LE NAVI DEL SOLE

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  1. vivamishapt
     
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    vai sull'help (il punto interrogativo) e controlla a quale comando corrisponde la voce che crea un'istantanea della schermata.... di più non so dirti...
     
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  2. SaCraba
     
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    Ho fatto! Arruiasa mi ha suggerito di usare lo strumento di cattura immagini e finalmente sono riuscita a salvare

    grazie Arruiasa ,Misha e Pet.. :unsure: tre persone per insegnarmi a salvare una foto.Per imparare due nozioni di astronomia ci vorrebbero come minimo 130 persone che mi ripetano la stessa cosa ininterrottamente per 3 settimane di fila...

    ma guardate che capolavoro .. :B): ho lasciato la modalità notturna così si possono leggere i nomi dlle costellazioni e pianeti..

    image





     
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  3. SpikeZ
     
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    Fighissimo sto Stellarium!
     
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  4. vivamishapt
     
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    Secondo il Santillana ("Il Mulino di Amleto", Adelphi, 2006), esisteva un momento particolare che segnava l'ingresso in una nuova era, ovvero quando avveniva la prima grande congiunzione fra Giove e Saturno nel segno in cui il Sole si levava all'equinozio di Primavera...

    ...Per esempio, l'era dei Pesci comincia alla fine del 6 aC.... nel giorno in cui la grande congiunzione si è manifestata in questo segno, lo stesso nel quale il sole si leva all'equinozio di primavera.... Il sole già si levava da diversi anni nella costellazione dei pesci ma ancora non vi era stato questo evento a sancire la definitiva entrata nell'era dei Pesci...

    Infatti avrete sentito dire che Gesù potrebbe essere nato qualche anno prima di quel che si pensi... ed è proprio x questo motivo, visto che Cristo è un simbolo solare!!! ^_^ ^_^ ^_^

    Per trovare l'ingresso dell'era dell'ariete, bisogna ricercare la prima grande congiunzione nel segno, dopo che il sole comincia a levarsi in questo all'equinozio di primavera!!! Io c'ho provato con Stellarium ma.... è dura, se altri hanno più fortuna..... :rolleyes:
     
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  5. iperboreo50
     
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    [QUOTE=SaCraba,24/7/2010, 22:26]
    CITAZIONE
    quindi abbiamo stabilito una cosa: questi graffiti riguardano il culto del sole.
    L'oggetto a corno d'ariete ricurvo che Craby indica, non è un ascia.

    grazie Iper,ne sono convinta anche io.

    E qui che sbagliamo.....

    Ultimamente si è parlato forse troppo della simbologia legata a delle conclusioni di Gimbutas riguardanti il sud Europa..

    Quei simboli che hai postato riguardano un mondo ristretto dove tra la pietra e il bronzo si sono succedute alcune popolazioni coi loro simboli a volte diversamente intesi tra una riva del fiordo e l'altra.

    .......invece è un ascia.

    una l'avevo in casa ed è del Nationalmuseet di Kopenhavn e non lo ricordavo, mentre l'altra ho fotografato quest'anno nel museo di Goteborg

    image image e sono proprio identiche a quei simboli che ti turbavano tanto.
    su quella nave e su altre dello steso pannello ci sono anche questi. image

    Nel epoca della pietra l'ascia comunemente usata era di tipo "normale", abbastanza corta e non eccessivamente pesante, spesso bipenne. Serviva come arma da guerra.
    image

    verso la fine del neolitico, l'ascia di pietra levigata ha cominciato allungarsi e coprirsi di simboli vari. Con questo iniziava l'uso dell'ascia come oggetto di culto. Nelle tombe delle persone ben locate e nelle torbiere vicine ai posti di culto si sono trovate grandi quantità di questi oggetti.
    Con l'arrivo dell'epoca del bronzo in Scandinavia, l'ascia ormai "monopenne" divenne l'oggetto esclusivamente di culto. Quando mancava il bronzo si usava le grandi corna del cervo (animale simbolo del sole per ugro finnici) o del alce. Le asce erano lunghe e progressivamente sempre più ritorte fino ad assumere la forma simile alle corna dell'ariete, riccamente ornate coi simboli del sole e a volte vuote dentro, era usata una lamina di bronzo dello spessore di 2 mm. Poteva essere usata sia con lama in orizzontale sia in verticale, e sempre nelle cerimonie legate al culto del sole.
    Su questo pannello alcune delle asce più belle del Nazionalmuseet:
    image ed alcuni petroglifi con l'ascia in bella mostra image

