costruito Museo delle Navi Vichinghe a Roskilde. Resti delle navi sono stati ricomposti e montati sui telai di metallo permettendo così la visione di come erano in origine. Le foto del museo sono nel mio web album.
Di fianco al museo è sorto un cantiere dove sono state ricostruite con metodologie dell’epoca molte delle navi e imbarcazioni del periodo vichingo. Tutte queste navi sono attraccate alla banchina del museo, sono visitabili e in buona stagione navigano nel golfo e nel fiordo di Roskilde con equipaggi composti da scolaresche e da volenterosi di ogni età. L’anno scorso dopo una mezz’oretta di addestramento nel canale avevo remato anch’io per due ore su un’imbarcazione di 12 metri. Eravamo in 14 più il timoniere. Mi sentivo quasi un vichingo…….
In tutti questi anni il museo si è dedicato anche allo studio della cultura navale delle altre parti del mondo. Sono state ricostruite con aiuto degli specialisti dei paesi interessati le imbarcazioni in pelle, in corteccia, in canna palustre. Sono stati fatti degli stage in Borneo per ricostruire un extended log boat, e tante altre esperienze di questo tipo. Il museo è anche editore di moltissime pubblicazioni e libri riguardanti la cultura di navigazione orientata prevalentemente al nord Europa.
Uno dei fiori all’occhiello del museo è la ricostruzione (replica) del drakkar vichingo (skuldelev 2) di 30 metri al quale è stato dato nome di Sea Stallion. Varato nel 2004 e sottoposto alle prove in mare sia a remi che a vela, nel 2007 con 65 persone di 11 paesi diversi è salpato per il viaggio da Roskilde a Dublino (Irlanda)
Il viaggio di andata era durato 44 giorni e sono stati percorsi 1000 miglia marine (1700 km.). Il viaggio di ritorno si è svolto l’anno successivo passando dalle isole Orkadi (rotta settentrionale).
In queste foto si vede il Sea Stallion alle prove e in navigazione verso Irlanda. Una nave lunga, stretta e bassa sull’acqua. Senza sovrastrutture. Una canoa con 65 persone a bordo che per 44 giorni hanno dormito a bordo sotto le stelle…….. Questi sono vichinghi di oggi………………esattamente come quelli di ieri.
In questo filmato di 5 minuti il Sea Stallion in navigazione visto da tutti gli angoli……..bellissimo….
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