    Ma torniamo alla tua nave che è questa: image
    Per capire meglio il tutto è utile vedere tutto il pannello su una roccia levigata larga oltre 10 metri e nel punto più alto circa 5. sopra ci sono oltre 100 petroglifi inerenti alle attività di culto.
    image

    Ma osserviamo solo la striscia dove c'è la nave di Craby image
    Vediamo cosa si vede: (nell'antichità i solchi erano comunque riempiti con un qualche colorante, altrimenti è tutto invisibile)
    partendo dal basso ci sono due cerchi pieni rossi. - indicano il movimento del sole
    poi abbiamo una nave con un ascia grande e due punte di lancia - la lancia è il Gungnir, simbolo di Odino. Dio padre mentre l'ascia è il Miolnir, simbolo di Thor. Dio del tuono
    La nave ha la prua rivolta verso sinistra, (la prua si capisce dal doppio travone di chiglia) questo indica la mattina, comunque prima di mezzogiorno
    Subito sopra la nave cerimoniale abbiamo un'altra nave con il disco solare sopra - la prua a sinistra e il sole in questa posizione indica la mattina presto, il sole non si è ancora trasferito sul carro per proseguire il viaggio
    Più su ancora abbiamo un'altra nave rivolta verso sinistra con sopra una coppia di cavalli e quattro spirali legate insieme - si può trattare sia del carro del sole sia del simbolo di energia del sole, davanti alla prua c'è una persona in posizione di invocazione - braccia alzate
    Infine, l'ultima in alto la nave di Craby, prua a sinistra, lancia Gungnir e l'ascia Miolnir. (Dio veniva rappresentato dai suoi attributi, oggetti che lo identificavano o le impronte dei piedi) - cerimonia in atto
    Sopra alla nave abbiamo altri cavalli con il carro del sole vuoto - image
    Con ogni probabilità si tratta di una cerimonia in onore del sole nascente
    Tutto questo potremmo rappresentare in questo modo:image la leggenda davanti alla roccia spiega:image
    L'equipaggio delle navi è composto da guerrieri morti in combattimento che garantiscono con la loro presenza il ciclico ritorno del sole. Marinai presenti su due navi cerimoniali portano lo scudo (rigonfiamento circolare), altro simbolo del sole.

    Ma lo scudo cosa presenta? La leggenda dice questo: image
    Ma siccome siamo nel nord, in Scandinavia, allora la presenza dello scudo ha un suo senso.

    Quando i Dei, Odin, Thor e altri degli Asi creavano il mondo, per dare la luce nelle tenebre e fare in modo che si possa contare il tempo, presero dal fuoco delle braci e le lanciarono nel cielo, così formarono le stelle.
    Due delle braci più grosse sono diventate il Sole e la Luna, contando il loro ciclico movimento si potevano contare dei giorni, mesi, ecc...(a seconda del calendario solare o lunare)
    Ma perché nessuno potesse rubarli, questi due astri sono stati messi sopra dei carri trainati da cavalli, il nome dei cavalli che trainano il carro del sole (Sol) è Arvakr e Alsvidr. Devono correre velocemente per sfuggire ai lupi Hati e Skoll che vorrebbero sbranare il sole. Ci riusciranno il giorno di Ragnarok - il giorno di compimento degli Dei.
    Ma il sole è troppo caldo, troppo infuocato e rischierebbe di bruciare la terra. Di fianco al sole è stato messo uno scudo freddo chiamato Svalnir, che ferma il calore e permette la vita sulla terra. Questo è il significato degli scudi che si vedono in quantità nei petroglifi scandinavi.image

    La forma a corno d'ariete delle asce può essere collegata al segno zodiacale dell'Ariete come pensavamo ???
    Può darsi, anche se nella forma delle asce si vede piuttosto una progressiva evoluzione estetica.

    Questi petroglifi non vanno presi pezzo per pezzo e interpretati vedendo un dettaglio, vanno considerati per quello che rappresenta la parete intera,


    :salute: :salute: :salute: :salute:
     
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  6. SaCraba
     
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    Grazie Iper, quindi quellle incisione riproducono asce e lance usati come oggetti di culto,quindi sacri ^_^
    CITAZIONE
    verso la fine del neolitico, l'ascia di pietra levigata ha cominciato allungarsi e coprirsi di simboli vari. Con questo iniziava l'uso dell'ascia come oggetto di culto. Nelle tombe delle persone ben locate e nelle torbiere vicine ai posti di culto si sono trovate grandi quantità di questi oggetti.
    Con l'arrivo dell'epoca del bronzo in Scandinavia, l'ascia ormai "monopenne" divenne l'oggetto esclusivamente di culto. Quando mancava il bronzo si usava le grandi corna del cervo (animale simbolo del sole per ugro finnici) o del alce. Le asce erano lunghe e progressivamente sempre più ritorte fino ad assumere la forma simile alle corna dell'ariete, riccamente ornate coi simboli del sole e a volte vuote dentro, era usata una lamina di bronzo dello spessore di 2 mm. Poteva essere usata sia con lama in orizzontale sia in verticale, e sempre nelle cerimonie legate al culto del sole.

     
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  7. pora reitia
     
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    Interessante trattazione e contributi di ottima qualità:

    Centra qualcosa questo carro hallstattiano?

    Muxeo de Graz: careto halstatian, dito: Strettweger Kultwagen
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoD...twegerKultwagen

     
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  8. iperboreo50
     
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    CITAZIONE (pora reitia @ 21/8/2010, 21:16)
    Interessante trattazione e contributi di ottima qualità:

    Centra qualcosa questo carro hallstattiano?

    Muxeo de Graz: careto halstatian, dito: Strettweger Kultwagen
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoD...twegerKultwagen

    Grazie Pora :salute:

    ma torniamo al tuo carretto;
    Senz'altro è un oggetto di pregiata fattura. Cultura di Hallstatt è del bronzo/ferro, circa 1300 a 500 a.C., si trova a cavallo delle Alpi nell'odierna Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Svizzera, Slovacchia, parte della Germania e della Francia orientale e nord Italia.
    Per la fattura è da collocare piuttosto verso la fine del bronzo e inizio ferro in quella regione, quindi attorno a 800 a.C.
    Sembra un carro processionale, sacrificale o comunque cerimoniale.
    Il carro è bi-facciale, quattro ruote con sei raggi è tipico simbolo solare, sul carro si trova una donna a petto nudo che regge un grande piatto sopra la testa, probabilmente il piatto serviva per portare le offerte e come supporto per un calderone.
    In testa al carro, su ogni faccia, c'è un cervo - questo animale per via delle corna che perdeva stagionalmente era considerato come simbolo di rigenerazione e di nascita, Qui è rappresentato con il palco ben sviluppato, questo può indicare il periodo autunnale della cerimonia. Il cervo è molto presente nelle culture centro europee di quel periodo, il dio celta Cernunnos era rappresentato con le corna di cervo, nelle incisioni scandinave il cervo è frequente. Probabilmente il culto del cervo era arrivato coi Ugro finnici e coi sciti per i quali era la personificazione del sole, quindi divino.
    Di fianco al cervo stanno due uomini nudi senza evidenziato il membro, subito dietro di loro si trova una donna nuda e un uomo anch'esso nudo con il membro ben evidente e il braccio alzato con un'ascia a lama lunga quindi cerimoniale. O queste figure sono dei officianti, accompagnatori, o almeno due uomini davanti più il cervo sono le vittime sacrificali. Questa ipotesi potrebbe essere rafforzata dalla presenza di guardie armate a cavallo. Uno dei cavalli ha simboli solari sulla criniera.
    Potrebbe quindi trattarsi di una rappresentazione della cerimonia propiziatoria di morte-rinascita con annesso sacrificio umano (simboli: cervo, figura itifallica, ascia, ruota solare)
    Nel caso fosse così,allora quella che si pensa sacerdotessa al centro del carro, più alta delle altre figure, potrebbe essere la dea della fertilità germanica Nerthus (corrispettivo del dio/dea Vanir scandinava - Nioror).
    Ma potrebbe anche trattarsi di una cerimonia di matrimonio rituale propiziatorio la fertilità. Uomo itifallico con un ascia alzata con a fianco la donna nuda più tutto il resto della simbologia potrebbe indicare questa ipotesi.
    Sui petroglifi nel Bohuslan ci sono diverse rappresentazioni di matrimoni rituali con scopo di propiziare la rinascita della natura. Si svolgevano in autunno in attesa che la terra si risvegli in primavera (ciclo di rinascita), qui il palco sviluppato del cervo indicante l'autunno ci sta a penello....

    In comune con le rappresentazioni scandinave potrebbero essere: il cavallo è disegnato nello stesso modo, il cervo, l'ascia di quel tipo. simboli del sole, figure itifalliche, dio Nioror, matrimonio rituale. Si tratta probabilmente dello stesso ceppo germanico di queste genti con qualche influenza celtica. L'elmo della scorta a cavallo è celtico, come anche lo scudo, prima di diventare rettangolare aveva la forma rotonda con umbone nel mezzo, proprio come quello rappresentato.
    Ma c'è dell'altro:
    Le figure rappresentate sono esteticamente molto simili a quelle sul calderone celta di Gundestrup. Seppur più giovane di alcuni secoli (secondo sec. a.C.) rappresenta alcune scene mitologiche compreso dei sacrifici umani. Persone, cavalli e lo stile sono molto simili.
    Penso quindi che sopra al piatto che regge la sacerdotessa/dea Nerthus ci sia stato un calderone elaborato come quello di Gundestrup.

    image
    image image


    :salute: :salute: :salute:
     
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  9. pora reitia
     
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    I cervi di Pazyryk (Kurgan: altaico-turcici e sciti)

    Iperboreo ha scritto:

    ... In testa al carro, su ogni faccia, c'è un cervo - questo animale per via delle corna che perdeva stagionalmente era considerato come simbolo di rigenerazione e di nascita, qui è rappresentato con il palco ben sviluppato, questo può indicare il periodo autunnale della cerimonia. Il cervo è molto presente nelle culture centro europee di quel periodo, il dio celta Cernunnos era rappresentato con le corna di cervo, nelle incisioni scandinave il cervo è frequente. Probabilmente il culto del cervo era arrivato coi Ugro finnici e coi sciti per i quali era la personificazione del sole, quindi divino. ...

    Un cervo su di un papavero da oppio (?):

    image
    http://a.imageshack.us/img829/1188/e327fearlynomads.jpg

    image
    http://a.imageshack.us/img267/6000/conpcavajsiti.jpg

    image
    http://a.imageshack.us/img825/7123/conpcon...ieveneteghi.jpg

    image
    http://a.imageshack.us/img834/7649/comptapeo.jpg
    http://it.wikipedia.org/wiki/Tappeto_di_Pazyryk


    Cavaj e cari alstatiani, Muxeo de Hallein
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/CavajE...iMuxeoDeHallein

    Cultura e tenoloja halstatiana
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/Cultur...lojaHalstatiana



    Kelten Museum
    www.keltenmuseum.at/de

    Muxeo de Hallein, I parte
    http://it.wikipedia.org/wiki/Hallein
    http://de.wikipedia.org/wiki/Hallein

    http://it.wikipedia.org/wiki/D%C3%BCrrnberg
    http://de.wikipedia.org/wiki/D%C3%BCrrnberg
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoDeHalleinIParte

    Muxeo de Hallein, II parte
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoDeHalleinIIParte

    Muxeo de Hallein, III parte
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoDeHalleinIIIParte


    È possibile che parte dei principi celti (detti celti o dell’area celtica), delle tombe principesche europee con carro e cavallo, fossero di provenienza o derivazione altaico-turcica: i kurgan o pastori a cavallo impostisi in quasi tutta Europa (celtica, germanica, slava e italica) come elite dominante in talune aree (? vedasi cultura di : ?) o come guerrieri mercenari (? vedasi cultura di : ?) o ibridatisi con le elites autoctone locali, apportando loro specificità culturali (? vedasi cultura di : ?) a partire dal III/II millennio a.C. (???) ...

    Edited by pora reitia - 23/8/2010, 06:05
     
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  10. iperboreo50
     
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    pora reitia Inviato il: 22/8/2010, 21:00
    >È possibile che parte dei principi celti (detti celti o dell’area celtica), delle tombe principesche europee con carro e cavallo, fossero di provenienza o derivazione altaico-turcica: i kurgan o pastori a cavallo impostisi in quasi tutta Europa (celtica, germanica, slava e italica) come elite dominante in talune aree (? vedasi cultura di : ?) o come guerrieri mercenari (? vedasi cultura di : ?) o ibridatisi con le elites autoctone locali, apportando loro specificità culturali (? vedasi cultura di : ?) a partire dal III/II millennio a.C. (???) ...

    Possibilissimo, ma potrebbe trattarsi di un ritorno verse le terre di origine.
    Nei kurgan di Pazyryk e nelle tombe del deserto di Takla makan sono state trovate delle mummie coi capelli biondi e rossicci con fattezze europee.
    Sono state trovate le tracce sotto forma di ritrovamenti archeologici del passaggio di una popolazione che partita dai territori dell'attuale Romania attorno a 3000-4000 anni prima di Cristo passando attraverso l'Ucraina poi a sud degli Urali sono giunti fin lì. Questi ritrovamenti sono stati tenuti nascosti dalle autorità cinesi per non ammettere che anche gli altri e non solo i Han hanno vissuto in Cina.
    ("Il mistero delle mummie" di Howard Reid, ed.Newton Compton Editori e "Donne guerriere - le sciamane della via della seta" di Jeannine Davis-Kimball, ed. Venexia - le civette)
    La grande considerazione per il cervo sembra sia stata portata nel nord Europa e specialmente nei paesi baltici, e da li ai germani della scandinavia dalla cultura sciamanica siberiana da dove arrivarono i popoli ugro finnici ("Simboli e miti della tradizione sciamanica" - atti del convegno internazionale - Bologna 2006)
    Poi i popoli sciti hanno aggiunto la loro parte muovendosi per ragioni di commercio e non solo lungo la solita via di penetrazione, il Danubio, verso il centro del Europa.
    Non è quindi impossibile che quando i celti hanno deciso di muoversi, portarono con se l'immagine mistica del cervo.
    Ma questa era già consolidata nel loro mondo e probabilmente degli sciti di 1000 anni prima non si ricordava più nessuno.
    Verso la fine del bronzo tra i popoli germani l'arte celtica era molto considerata.
    Nelle solite ormai torbiere danesi, che tutto hanno conservato fino ad oggi, sono stati ritrovati diversi carri a 4 ruote di tipo da cerimonia, smontati e depositati sul fondo della palude durante i riti sacrificali. Rifiniture di questi carri fanno pensare appunto al arte celta.
    Queste immagini sono del Museo Nazionale di Copenaghen
    image image posti di ritrovamento dei carri imagecelti image
    Ritual carriages
    The wagons known from the Danish area could have several functions, and perhaps they were used in different ritual contexts. In the first century BC the Roman writer Tacitus describes the use by the Germani of sacred carriages. Of northern Germanic peoples he writes:
    "that they universally join in the worship of Nerthus; that is to say, Mother Earth. They believe she interposes in the affairs of man, and drives around to the various peoples. On an island in the Ocean stands a sacred grove, and in it stands a chariot dedicated to the goddess, covered over with a curtain. Only one priest may touch it. He senses when the goddess is present, and with profound veneration attends the motion of the chariot, which is always drawn by yoked cows. Then it is that days of rejoicing always ensue, and in all places whatsoever which she descends to honour with a visit and her company, feasts and recreation abound."
    The carriages were costly and time-consuming to make. Whether they accompanied a magnate to the grave or were sacrificed in a bog, they must have had great significance.

    The Wagons from Dejbjerg
    From this period come the Wagons from Dejbjerg, which were sacrificed in a west Jutland bog just before the Birth of Christ. They were dismantled and laid in a peat bog, fenced in with branches and wattles. The Wagons from Dejbjerg were probably the ceremonial carriages of a magnate. The iron in the carriage bodies was forged from continental mountain ore, and the carriages were probably made in central Europe by Celtic artisans. However, the wheels were repaired in Denmark; one of the rim hoops was forged from Danish bog iron ore.

    Inoltre, in una delle solite torbiere danesi, sono stati trovati dei pezzi che gli archeologi dicono essere dei pezzi di un carro da combattimento a 2 cavalli di tipo miceneo. Oltre ai pezzi del presunto carro sono venute fuori armi e tanto altro sacrificato per qualche ragione.
    Il reperto risalirebbe al 2000 a.C. circa.
    L'anno scorso la replica del carro era esposta, mentre quest'anno mancava.


    :salute: :salute:


    P.S. con questo msg sono diventato sid babai....... onoratissimo
    birra per tutti :salute: :salute: :salute: :salute: :salute: :salute:
     
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  11. vivamishapt
     
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    Complimenti x il nuovo grado... :salute:

    Anche io sapevo del mistero delle mummie cinesi con fattezze europee... Sono state ritrovate in quel che sembrerebbe essere stato un luogo dove convivevano sia europei che asiatici (anche provenienti dal sud)... un luogo di scambi commerciali.

    Non ricordo il nome della zona... ma ricordo bene che si trattava di mummie con i capelli chiari e alte circa un metro e ottanta!!!!
     
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  12. pora reitia
     
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    Bello il carro di Copenaghen (il prossimo anno farò un salto da quelle bande).

    image
    http://yfrog.com/b9conpcaricopenaghenj




    I carretti però dovrebbero essere un’invenzione dell’area altaica, come la monta del cavallo, stando a:

    image
    http://a.imageshack.us/img843/5744/steppaeuroasiatica.jpg

    image
    http://a.imageshack.us/img843/3876/copiadieuroasia1.jpg

    image
    http://a.imageshack.us/img413/6306/2mfi5oi.gif




    L’aspetto magico religioso del cervo (e della renna) non è esclusivo dell’area siberiana ma è comune a tutta l’EurAsia; in area siberiana si è soltanto conservato sino ai giorni nostri, per cui taluni hanno scambiato la Siberia per l’area d‘origine:

    image
    http://a.imageshack.us/img834/1386/conpcervorenashamani.jpg



    Cavaj e cari alstatiani, Muxeo de Hallein
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/CavajE...iMuxeoDeHallein



    Muxeo de Graz: careto halstatian, dito: Strettweger Kultwagen
    http://picasaweb.google.it/pilpotis/MuxeoD...twegerKultwagen



    Cavallo, carro, kurgan, altaici e indoeuropei
    http://www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=8248
    www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=720




    Edited by pora reitia - 24/8/2010, 20:11
     
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  13.  
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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  14. iperboreo50
     
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    CITAZIONE (shardanaleo @ 24/8/2010, 09:29)
    BRINDO A ai nostri due FRADES del NORD! :salute:
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  15. pora reitia
     
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    Vi ringrazio tutti perchè imparo molto da voi e faccio progressi con i vostri ottimassimi contributi! :beoni:
     
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48 replies since 21/7/2010, 13:20   2990 views
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